domenica 25 ottobre 2009

Incrocio Olmi: interrogazione di Bonacchi (Pdl) all'assessore provinciale Mari:


QUARRATA_ La mancata installazione della centralina di rilevamento delle polveri sottili all’incrocio di Olmi nel comune di Quarrata – segnato da anni da un traffico intenso - è al centro di una interrogazione presentata alla presidenza del consiglio provinciale e all’assessore Mauro Mari da Guglielmo Bonacchi (consigliere provinciale Pdl e vicepresidente della V commissione consiliare Lavori Pubblici).
L’interrogazione si aggiunge alle tante iniziative promosse in questi anni dall’attivo comitato di Olmi presieduto da Daniele Manetti (l’ultima in ordine di tempo – inviata all’assessore provinciale all’ambiente Rino Fragai - risale al 10 settembre scorso, ndr) e a livello istituzionale da partiti di opposizione (come il Prc e Alleanza Nazionale) sia a livello comunale che provinciale. Il monitoraggio degli inquinanti chimici atmosferici all’incrocio tra via Montalbano, via IV Novembre e l’ex Statale nella frazione di Olmi non è stato mai preso in seria considerazione nonostante gli allarmi, le denunce dei cittadini e le risposte tecniche pervenute dall’Arpat Toscana. L’esponente di centrodestra - anche dietro le sollecite richieste del consigliere comunale di An Massimo Bianchi - nel chiedere l’installazione ricorda “le preoccupazioni già da tempo espresse -dalla popolazione locale con le petizioni protocollate in data 24.06.2004, 6.11.2006 e 31.07.2007. “Già nel dicembre del 2004 – ricorda Gugliemo Bonacchi – venne approvata a maggioranza assoluta dal consiglio comunale di Quarrata una mozione di Rifondazione Comunista in cui si chiedeva l’installazione della centralina. Tale decisione venne assunta anche a seguito della petizione del novembre di quello stesso anno presentata da Legambiente e dal comitato di Olmi”. Ci sarebbero ora tutte le possibilità per effettuare campionamenti concreti per la salute della popolazione, soprattutto ora – come si rileva da fonti di Legambiente locale – i dati ufficiali risulterebbero abbastanza elevati. “Esiste infatti una direttiva Europea del 2008 – spiega Bonacchi – sulla qualità dell’aria che definisce i livelli di concentrazione vincolanti per le particelle sottili (PM2,5) che prevede che nelle aree urbane, gli Stati Membri riducano mediamente del 20 % l’esposizione al PM2,5, entro il 2020 rispetto ai valori del 2010”. Guglielmo Bonacchi è ancora in attesa di conoscere quali provvedimenti la provincia di Pistoia intenda attuare per ridurre l’inquinamento atmosferico. Le ultime risposte ufficiali della provincia sull’argomento risalirebbero al giugno del 2008 quando in risposta ad una richiesta del Comune di Quarrata si asserì di non procedere “per analogia “all’installazione della centralina ad Olmi. In quella occasione l’ex assessore provinciale all’ambiente Giovanni Romiti – rispondendo ad una interrogazione presentata da Cappellini (Prc) - ricordò tra l’altro che “nell’ambito della rete di monitoraggio in continuo del materiale particolato PM 2,5 approvato dalla Regione i risultati ottenuti potevano essere esteri anche a zone con caratteristiche e tipologie di intensità di traffico analoghe, “allo scopo di estrapolare lo stato di qualità dell’aria anche per le zone non monitorate direttamente”. Un principio su cui si basa tutto il sistema delle reti di monitoraggio regionali, nazionali ed europee al quale è stato attinto anche per quanto riguarda l’incrocio di Olmi.
a.b.

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