lunedì 7 novembre 2011

L'iniziativa di Giuliano Melani. Oggi la "Giornata dell'asta pubblica". Autorevoli interventi. Pro e contro. Interesse anche dai media stranieri.


QUARRATA_ L’iniziativa del quarratino Giuliano Melani  e la sua idea espressa con l'annuncio sul "Corriere della Sera" e poi alla trasmissione "Otto e mezzo" su La7 in vista della “Giornata dell’asta pubblica” di oggi  lunedì 7 novembre  per l’acquisto di Bot italiani è stata favorevolmenta accolta anche da Corrado Passera (consigliere delegato di Intesa San Paolo) che ieri sulle pagine del “Corriere della Sera” ha detto “bravo” al signor Melani.  
Si legge: “Sono in molti a sentire nel cuore quello che ci ha ricordato nell'appello pubblicato dal Corriere . Siamo in un momento di grande difficoltà, ma il nostro Paese ha grandi forze e grandi energie, è in grado di far fronte a tutti i suoi impegni e può ricominciare a crescere se tutti faranno la loro parte e nessuno si chiamerà fuori dalle responsabilità”.
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“Come banca abbiamo dimostrato con i fatti di crederci: siamo il più grande fornitore di credito alle famiglie e alle imprese, siamo - direttamente e indirettamente - uno dei più grandi sottoscrittori di debito pubblico italiano. Accogliamo pertanto con piacere l'invito del Corriere ad azzerare le commissioni di sottoscrizione alle famiglie in occasione della «giornata del nostro debito comune» se, come auspico, verrà organizzata. Il percorso che l'Italia deve accelerare è parte di una sfida più ampia che riguarda l'intera Europa. Oggi nessun Paese può pensare di farcela da solo, ma l'Europa uscirà dalla crisi solo se ciascuno si impegnerà più di quanto abbia fatto fino a ora. L'Italia ha raggiunto buoni risultati sul fronte del controllo dei conti pubblici, ma oggi deve dimostrare di saper anche avviare sviluppo sostenibile per creare posti di lavoro". "E ciò potrà avvenire solo se saremo capaci di lavorare insieme, e in questa direzione sono positive le prime manifestazioni di coesione e unità di intenti mostrate dalle parti sociali. Ritroveremo così lo spirito che in altri momenti molto critici abbiamo saputo dimostrare e al quale il signor Melani ci ha richiamato”.

Sempre il “Corriere della Sera” a firma Enrico Varro - sempre nella giornata di ieri - ha riportato altre autorevoli opinioni: quella del direttore generale della Confindustria Giampaolo Galli che ritiene la proposta di Melani “una buona iniziativa-un appello da raccogliere” anche se da sola non basta.
L’appello di Melani – ha detto - può essere utile come sprone a fare le cose. L’Italia è troppo grande per essere salvata dalla Ue o dal Fondo monetario. Deve far conto sulle proprie risorse. E il nostro Paese ne ha tante: imprese competitive, famiglie che risparmiano, banche che non si sono lanciate in avventure finanziarie. Dobbiamo risolvere due problemi, il debito pubblico e la bassa crescita, ai quali si è ora aggiunta una questione di credibilità. Ma ce la possiamo fare».

Sull’argomento è intervenuto anche Ivan Malavasi, leader della Cna e presidente di tutno di Rete Imprese Italia ((Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casa) che però ha distinto tra la generosità di Giuliano Melani e le concrete possibilità che possa essere la soluzione dei problemi dell’Italia.
L’adesione all’appello è arrivato dal vicesegretario del Pd Enrico Letta e dalla parlamentare del Pdl Michela Biancofiore.

Dal sito  www.phastidio.net con l’articolo “La via patriottica al default” arrivano invece critiche alla  “bislacca idea di Melani” e alla “adesione alla proposta patriottica in base alla quale gli italiani dovrebbero comprare titoli del nostro debito pubblico in una ripetizione delle stanche campagne sul comprare e mangiare italiano. Solo che in questo caso si tratterebbe di una forma di autointossicazione probabilmente letale”.
Altrettanto critico è  Leonardo Facco che ha dedicato grande spazio su www.movimentolibertario.com all’appello di Giuliano Melani.

Sono degni di nota invece i due articoli ripresi dalla stampa estera: uno dal titolo “Un entrepreneur paye une pub pour le redressement de l'Italie “ (Un imprenditore paga un annuncio per il recupero d'Italia)  da http://www.actualites-des-journaux.com/lalibre/un-entrepreneur-paye-une-pub-pour-le-redressement-de-litalie. e l’altro dall’americano IndexZillion.com-Financial Freedom dal titolo “Italy hails businessman a hero aft .
Ieri intanto  sui gruppi sorti su Facebook dedicati alla proposta di Melani è proseguito un vasto dibattito.
Viene ribadito l’invito ad andare oggi presso le proprie banche “ per prenotare una quantità anche minima di Bot secondo le proprie possibilità economiche” .
“ Fatta le prenotazione bisogna fare una mail al giornale che abitualmente leggiamo, scrivendo qualcosa di questo tenore.... "anche io ho sottoscritto una quota di debito del mio paese". Questa mail dovrebbe servire per dare il segno dell'entità delle adesioni e speriamo siamo milioni anche se di modeste entità".
a.b.

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