martedì 5 luglio 2011

Per il Comune di Quarrata un utile di 133.600 euro dal Bilancio 2010 di Consiag Spa. Quarrata e Agliana firmano il documento contro il Comune di Prato.


QUARRATA-AGLIANA-MONTALE – Nel corso dell’assemblea dei soci che ha approvato ieri lunedì 4 luglio a Prato il bilancio 2010 di Consiag Spa su un totale di oltre 5 milioni di euro di utili il Comune di Quarrata che detiene una quota di partecipazione del 2,64 per cento potrà contare su una cifra pari a 133.600 euro.
Il Consiag Spa è una azienda partecipata del Comune. Anche se non in forma consistente. Come si ricorderà da alcuni anni l’amministrazione ha affidato alla publi pratese la gestione del servizio di videosorveglianza sul territorio previsto nel progetto “Quarrata città sicura”.
Il bilancio del Consiag Spa è stato approvato nella giornata di lunedì a maggioranza (con il voto contrario del Comune di Prato) dall’assemblea dei soci (di cui ricordiamo fanno parte anche i Comuni di Agliana e Montale).
Rispetto al 2002, anno di trasformazione del Consorzio Intercomunale in società per azioni si è confermato il trend di crescita industriale con un risultato netto pari a € 5.324.339 contro € 4.183.471 del 2009 (+27,7%). Significativo l’incremento del patrimonio netto - importante indicatore della creazione di valore durevole dell’azienda.
Il risultato d’esercizio del Gruppo Consiag è di € 13.168.371 più del doppio del 2009 (€ 6.619.1849). Il notevole incremento (+ 98,94%) dipende dall’attribuzione dell’utile conseguito dalla partecipata Estra a conclusione del suo primo esercizio.
Il patrimonio netto consolidato del Gruppo Consiag è pari a € 221.718.439 contro € 211.423.832 dello scorso esercizio; rispetto al valore del 31/12/2001 risulta incrementato di € 100.662.224, pari all’83,15%.

La distribuzione degli utili.
E’ di oltre 5 milioni di euro (5.058.21 euro) l’utile che sarà distribuito ai 24 Comuni soci di Consiag - che si trovano geograficamente nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo - ognuno nella misura in cui partecipa a Consiag: Agliana 2,33% - 117.699 euro; Barberino di Mugello 1% - 50.382 euro; Borgo San Lorenzo 1,94% - 98.227 euro; Calenzano 3,74% - 189.397 euro; Campi Bisenzio 6,83% - 345.558 euro; Cantagallo 0,69% - 34.808 euro; Carmignano 1,55% - 78.355 euro; Lastra a Signa 3,29% - 166.394 euro; Montale 1,72% - 87.084 euro; Montemurlo 5,59% - 282.853 euro; Montespertoli 1,51% - 76.257 euro; Montevarchi 0,71% - 35.842 euro; Poggio a Caiano 1,37% - 69.144 euro; Prato 37,80% - 1.911.959 euro; Quarrata 2,64% - 133.600 euro; Sambuca Pistoiese 0,02% - 882 euro; San Piero a Sieve 0,41% - 20.654 euro; Scandicci 9,43% - 477.188 euro; Scarperia 0,74% - 37.283 euro; Sesto Fiorentino 9,55% - 482.846 euro; Signa 2,55% - 129.091 euro; Vaglia 0,52% - 26.338 euro; Vaiano 2,89% - 146.363 euro; Vernio 1,18% - 59.917 euro.

Servizio di distribuzione del gas.
Nel corso dell’assemblea sono stati anche comunicati ai soci gli importi dei canoni, a beneficio dei 16 Comuni di cui Consiag gestisce la rete di distribuzione del gas metano. Di seguito l’elenco dei Comuni e la cifra che spetta nel 2010: Calenzano 139.180 euro; Campi Bisenzio 253.180 euro; Montespertoli 56.043 euro; Scandicci 350.648 euro; Sesto Fiorentino 354.799 euro; Signa 94.846 euro; Cantagallo 25.587 euro; Carmignano 57.563 euro; Montemurlo 207.864 euro; Poggio a Caiano 50.829 euro; Prato 1.404.953 euro; Vaiano 107.533 euro; Vernio 44.041 euro; Agliana 86.495 euro; Montale 63.989 euro; Lastra a Signa 122.295 euro.

