venerdì 10 maggio 2013

Scritte razziste contro il ministro Kyenge anche a Pistoia. La condanna delle istituzioni. Un atto che rafforza la battaglia per lo "ius soli".



PISTOIA_ Stamattina nella zona del centro commerciale Panorama in via Sestini e nell’area vicina alla Cattedrale Ex Breda in via Pertini sono apparse due scritte razziste contro il ministro per l’integrazione Cécile Kyenge: l’una riportava la frase “Sparare al ministro Kyenge e non ai Cc” e l’altra “Ministro Kyenge fuori dai coglioni. FN”.
L’Amministrazione Comunale di Pistoia, dopo aver avvisato le autorità competenti, ha subito mobilitato i cantieri comunali per un’immediata ripulitura. I militanti dell’associazione di estrema destra intanto rintracciati dalla Digos hanno smentito un loro coinvolgimento.
Immediate le reazioni.
Dura la condanna del sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli che ha diramato un comunicato in tarda mattinata:Sono scritte volgari e spregevoli dettate dalla paura e dall’odio – scrive il sindaco Bertinelli – che offendono, insieme al ministro Kyenge, tutta la città di Pistoia che quotidianamente coltiva, nelle sue scuole, nelle numerose associazioni di volontariato, nei suoi circoli e nelle sue parrocchie, il progetto di una comunità ispirata ai principi di solidarietà, eguaglianza, libertà e giustizia. Il ministro Kyenge ha fatto sua una battaglia civile e culturale che viene da lontano: il riconoscimento della cittadinanza ai figli di migranti nati sul territorio italiano. Ad una cultura violenta e prigioniera del passato, che identifica la comunità di appartenenza sulla base del sangue, se ne contrappone un’altra, democratica e rivolta al futuro, che riconosce parte della nazione chiunque contribuisca, solidalmente, alla sua crescita e scelga di condividerne il destino”.
 
Solidale con il ministro all'integrazione anche l'onorevole Caterina Bini(Pd) che ha espresso tutta la sua preoccupazione per l'attacco ai valori fondanti della nostra Repubblica:
 
“ Le scritte violente e razziste contro il Ministro Kyenge apparse anche a Pistoia- ha scritto l’onorevole Caterina Bini - dimostrano quanto ci sia bisogno di lottare, per affermare ognigiorno i principi di democrazia, uguaglianza e civiltà. Chi è stato educato al confrontocivile e democratico, può sostenere la propria contrarietà a scelte o idee diverse dalle proprie, senza ricorrere ad atti indecorosi eparole violente. Io sto dalla parte delMinistro Kyenge e ho firmato la proposta di legge per il riconoscimento dello “ius soli”, per agevolare l’acquisto dellacittadinanza da parte dei bambini nati in Italia e che fanno parte a pieno titolo della società italiana. Ciò che non èaccettabile, e che ritengo dobbiamo contrastare con tutte le nostre forze, è la violenza gratuita contro una persona, un Ministro dellaRepubblica, solo perché nera o perché ha espresso idee non condivise da chi la attacca, offendendo lei e i principi di civiltàe democrazia del nostro Paese. Non è un attacco ad una persona sola, ma ai valori fondanti della nostra Repubblica, per cui “Tutti i cittadini hanno pari dignità socialee sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizionipersonali e sociali.”
 
  
“Non c’è bisogno di troppe parole né per condannare il gesto né per capire quanto sia lontano dai sentimenti dei pistoiesi e dei toscani. Però queste poche parole vanno dette e scandite bene: la violenza razzista non può trovare posto alcuno nella vita pubblica. Perché ciò che può ora sembrare solo stupido e ottuso, potrebbe trasformarsi in un veleno insidioso”.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commenta così le scritte contro il ministro dell’integrazione, Cecile Kyenge, apparse a Pistoia.
L’autore, o gli autori, delle scritte razziste contro il ministro Kyenge cercano evidentemente un clamore mediatico. Sono certo – conclude Rossi che il loro intento sarà sconfitto da un altro clamore: quello della risposta democratica della società civile” .

 Su quanto accaduto a Pistoia sono intervenuti con un proprio comunicato anche i Giovani Democratici di Pistoia:

"Come Giovani Democratici della Provincia di Pistoia condanniamo fermamente l'ennesimo attacco infamante nei confronti del Ministro per l'Integrazione, Cécile Kyenge. A parer nostro le frasi spregevoli apparse su un muro di Pistoia, sono frasi -come sottolineato anche dal sindaco Bertinelli- che offendono, oltre al Ministro, tutti i cittadini della città che da anni portano avanti valori di solidarietà ed uguaglianza.

