mercoledì 30 novembre 2011

Approvato dalla provincia di Pistoia in linea tecnica il progetto preliminare della cassa di espansione della Querciola. Tre lotti per una spesa complessiva di oltre 13 milioni di euro. L'ipotesi di un commissariamento da parte della Regione a causa dei ritardi.


QUARRATA_ La giunta provinciale di Pistoia nelle scorse settimane ha approvato in linea tecnica il progetto preliminare della cassa di espansione della Querciola.
La proposta, corredata dal parere di regolarità tecnica formulato dal dirigente del Servizio Difesa del Suolo, Demanio e Risorse Idriche, polizia provinciale, opere e bonifiche idrauliche, valutazione di impatto ambientale ingegnere Delfo Valori come noto prevede una suddivisione in tre lotti.
Il primo lotto prevede la realizzazione della sola cassa B1 (acque basse) a servizio del torrente Quadrelli, con argini a quota pari a 40,5 metri sul livello del mare e volumi di massimo invaso pari a circa 495.000 metri cubi (quota 40 metri slm).
Gli argini della cassa verranno interamente realizzati con le terre provenienti dall’escavazione all’interno dell’area B1, realizzando un bilanciamento completo scavi-riporti che rende la cassa B1 stralcio funzionale del progetto preliminare autosufficiente.
La superficie occupata dalla cassa sarà pari a circa 13,4 ettari. Per il lotto B1 è prevista una spesa complessiva di 4.010.000 euro di cui  1.440.392,32 euro di lavori, 2.080.000 euro per espropri , 60.000 euro per spese tecniche e amministrative (progettazione, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza).
Successivamente è prevista la realizzazione del secondo lotto che riguarda la cassa A1 (Ombrone)  e il rialzamento e ringrosso dell’argine di confine fra la B1 e la A1 fino a portarlo in quota con gli argini della cassa A1 (ovvero a quota 42 metri slm).
I volumi di massimo invaso sono pari a circa 723.000 metri cubi (quota 41 metri slm). I nuovi argini della cassa A1 e  il rialzamento dell’argine della cassa B1 verranno interamente realizzati con le terre provenienti dall’escavazione all’interno della area A1. La superficie occupata dalla cassa è pari a 16,3 ettari. Per questo  lotto la  spesa complessiva ammonta a 6 milioni 515 mila euro di cui 2 milioni 126.457 per lavori di progetto; 3 milioni 765.000 euro per espropri (comprese spese notarili).
Foto aerea della zona dove sorgerà la cassa di espansione
Il terzo lotto (un intervento da 2 milioni 575 mila euro di cui 1.994.575,61 euro di lavori) prevede infine il rialzamento dell’intera cassa B1 a quota 42 metri sul livello del mare e la realizzazione di uno sfioratore di connessione tra la cassa A1 e la cassa B1.
Inoltre viene modificata la soglia sfiorante sul Fosso Quadrelli che viene dotata di paratoie e manovrabili in grado di interrompere la connessione tra la Cassa B1 e il fosso Quadrelli e poter quindi invasare le acque dell’Ombrone nella cassa A1.
In questa configurazione i volumi di massimo invaso risultano pari a circa 832.000 metri cubi (quota 41.O metri sul livello del mare). Il rialzamento degli argini della cassa B1 viene anch’esso realizzato con le terre provenienti dall’escavazione all’interno delle aree A1/B1. La superficie occupata dalla cassa rimane pari a quella del secondo lotto, ovvero a circa 16,3 ettari.
E'  noto da tempo che vista la mancata disponibilità del finanziamento necessario alla realizzazione della cassa di espansione A1 (Ombrone) la scelta degli uffici è stata quella di procedere con la progettazione definitiva e con gli studi propedeutici al provedimento di Valutazione di Impatto Ambientale esclusivamente con il primo lotto (cassa B1) essendo un lotto funzionale ed autonomo.

Come noto in base al cronoprogramma reso noto da tempo i lavori per la conclusione della cassa d’espansione B1 della Querciola dovrebbero terminare nel 2014 .
Il progetto preliminare approvato in linea tecnica dalla provincia di Pistoia recepisce le modifiche richieste a suo tempo al Consorzio Ombrone da parte della provincia di Pistoia e del comune di Quarrata vale a dire la variazione del perimentro della cassa in modo da escludere l’immobile a servizio dell’azienda agricola “La Pieve”, l’inserimento all’interno dei quadri economici dell’opera le spese per l’attività espropriativa e la richiesta di computare il lotto funzionale B1 nella sua integrità ed eventualmente in caso di superamento dell’importo rispetto al finanziamento disponibile, di prevedere un lotto funzionale a partire dal fosso Quadrelli.
Con le modifiche apportare l’argine della cassa disterà da quello del torrente Quadrelli almeno 50 metri.
Ricordiamo che la cassa della Querciola è posizionata in una zona di naturale esondazione, provocato anche dalla chiusura delle portelle alla confluenza del Fosso Quadrelli con l’Ombrone: inoltre la presenza di un altro collettore di acque basse (Fosso Senice) provoca, in presenza di un elevato tirante idrico sul Quadrelli, zone di ristagno dovute al non smaltimento del deflusso del Fosso Senice.

Per maggiori informazioni si invita a visionare il seguente link:
http://www.youtube.com/watch?v=IZOYKIQB8_k&feature=player_embedded

Sull'ipotesi di un commissariamento da parte della Regione (di cui non abbiamo ancora la conferma ufficiale)  vi invito a leggere il primo commento allegato al post.

A.B.

Impianti di incenerimento-Esperienze di studi e monitoraggio nella ricerca della compatibilità ambientale. Il 2 e 3 dicembre a Pistoia un convegno nazionale. La presentazione dell'iniziativa da parte della Provincia di Pistoia.




[+]PISTOIA_ Un approccio nuovo e diverso al tema dell’ Incenerimento e della Compatibilità ambientale, che parte dalla volontà di confrontare le esperienze a livello regionale, nazionale e non solo, per una politica dei rifiuti di più ampio respiro, che tiene conto degli studi scientifici di settore in ambito sanitario e ambientale.

