mercoledì 10 febbraio 2010

Incarichi fiduciari "nel rispetto della legge"


QUARRATA_ Con undici voti contrari (quelli di Pd e la Sinistra) e 7 a favore la maggioranza (ad eccezione del vice presidente del consiglio comunale Alessandra Migliorini che è uscita dall’aula al momento del voto) ha respinto la mozione dove tutti i gruppi di opposizione chiedevano – dopo la presentazione da parte dell’Udc di un emendamento chiarificatore l’introduzione di una norma specifica a “non conferire affidamenti e incarichi fiduciari a imprese aziendali o cooperative di proprietà o gestite da amministratori o da loro parenti stretti”. E’ stato il capogruppo del Pd Gabriele Romiti a spiegare la scelta dell’amministrazione comunale: “La mozione richiama alti valori quali la moralità e la legalità e in loro nome chiede alla presente amministrazione di modificare il proprio operato facendo intendere che si può fare di più e meglio. Gli atti conseguenti alla eventuale adozione della mozione sono però illegittimi. Pertanto delle due l’una: o i promotori della mozione non conoscono la legge oppure promuovono gratuiti attacchi al solo fine di trovare consensi in persone non addette ai lavori”. “Nel caso in oggetto il legislatore – ha spiegato meglio Romiti – ha valutato e calibrato i vari interessi in gioco: tra i quali si ricorda l’interesse alla promozione di forme di associazionismo, l’interesse al lavoro, a promuovere forme di impiego con ritorno sociale ed anche il conflitto di interesse. Da questa valutazione è nata una legge che giustamente ha dato priorità al ritorno sociale che si ottiene dando incarichi alle cooperative ed Onlus che sole operano spesso in settori dove il lavoro si intreccia con situazioni di bisogno e di disagio”. Il capogruppo Pd ha quindi difeso l’attività prestata dalle cooperative sul territorio comunale rilevando poi – per l’eccesso di zelo di alcuni che hanno promosso la mozione - il rischio per “le tante persone associate che lavorano onestamente e con impegno” di perdere il proprio lavoro. “Forse l’impegno in politica- ha detto – dovrebbe essere una colpa che ricade su familiari, amici e loro conoscenti o frequentatori, come una peste che ha come conseguenza l’impossibilità di lavorare sul territorio dove risiede?”. “Siamo del tutto contrari a questa mozione che promuove la morale dell’illegalità che rischierebbe di far perdere il lavoro a molte persone per tutelare un astratto e non provato interesse di singoli soci legati da vincoli più o meno labili con soggetti coinvolti in incarichi politici in ambiti di assoluto interesse sociale. Tutto questo lo riteniamo un limite ! La moralità sta nel rispetto delle regole”. “La nostra intenzione – ha detto il capogruppo dell’Udc Alessandro Cialdi riprendendo gli argomenti affrontati dal capogruppo di CittàPerTe Gabriele Pratesi che aveva illustrato la mozione - era e per quanto mi riguarda rimane, assolutamente politica. Viviamo in un momento in cui la gente diffida dei politici, a tutti i livelli, a torto o a ragione. I politici di destra, di centro o di sinistra, al governo come all’opposizione sono spesso visti come intrallazzatori, speculatori, incapaci e ciò non è vero naturalmente e almeno io credo non sia così. Ma mi rendo sempre più conto che occorra far ritrovare ai cittadini, alle persone comuni, al cosidetto uomo della strada, la fiducia nelle istituzioni, nella politica e nei politici. Per questo noi siamo favorevoli ad introdurre questa norma che definerei di etica politica per la quale chi ha l’onere e l’onore di amministrare la cosa pubblica non debba avere incarichi o affidamenti fiduciari da quegli stessi uffici che amministra”. “Non vogliamo fare nulla contro legge – ha specificato Gabriele Pratesi- e neppure vietare all’imprese o alla cooperative di partecipare ad un bando di gara ad evidenza pubblica ma ci sembrerebbe opportuno e moralmente importante far tornare un minimo di fiducia in chi amministra”. “Non era nostra volontà – ha detto il capogruppo di Fi-Pdl Mario Niccolai- delegittimare il lavoro delle cooperative e neppure fare una questione di non rispetto della legge ma porre una questione etica. Un amministratore secondo noi non può votarsi un bilancio dove ci sono somme che poi vanno a consiglieri, assessori ecc”.
A.B.