Una delle scritte razziste apparse oggi a Pistoia

Noi siamo fieri di avere un Ministro -come lei stessa ha affermato- nero, perchè pensiamo che sia il coronamente di tante battaglie condotte dai migranti e dai tanti cittadini italiani che in questi anni hanno saputo combattere le paure ed i pregiudizi per costruire l'Italia della convinvenza. Per questo motivo, di fronte a questi continui attacchi, diciamo che non ci fermeremo nella nostra battaglia per il riconoscimente dei diritti degli immigrati nella nostra Provincia ed in tutta Italia". 

Il Presidente della Provincia di Pistoia, Federica Fratoni, ha espresso la propria ferma condanna per le scritte razziste.
“Si tratta di atti miserabili e razzisti, che poco hanno a che fare con i principi di civiltà e di democrazia. Atti offensivi non solo del singolo, ma dell’intera comunità pistoiese, che si riconosce nei valori della convivenza, della partecipazione e dell’integrazione. Mi unisco ai messaggi di solidarietà verso il Ministro per l’integrazione, Cécile Kyenge, da sempre in prima linea per i diritti dei migranti e per quello di cittadinanza. La sua nomina è un segnale decisivo nella direzione di un Paese sempre più accogliente e inclusivo, nel quale le differenze non rappresentano un ostacolo, bensì una ricchezza da valorizzare”. 
 
"Le scritte vergognose che sono state ritrovate stamani a Pistoia danno forza a coloro che hanno intenzione di combattere la sfida culturale per lo ius soli".
Questo sostengono i Giovani Democratici di Pistoia, rappresentati dal segretario Walter Tripi, ed il consigliere comunale Riccardo Trallori.
"I giovani del Partito Democratico - dicono Tripi e Trallori - più volte attivatisi nei mesi scorsi sui temi dei diritti di cittadinanza, esprimono solidarietà al neo ministro all'integrazione Kyenge, constatando che ancora molto c'è da lavorare affinché l'ignoranza e la superficialità siano culturalmente sdradicate da alcune frange politico-culturali. Occorre farlo subito con azioni chiare e decise come ad esempio con la proposta di legge sullo ius soli".



L'Italia dei Valori tramite l'ex assessore provinciale Michele Parronchi scrive:
 
 
"L'Italia dei Valori di Pistoia ritiene inconcepibili e vergognose le scritte apparse contro il neo Ministro Kyenge.
Sono il sintomo di una decadenza culturale e morale che la nostra civiltà purtroppo sta vivendo, in particolar modo rivolta ad uno dei pochi segnali positivi che questo Governo ha offerto. Siamo certamente solidali con il Ministro e con le sue future battaglie, mentre deploriamo con tutte le nostre forze atti di siffatta violenza compiuti da anonimi ma vigliacchi personaggi che niente rappresentano della proverbiale cordialità e gentilezza toscana e pistoiese".

Nella mia città – ha scritto su Facebook Rossano Ciottoli direttore dell’associazione Pozzo di Giacobbe di Quarrata - nessuno è straniero! Sono e sarò sempre convinto che l'unico colore che distingue una persona dall'altra è quello dell'anima...”.

 
Andrea Balli

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Noi siamo tra i popoli che più sono emigrati e che più hanno subito migrazioni, ci fu un demente assoluto che provò a fare una legge sulla "razza" e da quella e da altre scelte completamente scellerate sappiamo cosa venne fuori quindi, MAI ABBASSARE LA GUARDIA!!!!

Riccardo Fagioli (da Facebook)

Anonimo ha detto...

... Le leggi vanno discusse nelle sedi opportune... E qualunque accenno razzista deve essere severamente condannato... Ma È altrettanto giusto poer criticare una proposta di legge firmata da alcuni nostri deputati all'insaputa degli elettori.... Ius soli... proposta senza capo e nè coda...visto che in Italia si arriva con i barconi...come un'invasione..,

Carmine Mario Germinara (da Facebook)

Anonimo ha detto...

Questo non è razzismo, casomai xenofobia! Sarebbe l'ora di chiamare le cose con il suo nome.
E questa non vuol essere puntigliosità ma se conosciamo il male si può curare meglio. Perchè qui non si tratta di considerare inferiori altre persone per le caratteristiche fisiche ma semplicemente la paura del diverso, dello straniero.
La paura infatti è il male da affrontare e combattere. Ma una volta per tutte vogliamo far partecipi anche i cittadini delle scelte importanti che poi dovranno vivere in prima persona. Gli italiani sono stufi di subire scelte non condivise.
Ma il partito che si è sempre proposto come base popolare (o meglio proletaria) ha provato a chiedere nelle botteghe, nei bar, al mercato, durante il lavoro cosa ne pensa la gente dell'integrazione "imposta" dal governo? A parte qualche mente illuminata la risposta sarà unanime, soprattutto da chi vede il suo futuro incerto.
E' invece razzista chi attribuisce in modo dispregiativo appellativi riferiti a caratteristiche fisiche e comportamentali "particolari" del tipo: gay, terrone, contadino, analfabeta, nano... (e su questi tutti dobbiamo fare un esame di coscienza! altro che fascisti)
lorenzo

Anonimo ha detto...

