venerdì 18 novembre 2011

Aumento del deposito cauzionale del servizio idrico, il Tribunale di Prato dà ragione a Confconsumatori. La vittoria di 25 cittadini contro Publiacqua. Stefano Ragionieri: "Una sconfitta politica della dirigenza di Publiacqua"



PISTOIA-PRATO_ David ha avuto ragione di Golia. Dopo mesi di polemiche e attacchi a distanza sull'aumento del deposito cauzionale del servizio idrico, Publiacqua esce perdente dallo scontro con Confconsumatori.
A decretare la sconfitta di Publiacqua e' stato il Tribunale di Prato che, su ricorso di 25 cittadini assistiti da Confconsumatori Prato, ha accolto le tesi sostenute dall'Associazione di via Giordano che si era opposta, unica in Toscana, all'aumento del deposito cauzionale deciso nei primi mesi dell'anno da Publiacqua.

I 25 soci della Confconsumatori che hanno sfidato e sconfitto il colosso della gestione dell'acqua nelle province di Prato Firenze e Pistoia erano difesi dagli avvocati Alessandro Fagni e Daniele Nicolin del Foro di Pistoia e dall'avvocato Marco Festelli, presidente regionale della Confconsumatori.

25 “ribelli” - come li aveva definiti la stampa - il cui coraggio ha creato un precedente importante nel panorama delle tariffe dell'acqua e che rischia adesso di mettere in grossa crisi Publiacqua e il nuovo intervento dell'ATO sul deposito cauzionale.

Confconsumatori aveva sostenuto infatti fin dall'inizio, che l'aumento del deposito fosse illegittimo in quanto ogni modifica del regolamento del servizio idrico - paragonato dai suoi legali alle condizioni generali di un qualsiasi contratto - non avrebbe potuto essere compiuto senza il consenso degli stessi destinatari del servizio, ovvero di coloro che avevano già in essere una fornitura di acqua.

Secondo l'Associazione dunque l'aumento della cauzione poteva essere applicato solo ai nuovi utenti e non a tutti come era avvenuto, con aumenti che in media in bolletta erano stati di circa 250 euro a famiglia.

Questa posizione era stata poi confermata dagli stessi Sindaci che, in una riunione dell'ATO, avevano richiamato ufficialmente Publiacqua, tanto che, subito dopo, visto il diniego della società e le dichiarazioni battagliere del presidente De Angelis, le federazioni di Prato e Pistoia della Confconsumatori avevano presentato due esposti alle rispettive Procure e avviato una causa pilota presso il Tribunale di Prato.

“Oltretutto - afferma il presidente provinciale Confconsumatori Prato Marco Migliorati - i nostri giusti consigli di non pagare in bolletta l'aumento del deposito ma solo i consumi, sono stati seguiti da ben 11mila famiglie, per un totale di oltre 40mila cittadini. Siamo orgogliosi, oltre che della vittoria in tribunale, di aver fatto risparmiare cosi' tanti soldi ai consumatori, soprattutto in un momento di grave crisi economica come questo”.

Nel ricorso presentato a febbraio presso il Tribunale di Prato e trattato dal giudice Guida, i legali della Confconsumatori avevano anche sostenuto che la fornitura di acqua risulta essere un servizio di prima necessita' che non può essere sospeso. Per questo, di fronte alle minacce di Publiacqua di tagliare l'acqua, Confconsumatori aveva agito chiedendo per i propri associati un provvedimento d'urgenza.

All'udienza, tenutasi a luglio scorso, il Giudice aveva preso atto della modifica del deposito
cauzionale intervenuta ulteriormente e della marcia indietro di Publiacqua sull'interruzione del servizio idrico, dichiarando cessata la materia del contendere.
Ma ha emesso un'ordinanza in cui, ritenendo fondata l'azione di Confconsumatori e la sua posizione, ha condannato Publiacqua al rimborso delle spese legali.

"Non si tratta solo di un precedente importante in punto di diritto - aggiunge Stefano Ragionieri, presidente provinciale di Confconsumatori Pistoia - ma di una vera e propria sconfitta anche “politica” della dirigenza di Publiacqua che si e' intestardita nel difendere una posizione illogica che colpiva ingiustamente i cittadini. A questo punto, i Sindaci dovrebbero valutare l'opportunità di mantenere ai vertici della società dirigenti cosi' poco competenti”

La decisione del Tribunale di Prato sara' importante anche in vista di altri due giudizi che, presso i Giudici di Pace di Prato e Pistoia, vedono opposti ancora a Publiacqua una ventina di utenti, assistiti dalla Conconsumatori che si erano rifiutati di pagare l'aumento del deposito cauzionale.

La Confconsumatori può essere contattata al numero 380.4640227 o via mail all’indirizzo,


Fonte: Comunicato stampa congiunto di Confconsumatori- Confederazione generale dei consumatori di Prato e Pistoia

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