(pubblicato su La Nazione - Cronaca di Pistoia)

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma cos'è diventata questa politica che deve sempre legittimarsi dietro a ferree legittimità? Se si vuole dare un senso a questa politica, che mi pare gliene sia rimasto proprio poco, sarebbe invece indispensabile cominciare a chiedersi se questa abbia ancora caratteri che tengono conto e danno valore anche all'opportunità. Ha ragione chi sostiene che stiamo passando una bruttissima e triste vicenda politica, di disaffezione da parte della gente. Bene, occorre dare segnali forti ed inequivocabili, intanto togliere di mezzo l'alone che si possa "approfittare" della posizione. E non è un problema di legittimità ma di etica. Non era opportuno perdere questa occasione..

Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

L'etica o c'è o non c'è. Lo sa bene il sindaco che, durante le elezioni, fece fare lo scrutatore a uno dei suoi figli adottivi anche se non era in lista.
Aveva proprio bisogno di fargli prendere quei pochi soldi? Fece il diavolo a quattro perché questa è una nazione in cui la Costituzione non è mai stata rispettata, i giudici la fanno da padrone, quelli che hanno sostituito la classe politica decimata da Di Pietro, sono solo dei cialtroni matricolati che pensano ai loro interessi nel senso più bruto del termine.
Se avesse dignità la Signora Sabrina si servirebbe di gente come Magazzini e la difenderebbe quando crea casini scostumati? O si servirebbe di un segretario comunale che altro non fa che giocare su internet? O chiamerebbe a fare da difensore civico un ex segretario, tutti di chiara fama sinistrese e quindi assolutamente non indipendenti?
E se avesse etica, la Sabrina, potrebbe essere così spudoratamente fascista e citare i princìpi evangelici sul suo blog?
Tutto questo è grazie a quei comunisti che hanno lanciato Di Pietro come una boccia da bowling.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Tornassero Andreotti e Craxi, cara Renata! Andrebbero accolti con la fanfara.
Te li ricordi i tempi in cui eri consigliera? Erano peggiori forse...? Non credo.

O.C.

Anonimo ha detto...

Questa amministrazione ha già mostrato molte volte,come nell'affare Magazzini,cosa pensa dell'etica e della moralità quando queste entrano in conflitto con i loro interessi:solo fastidi da demolire in fretta ed a testa bassa,fregandosene di Quarrata e dei suoi cittadini.Non c'è niente da fare con questi signori politicanti incapaci(non ricordo un'amministrazione più scadente di questa nel nostro comune ma forse anche oltre i nostri confini) ed in malafede,che pensano solo al loro tornaconto,possibilmente economico.E purtroppo non ce ne libereremo tanto presto!F.B.

Anonimo ha detto...

Il ricordo di Franco Ballerini

8 febbraio 2010 di sabrinasergiogori

La strada ci ha rubato un grande campione, ma soprattutto ci ha tolto un uomo che, nella grandezza, è rimasto il Franco di sempre.

La nostra Città, di tradizione appassionata di ciclismo, lo piange e non scorda la sua dimensione umana, prima ancora che sportiva. Ci ha regalato infinite soddisfazioni: prime fra tutte le due vittorie nella Parigi-Roubaix, oltre alle grandi affermazioni come CT della nazionale azzurra, che ci hanno visto conquistare il titolo mondiale per ben quattro volte, oltre a una medaglia d’oro olimpica. A Quarrata lo conoscevamo, sapevamo della sua bravura e del suo grande attaccamento allo sport, ma lo apprezzavamo prima di tutto come uomo, che ha amato la sua famiglia, il suo territorio, sempre disponibile, affabile, serio.

Franco Ballerini lascia un vuoto, lascia tutti noi – che lo abbiamo apprezzato e stimato – colmi di dolore, come quando se ne va un grande amico. E’ il dolore di una perdita improvvisa, di chi si congeda serenamente come ogni giorno e che poi il destino ti strappa, in modo così improvviso e doloroso.