Con queste premesse la Provincia di Pistoia, con il patrocinio della Regione Toscana e la partecipazione dei Comuni di Pistoia, Quarrata, Agliana, Montale e Montemurlo, ha promosso un convegno di portata nazionale sul tema “Impianti di Incenerimento - Esperienze di Studi e monitoraggio nella ricerca della compatibilità ambientale”, in programma a Pistoia, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale, nei giorni 2 e 3 dicembre..
Due giornate di lavoro, con il contributo scientifico dell’Azienda Usl 3 di Pistoia, dell’ Agenzia Regionale Arpat, dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’Istituto Sanitario per la Prevenzione Oncologica (ISPO), per analizzare i risultati dei monitoraggi compiuti sull’impianto di incenerimento di Montale, le esperienze simili a livello regionale, nazionale e comunitario, le politiche in tema di rifiuti e compatibilità ambientale, alla presenza dei rappresentanti istituzionali e dei responsabili ed esperti di settore.

L’iniziativa è stata illustrata questa mattina , martedì 30 novembre presso la Sala Nardi della Provincia di Pistoia. Erano presenti: Rino Fragai, Assessore all’Ambiente della Provincia di Pistoia, Claudio Coppi, Arpat Pistoia, Pietro Gabbrielli, Direttore Dipartimento Prevenzione Usl 3, e Roberto Biagini, Direttore U.O. Igiene e Sanità Pubblica Usl 3.

Dai monitoraggi sulle matrici ambientali e animali agli aspetti sanitari, il convegno ha lo scopo di disegnare un quadro di riferimento più ampio all’interno del quale sviluppare le politiche legate ai rifiuti e all’incenerimento.
L’obbiettivo è anche quello di coinvolgere enti e opinione pubblica in un approccio partecipato e trasparente alle tematiche trattate, partendo da una corretta informazione scientifica e ambientale e dal confronto con esperienze e realtà parallele.

Il convegno presenta un programma suddiviso in due giornate di lavori.

Venerdì 2 dicembre, apertura dei lavori alle ore 9, con la registrazione dei partecipanti e i saluti delle autorità, il Sindaco di Pistoia, Renzo Berti, e il Presidente della Provincia, Federica Fratoni.

A seguire la Prima Sessione, presieduta dal Sindaco di Montale, David Scatragli, per esporre i risultati del monitoraggio effettuato sull’ Impianto di incenerimento di Montale. Saranno analizzati gli studi sulle matrici ambientali (Claudio Coppi – Arpat Pistoia) animali (Pietro Gabbrielli – Sanità Pubblica Veterinaria Pistoia) e gli aspetti sanitari (Roberto Biagini – Azienda Usl 3 Pistoia).
La Seconda Sessione, alle ore 11, sarà presieduta dal Sindaco del Comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini, con l’analisi delle esperienze regionali di Arezzo, (Rossella Francalacci e Maria Teresa Maurello), Pietrasanta (Stefano Pieroni, Marco Pellegrini, Camilla Cipriani) e Scarlino/Follonica (Giancarlo Sbrilli); il confronto con altre realtà in Italia ed Europa; le conclusioni a cura dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS - Gaetano Settimo).
I lavori riprenderanno dopo la pausa pranzo, dalle ore 15, con il Sindaco di Agliana, Eleanna Ciampolini; alle 15.15 Liliana Cori dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) relazionerà su La Comunicazione del rischio; alle 15.40 la Tavola Rotonda – Incenerimento e Compatibilità Ambientale, coordinata dal Presidente della Commissione consiliare Ambiente della Provincia di Pistoia, Marco Biagini, con il Direttore dell’Usl 3 Pistoia, Alessandro Scarafuggi, Arpat Pistoia, Claudio Coppi, ISS, Giovanni Marsili e ISPO, Elisabetta Chellini, l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Pistoia, Rino Fragai, l’ Assessore all’Ambiente della Regione Toscana, Anna Rita Bramerini, e Massimo Gulisano, Comitati contro l’Inceneritore.

Sabato 3 dicembre la Prima Sessione, dalle ore 9, presieduta dal Sindaco di Quarrata, Sabrina Sergio Gori, sull’Evoluzione del Monitoraggio. Interverranno: Vanes Poluzzi, Progetto Monitor – Arpat dell’Emilia Romagna, Andrea Poggi, Direttore tecnico di Arpat, Renata Caselli, Servizio Rifiuti e Bonifica Siti Inquinati della Regione Toscana, Emanuela Balocchini, Servizio di Prevenzione in Sanità Pubblica della Regione Toscana, e Ariberto Merendi, Servizio Tutela Ambientale della Provincia di Pistoia.
La Seconda Sessione, dalle ore 11, presieduta dal Direttore Usl 3 Pistoia, Alessandro Scarafuggi, con spazio a interventi e dibattiti e la conclusione dei lavori a cura dell’Assessore regionale alla Sanità, Daniela Scaramuccia.

“Si conclude un percorso importante, durato più di 2 anni, che ha visto un ampio lavoro di indagine, di ricerca e di controllo messo in campo dai soggetti istituzionalmente preposti per verificare sia la qualità ambientale che la salute pubblica nel territorio circostante l’impianto di incenerimento di Montale, nel rispetto degli impegni assunti in sede di tavolo istituzionale - ha commentato l’Assessore all’ambiente della Provincia di Pistoia, Rino Fragai -Si tratta di una ricerca di alto contenuto scientifico, che abbiamo pensato fosse opportuno valorizzare e condividere all’interno di un contesto più ampio, attraverso il confronto con altre esperienze regionali e nazionali e con il prezioso contributo di studiosi e tecnici del settore. Da qui nasce la volontà di organizzare un convegno di respiro nazionale, che vede il patrocinio della Regione Toscana e il contributo scientifico degli istituti sanitari e di ricerca, con l’obbiettivo di allargare la prospettiva e ricondurre l’attività di prevenzione e di monitoraggio della filiera dei rifiuti ad una dimensione territoriale e settoriale più ampia di quella semplicemente provinciale . Questo anche in considerazione delle politiche che oggi interessano il sistema rifiuti e che non si limitano più ad una programmazione locale, ma per aree vaste. In questo contesto è da sottolineare la presenza al convegno degli assessori regionali, in ragione della necessaria funzione di coordinamento che la Regione Toscana sarà chiamata ad assumere nel futuro”.

