QUARRATA_ L’uscita dalla sala consiliare del vicepresidente del consiglio comunale Alessandra Migliorini (Pd) non è passata sotto silenzio. Lo ha fatto prima del voto alla mozione sugli incarichi promossa da tutti i gruppi d’opposizione sia per protestare contro il suo stesso gruppo che non ha centrato nelle risposte date “il valore della produzione per mezzo della cooperazione sociale” sia contro i promotori della mozione che nell’emendamento presentato relativo agli incarichi “fiduciari” facevano riferimento all’esclusione delle gare di appalto quando lei stessa per giorni è stata esposta ad innumerevoli critiche per il fatto che come cooperativa sociale Il Seminatore (di cui fa parte) aveva vinto una regolare gara di appalto per l’allora “Civetta-Casa delle Culture”. Aveva preparato un apposito intervento che ha deciso alla fine di non leggere “perché nessuno aveva parlato della cooperazione sociale privando il dibattito di informazioni ed opportunità importanti. “Nella mozione – ci ha detto – vi era una contraddizione in termini: una cooperativa infatti non è proprietà di qualcuno semmai è un insieme di persone che si uniscono per un fine comune, possono magari eleggere al loro interno un presidente che però non diviene il proprietario ma colui che rappresenta la cooperativa”. “Avrei voluto – ha aggiunto – spiegare quali sono gli aspetti fondamentali di queste
giovedì 11 febbraio 2010
"Nessuno ha parlato in Consiglio Comunale della Cooperazione Sociale". Migliorini (Pd) spiega i motivi della sua uscita dall'aula.
QUARRATA_ L’uscita dalla sala consiliare del vicepresidente del consiglio comunale Alessandra Migliorini (Pd) non è passata sotto silenzio. Lo ha fatto prima del voto alla mozione sugli incarichi promossa da tutti i gruppi d’opposizione sia per protestare contro il suo stesso gruppo che non ha centrato nelle risposte date “il valore della produzione per mezzo della cooperazione sociale” sia contro i promotori della mozione che nell’emendamento presentato relativo agli incarichi “fiduciari” facevano riferimento all’esclusione delle gare di appalto quando lei stessa per giorni è stata esposta ad innumerevoli critiche per il fatto che come cooperativa sociale Il Seminatore (di cui fa parte) aveva vinto una regolare gara di appalto per l’allora “Civetta-Casa delle Culture”. Aveva preparato un apposito intervento che ha deciso alla fine di non leggere “perché nessuno aveva parlato della cooperazione sociale privando il dibattito di informazioni ed opportunità importanti. “Nella mozione – ci ha detto – vi era una contraddizione in termini: una cooperativa infatti non è proprietà di qualcuno semmai è un insieme di persone che si uniscono per un fine comune, possono magari eleggere al loro interno un presidente che però non diviene il proprietario ma colui che rappresenta la cooperativa”. “Avrei voluto – ha aggiunto – spiegare quali sono gli aspetti fondamentali di queste
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2 commenti:
E brava Alessandra, belle parole ed anche buoni propositi, purtroppo sei stata eletta assieme ad un gruppo che mai e poi mai farà le tue riflessioni.
Presenzio molto spesso i consigli comunali, quello che chiedi credo non sia applicabile, spiega al tuo gruppo come si agisce moralmente, verso chi ha avuto il coraggio di darvi la sua preferenza, ma credimi sarà una ed unica perdita di tempo.
cordialmente T.T.
MA NON CI PRENDIAMO PER IL CULOOOOO!!!! SOCIALE UN PAIO DI...SONO SOLO E SOLTANTO METODI PER FAR QUATTRINI SOTTOPAGANDO I LAVORATORI! NON VENITE A DIRMI CHE TUTTE LE ONLUS E COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B SONO LI SOLO PER FARE DEL BENE! CI FATE MA SOLDI CERCANDO DI PASSARE DA BENEFATTORI! E NON CI CREDE PIU' NESSUNOOOOOO!!!
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