Ci lascia una testimonianza , quello dello sport pulito, coltivato giorno per giorno con quel sacrificio che solo conduce alle soddisfazioni delle vittorie; quella della semplicità della vita di ogni giorno, vissuta con l’amore per la moglie Sabrina e per i figli, dallo stile sobrio e amichevole verso tutti.

Franco, ti vorrei pensare avvolto da una luce splendente, colorata d’azzurro, quel colore che ci rappresenta e di cui ci hai resi tutti orgogliosi.

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GENTE SENTITE CHE SMIELATURE DELLA SABRINA! E' PROPRIO SANTA E AMA GESU' QUANDO S'IMMAGINA BALLERINI AVVOLTO DI LUCE AZZURRA.
MA LA FACCIA FINITA E BUTTI FUORI DI COMUNE QUEL BISCHERO DEL MAGAZZINI!

Anonimo ha detto...

Mi ritrovo sulla posizione di Pratesi,Cialdi,fabbri...un'occasione persa dalla maggioranza x far si che tanti cittadini( oramai completamente disillusi da quella invece nobile cosa che è la politica) possano invece non aver motivi x sparlare di appalti o altro dati a persone che sono in conflitto di interessi xche amministratori e privata impresa allo stesso tempo...e se sono invece cooperative oppure onlus niente cambia agli occhi della gente..nn addetti ai lavori come dice Romiti..tutti dovrebbero essere addette perlomeno alla partecipazione interesse come cittadino...ma invece la maggioranza è come se dicesse :fidatevi .E noi continuiamo a nn fidarci e vedere interessi particolari dappertutto...forza GABRIELE!!!!!"

Roberto Guazzini

Anonimo ha detto...

Ma è un caso di nepotismo o no? Se si, non esiste legge giudiziaria che tenga ma solo quella morale (Kant non Carlo Marx che mi garba anche questo ma è un'altra storia)Se é no, perchè avere paura di votare un testo contro il nepotismo? Io sono consigliere in un altro Comune , ma l'avrei votato senza dubbio alcuno!
ivano bechini
consigliere comunale di Lamporecchio

Anonimo ha detto...

Chi rimette il conto non può decidere che il conto sia giusto, Romiti ha affermato "non si può escludere una cooperativa che magari è la migliore nel suo settore solo perchè è di un consigliere" ma mi domando: chi giudica se è davvero la migliore il suo propetario e i relativi colleghi di partito? dovè l'obbiettività? se il responsabile agli acquisti di una società acquista prevalentemente dall'azienda di un suo parente perchè la reputa la migliore sarà stato obbiettivo? in politica, quando si spendono i soldi, si spendono i soldi di tutti e le scelte devono essere al di sopra di tutti i dubbi."

Luigi Catalano

Anonimo ha detto...

A Quarrata non c'è solo il Magazzini. Ci sono anche la Migliorini anch'essa in consiglio comunale, l'oasi di Baugiano della sorella di una che lavora nell'ufficio del sindaco, la Ciraolo che opera sulla Catena. E 72mila euro dati al Cipresso solo l'anno scorso: è di un elettore stretto-stretto di quel genio del Dalì, che quando scende in pista fa sempre un sacco di polvere.

Anonimo ha detto...

E' tutto un magna magna!

Anonimo ha detto...

o uno sniffa sniffa.....?

Anonimo ha detto...

Prima ha intitolato lo Stadio al Brigadiere Raciti ( dalla sicilia con amore) ora dedica bellissime parole allo scomparso Ballerini dicendo che gli lascia un vuoto, Sabrina non avrai mai nessun vuoto, purtroppo per Quarrata hai avuto irca 160 voti in più, credo che dopo i volantini di protesta arriverà quegli con la scritta (non al neon) "SABRINA SANTA SUBITO"
segue post :
di quei 72.000 euro che parlate una buona dose sarà servita per le dosi?????
sommando il tutto si ottiene :
" UN POSTO DOVE SI VIVE BENE "

Anonimo ha detto...

perché anche i consiglieri comunali non si fanno il test sulla droga?
hanno paura d'essere positivi?