venerdì 4 novembre 2011

"Io non sono Della Valle ma voglio essere uno dei portatori sani della soluzione". Giuliano Melani, quarratino, acquista una pagina del "Corriere" per lanciare la sua proposta contro la Crisi. "Amici e fratelli, correte in banca a comprare Bot". Ieri sera in diretta su La7.



QUARRATA_ Quarratino, 51 anni, agente finanziario per UniCredit leasing Spa, con alle spalle diverse esperienze in politica a Quarrata e Pistoia. Giuliano Melani, come Della Valle ha comprato un’intera pagina sul “Corriere della Sera” per lanciare la sua “soluzione”.
Il suo “appello” a dir poco strano quanto oneroso (20.000 euro) sul giornale a comprare i Titoli di Stato ha destato vasto interesse in Italia nel giro di poche ore.
Tante sono state le telefonate ricevute sia dai giornalisti che da semplici cittadini nella sede dell’agenzia di via del Falchero a Barba.
Ieri sera venerdì 4 novembre Giuliano Melani è intervenuto alla trasmissione Tv "Otto e mezzo" su La7.

http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50238868

Cliccare sul link per vedere l'intervento.

Giuliano Melani, da sempre residente nella frazione di Valenzatico, rivendica con forza la “titolarità” di questa singolare iniziativa.
“Io non ho un comitato, non ho un partito, non ho un movimento – scrive a chiare lettere-; io sono Giuliano Melani, uno di voi, uno di noi” ma chiarisce anche di non essere “Della Valle” ma “uno dei portatori sani della soluzione”.
L’avviso a pagamento (a pagina 24 del Corriere della Sera di oggi, ndr)  è  un invito al “Popolo Italiano” a correre in banca: “Facciamo uno sforzo- si legge -, compriamo il nostro debito. Chi più ne ha più ne metta. Rechiamoci in banca, mandiamo a ruba i nostri titoli di Stato. Compriamoli al tasso di rendimento più basso possibile. Compriamoli anche a tasso zero”.
L'appello su sfondo giallino si apre (per poi svilupparsi e chiudersi) con toni gonfi di pathos. Inizia così: "Concittadini, amici, fratelli di questa stessa nazione che si chiama Italia e che tutti amiamo. Possiamo farcela. Ce la faremo. Grazie a Dio non abbiamo bisogno nè del governo nè dell'Europa. Il nostro problema è che abbiamo dei debiti. Molti debiti". E continua:
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I debiti li abbiamo fatti (tutti noi) in tanti anni.
Li abbiamo fatti quando non abbiamo pagato le giuste imposte
Li abbiamo fatti quando abbiamo lavorato in nero
Li abbiamo fatti quando non abbiamo svolto correttamente il nostro lavoro
Li abbiamo fatti quando abbiamo preferito presentare un certificato medico piuttosto che andare al lavoro
Li abbiamo fatti con analisi e visite inutili
Li abbiamo fatti riempiendoci di medicinali che abbiamo regolarmente buttato
Li abbiamo fatti circolando gratis sui mezzi pubblici
Li abbiamo fatti facendo viaggiare autobus e treni completamente vuoti.

Li abbiamo fattu mantenendo enti e consorzi buoni solo per produrre posti di lavoro inutili.
Li abbiamo fatti pensando che fossero fatti loro.
Li abbiamo fatti eleggendo persone inadeguate.
Li abbiamo fatti non mettendoci a disposizione. Se eravamo migliori di quelli che ci sono adesso, noi dove eravamo?
Li abbiamo fatti non gestendo i rifiuti,
li abbiamo fatti occupando inutilmente e senza frutto aule scolastiche e universitarie,
li abbiamo fatti tutti quanti in mille modo e ne abbiamo goduto" .

Secondo Giuliano Melani “nessuno di noi, in questa storia può dirsi innocente”.
Ed ecco la soluzione: “Ma, vivaddio siamo anche liberi. Ed abbiamo amato e amiamo questo straccio di Paese. E siamo speciali…. E allora sai che c’è. Che se abbiamo questi benedetti debiti ce li accolliamo !”.

Giuliano Melani rivendica la “giustezza” della sua idea; a Paolo Stefanini di Linkiesta.it ha dichiarato: "È una necessità. È ormai dimostrato che le manovre finanziarie, anche robuste, non servono a niente. È un terremoto. Crolla tutto. I politici hanno le loro colpe, ma non è questo il momento della politica e di indagare le loro responsabilità. Quando c’è il terremoto, prima di cercare l’architetto che ha sbagliato, o di trovare quello che ricostruirà, bisogna togliere le persone da sotto le macerie. Adesso dobbiamo preoccuparci di far scendere il tasso d’interesse. Dobbiamo andare in massa a comprare btp italiani. Mettiamo in sicurezza il Paese. A fronte di una immensa corrente acquisti i tassi si abbasseranno".

“Il Governo – si legge tra l’altro sull’avviso – dice che abbiamo 1900 miliardi di euro di debiti… Il debito è tecnicamente finanziato con emissioni di titoli. Sono i famosi Bot, btp, ecc.. La struttura attuale del finanziamento è tale per cui la scadenza media è pari a circa 7/8 anni. Significa che ogni anno ci viene chiesto di sottoscrivere o per meglio dire “rinnovare” il debito per circa 220/270 miliardi. Sono circa 4.500 euro a persona. Lo so che le medie ci fanno fessi ma state sicuri che molte persone dispongono di queste quantità. La collocazione avviene a cura del Ministero dell’Economia con aste pubbliche.”
E conclude: "Certo che ce ne sono cose da fare. Ma adesso ce n’è una sola. Comprarci il debito !. Le nostre azioni e i nostri beni torneranno a salire e saremo ricompensati mille volte di quel poco che non abbiamo nemmeno speso ma che abbiamo solo prestato al nostro grande paese, l’Italia, e quindi a noi stessi”.  
Giuliano Melani per primo darà l’esempio: lunedì mattina comprerà 20.000 euro di Btp.

Info: giulianomelani@alice.it- cell. 334-7251894.

Andrea Balli

2 commenti:

anais ha detto...

gradirei sapere qualcosa in più da ki se ne intende di questioni finanziarie....a me a naso nn sembra una cattiva idea!!! attendo altre valutazioni...

antonino ha detto...

CONDIVIDO e ho già provveduto ora cerco di convincere anche i miei figli era da tempo che mi domandavo sulla generosità straniera cosi benefattrice nei nostri confronti e ho comprato incrociando le dita.Adesso sono convinto di aver fatto bene anche grazie al Sig.Melani