giovedì 17 novembre 2011

Verso le Elezioni 2012 a Quarrata. Una lista di movimento, unita e aperta, fuori dai Partiti". L' appello di Antonio Vermigli "alle tante risorse individuali e collettive (associazioni, gruppi, comitati, ecc.) che, con pari importanza, possono svolgere un ruolo fondamentale per costruire il Comune del futuro".


QUARRATA_ Elezioni amministrative 2012: dopo le proposte dei partiti (alcuni hanno già stilato i programmi, altri sono in attesa delle elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco, altri ancora devono definire le alleanze) e dopo le idee raccolte tra i cittadini (come nel caso di Daniele Manetti) c’è chi come Antonio Vermigli lancia la proposta di formare  una “lista di movimento unita ed aperta”.
E’ la risposta concreta anche alle contestazioni sollevate dalla riflessione “E ora? Quale politica?” scritta all’indomani delle dimissioni di Silvio Berlusconi e che tanto eco hanno avuto non solo in città ma anche altrove.
Antonio Vermigli, il cui nome è conosciuto in tutta Italia, da quarratino  proietta ora il suo “ragionamento” a livello locale “per dare vita alle prossime elezioni comunali ad un fatto nuovo” nella “Città del Mobile”.
"E' una proposta politica seria- ci conferma - che intende "rinnovare l'attuale alleanza di centrosinistra". Se dietro al suo nome ci sia al momento un gruppo di persone intenzionate ad impegnarsi, è ancora presto per saperlo. L'interessato preferisce soprassedere.. Sappiamo- perchè ce l'ha confermato - di essere stato contattato comunque da varie persone. E' storia nota che dieci anni fà dette il suo appoggio alla candidatura di Sabrina Sergio Gori che lo volle successivamente come responsabile per i progetti di cooperazione internazionale ma sappiamo anche che poi se ne distaccò anche bruscamente.
a.b.

Come ricevuto pubblichiamo integralmente

Un Comune per viverci meglio tutti

1)    L’' Italia oggi conosce declino e disuguaglianze sociali, paura e sfiducia nel futuro, cricche di lestofanti e caste di privilegiati. Ma c’è  un’ Italia che fa il proprio dovere, non si arrende e manda avanti il Paese; difende il suo lavoro e rispetta la legge; si preoccupa degli altri e del luogo dove vivranno le future generazioni; regala una parte del proprio tempo ad un’azione di volontariato o a quella parte di politica dove vive lo spirito di servizio.

E’’ l’Italia della speranza, presente ovunque, anche a Quarrata. E’ grande questa parte, ma spesso non trova chi rappresenti sogni e bisogni e li faccia valere nella politica e nelle istituzioni. Questa ansia per un futuro migliore deve responsabilizzarci come cittadini che vogliano provare a renderla utile, concreta, partecipativa in rapporto a quelli che sono i "reali" bisogni.


2. Nel 2007 pochi elettori "ricattati" -160- affidarono le chiavi del nostro Comune ad una coalizione di centrosinistra che le sta usando in modo isolato, elitario e chiuso alla partecipazione dei cittadini.

La crisi sociale e le aspettative di tante persone richiedono, ora, di fare di più, di aprire una nuova frontiera dello sviluppo civile della nostra comunità: è il tempo di spiccare il volo, superare incertezze e mezze misure, per edificare una nuova e salda identità di Quarrata, capace di affrontare incognite e sfide del domani.


3. Vogliamo una città giusta e bella, una città dei beni comuni e della democrazia.

 La città giusta promuove il lavoro ed i diritti, si prende cura dei più deboli e li sostiene, si preoccupa di non creare ferite sociali e le contrasta, ricostruisce legami sociali tra le persone per sconfiggere solitudine e precarietà, opera per creare relazioni e unità tra chi vi è nato e chi vi arriva da un altro luogo, consente ai giovani di costruire il proprio futuro.

La città bella tutela la sua eredità e il patrimonio della natura, assicura la qualità di periferie e frazioni, inventa o rimette in funzione luoghi di socialità, aggregazione e cultura, dà spazio alle energie culturali locali e le fa incontrare con i fermenti esterni, esce dall’anonimato e si qualifica, permette ai bambini di giocare fuori casa ed ai vecchi di non rimanere soli.

La città dei beni comuni non consuma territorio, ma lo recupera, non spreca energia, ma la produce, non cerca il profitto nella gestione dei beni comuni, ma con efficacia li rende disponibili alle future generazioni, considera l’ambiente opportunità per uno sviluppo sano e duraturo, capace di creare nuova occupazione, persegue la sobrietà in luogo del consumismo.

La città della democrazia investe tanto nei suoi rappresentanti quanto nella partecipazione diretta dei cittadini alla cosa pubblica e mette questi in condizione di conoscere (anche grazie a nuove tecnologie) e contribuire alle scelte, unico modo per far contare le persone comuni, affermare gli interessi generali, contrastare interessi privati, lobbies, poteri forti e non legittimati dal voto.

4. Questi principi sono i punti cardinali di una nuova bussola civile e politica ed indicano la strada che vogliamo percorrere, da segnare cammin facendo con proposte concrete e metodi volti a valorizzare idee e persone.

A questo fine ci rendiamo disponibili con chiunque decida di affrontare insieme questo impegno. Con onestà e senza nascondere identità e funzione politica, al tempo stesso, vediamo con soddisfazione che fuori dai partiti esistano tante risorse individuali e collettive (associazioni, gruppi, comitati, ecc.) le quali, con pari importanza, possono svolgere un ruolo fondamentale per costruire il Comune del futuro.
Per questo ci rivolgiamo a tutte le persone che nutrono ideali progressisti e a quanti intendono fare qualcosa di utile per la propria comunità, al fine di compiere insieme questo cammino.

Per dare vita alle prossime elezioni comunali ad un fatto nuovo: una lista di movimento, unita e aperta.


5. Durante questo tempo che ci attende saranno promosse le primarie delle idee” con tanti incontri pubblici, approfondimenti tematici, gazebo nelle piazze, un sito internet, per scrivere con i cittadini il programma partecipato e condiviso e insieme decidere le modalità della formazione della lista, che rispecchierà tanto le forze politiche quanto le persone senza appartenenza politica.

Tutti gli eletti diventeranno rappresentanti della lista e di chi l’ha votata e s’impegnano a mantenere costanti legami con gli elettori.

In un rapporto di autonomia, lealtà e pari dignità con altre forze politiche, lavoreremo per rinnovare  l’attuale alleanza di centrosinistra, ove ne ricorrano le condizioni programmatiche, avversando pasticci ed ambiguità.

Per sconfiggere apatia, sfiducia, qualunquismo prima ancora degli avversari politici alle elezioni del 2012.

Se ciò non è possibile, nessun dramma naturalmente: il vecchio muore e il mondo si apre ad altro, e l'acqua del fiume che scorre spesso è toccata da foglie. Foglia che cade nel fiume, cambia il corso del fiume, recita un poeta brasiliano.

                                                                           Antonio Vermigli

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Antonio, indipendentemente che il tuo progetto sia per una nuova sinistra, queste idee rappresentano la parte che tutti stimano di te indipendentemente dall'ideologia perchè presenta consigli e fa trasparire l'amore per la nostra città. Quella parte delle offese agli altri che non la pensano come te lasciala da parte. Spero che tante foglie possano nel loro piccolo poter cambiare qualcosa. In bocca al lupo.

Daniele Ferranti
Capogruppo PDL

Grazie

Anonimo ha detto...

mi scusi sig. antonio, ma è andato a scuola dal bagattini

Martina Pagnini ha detto...

É proprio una bella proposta!