domenica 22 novembre 2009

No alla privatizzazione dell'acqua "Bene Comune" indispensabile


Riveviamo e pubblichiamo:

IL GOVERNO HA IMPOSTO UNA LEGGE CHE PORTERÀ ALLA TOTALE PRIVATIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEI SERVIZI IDRICI, CIOÈ DEGLI ACQUEDOTTI E DELL’ACQUA.

In Parlamento è stato approvato il Decreto “Ronchi/Calderoli” 135/09 che, all’art. 15, privatizza il bene comune per eccellenza, la gestione dei servizi idrici e quindi l’acqua bene comune indispensabile: il Governo Berlusconi ha posto la fiducia e imposto – ai suoi Parlamentari/dipendenti - l’approvazione di questa legge ignobile, finalizzata solo a far realizzare profitti sulla distribuzione dell’acqua di tutti.

L’appello che rivolgiamo a tutti è di unirsi e lottare democraticamente per ottenere la cancellazione di una legge incostituzionale(nega il ruolo e l’autonomia affidata dalla Costituzione ai Comuni e alle Regioni).

Pertanto, chiediamo alla Regione Toscana di:
- impugnare la costituzionalità dell’articolo 15 della legge Berlusconi/Fitto/Calderoli;
- varare una legge regionale che garantisca la gestione pubblica del servizio idrico(come ha deciso di fare la Regione Puglia e come stanno per fare altre Regioni).

Chiediamo ai Comuni di:
- Indire Consigli Comunali monotematici sull’acqua;
- dichiarare il servizio idrico “bene comune” privo di rilevanza economica;
- fare la scelta dell’Azienda Pubblica Speciale Consortile, per la gestione dei servizi idrici.

Chiediamo ai cittadini di:
- protestare contro la legge che privatizza l’acqua e che nega l’autonomia dei
Comuni e il diritto ad un bene così indispensabile per la vita;
- organizzarsi, per informare e per fare pressione a tutti i livelli, perché l’acqua non
diventi merce... attraverso la collocazione in Borsa degli acquedotti.


Il Coordinamento di Sinistra e Libertà
della provincia di Pistoia.

Nessun commento: