FIRENZE-QUARRATA_ Tre paesi fortemente interessanti che hanno condiviso nell’ultimo quinquennio livelli di crescita costante ed una progressiva apertura agli scambi con l’estero. Tre paesi in cui un prodotto di alto livello come quello toscano trova buone possibilità di inserimento. Sono queste le indicazioni che emergono dai risultati della missione esplorativa svolta dal Centro Sperimentale del Mobile, su incarico di Toscana Promozione, dal 25 settembre al 5 ottobre scorsi. Obiettivo, i mercati di Kazakhstan, Uzbekistan e Georgia per poter cogliere le potenzialità di export del mobile toscano. La presentazione dei risultati, lo scorso 5 novembre, presso la sede di Toscana Promozione, a Firenze.
I tre paesi dell’ex-unione sovietica risultano essere fortemente interessanti per motivazioni di diversa natura. In primo luogo hanno condiviso nell’ultimo quinquennio, seppur in condizioni politico-economiche diverse, livelli di crescita buoni e costanti. In particolare, intorno all’8% per il Kazakhstan, tra il 6-7% per l’Uzbekistan e intorno al 5% per la Georgia. Non solo, i tre paesi hanno conosciuto una progressiva apertura agli scambi con l’estero che è stata molto forte nel caso del Kazakhstan e Georgia, più moderata per l’Uzbekistan.
“Sono tutti mercati dove vogliamo cogliere prospettive per il futuro - dice Luigi Borri, presidente del Centro Sperimentale del Mobile – Del resto il ruolo del Centro per la parte di internazionalizzazione è proprio questa: arrivare prima, intercettare i nuove potenzialità e bisogni, sondare i nuovi mercati circa le possibilità e le prospettive. Kazakhstan, Georgia e Uzbekistan non sono mercati produttori, ma sono paesi in cui negli ultimi anni c’è stata una crescita costante, una progressiva apertura agli scambi con l’estero, dove il Made in Italy è bene conosciuto. La loro crescita presuppone un potenziale mercato interessante anche per le nostre aziende che dobbiamo saper cogliere”.
“Sono tutti mercati dove vogliamo cogliere prospettive per il futuro - dice Luigi Borri, presidente del Centro Sperimentale del Mobile – Del resto il ruolo del Centro per la parte di internazionalizzazione è proprio questa: arrivare prima, intercettare i nuove potenzialità e bisogni, sondare i nuovi mercati circa le possibilità e le prospettive. Kazakhstan, Georgia e Uzbekistan non sono mercati produttori, ma sono paesi in cui negli ultimi anni c’è stata una crescita costante, una progressiva apertura agli scambi con l’estero, dove il Made in Italy è bene conosciuto. La loro crescita presuppone un potenziale mercato interessante anche per le nostre aziende che dobbiamo saper cogliere”.
Nella fase preliminare della ricerca sono stati analizzati i dati di mercato ed individuati gli operatori rappresentativi dei canali di distribuzione contract e retail nei due paesi con la collaborazione delle camere di commercio Italo/Kazaka e Italo/Uzbeka, ed ex-ICE Tbilisi (oggi Ice Baku). Durante la missione sono stati incontrati studi di architettura e design, showroom e punti vendita per un totale di circa 40 operatori sui 3 paesi. In particolare 11 operatori nella città di Tashkent – Uzbekistan; 22 operatori nella città di Almaty (molti dei quali attivi anche nella capitale Astana) - Kazakhstan; 6 operatori nella città di Tbilisi, Georgia.
Nei tre paesi il valore del Made in Italy è fortemente riconosciuto, anche se solo l’élite è in grado di acquistarlo. Questo dipende in parte dalla mancanza di classe media, in parte dagli elevati dazi applicati – soprattutto nel caso uzbeko. I marchi italiani hanno una buona presenza per ciò che riguarda l’alta moda, le calzature e in generale il lusso. I grandi brand del settore mobile sono presenti maggiormente in Kazakhstan (sia design che classico) e Georgia (principalmente nell’area design). Il gusto spazia dal classico al moderno: essendo presente una forte componente dell’élite di origine russa si riscontra un gusto simile a quello russo, ma il moderno prende progressivamente campo soprattutto in Kazakhstan. Trend contrario si rileva in Georgia in cui la forte tendenza al moderno si sta leggermente spostando verso il classico con il rientro di alcune famiglie dell’élite emigrate in Russia in passato grazie al nuovo governo eletto in ottobre 2012 con il presidente Margvelashvili.
