QUARRATA-PISTOIA_L’Udc di Pistoia ha il suo segretario. Si tratta di Federico Gorbi, 43 anni, già coordinatore del partito nel periodo di “commissariamento” . E’ stato eletto per acclamazione dagli iscritti del partito nel corso del 4° congresso provinciale dell’Udc svoltosi a Quarrata. Lo affiancherà nel coordinamento provinciale un nutrito gruppo di iscritti scelti in rappresentanza dei vari Comuni del territorio dove è presente l’Unione di Centro.
Durante il congresso pistoiese, appuntamento decisivo nel percorso politico, sono stati nominati anche i rappresentanti all’assemblea regionale e al congresso nazionale del partito.A presiedere i lavori è intervenuto l’onorevole Mauro Libè (responsabile nazionale Udc degli Enti Locali). Con lui sono intervenuti anche il presidente uscente dell’Udc di Pistoia Alessandra Frosini, il consigliere regionale Giuseppe Del Carlo, il coordinatore regionale Udc Toscana Lorenzo Zirri e il presidente regionale Udc Marco Baldassarri.
Al dibattito – coordinato dal capogruppo consiliare Udc di Quarrata Alessandro Cialdi- sono intervenuti i rappresentanti di numerosi partiti presenti nella provincia di Pistoia: dal segretario provinciale Pd Marco Niccolai, a quello di Fli Alessio Bartolomei, dal rappresentante del Pdl Patrizio La Pietra a quello di SeL Gianfranco Spinelli.
Hanno portato il loro contributo inoltre il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori, il sindacalista Daniele Gioffredi (Cgil Pistoia), Patrizio Rafanelli (Psi) ma anche l’onorevole Mauro Bilè, il consigliere regionale Giuseppe Del Carlo, Alessandro Cialdi (Quarrata), Marco Baldassarri, il consigliere comunale Udc di Pistoia Giampaolo Pagliai, Francesco Scalabrelli, Renata Fabbri, Lorenzo Zirri, Pierluigi Beneforti.
Erano inoltre presenti i rappresentanti locali della lista civica CittàPerTe, di Fli e della Lega Nord di Quarrata mentre il Pdl locale ha inviato un messaggio.
Si è notata invece l’assenza del Pd, dell’Idv e di SeL di Quarrata.
Tra i presenti anche l’assessore alla cultura del comune di Montale Dino Polvani.
E’ stato indubbiamente un appuntamento importante e decisivo per il percorso politico dell’Unione di Centro pistoiese, per parlare della situazione politica attuale ma soprattutto del nuovo progetto politico – il “Terzo Polo” – anche in vista del prossimo appuntamento elettorale della primavera 2012.
Lungo e ben articolato è stato l’intervento del neosegretario dell’Udc pistoiese Federico Gorbi di cui riportiamo di seguito alcuni stralci.
“…oggi sono felice, perché l’Udc, Pier Ferdinando Casini, tutti noi siamo rimasti sordi di fronte a chi ci diceva, appena tre anni fa, che saremmo spariti, che dovevamo scegliere se stare con Berlusconi o con Veltroni, che non avremmo avuto nemmeno un rappresentante in Parlamento o nelle amministrazioni locali.
I fatti ci hanno dato ragione, abbiamo scalato la nostra torre, abbiamo realizzato il nostro sogno, abbiamo visto crollare un sistema bipolare che abbiamo sempre denunciato essere falso, litigioso ed inconcludente. La Seconda Repubblica oggi è al tramonto con il drammatico risultato che non ha trovato soluzione a nessuno dei problemi costituzionali, politici, economici che bloccano da decenni il Paese. Federico Gorbi (foto di Maurizio Gigni) |
Quel mito, nel tempo, si è trasformato in un ulteriore freno allo sviluppo del nostro Paese. Oggi però possiamo affermare che questa fase politica, nel bene e nel male, è affidata al giudizio degli storici e non più alle pagine dell’attualità.