Obiettivi strategici con l’aggregazione.
Il 2010 è stato un anno di successi per Consiag. La Società, con la partecipata Estra, ha attuato la strategia di crescita e di miglioramento dell’efficienza, ponendo le basi per una nuova fase di sviluppo. Nel prossimo periodo, in un contesto di progressivo rafforzamento della ripresa globale, si prevede che Consiag, grazie al suo eccellente posizionamento strategico, continuerà a generare risultati interessanti e a creare valore sostenibile per gli azionisti e gli altri stakeholder. grazie alla crescita e all’efficacia delle azioni intraprese.
Tra gli obiettivi a breve termine: conquistare volumi e quota di mercato facendo leva su iniziative di marketing mirate ai differenti segmenti di clientela, l’eccellenza nel servizio, il riposizionamento del brand “luce gas” in atto.
Riguardo alla posizione assunta dal Comune di Prato nel corso dell’assemblea i sindaci presenti (tra cui anche quello di Quarrata ed Agliana) hanno espresso in un comunicato “il loro rammarico e un forte senso di sgomento sul primo voto contrario espresso dal Comune di Prato.
“L’Assessore del Comune di Prato, Adriano Ballerini, ha motivato il suo voto contrario ritenendo insufficienti le informazioni che il suo Comune ha ricevuto dalle società Consiag e E.S.TR.A, accusando il C.di A. di Consiag di non consentire allo stesso Comune di verificare le strategie delle aziende. Ha inoltre confermato la volontà del Comune di Prato di proseguire nell’espletamento delle procedure di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione gas nel suo territorio”.
“ I Comuni- si legge nella nota - ritengono tali motivazioni pretestuose e non corrispondenti alla realtà. Consiag, dal 2001 al 2010, ha prodotto una rilevante ricchezza che le ha consentito di distribuire ai propri soci dividendi per 25,7 milioni di euro, ha aumentato il suo patrimonio netto di 83,9 milioni di euro, passando dai 121,1 a 205 , ha aumentato il suo patrimonio netto consolidato di 100,6 milioni di euro, passando dai 121,1 a 221,7, ha erogato sponsorizzazioni nei Comuni soci per 3,1 milioni di euro: questi numeri esprimono valori così significativi che ogni commento diventa superfluo".
"I soci di Consiag S.p.A. - continua il documento - sin dall’origine hanno ritenuto che la condivisione unitaria delle strategie industriali e del governo delle società dovesse rappresentare un’esigenza primaria, a prescindere da qualsiasi maggioranza politica fosse al governo di un Comune socio: e questo è un valore aggiunto che ha caratterizzato e fatto crescere la società fin dalla sua nascita. E’, come lo è sempre stato, un obiettivo prioritario. Negli ultimi mesi, per rinnovare questo patto di solidarietà abbiamo lavorato tutti ad un protocollo d’intesa, per tracciare le future linee di azione della società e delle sue partecipate, allo scopo di rafforzarne la presenza nei settori strategici dell’energia, del gas, del ciclo dell’acqua, dell’igiene urbana, delle telecomunicazioni e, in generale, di tutti i servizi pubblici. Detto accordo prevedeva altresì di procedere all’individuazione di un progetto di governance di Consiag, di E.S.TR.A. e delle loro partecipate, finalizzato alla difesa e al rafforzamento delle società, trovando un adeguato coinvolgimento di tutti gli azionisti".
" Lo spirito trainante di tale accordo- prosegue - derivava dalla affermata necessità di crescere e diventare un player che potesse essere il centro di un’aggregazione di società multiutility su base regionale, per poter vincere le sfide della concorrenza e non diventare facile mercato di conquista da parte di soggetti senza alcun radicamento sul territorio.
