giovedì 3 ottobre 2013

Bolognini (Serravalle Futura): "I contratti stipulati dall'Amministrazione Comunale non vengono fatti rispettare". Il caso dell'impianto sportivo di piazza Salvo D'Acquisto a Casalguidi


SERRAVALLE PISTOIESE_ Il consigliere comunale Ermanno Bolognini (Serravalle Futura) nell’agosto scorso con una interrogazione ( protocollo n° 0013194) ha chiesto al Comune di Serravalle Pistoiese alcune delucidazione in merito alla fornitura dell'acqua all’impianto sportivo di calcio posto in Piazza Salvo D'acquisto in Località Casalguidi .
Volevo sapere in particolare- afferma -  se l'associazione Sportiva Dilettantistica Calcio Casalguidi 1923 che gestisce l’impianto avesse mai effettuato, come da convenzione, l’intestazione delle bollette della fornitura dell'acqua”. 


Il 25 Settembre l'amministrazione comunale tramite l’assessore Gianfranco Spinelli ha risposto a Bolognini con la seguente comunicazione “ protocollo n° 13194 e di cui si riporta oltre alla foto anche parte del suo contenuto:
“ Dopo che il servizio idrico è stato dato in gestione l'impianto in riferimento non è mai stato dotato di nessun contatore .
L'attuale gestore , facendo riferimento alla convenzione rep. 72/2010 decorrente dal 1.10.2010 , come d'altra parte per la precedente decorrente dal 01/07/2005, non ha provveduto all'intestazione dell'utenza in quanto inesistente, di conseguenza si precisa che nemmeno il Comune in questi anni ha pagato il consumo dell'acqua. Anche i vari uffici di proprietà comunale sono stati allacciati con gradualità non immediata rispetto ai tempi del passaggio della gestione del servizio idrico”.






“Mi affretto a rispondere - spiega Ermanno Bolognini -  inoltrando una nuova richiesta di chiarimenti ricevendo la risposta il 25 settembre 2013 – prot. 13194. Rimango del tutto meravigliato per il suo contenuto.

Devo constatare che, anche in questa occasione, i contratti stipulati dall’Amministrazione Comunale non vengono fatti rispettare. Mi chiedo quante altre situazione analoghe ci sono ancora ?  Era doveroso infatti che il concessionario dell’impianto sportivo “Casalguidi 1923 Calcio” fosse invitato, da tempo, a provvedere all’intestazione di una propria ed autonoma fornitura dell’acqua. Tra l’altro siffatta omissione potrebbe comportare, anche, una cospicua richiesta di rimborso per la fornitura di acqua da parte dell’attuale gestore per svariate decine e decine di migliaia di euro.
Il comportamento adottato dalla amministrazione comunale, che non condivido, è da ritenersi del tutto deprecabile, in quanto è come volersi approfittare (all’italiana) della situazione, magari sconosciuta al gestore, a danno della società di cui è tra l'altro socia.

Si chiede espressamente la risposta, a chi di competenza, a quanto segue:

1. Quali criteri sono stati adottati, a suo tempo, per determinare il compenso riconosciuto per la gestione dell’impianto di calcio ?

2 Quanti e quali edifici o analoghe situazioni rimangono tuttora da definire ?

Dopo quanto esternato mi sono posto un'ulteriore domanda ma Publiacqua cosa ne pensa di tutto ciò?

Mi sono limitato a riportare ciò che è intercorso tra il sottoscritto e l'assessore Gianfranco Spinelli ".
 
A.B.  

 

 

 

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