“Le Aziende sanitarie di Pistoia e Prato, a seguito dello sforamento dei limiti emissivi dell’inceneritore di Montale del 2007, hanno effettuato, ad integrazione di quello ambientale, il monitoraggio delle matrici biologiche tramite il campionando animali, fieni e mangimi, effettuato da ARPAT. – ha commentato il Direttore dell’Azienda Usl 3 di Pistoia, Alessandro Scarafuggi - Parallelamente è stata attivata la sorveglianza sullo stato di salute dei residenti di Montale, Agliana e Montemurlo. In prima battuta sono stati utilizzati a quest’ultimo fine i dati del Registro di mortalità (1971 - 2008), del Registro Tumori Toscano (Prato – Firenze 1985-2004) ed i Certificati di assistenza al parto. La Azienda USL 3 ha ritenuto necessario approfondire l’indagine per ricercare l’incidenza dei nuovi casi, tenendo conto anche dell’esposizione ai fattori di rischio, nei comuni di Montale ed Agliana per i quali non è disponibile un Registro Tumori. Tale iniziativa è condotta con la collaborazione dei medici di famiglia nell’ambito di un progetto avviato nel 2010 in accordo con l’Ordine dei Medici e dei Chirurghi di Pistoia. L’ indagine non è ancora completa perché in attesa della specifica autorizzazione del Garante della Privacy”.

”Le matrici biologiche campionate nel triennio dai Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL di Pistoia e Prato sono state distinte fra “alimenti” soggetti ai limiti di legge per concentrazioni di diossine, PCB_dl e metalli in quanto destinati alla commercializzazione e quelle indagate su animali con più alta probabilità di concentrazione di inquinanti quali selvatici, animali anziani ed a costante contatto con i terreni – ha sottolineato Pietro Gabbrielli ,Direttore Dipartimento Prevenzione Usl 3 - Sono stati analizzati complessivamente 103 campioni, di cui 51 nell’area del modello validato per la ricaduta dell’inceneritore e 52 nelle aree di confronto delle provincie di Pistoia e di Prato”.

“All'interno dello studio multidisciplinare i cui risultati saranno presentati nel convegno del 2 e 3 dicembre, ARPAT ha curato gli aspetti relativi all'evoluzione dell'impianto di incenerimento RSU di Montale, dalla sua attivazione fino ad oggi, e quelli relativi allo stato delle componenti ambientali del territorio ad esso circostante – ha spiegato Claudio Coppi, Arpat Pistoia - E' stato uno studio di grande impegno: 80 postazioni indagate per le varie matrici, 25 stazioni indagate per la valutazione della diversità lichenica, più di 1200 determinazioni analitiche e 4500 parametri, oltre a tutte le determinazioni oggetto dei controlli all'impianto i cui risultati sono stati rielaborati nell'ambito di questa ricerca. Applicando moderne tecniche analitiche, autorevoli modelli diffusionali e sofisticati sistemi di restituzione grafica, si è completata un'indagine che, oltre ad essere di grande rilievo scientifico, rappresenta certamente un elemento di estrema importanza per la conoscenza del territorio”.
Fonte: Ufficio Stampa della Provincia di Pistoia

martedì 29 novembre 2011

Il "congedo" di don Fausto Corsi dai parrocchiani di San Felice, Le Grazie e Saturnana dopo quasi 13 anni di servizio. "Fate attenzione, vegliate perchè non sapete quando è il momento". Domenica 4 dicembre la "Messa di ingresso" a Quarrata.


QUARRATA-PISTOIA_Domenica 4 dicembre don Fausto Corsi celebrerà la “Messa di ingresso” a Quarrata.
Domenica scorsa nella chiesa di Cristo Buon Pastore a San Felice (Pistoia) – dopo quasi 13 anni di servizio - il sacerdote ha celebrato la sua ultima messa.
Prima del suo nuovo incarico a Quarrata  i parrocchiani di San Felice, Le Grazie e Saturnana lo hanno voluto salutare con una festa dove  il gruppo giovanile ha preparato alcune “Canzoni”.  

 Don Fausto Corsi ha scelto Facebook per “ringraziare” tutti i parrocchiani che lo hanno “sopportato” ma anche coloro che “si sono sfiancati” per organizzare una festa “oltre l’immaginabile”.
“Scusatemi se non sono riuscito a farli a voce- scrive- ma la scienza degli addii non è cosa che mi riesce molto”.

Su Facebook don Fausto Corsi ha postato “i suoi saluti più sinceri” fatti durante la celebrazione della Santa Messa nella prima domenica di Avvento.
Un testo intenso che ben volentieri pubblichiamo:

"Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento"

