giovedì 29 agosto 2013

"Padre Vittorio Agostini è un figlio della nostra Pistoia. Intitoliamoli una strada !". Lo chiede in una lettera aperta il presidente dell'associazione Culturidea. "A settembre la memoria del missionario comboniano sarà onorata a Nsioni con un centro didattico".


PISTOIA-MASIANO_ Riccardo Fagioli, presidente dell'associazione Culturidea, torna a proporre l'intitolazione di una strada comunale di Pistoia (meglio se della frazione di Masiano) al missionario comboniano padre Vittorio Agostini:


"Carissimo Sindaco di Pistoia con tutta la Giunta ed il Consiglio Comunale, mi permetto di disturbarvi per ricordarvi che l’Associazione Culturidea nel momento in cui ha depositato
la richiesta di gemellaggio tra la nostra comunità e quella di Nsioni nel Bas Congo, vi ha allegato anche la richiesta formale di intitolare una strada, meglio se nella frazione di Masiano, al compianto missionario comboniano padre Vittorio Agostini.


Come vi è noto Culturidea attraverso molte, diverse iniziative cui avete fattivamente collaborato assieme ad altre Istituzioni della provincia, sta finanziando la costruzione di un centro didattico sportivo nella zona forestale del Bas Congo che proprio il 3 settembre p.v. sarà ufficialmente inaugurato dalle autorità civili e religiose locali e vedrà quindi iniziare il primo regolare anno scolastico.
Gino Frosini davanti alla tomba del missionario
L’ufficializzazione, il completamento delle prime tre aule e della direzione didattica, l’inizio dell’anno scolastico del centro padre Vittorio Agostini, fu annunciato ai pistoiesi dal presidente dell’Associazione Congolese ABIT , Joseph Masumu Nzimbala, dal palco della tombola di san Jacopo in piazza duomo nel luglio scorso.
Padre Vittorio Agostini è un figlio della nostra Pistoia, agricoltori prima, vivaisti poi i suoi parenti videro crescere in lui la vocazione fino all’ingresso in Seminario a Firenze dove prende i primi voti sacerdotali il 9 settembre del 1966 e quindi la chiamata missionaria.
Nel Seminario della Nigrizia di Carraia, Lucca, il 7 maggio 1970, festività dell’Ascensione, il Vescovo di Pistoia Mons. Mario Longo Dorni consacrava sacerdote con voti perpetui un figlio della parrocchia di Masiano, della sana, onesta, laboriosa campagna pistoiese: padre Vittorio Agostini della Congregazione dei Comboniani. Alla cerimonia, all’epoca assistettero oltre duecento masianesi, tutti particolarmente commossi dall’elogio e dal saluto del Vescovo.
Padre Vittorio nella pur breve vita tocca con il cuore la segregazione e l’abbandono della popolazione nera, prima nei ghetti disperati degli USA, quindi direttamente in Africa, dove trova, troppo presto, l’eterno riposo proprio a Kinshasa, vinto da vari acciacchi, svenuto durante una celebrazione non riprenderà conoscenza che per un breve lasso di tempo.
Ora la memoria ed il seme in terra lasciato dal missionario pistoiese hanno trovato una nuova linfa vitale proprio nelle Foreste del Congo e là, in una zona sperduta e senza alcun servizio, ecco che è nata una scuola che porta il suo nome e promette il riscatto e nuova vita per una popolazione di 56 villaggi.
Questa scuola è il frutto del lavoro e dell’opera dell’Associazione Culturidea, Missionari Comboniani, Geographical Research (di Milano), ma diremmo di tutta la nostra città, provincia e della sua sensibilità. Oggi tutto questo impegno meriterebbe anche un ricordo a Pistoia ed a Masiano in particolare e questo nuovamente chiediamo".

Il Presidente
(Riccardo Fagioli)


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so se sia già stato fatto...comunque,prima di intitolare una strada a questo sacerdote,ricordiamoci di intitolarne una a quel ragazzo dell'estintore...sì,a Giuliani....Perchè sennò è un'ingiustizia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ugo Giammarco (da Facebook)

Anonimo ha detto...

Ci sono persone che hanno speso la propria vita per gli altri, nel senso più vero del termine. Senza grandi clamori e lontano dai riflettori. Grandi persone, grandi anime.

Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

Paragonare il ragazzo con l'estintore, che non usava certo l'estintore per spegnere un incendio, con padre Vittorio Agostini è semplicemente improponibile. La morte merita sempre rispetto,ma le vite non sono tutte uguali.

Riccardo Fagioli