L’Unione di Centro, da tempo, aveva indicato la strada per salvare l’Italia: l’avvio di una nuova stagione politica contrassegnata dall’unità e dalla responsabilità nazionale per affrontare i difficilissimi compiti che ci attendono. Nessuna delle coalizioni bipolari sarebbe in grado di affrontare da sola l’insieme delle misure necessarie per risolvere la crisi economica, rilanciando la produzione ed i consumi, e, contemporaneamente, per ridurre il debito, con significativi interventi di modifica al nostro sistema previdenziale e al nostro sistema fiscale, in modo particolare per quanto riguarda il lavoro.
La mia non vuole essere un’autocelebrazione dell’Udc, ma è necessario ribadire, con forza e con orgoglio, che avevamo visto bene e molto prima degli altri: questo deve darci lo stimolo a proseguire su questa strada, con un sostegno convinto al nuovo Governo che avrà il compito di riformare il sistema Italia ma che rappresenta anche un periodo di tregua che potrà pacificare finalmente la politica e il Paese”.
Federico Gorbi ha quindi parlato della situazione della Provincia di Pistoia in vista delle elezioni amministrative del 2012, delle realizzazioni concrete della Giunta Regionale e della crisi economica:
“Voglio parlare piuttosto di quali metodi, quali forme e quali sistemi vogliamo mettere in atto, almeno nel nostro piccolo della Provincia di Pistoia, perché il nostro credo sia sempre più diffuso e sempre più patrimonio comune.
Ci attendono sfide importanti: in primavera più della metà degli elettori della nostra Provincia saranno chiamati al voto per il rinnovo del Comune capoluogo e delle amministrazioni di Quarrata, Serravalle Pistoiese, San Marcello e Marliana.Tutto questo per noi deve essere di stimolo perché riteniamo che la nostra Provincia, per posizione geografica, per rilevanza economica, per ricchezza delle risorse che provengono dalla società possa e debba essere sempre più centrale nello sviluppo complessivo della Toscana.
Sul fronte delle realizzazioni concrete la Giunta della nostra Regione appare davvero poca cosa.
Il Presidente Rossi sta infarcendo la legislazione regionale di tutta una serie di costrizioni burocratiche, lacci e laccioli che sono ispirati dalla volontà di limitare la potestà delle autonomie comunali a favore di un neocentralismo regionale.
Per quanto riguarda le misure per una politica a favore dello sviluppo economico e l’ammodernamento delle infrastrutture, la Regione Toscana dimostra tutti i propri limiti.
Per troppo tempo si è fatto finta di non capire che la crisi delle aziende toscane non è di tipo congiunturale ma ha carattere strutturale, legato alle dimensioni e alle caratteristiche familiari delle imprese; per troppo tempo si è pensato che “piccolo è bello” e che bastasse il paesaggio e le opere d’arte che i nostri avi ci hanno lasciato per sostenere la crescita.
Le strade, le ferrovie e gli aeroporti Toscani sono da decenni arretrati e non più in linea con le zone più industrializzate e moderne del Paese.
Ma di questo immobilismo regionale, non si può incolpare solo la sinistra perché occorre ricordare che i maggiori alleati, prima di Martini e adesso di Rossi, sono stati Denis Verdini e il suo Pdl”.
Parlando poi del centrodestra e della legge elettorale ha sottolineato: "La particolare difficoltà nel costruire una seria ipotesi di alternativa alla sinistra sta nella connivenza politica del centro-destra cha ha sviluppato una opposizione di facciata condividendo con il Pd tutta una serie di decisioni che hanno distrutto ogni concreta ipotesi di alternanza di governo, riconsegnando di fatto al centro-sinistra quasi tutti i comuni, piccoli e grandi, che negli anni erano stati conquistati dall'area moderata, anche con il determinante apporto dell'Udc. La legge elettorale nazionale, ormai disprezzata dalla maggior parte dei cittadini italiani ha la primogenitura in Toscana e gli ideatori di una tale nefandezza hanno un nome e un cognome sia a destra che a sinistra".