In sostanza, dunque, si tratta di mercati in cui un prodotto di alto livello come quello toscano trova buone possibilità di inserimento, anche in vista di un progressivo allargamento nel prossimo futuro. La concorrenza proviene principalmente dai paesi produttori a basso costo (principalmente Cina e Turchia) con un prodotto generalmente di bassa qualità, con notevoli eccezioni nei migliori showroom di prodotti cinesi di buon livello.
Interlocutori privilegiati sono da considerarsi i grandi studi di architettura ed interior design, i quali sono in grado di importare prodotto direttamente. Tali studi si interfacciano con l’élite dei tre paesi e riescono a gestire commissioni anche all’estero seguendo la loro clientela su progetti residenziali importanti per proprietà a Parigi, Londra, Dubai ecc… Molto interessanti anche alcuni showroom, in particolare in Kazakhstan, che sono veri e propri driver di mercato e che offrono servizi completi di progettazione e realizzazione degli spazi. In generale da parte degli operatori incontrati si rileva un forte interesse per il prodotto toscano, con differenze negli stili prevalenti in ciascun paese.
Nei tre paesi il valore del Made in Italy è fortemente riconosciuto, anche se solo l’élite è in grado di acquistarlo. Questo dipende in parte dalla mancanza di classe media, in parte dagli elevati dazi applicati – soprattutto nel caso uzbeko. I marchi italiani hanno una buona presenza per ciò che riguarda l’alta moda, le calzature e in generale il lusso. I grandi brand del settore mobile sono presenti maggiormente in Kazakhstan (sia design che classico) e Georgia (principalmente nell’area design). Il gusto spazia dal classico al moderno: essendo presente una forte componente dell’élite di origine russa si riscontra un gusto simile a quello russo, ma il moderno prende progressivamente campo soprattutto in Kazakhstan. Trend contrario si rileva in Georgia in cui la forte tendenza al moderno si sta leggermente spostando verso il classico con il rientro di alcune famiglie dell’élite emigrate in Russia in passato grazie al nuovo governo eletto in ottobre 2012 con il presidente Margvelashvili.
In sostanza, dunque, si tratta di mercati in cui un prodotto di alto livello come quello toscano trova buone possibilità di inserimento, anche in vista di un progressivo allargamento nel prossimo futuro. La concorrenza proviene principalmente dai paesi produttori a basso costo (principalmente Cina e Turchia) con un prodotto generalmente di bassa qualità, con notevoli eccezioni nei migliori showroom di prodotti cinesi di buon livello.
Interlocutori privilegiati sono da considerarsi i grandi studi di architettura ed interior design, i quali sono in grado di importare prodotto direttamente. Tali studi si interfacciano con l’élite dei tre paesi e riescono a gestire commissioni anche all’estero seguendo la loro clientela su progetti residenziali importanti per proprietà a Parigi, Londra, Dubai ecc… Molto interessanti anche alcuni showroom, in particolare in Kazakhstan, che sono veri e propri driver di mercato e che offrono servizi completi di progettazione e realizzazione degli spazi. In generale da parte degli operatori incontrati si rileva un forte interesse per il prodotto toscano, con differenze negli stili prevalenti in ciascun paese.
Tutti i risultati della missione sono sul sito internet del Centro Sperimentale del Mobilie all’indirizzo http://csm.toscana.it/it/1135/Missione-in-Kazakhstan%2C-Uzbekistan-e-Georgia-25-settembre---5-ottobre-2013.htm.
Da qui è possibile scaricare due documenti, un report descrittivo con business cards e info di dettaglio su ciascun operatore incontrato ed una presentazione con i dati paese per paese nonché la e documentazione fotografica.
Fonte: Ufficio Stampa- Csm
Fonte: Ufficio Stampa- Csm
Ahahahahahahaha!!
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