martedì 8 febbraio 2011

Diossime, polveri, metalli pesanti. L'inceneritore deve chiudere. Interrogazione della lista "Decidi anche tu" e intervento di Rino Fragai

QUARRATA-AGLIANA-MONTALE. L’inceneritore è di nuovo alle prese con lo spettro della diossina. Al contrario di quanto accadde nel 2007 quando l’impianto chiuse, non siamo ancora all’allarme rosso, ma alla soglia di attenzione stabilita dalla Provincia di Pistoia. La quantità trovata nei fumi dall’Arpat è superiore a quella abituale e solo in questi giorni si comincia a verificare perché sia successo. Alla fine della scorsa settimana la Provincia ha invitato il Cis a fare le verifiche straordinarie. Intanto la lista civica "Decidi anche tu" di Agliana e Montale ha presentato una interrogazione urgente in Comune allegando il documento con cui Arpat il 20 gennaio scorso ha comunicato le analisi alla Provincia.
A chiedere anche oggi la chiusura dell'inceneritore (Fonte: http://soccorsambiente.blog.tiscali.it/) è Adriana Pagliai del Coordinamento dei Comitati per la salute della Piana che si rivolge direttamente al sindaco di Montale e di cui pubblichiamo un nuovo comunicato:

"La verità viene a galla: prima ARPAT ha ammesso che l’inceneritore di Montale è in larga parte IL RESPONSABILE della contaminazione da diossine e PCB riscontrata in tutta l’area di ricaduta (in particolare nei cibi: polli, uova, manzo, pesce gatto, ecc e nell’acqua) adesso la ASL afferma che c’è un rapporto diretto fra l’inceneritore e il continuo superamento delle polveri (PM10) registrato DA ANNI dalla Centralina di Montale(posta in area rurale, ma ad 800 metri dall’inceneritore e da sempre la peggiore di tutta la Toscana) e che non è sbagliato SPEGNERE L’INCENERITORE nei periodi in cui si superano i livelli di PM10.
E come se non bastasse si viene a sapere (come sempre con incredibile ritardo) e grazie solo alla Dott.ssa Patrizia Gentilini, che a dicembre – ancora una volta – l’inceneritore ha superato il limite autorizzativo di emissione delle diossine previsto dall’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata dalla Provincia. L’AIA prevede, per una circostanza del genere una immediata comunicazione, il fermo ed una manutenzione straordinaria.
Questo non ci risulta sia stato fatto.
IL SINDACO DI MONTALE HA DICHIARATO DI ESSERE PRONTO A CHIUDERE L’INCENERITORE
Spett.le Sindaco, restiamo in attesa di poterla ringraziare per la chiusura delll’inceneritore quando dalle parole vorrà passare ai fatti".

Adriana Pagliai
Coordinamento dei Comitati per la salute della Piana


Intanto si registra nella giornata di oggi anche un intervento dell'assessore provinciale all’ambiente Rino Fragai dove afferma: "I tempi delle procedure sono quelli e comunque siamo solo all’attenzione, per di più stabilita dalla Provincia e non dalla legge. Non c’è bisogno di agire di corsa, né di avvertire la cittadinanza. Si debbono, questo sì, fare le verifiche obbligatorie e, se necessario, un intervento eccezionale di manutenzione. Il limite di sicurezza, oltre il quale gli impianti devono chiudere, è per la diossina di un nanogrammo a metro cubo. Ma, dopo l’esperienza del 2007, la Provincia ha stabilito tramite l’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale, che si debba correre ai ripari già quando nei fumi dell’inceneritore di Montale venga trovata la metà del pericoloso inquinante, ossia 0,5 nanogrammi. Come appunto è stato rilevato".

1 commento:

Unknown ha detto...

Se l'assessore Fragai ha scritto davvero che il limite per le diossine è di 1 nanogrammo e che la soglia di attenzione di 0,5 nanogrammi dovrebbe dimettersi: non si può fare l'assessore all'ambiente e non conoscere i limiti che deve rispettare l'inceneritore, sbagliandoli di dieci volte tanto! Ma sicuramente dirà che è stato un errore di stampa!
Gianni Malatesta