martedì 21 maggio 2013

"Le strade groviera" e le altre "problematiche" secondo Biagioni, esponente del Pdl e "cittadino dal forte senso civico".


PISTOIA_ Ospitiamo volentieri un intervento di Claudio Biagioni (esponente del Pdl pistoiese e "semplice cittadino innamorato di Pistoia").
 
Il mio motto è “migliorare, sempre e comunque”. Mi presento, sono Claudio Biagioni, esponente del Pdl ma soprattutto cittadino dal forte senso civico, amo Pistoia, la città dove vivo e che mi ha dato i natali, e, di tanto in tanto, mi piace segnalare quello che non va: non per il gusto, fine a se stesso, della polemica, bensì per migliorare le cose. Stavolta ha posto l’accento su quattro problematiche. La prima le “strade groviera”,
ovvero molte vie, del centro e della periferia, che sono alle prese con buche profonde, pericolose per l’incolumità di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni. La molta acqua piovana caduta in questi mesi ha accentuato i problemi. Se prima le buche c’erano, ma non in grande quantità, adesso sono numerose. Ritengo che sia gettare fumo negli occhi alla gente, però, rattopparle con il catrame a freddo, com’è stato fatto nelle passate settimane dal nostro Comune. Che cos’è successo? Che le buche si sono addirittura allargate. Ora, per scansare il pericolo, gli automobilisti procedono a zig zag, diventando una mina vagante per chi si trova a transitare nei paraggi.
Il mio suggerimento? Quando si fanno i lavori, facciamoli se possibile tutti assieme: inutile scavare per l’acquedotto e ricoprire, riaprire per il gas e chiudere nuovamente e così via. I nostri manti stradali diventano pessimi. Segnalo, tra gli altri, l’enorme avvallamento nei pressi della Fortezza Santa Barbara, nella discesa posta alla fine del Viale Arcadia e l’innesto con la via che porta al parcheggio Cellini o quelli tra Via Guicciardini e Via Pacinotti o ancora all’ingresso dell’autostrada.
Seconda problematica: cura e manutenzione del verde pubblico. È doveroso tenere sotto stretta osservazione la crescita delle piante, specie di quelle più vecchie, pluridecennali. Alberi bellissimi ma che, spesso, crescono troppo e si sporgono su tratti stradali, diventando autentiche insidie per la salute dei cittadini. D’obbligo tagliare i rami invadenti, necessario potare all’occorrenza, senza trascorrere anni e anni, com’è stato fatto, con le mani in mano. Segnalo le querce, malate, in prossimità delle mura urbane cadute di Viale Arcadia o i tigli in Via dei Macelli o ancora l’erba non tagliata sulla superstrada.
Terza tematica: la siccità estiva. Vista quanta pioggia è scesa tra l’autunno e l’inverno, vero e proprio ben di Dio, non sarebbe il caso di riaffrontare la questione bacino di Gello e invaso del Vincio di Brandeglio? Da oltre vent’anni se ne parla, ma Comune e Provincia non fanno nulla. Vogliamo essere autosufficienti in termini d’acqua o continuare a dipendere dagli altri?
Infine la scarsa viabilità di Porta San Marco, ove sarebbe necessaria una rotonda al semaforo di Via Antonelli e i divieti di svolta a sinistra per chi percorre Porta San Marco da nord a sud e quello di svolta a destra per chi percorre la strada da sud a nord.

Claudio Biagioni

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