mercoledì 5 dicembre 2012

Ex Rsa Caselli: "Il Comune chiarisca apertamente l'atteggiamento avuto con l'Asl e ci dica come sarà garantito il servizio socio-sanitario pubblico a Quarrata". La "lettera aperta" di Renata Fabbri.

 


QUARRATA_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo una lettera-aperta al blog inviata da Renata Fabbri, quarratina, per diversi anni, capogruppo consiliare di maggioranza a Quarrata ed oggi presidente dell'associazione Agorà di Quarrata.
Il tema trattato riguarda la situazione dell'ex Rsa Caselli e il problema del servizio socio sanitario pubblico a Quarrata.


Caro Blogger,

non credo essere la sola a provare una fitta al cuore passando davanti all’ex Ospedale Caselli a Quarrata, e una pugnalata è l’articolo di oggi sul Tirreno che conferma, qualora ce ne fosse stato bisogno, il livello di sconsideratezza che c’è verso i cittadini di Quarrata e i loro bisogni.
 
Si, bisogni primari: la salute in primo luogo, l’assistenza “pubblica” per chi ha necessità.
Il piccolo Ospedale Caselli è stato per tanti anni un sicuro punto di riferimento per la salute della nostra popolazione, grazie alla dedizione di quanti vi hanno lavorato e alla passione dei suoi amministratori.

Renata Fabbri
Chi ha un po’ di anni sulle spalle ricorda gli interventi di piccola chirurgia che vi venivano fatti negli anni ’60; la radiologia che operava ed era un riferimento certo, sicuro, funzionante e prossimo e non solo per Quarrata.

Poi la trasformazione in RSA, la presenza del centro prelievi dell’AVIS, il servizio di guardia medica. E poi: niente più anziani, niente più radiografie, niente più ecografie… alla bisogna c’è pur sempre disponibile un posto “prima” a San Marcello o a Pescia; dietro l’angolo, soprattutto se si è anziani o disabili.

 
Poi anche il servizio di Guardia medica e il Centro prelievi dell’AVIS hanno traslocato, giocoforza, presso il Comitato Locale della Croce Rossa.
Dopo dieci anni di progetti, assicurazioni, garanzie, insomma evidentemente secchiate di parole, in una situazione logistica del Distretto di Via Marco Polo insufficiente ed inadeguata, come candidamente riconosciuto da tutti, che ne è della Casa della Salute?

Sordi e ciechi, anche assai afoni evidentemente…. Hanno forse bisogno di essere soccorsi i nostri amministratori che nel corso degli anni hanno acconsentito che un fiore all’occhiello, un riferimento sicuro e affidabile per la città, venisse pian piano, nel silenzio assordante della noncuranza, (o di chissà quale scambio) lasciato morire di degrado e fatiscenza? E quel che è peggio, mi pare accodati e rassegnati allo status quo.

Nel frattempo altri Comuni si sono dotati di belle strutture, organizzato ambulatori e prestazioni sul territorio. Come avranno fatto?
Campanilismo? No, anche il servizio di auto medica del 118 che parte da Agliana per arrivare, con tutti il tempo che necessita, e sperando che il caso non sia troppo grave, fino a Forrottoli o Colle è una questione che riguarda i cittadini di Quarrata; Comune di 26.000 (diconsi ventiseimila) abitanti che in Via Marco Polo hanno un Distretto socio - sanitario senza ascensore e con ambulatori al secondo piano.

Dopo un decennio di parole vuote e la mancanza di fatti concreti, non credi che sia doveroso per il Comune chiarire apertamente l’atteggiamento avuto con l’ASL, e soprattutto specificare definitivamente come sarà garantito il servizio socio - sanitario pubblico sul territorio?

E, in ultimo, l’Ospedale Caselli: frutto di un gesto filantropico verso la città, e pezzo della città, che fine farà?


Renata Fabbri

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi ricordo perfettamente il giorno in cui sono andato al Caselli per incontrare l'associazione AVIS. Rimasi molto amareggiato e colpito della situazione desolante del Caselli. E' inaccettabile che una cittadina di 26.000 abitanti non abbia una struttura sociosanitaria organizzata come si deve. Anche in questo caso il Comune deve informare i suoi cittadini su cosa vuole fare per la città. E non può bastare la giustificazione che è un momento di crisi: si tratta della salute dei quarratini.

Tommaso Pieragnoli ( da Facebook)

Anonimo ha detto...

Vorrei precisare solo per correttezza di informazione che se oggi a Quarrata si parla di salute o della casa della Salute è grazie a una mozione presentata dalla consigliera Anna ciervo e sostenuta dal sottoscritto allora referente dell'IDv dopo una lunga mediazione con la maggioranza, dove abbiamo dovuto modificare il testo iniziale altrimenti non sarebbe stato votato dalla maggioranza.meglio tardi che mai.

Domenico Pagliaro

Anonimo ha detto...

Vorrei far notare che a Quarrata grazie alla maggioranza che ci governa da 30 anni non abbiamo più un ospedale,non abbiamo più un pronto soccorso,non abbiamo più un reparto radiologico,non abbiamo più un servizio farmaceutico notturno,la guardia medica è quella che è,l'ambulanza parte da chi sa dove.Meno male che almeno il cimitero c'è rimasto,ma sembra che i quarratini siano contenti così.