Sempre in ritardo, me ne accorgo sempre colpevolmente “dopo”: ma questo Dio mi vuole bene, devo ammetterlo.
Potete immaginare la difficoltà che provo nel formulare anche un solo abbozzo di saluto in circostanze come queste; cui c’è da aggiungere la vaga ritrosia che mi accompagna quando nelle situazioni mi trovo coinvolto in prima persona.
Però, e riprendo il concetto di apertura, a quanto pare un po’ di parole le trovo già davanti a me: fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento.
E le trovo come uno dei tanti modi, anche semplici, con cui Dio in qualche modo aiuta a trovare parole e modi e tempi. Lo fa con la stessa puntuale eppur sempre spiazzante “cura” di sempre, ormai da più di dieci anni a questa parte.
Parole di Vangelo che vi lascio come congedo, e vi assicuro non avrei potuto trovarne di meglio.
Dicono infatti di fare attenzione, e mi raccomando state attenti. Non perché debba succedere chissà che, ma perché se non si fa attenzione spesso non succede niente, il niente del sempre tutto uguale, il niente dello scontato e del già saputo.
La chiesa di Cristo Buon Pastore a San Felice (Pistoia)
E allora state attenti a quello che vi succede accanto, a chi vi sta accanto, al momento che vi sorprende oppure a quello che rischia di non sorprendervi: anzi, a quello state ancor più attenti.
Dicono poi di vegliare, e mi raccomando vegliate. Non per il gusto di fare le ore piccole, o per il malsano gusto di rovesciare le cose del giorno nell’austerità della notte.
Vegliate invece per imparare a strappare il senso gelosamente custodito dalle cose della vita; come la sentinella che rosicchia le ore delle tenebre e dal loro silenzio tira fuori barlumi di aurora.
Non stancatevi, ve ne prego, nel voler capire i perché, i misteri e le ragioni degli uomini e delle loro faccende; anche se questi perché vi portassero lontano dalle vostre ragionevoli certezze.
E infine queste parole del Vangelo ci dicono che dobbiamo fare quanto sopra, perché non sappiamo il momento.
Ed è il momento dell’incontro, di ogni incontro; e mi raccomando stateci attenti, pronti, all’incontro. Ma non con la prontezza o l’attenzione frutto della frenesia umana a non perder niente. No, quella è cosa che porta tristezza, perché fa della vita solo l’insieme di occasioni da cogliere al volo, e così si finisce per rimanere schiavi di una vita passata a contare solo quelle perdute.
No. Qui si parla del momento di Dio che attraversa ogni momento umano. È il punto di impatto della sua storia con la nostra; è quell’impatto sempre presente che dice al mio “qui e ora” qualcosa che ancora esso non conosce. E che se solo lo intuisce, gli spalanca il presente, qualunque esso sia, su di una verità disseminata in bello brutto cielo terra dolore gioia buono cattivo salvezza perdizione io tu sopra sotto nero bianco uomo Dio vita morte: tutto in un lampo di sguardo, senza distinzioni, in un sussulto d’anima.
La chiesa di Santa Maria Assunta a Quarrata
Perdersi quotidianamente e ostinatamente questi incontri, vuol dire perdersi del tutto: non voler sapere chi sono io e non voler sapere chi sono gli altri.
Ne ho persi di questi momenti in questi anni, ve lo confesso; caparbiamente preciso a distinguere, giudicare, evitare, mi son perso la bellezza dell’unità.
Strenuo difensore del mio rassicurante “qui e ora” ho spesso mancato l’impatto con Dio, e quindi con voi.
Me ne dispiace, e vi chiedo di perdonarmi se in queste occasioni speravate qualche parola o attenzione in più, ispirate più dalla carità che dal mio amor proprio.
Non cerco giustificazioni perché sarebbe sminuire il proprio peccato, commettendone per questo uno più grande.
Mi affido e spero invece nella vostra comprensione, a quella che rende le persone fratelli, sia pur nella pochezza della miseria umana.
Vi ringrazio, infine perché in questi anni mi avete aiutato nel mio ministero: avete avuto la pazienza di “crescermi”, di tollerare i miei eccessivi silenzi, le mie incapacità organizzative, le mie timidezze, i miei “forse-non so-chissà” al posto di idee e decisioni chiare e distinte.
Concludo dicendo che sulle circa seicentosettanta parole finora scritte, solo cinque volte ho rammentato Dio (sesta!). Non è una buona percentuale.
 Ma, l’avrete capito in questi anni, preferisco nominarlo il meno possibile e arrovellarmi a cercarlo per terra. Non sempre con esiti positivi, lo avrete notato, ma tant’è !
Sembra che anche il più longevo tra gli evangelisti, San Giovanni, al termine della sua vita non parlasse molto del suo Vangelo ma, un po’ rimbambito dagli anni andasse ripetendo sempre “Figlioli miei, vogliatevi bene”.

Timidamente azzardo e mi associo al quarto evangelista.
Vogliatevi bene.

Un abbraccio, don fausto

Pistoia, 27 Novembre 2011
A Quarrata prima della “Messa di ingresso” di domenica 4 dicembre (ore 16) sono stati programmati tre incontri sul tema “Comunità parrocchiale e ruolo del parroco”.
Ne parleranno giovedì 1 dicembre don Cristiano D’Angelo; venerdì 2 dicembre don Roberto Breschi e sabato 3 dicembre don Luca Carlesi.
a.b.

Quindici aziende del mobile della Toscana insieme per affrontare il mercato iraniano. Ci sono anche due note aziende quarratine. L'iniziativa nasce con la collaborazione del Centro Sperimentale del Mobile

 

QUARRATA_ Quindici aziende del mobile e interni della Toscana saranno insieme sul mercato iraniano, con il supporto e l'attività di trading di MK - GROUP Part of Hamko Trading, uno dei più grossi imprenditori iraniani multi settoriali.

Tra le aziende protagoniste dell’accordo firmato a Teheran, lo scorso primo novembre c’è anche Vannucci Piante, il più grosso vivaista italiano che esporta in 54 paesi del mondo e che ha sede a Quarrata. Le aziende provengono da tutta la Toscana, hanno una media di 20 addetti e un fatturato medio di 3,5 milioni di euro.

Del gruppo “Tuscany Collection” che affronterà il mercato iraniano, oltre a Vannucci Piante troviamo anche la “Florence Collections” e la “Gold Confort” di Quarrata..

Il 31 ottobre scorso si è svolta  la presentazione di tutto il gruppo di imprese a rivenditori, architetti, interior designer e dunque il 1 novembre il taglio del nastro della mostra dedicata alle imprese, che insieme saranno commercializzate sul mercato iraniano.

Presenti, oltre i 15 imprenditori protagonisti dell'accordo, l'ambasciatore d'Italia a Teheran, Alberto Bradanini, il direttore Ice di Teheran, Antonio Avallone, Irene Burroni, direttore del Centro Sperimentale del Mobile, Giuseppe Lotti, Professore Università di Firenze e Architetto curatore del progetto di mostra e video "Traces of Tuscany" per il gruppo Tuscany Collection www.tuscanycollection.it.