Sulle allenze anche in vista delle prossime tornate elettorali il neo segretario provinciale dell'Udc ha ribadito: "L'obiettivo primario anche in Toscana è sicuramente quello di costruire una area moderata tendente a superare questo bipolarismo forzoso. Rimane da valutare, in chiave amministrativa, la realtà dei comuni sotto i 15.000 abitanti dove si vota con il sistema maggioritario a turno unico. In questi ambiti, le alleanze dovranno essere valutate in base alla credibilità e qualità dei candidati e dei programmi. Non va comunque sottovalutato il fatto che la concreta possibilità di alternanza al governo dei territorio rappresenta, in un sistema democratico, un valore in sè".
Una parte dell’intervento ha riguardato anche le specificità comunali e provinciali: “Pur rispettando i deliberati nazionali del partito e condividendo la cornice nazionale di valori e di alleanze, va sottolineato tuttavia che il senso di responsabilità ci impone di guardare alle specificità comunali e provinciali con attenzione.
Esistono infatti realtà dove si possono sviluppare ragionamenti importanti con le forze dei governi locali, dando un contributo fattivo in un momento particolarmente difficile, guardando con attenzione anche e soprattutto a quelle esperienze civiche che spesso sanno rivitalizzare il confronto politico locale, purché non siano basate su personalismi ma siano invece fondate su approfondite analisi politiche ed amministrative.
La scelta di costruire il terzo polo anche in Toscana, deve vedere il nostro partito come protagonista e motore di una aggregazione ampia e articolata capace di dialogare senza pregiudizio caso per caso, tema per tema con chi, nelle varie realtà, amministra la cosa pubblica.
L’inconsistenza del centro-destra e la sua connivenza con la sinistra non può e non deve snaturare la vocazione moderata dell’Udc che non può, né diventare appendice del Pdl, né tentare di scavalcarlo a destra inseguendo pregiudizi e vizi del secolo scorso”.
Un’ampia parte del suo intervento ha riguardato infine la situazione dell’Udc in Toscana.
Per quanto riguarda gli interventi da parte dei rappresentanti delle forze politiche provinciali c’è da sottolineare quanto ribadito dal segretario Pd Marco Niccolai: “Credo possibile – ha detto convergenze tra progressisti e moderati in vista delle amministrative 2012”.
“Il Fli- ha detto invece il segretario provinciale Alessio Bartolomei – sta lavorando nei comuni e in provincia con l’Udc e credo che non ci sarà bisogno di confrontare i programmi che stanno nascendo. Dopo il congresso di oggi arriveremo ad una serie di riunioni insieme anche all’Api: ad iniziare da Quarrata dove ripongo grande speranza nel Terzo Polo non ci sarà nessun problema a costruire programmi comuni e ad amalgamare le classi dirigenti”. “Tra Sel e Udc – ha dichiarato Gianfranco Spinelli (SeL)- ci sono delle differenze ma c’è da parte vostra una volontà di apertura. Nonostante delle differenze non nascoste in SeL c’è una parte chiusa ai partiti di centro ma avverto in linea generale una apertura. Quindi auspico a livello locale (Spinelli si riferisce in particolar modo al Comune di Serravalle Pistoiese, ndr) delle alleanze con l’Udc insieme ai partiti di centrosinistra”.
La Pietra (Pdl) ha ribadito che “è necessario un confronto sui valori di base per capire che tipo di alleanze trovare anche sul territorio”. “A livello provinciale – ha aggiunto – ci sono grosse responsabilità da parte di chi ha governato finora e quindi serve un vero cambiamento”.
a.b.
4 commenti:
Complimenti davvero al nuovo segretario UDC, un esempio di simpatia e al tempo stesso di serietà nei suoi interventi per non parlare della sua giovane età!
Anonimo
Complimenti!
Non sono dell'Udc ma la scelta di Gorbi mi sembra ottima. Con lui e Cialdi Quarrata può davvero sognare!!!
sia Cialdi che Gorbi parlano il giusto e in modo comprensibile, senza addentrarsi in sermoni stracolmi di parole ma allo stesso tempo stravuoti di contenuti.
Altre relazioni fanno venire male alla testa; rottamateli gli autori.
Auguri Federico!
le intenzioni mi sembranuo buone. Buon lavoro! Alessio G.
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