martedì 12 maggio 2009

Un unico gestore per il centro didattico e di accoglienza della Querciola ?


QUARRATA_ Si avvicinano i tempi di ultimazione dei lavori di ricupero della “Casa di Zela” all’interno dell’area naturale protetta di interesse locale La Querciola di Quarrata. L’edificio colonico di proprietà del Comune dal 2004 (a seguito di una donazione da parte delle famiglie Banchelli), cofinanziato con fondi europei per circa 700 mila euro, come noto dovrà ospitare sia un centro didattico che di accoglienza a servizio della “Querciola”. In questa fase il Comune è impegnato ad impostare un progetto gestionale delle attività che vi si svolgeranno al suo interno. Intenzione dell’amministrazione comunale è quella di individuare un unico soggetto appartenente al terzo settore (cooperativa sociale, associazione di volontariato, associazione no profit) che “potrà meglio di altri tradurre le esigenze e i bisogni della collettività in programmi, iniziative di promozione turistica e didattica con caratteristiche non finalizzate alla logica del profitto ma orientate a costruire e promuovere un centro di accoglienza per la valorizzazione delle risorse a beneficio della collettività”. “La gestione unitaria della Casa di Zela – secondo gli amministratori – permetterà un legame di interdipendenza tra le varie funzioni a cui è destinata questa struttura”. Per questo motivo la giunta ha dato incarico all’ufficio tecnico del Comune di attivare una procedura esplorativa per l’individuazione dei soggetti interessati all’attività gestionale della “Casa di Zela” nel suo complesso. Prerogativa del Comune sarà un’apertura in orari coerenti con le attività che vi si dovrebbero svolgere con possibilità di pernottamento, laboratori didattici legati all’ambiente e al territorio, visite guidate, corsi, seminari e stages. Un’ala di “Casa di Zela” dovrebbe ospitare anche il museo della civiltà contadina e raccogliere tutto o in parte il materiale collezionato in tanti anni da Ernesto Franchi. La “Casa di Zela” si trova all’interno di una area protetta di circa 112 ettari.
A.B.

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