Alla missione ha partecipato anche Alessandra Amato, responsabile Area Internazionalizzazione di Confindustria Siena, sul posto per valutare possibilità di collaborazioni non solo nel settore del mobile ma anche nell'agroalimentare e turismo.

“L'iniziativa- si legge in un comunicato stampa - nasce con la collaborazione del Centro Sperimentale del Mobile ed è cofinanziato dalla Regione Toscana”
«Un progetto davvero molto importante che conferma la strada delle sinergie e dell'aggregazione già intrapresa con altri progetti - ha detto Luigi Borri, presidente del Centro Sperimentale del Mobile - un progetto che vede insieme aziende, Centro Sperimentale e Regione Toscana per dare risposte in questa fase di crisi. Le piccole e medie imprese dei settori mobile e interni della nostra regione da sole infatti non hanno la possibilità di affrontare mercati come l'Iran. Lo possono fare insieme, con il supporto dei centro servizi e delle istituzioni, proponendo tra l'altro un'offerta completa, capace di soddisfare tutti i progetti di arredamento, sia di appartamenti che di hotel, dalla a alla zeta. Questa è la chiave vincente: con una offerta omogenea, con tutte le tipologie di prodotto».
«L'obiettivo - ha aggiunto Borri - è quello di incrementare la capacità di offerta del gruppo entro la fine dell'anno, introducendo aziende che possono fornire tipologie come mobili da bagno moderni, componenti di illuminazione moderna e tecnica, parquet, rivestimenti, tessuti d'arredamento ecc.».

«L'Iran - ha continuato Borri - si configura come un mercato molto vicino al nostro in quanto al gusto, alla percezione e alla capacità di leggere i prodotti. Si tratta anche di un mercato che presenta una domanda più forte dell'offerta, con ottime possibilità di ingresso anche per piccole e medie imprese che non hanno nomi riconosciuti. Stime di crescita dell'Iran parlano di un Pil sul 2012 di circa il 20%. Le modalità di ingresso nel mercato devono essere costruite bene, come stiamo facendo con l'accordo firmato il 1 novembre».

«Il Centro Sperimentale - ha concluso - con questo accordo, ha confermato la sua capacità di guardare oltre e ha anche aperto ad aziende che non sono strettamente del settore e che possono essere messe in rete. Non a caso siamo qua nella sede di Confindustria, l'accordo abbraccerà nel futuro anche un sistema più complesso di aziende che potranno lavorare In Iran».

Alla conferenza stampa erano presenti anche Sandra Rossi, in rappresentanza di Matrix International, Antonio Ciulli per Antonio Ciulli e figlio.
«E' importante - ha fatto notare Sandra Rossi - che esperienze di questo tipo abbiano anche un supporto continuo, anche dopo la fase di start up».
«In Iran vivono 70 milioni di persone - ha osservato Ciulli - si tratta di un mercato vasto che può essere una occasione per le aziende come la nostra che ricercano target di qualità».
Fonte: Comunicato Stampa

"Catasto e fiscalità in Toscana", il Comune di Quarrata dice si al contrasto dell'evasione. Approvato dalla giunta lo schema di convenzione. L'assessore Giovannetti: "Garantire maggiore equità".


QUARRATA_ E’ stato approvato durante la scorsa seduta di Giunta Comunale lo schema di convenzione per l’adesione di Quarrata al progetto “Catasto e Fiscalità in Toscana”.Il Sistema Informativo “Catasto e Fiscalità in Toscana” da un protocollo d’intesa fra la Regione Toscana, ANCI Toscana e UNCEM Toscana per contrastare l’evasione fiscale e rendere i comuni partecipi nella fase di accertamento dei tributi statali e regionali gestiti dall’Agenzia delle Entrate.
Catasto e Fiscalità in Toscana” è difatti uno strumento condiviso che nasce dalla volontà di contrastare a tutto campo l’evasione fiscale, creando un maggiore coordinamento fra i tributi dei diversi livelli di governo (Stato, Regione, Comuni) finalizzato non solo ad aumentare lo sviluppo del sistema economico toscano, ma anche a costruire un prelievo tributario complessivamente equilibrato.
Assessore Antonella Giovannetti
A tale proposito l’Assessore alla Programmazione Finanziaria e Finanziamenti Antonella Giovanetti ha dichiarato: “Grazie alla diffusione di soluzioni tecniche ed organizzative comuni per la gestione della fiscalità e ad un sistema di banche dati sempre più integrato, si riuscirà a garantire una maggiore equità fiscale, recuperando le entrate e rendendo possibile una lotta all’evasione fiscale sempre più efficace”.
Per tutti gli enti che aderiscono a questo progetto, la Regione Toscana si impegna a coprire i 2/3 dei costi di avvio del sistema nonché la totalità dei costi dell’hardware e della manutenzione ordinaria ed evolutiva delle piattaforme e quelli della necessaria cooperazione fra i vari livelli di governo.

Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Quarrata


lunedì 28 novembre 2011

Al "Nazionale" in scena la commedia brillante "La Beppa" di Giuseppe Severi

QUARRATA_Il Gruppo Anziani insieme del Comune di Carmignano in collaborazione con il Comune di Quarrata, martedì 29 novembre 2011 alle ore 21,15 presso il Teatro Nazionale di Quarrata, presenta la commedia brillante in due atti scritta e diretta da Giuseppe SeveriLa Beppa”.
La commedia, che si inserisce nei programmi di animazione e di socializzazione rivolti alla terza età, racconta la storia umana e le vicissitudini di una persona anziana, la “Beppa”, che si trova all’ufficio postale per riscuotere la pensione. Fanno da supporto al racconto un serie di molti altri divertenti personaggi.
La commedia vuole comunicare l’importanza delle persone anziane all’interno del nucleo familiare, non solo dal punto di vista affettivo, ma anche nella gestione dell’aspetto economico della vita.
L’ingresso è gratuito.


Per informazioni è possibile consultare il sito internet dell’Amministrazione Comunale  www.comune.quarrata.pt.it o contattare i numeri 0573/771220-771213.

Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Quarrata

Daniele Ferranti all'Udc: "Non dobbiamo più permettere che per nostri errori, venga nuovamente consegnata la città in cattive mani". Ecco il testo integrale del messaggio non letto durante il congresso provinciale dell'Unione di Centro di Pistoia


QUARRATA_ Non presente per “impegni di lavoro al congresso provinciale Udc tenutosi sabato scorso a Quarrata aveva inviato un suo personale messaggio di saluto a Alessandro Cialdi  e a Federico Gorbi con una riflessione sulla situazione politico-amministrativa a Quarrata.
Ma alla fine – pur essendo stata data comunicazione ai presenti –  il messaggio del capogruppo consiliare del Pdl al Comune di Quarrata non è stato letto.

Per una questione di “correttezza” e per una corretta informazione (è giusto- secondo il nostro modesto parere-  sentire tutte le opinioni, anche quelle che, in  certi momenti, possono essere “scomode”) abbiamo chiesto quell’intervento a chi l’ha scritto, Daniele Ferranti,  che ringraziamo per aver accettato la nostra richiesta.

Ecco il testo integrale:
 

Carissimo Alessandro, Carissimo Federico,

vorrei scusarmi per non essere presente ma impegni di lavoro non mi permettono di seguire i vostri importanti lavori congressuali.
La scelta di effettuare il Congresso Provinciale nel nostro Comune testimonia profonda attenzione ad una città che tra un anno spero, con le elezioni amministrative, possa vivere un vero e proprio cambio di passo nell’azione amministrativa. Un cambio basato sui valori, sulle idee, sulla condivisione di un futuro per la nostra città fra tutte le forze politiche che in questi anni si sono contrapposte alle scelte del PD locale e di un Sindaco autoreferenziale. Credo profondamente che la nostra Quarrata abbia bisogno che tutti i politici, nessuno escluso, abbiano in mente uno scenario di “responsabilità civica” dove venga meno l’ideologia del partito stesso ma che con umiltà e serietà si pongano unicamente il problema della risoluzione delle istanze dei propri concittadini. Verso i più deboli che, prima di tutti, hanno pagato la crisi e gli sprechi.
Noi, come voi, abbiamo già dato alla città una bozza di programma. Un programma imperniato su scelte di sobrietà, di partecipazione, di scelte, di trasparenza e meritocrazia. Dobbiamo tutti far cambiare passo alla politica. Un mondo che non può più rappresentare la scelta della propria vita ma vissuta unicamente come impegno civico. Solo così potremmo riportare al centro dell’ attenzione di una amministrazione ILCITTADINO. Attuando politiche partecipative vere e non come abbiamo assistito nell’ultimo anno di teatrini targati PD. Il cittadino, se messo in condizione, anche con la nuova tecnologia, di essere libero, informato deve rappresentare un valore aggiunto. Dobbiamo, noi per primi, attuare azioni affinché il palazzo comunale non sia più di “mattoni” ma di “vetri” dove tutti possono sapere e vedere tutto. Così come la scelta dei rappresentanti dell’Amministrazione debba essere improntata su concetti come serietà e meritocrazia e non l’appartenenza ad un partito o un paracadute di fine legislatura. Queste convinzioni sono certo riporteranno la politica alle origini colmando quella distanza che in questi anni si è venuta a creare con i cittadini.

Sono altresì certo che anche voi abbiate a cuore questi principi che ogni “democratico cristiano” ha nel suo bagaglio culturale e, come la stesso Santo Padre ci ha chiesto, abbiamo il dovere di attuare nella vita amministrativa ad ogni livello. Non possiamo più dividere l’impegno dei cristiani democratici solo per asti e veti incrociati. Non dobbiamo più permettere che per nostri errori, venga nuovamente consegnata la città in cattive mani, non ce lo potremmo perdonare mai. Dobbiamo, insieme, tornare ad essere orgogliosi della nostra città.

Vi auguro un buon lavoro congressuale fatto di confronto e di crescita.

Con stima ed amicizia

Daniele Ferranti

domenica 27 novembre 2011

"L'ampliamento a 225 tonnellate/giorno dell'inceneritore di Montale è inaccettabile !". La presa di posizione della lista Decidi Anche Tu per Agliana e Montale.


MONTALE-AGLIANA_ Dalla lista Decidi Anche Tu per Agliana e Montale riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato stampa che fa seguito all’annuncio dell’ampliamento a 225 tonnellate al giorno previsto dal Piano Interprovinciale dei Rifiuti.
“ Già a ottobre 2010 definivamo il piano interprovinciale dei rifiuti, che ne prevede appunto l’ampliamento, “da rottamare”.
Oggi che è stato approvato anche dalle giunte Provinciali non possiamo che confermare quanto già denunciato un anno fa con le nostre osservazioni in
consiglio comunale.
Un piano dei rifiuti incentrato esclusivamente sull’incenerimento dei rifiuti che prevede la costruzione e l’ampliamento di inceneritori, tra cui ancora una volta quello di Montale, con una previsione di spesa per tutti gli impianti di oltre 180 milioni di Euro.

Luigi Colangelo
Risorse enormi, che in questa crisi economia, dovrebbero invece essere investite in centri di riciclo, in raccolta porta a porta e nell’incentivazione economica dei cittadini, imprese e comuni virtuosi.
Investimenti che così utilizzati permetterebbero il rilancio di tutta filiera del riciclo con un conseguente indotto importantissimo e una benefica ricaduta anche in termini di posti di lavoro.
Invece nel piano è previsto un ulteriore ampliamento dell’inceneritore di Montale, non necessario, come dimostrato numeri alla mano dalle nostre
osservazioni presentate in consiglio comunale e inviate alle Province.
La previsione sull’aumento della raccolta differenziata porta a porta, legata all’incentivazione sulla TIA e alla realizzazione di impianti di riciclo e recupero, ridurebbe la produzione di rifiuti pro-capite nell’intero ATO Centro Firenze-Prato-Pistoia nella media Italiana, il cui trattamento non necessiterebbe né di nuovi impianti né di ulteriori ampliamenti.
Anzi quelli attuali potrebbero essere smantellati per essere sostituiti da impianti di trattamento a freddo.
Un Ampliamento che ancora una volta andrebbe a impattare con la ricaduta dei suoi fumi sui territori, in particolare quello di Montale e Agliana, e sui cittadini che già tanto hanno dato in termine impatto sull’ambiente e sulla salute negli ultimi 30 anni di incenerimento.
Lanciamo quindi un invito a tutti i cittadini, che volessero impegnarsi con noi, a contattarci al nostro indirizzo email
listacivica@decidianchetu.it o sul nostro gruppo facebook “Lista Civica Decidi anche Tu”.