... Contro ogni razzismo di sicuro... E tutto si può dire di Pistoia, ma non accusarla di razzismo. Mi pare, però, che la reazione politica sia stata sproporzionata per le scritte di qualche imbecille, che così ha avuto pubblicità a livello nazionale...

Carmine Mario Germinara (da Facebook)

Anonimo ha detto...

Il gruppo Pdl al comune di Pistoia condanna le scritte razziste contro il ministro Kyenge

“Non è tollerabile vedere scritte minacciose sui muri di Pistoia contro il ministro Kyenge. L’odio e il razzismo sono estranei alla convivenza civile e vanno combattuti senza timori". Per questo il capogruppo Pdl Anna Maria Celesti e tutto il gruppo al consiglio comunale condanna fermamente quanto avvenuto nella nostra città.

Unknown ha detto...

Non sarebbe più utile al suo paese di nascita il Congo,la Ministra Kyenge Kashetu,dove muoiono in centinaia per mancanza di medici e di cure, tornasse in Congo, anche in merito a quanto scritto dall'emerito editorialista Giovanni Sartori sul corriere della sera.
Giovanni Sartori 17 giugno 2013 | 10:33
L’Italia non è una nazione meticcia
Ecco perché lo ius soli non funziona
“….il caso della Ministra «nera» Kyenge Kashetu nominata Ministro per l'Integrazione. Nata in Congo, si è laureata in Italia in medicina e si è specializzata in oculistica. Cosa ne sa di «integrazione», di ius soli e correlativamente di ius sanguinis ?
…..Sia come sia, la nostra oculista ha sentenziato che siamo tutti meticci, e che il nostro Paese deve passare dal principio dello ius sanguinis (chi è figlio di italiani è italiano) al principio dello ius soli (chi nasce in Italia diventa italiano). Di regola, in passato lo ius soli si applicava al Nuovo Mondo e comunque ai Paesi sottopopolati che avevano bisogno di nuovi cittadini, mentre lo ius sanguinis valeva per le popolazioni stanziali che da secoli popolano determinati territori…..dal fatto che la sinistra, avendo perso la sua ideologia, ha sposato la causa (ritenuta illuminata e progressista) delle porte aperte a tutti, anche le porte dei Paesi sovrappopolati e afflitti, per di più, da una altissima disoccupazione giovanile.
Per ora i nostri troppi e inutili laureati sopravvivono perché abbiamo ancora famiglie allargate (non famiglie nucleari) che riescono a mantenerli.
Ma alla fine succederà come durante la grande e lunga depressione del '29 negli Stati Uniti: a un certo momento i disoccupati saranno costretti ad accettare qualsiasi lavoro, anche i lavori disprezzati. Ma la Ministra Kyenge spiega che il lavoro degli immigrati è «fattore di crescita», visto che quasi un imprenditore italiano su dieci è straniero. E quanti sono gli imprenditori italiani che sono contestualmente falliti? I dati dicono molti di più…. E poi quanti sono gli immigrati che battono le strade e che le rendono pericolose?
La brava Ministra ha anche scoperto che il nostro è un Paese «meticcio». Se lo Stato italiano le dà i soldi si compri un dizionarietto, e scoprirà che meticcio significa persona nata da genitore di razze (etnie) diverse. …a l'Italia proprio no. La saggezza contadina insegnava «moglie e buoi dei paesi tuoi». E oggi, da noi, i matrimoni misti sono in genere ferocemente osteggiati proprio dagli islamici. Ma la più bella di tutte è che la nostra presunta esperta di immigrazione dà per scontato che i ragazzini africani e arabi nati in Italia sono eo ipso cittadini «integrati»….mai sentito parlare, signora Ministra, del sultanato di Delhi, che durò dal XIII al XVI secolo, e poi dell'Impero Moghul che controllò quasi tutto il continente Indiano tra il XVI secolo e l'arrivo delle Compagnie occidentali? ….”
http://www.corriere.it/opinioni/13_giugno_17/sartori-ius-soli-integrazione-catena-equivoci_686dbf54-d728-11e2-a4df-7eff8733b462.shtml
Un saluto Pier.