Il voto contrario al bilancio dell’esercizio 2010, che presenta un risultato positivo, il più alto in assoluto registrato negli ultimi dieci anni, e che consente di distribuire ai Comuni soci un dividendo di cinque milioni di euro - bilancio di una società che ha un patrimonio netto in crescita costante - è incomprensibile, contraddittorio, destabilizzante, apparendo chiaramente strumentale ad azioni che esulano dall’obiettivo solidaristico che ha sempre animato la compagine societaria di Consiag Consorzio e ora società di capitali, non dimenticando che tale compagine è costituita da enti locali che hanno a cuore il benessere delle comunità amministrate".
" Il Comune di Prato - concludono i sindaci - con la decisione unilaterale intrapresa nel 2010, procedendo all’indizione della gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas nel proprio territorio, ha compiuto un atto che ha rotto il principio di solidarietà sottoscritto fin dal 1995 da tutti i Comuni soci di Consiag, un atto che contraddice la condivisione di azioni industriali unitarie, tese alla crescita del gruppo Consiag e delle sue partecipate e quindi delle richiamate comunità locali. Tale decisione produce grossi danni alla società Consiag, ed ancor più ai Comuni soci che avevano sottoscritto un patto per costruire sin dall’origine un impianto di distribuzione del gas unico e non separabile; la divisione produrrebbe effetti negativi, sul fronte delle tariffe, della sicurezza agli utenti e sulla potenziale riduzione della remunerazione, diretta e/o indiretta per i restanti soci; sono elementi ora messi in discussione dalla citata decisione unilaterale intrapresa dal Comune di Prato.
I Comuni soci, che rappresentano il 62% della compagine societaria di Consaig S.p.A., intendono proseguire un’azione unitaria e responsabile per salvaguardare e sviluppare il patrimonio di Consiag e delle sue partecipate, patrimonio che rappresenta, per i servizi resi alla collettività, un valore aggiunto irrinunciabile e che gli stessi Comuni intendono difendere, con tutte le modalità consentite, da qualsiasi azione che mira a contrastare questi obiettivi. Invitano altresì l’Amministrazione comunale di Prato ad un ripensamento sulle azioni intraprese e a ritrovare una comune volontà di azione, fra tutti i soci, nella gestione di Consiag S.p.A. e delle sue Partecipate”. Il documento non è stato firmato dal Comune di Montale.
a.b.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci capisco molto di bilanci e gestioni aziendali, ma raggiungere un utile di tale portata e per giunta preceduto da continui utili di bilancio, non sarà forse che le tariffe delle utenze sono decisamente alte rispetto al valore dei servizi? Se poi consideriamo che a tale risultato ci si arriva dopo aver coperto anche gli investimenti fatti e quelli programmati, ritengo che le tariffe siano ESOSE oltre ogni limite e trattandosi di società a partecipazione pubblica, la cosa mi suona storta.
Comunque per l'amministrazione quarratina questa è manna dal cielo, potendo così fare alcuni maquillage (e non investimenti necessari) e farsi bella in vista della già attiva campagna elettorale.

Anonimo ha detto...

Intanto un dato, a suo modo, positivo: una partecipata con un bilancio lusinghiero, a differenza di altre che segnano un profondo rosso....
Ma questo risultato non può essere l'unico dato da valutare.
Le società di servizi nacquero come consorzi fra Comuni ai quali affidare la gestione di servizi "pubblici". Poi si sono trasformate in società e in società per azioni che notoriamente hanno come finalità ... guadagnare.
E' sufficiente, è adeguato questo risultato? Quale è la “mission” che i Comuni proprietari affidano a queste Società? Conseguire utili per “rimpinguare” le magre risorse di bilancio dell'Ente oppure portare ad un maggior numero di cittadini/utenti un servizio al minor costo possibile?
Ed infine, ha senso per queste Società occuparsi di situazioni più disparate: dal gas all'elettricità alle energie rinnovabili, dall'acqua alle fognature al controllo delle caldaie per riscaldamento, alla gestione dei parcheggi come delle piscine, dei teatri o degli impianti di smaltimento di rifiuti o dei depuratori? Un panorama assai vasto a cui spesso i Comuni si adeguano.
Renata Fabbri