Luigi Colangelo (Presidente Lista Civica Decidi Anche Tu per Agliana e Montale).

"Abitare la Politica". L'intervento di Renata Fabbri al congresso provinciale Udc di Pistoia


QUARRATA_  Durante il congresso provinciale Udc di Pistoia è tornata a far sentire la propria voce  la quarratina Renata Fabbri, ex capogruppo consiliare della Margherita nella prima legislatura targata “Sabrina Sergio Gori” (dal 2000 al 2007), già consigliere comunale per la Dc, tra i fondatori del Pd a Quarrata e nell’ultimo periodo vicina alle idee dell’Unione di Centro di Pistoia dove è stata riconfermata nel coordinamento provinciale.
Alle ultime elezioni regionali del 2010 ha ricoperto il ruolo di capolista  per il Collegio Provinciale di Pistoia. Attualmente è presidente di Agora-Circolo di Cultura politica di Quarrata.
Renata Fabbri ha portato il suo contributo intervenendo nel corso del dibattito.

Ecco il testo integrale dell’intervento:

Cari amici,
nonostante non sia nuova all'interesse per la politica, intervengo nel dibattito  congressuale con una certa emozione. Di congressi non se ne attraversano molti da un po' di tempo in qua.
L'occasione è preziosa perché  permette un aperto, franco  e spero proficuo confronto sull'esperienza e sul senso  del fare politica.

Senza incedere nella malinconica nostalgia,  l'altra sera, su FB ho trovato un amico virtuale, - ma con nome e cognome -, che aveva postato  da Youtube “Bianco Fiore”, l'inno della Democrazia Cristiana.
Scritto da don Dario Flori, detto “Sbarra” e musicato dal maestro Trinci. Un omaggio, mi rendo conto a insaputa dell'artefice, a Quarrata che ne vide, per entrambi,  i natali ben oltre un secolo fa.  Inutile dirsi che ogni epoca ha il suo stile, le sue modalità, le sue armonie, le sue liriche. Nulla a che spartire con Jovanotti o con Vasco Rossi e  le sonorità di oggi.

Ho pensato: un mondo alieno nello spazio nei social-network, nella dimensione  della piena contemporaneità!

E ancora: il vecchio da una parte  e il nuovo dall'altra?

No, è l'antico che trova spazio dentro il nuovo.  E allora, come coniugare  quelle radici, una storia, il senso di una storia, con un oggi immerso in un mutevole presente, tanto per evocare Zygmut Bauman, teorico – ma quanto c'ha dato – della società liquida,  e senza restare prigionieri del Novecento?

Senza rendercene conto siamo “immigrati” con il nostro bagaglio culturale, con le  nostre abitudini e  consuetudini,  con il nostro smarrimento, nel secondo millennio e viviamo una dimensione di immigrati, (almeno io personalmente, anche per una questione generazionale) e con fatica affrontiamo  il presente confrontandoci con  dinamiche sociali, politiche, istituzionali, e anche relazionali,  che  impongono un passo accelerato alla riflessione.

Nonostante questo si continua -  in maniera testarda - a  usare  categorie politiche (la destra, la sinistra), appiccicare etichette infelici   (laico, religioso), definire contrapposizioni  (l'imprenditore -  l'operaio, il giovane – l'anziano), che da tempo ormai  non sono più grado di leggere correttamente  e coerentemente la contemporaneità, ciò che sta succedendo.

I figli diventano grandi sempre più tardi, i vecchi  sono sempre di più e più vecchi. Alcuni preferiscono definirsi diversamente giovani....

Il  lavoro è sempre più precario, le aziende chiudono, la crisi economica mette a dura prova i bilanci delle nostre famiglie. “Leva e non metti , ogni gran monte ascema” ricorda  con i pensieri della nonna ne “Storia della mia gente” lo scrittore pratese Edoardo Nesi, pensando a come fare ad andare avanti dopo aver abbandonato l'attività imprenditoriale e aggiungendo: …. “finché non mi sono accorto che in questi anni di pura follia economica il non far niente d'imprenditoriale  si è rivelata la scelta imprenditorialmente più giusta. Qualsiasi impresa avessi fatto nascere in questi ultimi cinque anni, oggi sarebbe messa male di sicuro”.

Pura suggestione letteraria? Se ci guardiamo intorno dobbiamo prendere atto che descrive la realtà, dura, mutata, spezzata di oggi fatta di una precarietà che destabilizza ma con cui dobbiamo fare i conti.  A cui non si può ribattere semplicemente con una manifestazione in difesa del  diritto  al lavoro. Perché, se il lavoro non c'è, di quale diritto si parla?

In questa epoca di passioni tristi, la politica, anche localmente, deve fare uno sforzo ed interrogarsi … non possiamo più permetterci di guardare la vita che scorre attraverso lo specchietto retrovisore, dobbiamo  dare un senso a questa storia, alla nostra storia, all'impegno  che vive - comunque - oggi e non può che vivere nell'oggi;  siamo chiamati a vivere il tempo che ci è dato, con tutte le sue difficoltà …. spronava Aldo Moro; e abbiamo il dovere di ricercare il bene comune  pensando  al domani.

Anche le istituzioni sono parte di un cambiamento, spesso non dichiarato ma nei fatti in essere, che ne espone lo stato di crisi.

Le esigenze, le  richieste, le aspettative della gente spesso non hanno lo stesso ritmo delle risposte che fornisce la politica, la pubblica amministrazione. E chi ha consuetudine nell'impegno istituzionale sa quanto sia pesante e grave la situazione.

Con  risorse disponibili sempre più limitate è facile incedere sulla strada dell'indignazione o – peggio - del populismo che dà l'illusione di un benessere immediato a costo zero. Il costo è però solo nascosto o semplicemente procrastinato. Oggi si scopre che ci siamo mangiati il futuro dei nostri figli,  che è anche il nostro futuro.

Rassegnarsi? Neppure!

Né indignati né rassegnati, ma impegnati. Impegnati a  confrontarsi con realismo e a non cedere a illusorie promesse.

Si, impegnati ad abitare le città.

Ne “Le città invisibili” Calvino sostiene che esistono soltanto due tipi di città: “quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare  la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati”.

Impegnati e disponibili a mettere in discussione il nostro individualismo, il nostro particolare,   in un modo di stare che richiede cura  perché ora più che mai nessuno salva se stesso se non salva anche gli altri (Spe salvi),  e dove - come ci ricorda una bella riflessione scaturita dagli Uffici Pastorali della Diocesi di Pistoia  in questi giorni -   La buona politica è una danza, tra debolezza e forza, in cui è il più debole a dettare il passo”.

Nella prossima primavera  ci saranno le elezioni amministrative in alcuni, importanti, Comuni della nostra provincia. Come contributo alla riflessione, mi sono chiesta:  per  cosa, per quale politica, in concreto, potremmo pensare di lavorare?

Ø    promuovere la partecipazione:
Consentitemi una provocazione.  Tutti noi siamo profondamente convinti sostenitori della partecipazione e della sua necessità.
Gli strumenti che si adoperano, di per sé, sono messaggi ben precisi, non neutri,  a cui si affidano delle sorti. Mc Luhan, profondo conoscitore del mondo della comunicazione, ci dice che “il medium è messaggio”.
Consentitemi un invito alla riflessione,  per non incedere nella “mistica dei gazebo”, così magistralmente descritta da chi se ne intende più di noi, sull'ultimo numero della rivista della Fondazione “Italiani -Europei” - Michele Prospero:

 “...le primarie in quanto tali, (e le primarie di coalizione)  non possono divenire un mito e costituire sempre un elemento identificante della bella politica aperta e partecipata. Sono uno strumento, il cui impiego o rigetto è sempre da valutare con le ragioni fredde della politica.

… esse sembrano rispondere a una declinazione leaderistica della politica, che può creare disordine nel rendimento delle istituzioni di rappresentanza”.          

E l'uomo (o la donna) solo al comando, anche senza bisogno delle primarie, abbiamo visto cosa può produrre.  Di altro disordine all'interno delle istituzioni non credo proprio se ne senta il bisogno. Anche se andavano di moda, questa cultura non ci appartiene. Ci sono altre forme, altre modalità per selezionare una classe dirigente.

La crisi della partecipazione è anche profonda crisi dei partiti che hanno smarrito il loro ruolo; incapaci di aprirsi al confronto e stare a fianco della gente.

Ø    Occorre invece valorizzare le assemblee elettive a cui rendere dignità di soggetto con un proprio ruolo e un proprio spazio,  primo luogo deputato ad una reale partecipazione democratica alla cosa pubblica e assumere la trasparenza nella gestione della cosa pubblica come stile dell'azione e cifra della responsabilità che abbiamo verso i cittadini rappresentati.  Che hanno diritto a partecipare alle scelte dell'amministrazione in piena consapevolezza dell'agire.
Ø     Perché allora non  dare impulso alla sussidiarietà, a maggior  valorizzazione  delle risorse presenti sul territorio.
Ø    prendere in esame l'agire dell'Ente in funzione delle competenze,  in una visione di  struttura   leggera, che dia indirizzi e controlli  effettivamente i risultati e non sovrapponga prerogative e funzioni.
Ø    I Comuni  nel corso dei decenni scorsi hanno  vissuto profonde mutazioni  e trasformato fortemente  il territorio. Nelle attuali dimensioni è difficoltoso  assolvere ai compiti a cui sono preposti nelle forme presenti,  e con le risorse a disposizione,  per cui si potrebbero  attivare sinergie per la riorganizzazione, e la gestione  dove non ancora presa in esame, della funzione amministrativa  e dei servizi sul territorio (protezione civile, gestione del personale, polizia municipale) per  determinati uffici a carattere tecnico, anche  in associazione con  gli altri Comuni  sulla base di una visione "leggera" della struttura  che miri a acquisire e valorizzare maggiormente le risorse umane disponibili.
Ø    Assumere la manutenzione e "cura" del patrimonio e delle infrastrutture come  parte importante della valorizzazione delle risorse. La contrazione nella disponibilità di risorse  può essere l'occasione per riscoprire la cultura della manutenzione  scomparsa da anni a forza di rincorrere una visione consumista del fare che somma cosa su cosa e trascura e abbandona il pre-esistente, sia che abbia ancora una funzione oppure l’abbia persa.
Ø    Riflettere sul concetto di sviluppo sostenibile e salvaguardia del territorio fuori dalla visione ideologizzata, miope  e demagogica  degli ultimi decenni che ha portato a "disabitare"  o abitare male il territorio.
Le sfide che ci attendono non è detto che ce le possiamo scegliere. Abbiamo vissuto un periodo di grande frammentazione che ha necessità di trovare nuove forme di ricomposizione. Siamo a solcare un mare che non consente avere la definizione delle sponde come riferimento. Ma dobbiamo avere dei valori di riferimento.
Ma è quanto mai impellente dirci chi siamo: non è detto sia favorevole il vento che gonfia le vele della nave che non sa dove andare.
Faremo nuovi incontri, sarà necessario mischiare le nuove esperienze che faremo o incontreremo. Se riconosciamo che nulla può essere come il nostro prima, non ci resta che lavorare per costruire una prospettiva, e sarà un bel lavoro se  non saremo una somma di persone ma riusciremo a costruire un noi.
Renata Fabbri