mercoledì 15 maggio 2013

Oltre 500 studenti al "Cino" di Pistoia per dire "No al bullismo e al doping" con i campioni olimpionici. Un ragazzo su due ne è vittima e 4 su 10 sono stati testimoni di azioni di cyberbullismo. L'intervento di Andrea Carobbi Corso (Sap)


 PISTOIA_  Oltre 500 ragazzi delle classi medie dell'Istituto Comprensivo "Cino da Pistoia" sono stati protagonisti stamattina, presso la palestra della stessa scuola, del convegno dal titolo "Ascoltiamo il silenzio e diamo voce alla legalità" organizzato dall'Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping in collaborazione col Sindacato Autonomo di Polizia Sap, il Provveditorato agli Studi, il Comune e la Provincia di Pistoia, oltre al patrocinio del Coni, della Figc e dei principali Gruppi sportivi in divisa, a partire dalle Fiamme Oro della Polizia di Stato.

Il Segretario Provinciale Sap Andrea Carobbi Corso, dopo aver consegnato una targa alla dirigente della "Cino da Pistoia ", Maria Chiara Camoni, per aver permesso la realizzazione dell'iniziativa e per la straordinaria sensibilità dimostrata, ha dato immediatamente spazio ai tre campioni olimpici intervenuti: la medaglia olimpica di Taekwondoo Luca Massaccesi (oggi Segretario Generale dell'Osservatorio), la medaglia olimpica e direttore tecnico della
Nazionale di Judo Felice Mariani (Segretario Generale Aggiunto dell'Osservatorio) e il campione olimpico e mondiale di scherma Gabriele Magni, pistoiese doc e testimonial nazionale del sindacato di polizia Sap nell'ambito della campagna di prevenzione 2013 contro bullismo e doping che si sta svolgendo in decine e decine di città in tutta Italia.

Tra i relatori, il dott. Edoardo Cantilena, medico sportivo della Nazionale di ciclismo, l'ispettore capo della Polizia di Stato Severina Romano, esperta di reati contro i minori e la dott.ssa Anna Favi, esperta di comunicazione e marketing dell'Osservatorio.

Sono intervenuti come illustri ospiti il Questore Maurizio Manzo, l'Assessore allo scuola del Comune Elena Becheri e il Portavoce nazionale del Sap nonché Vice Presidente dell'Osservatorio Massimo Montebove. Campioni ed esperti, attraverso video dedicati e un linguaggio studiato per i più giovani, si sono confrontati per oltre due ore con gli studenti del "Cino", che sono intervenuti nel dibattito con molte domande e curiosità.

Dagli interventi è emerso che quasi un ragazzo su due e' soggetto perlomeno una volta ad atti di bullismo. Il 72% degli adolescenti italiani - e' stato detto - ritiene che il bullismo sia il fenomeno sociale piu' pericoloso oggi esistente, 4 ragazzi su 10 sono stati testimoni di atti di cyberbullismo da parte di coetanei, 1 su 5 e' vittima di episodi di violenza.

A tutto questo si aggiunga che, a partire dai giovanissimi e anche nelle discipline sportive amatoriali, cresce l'utilizzo di sostanze dopanti.
''Lo sport e' la prima prova di vita per i giovani, prepara a quello che sara' - ha detto il pistoiese Gabriele Magni, medaglia di bronzo alle olimpiadi di Sidney del 2000 nel fioretto a squadre e oggi poliziotto e fiduciario del Coni - Nello sport c'e' bisogno di rispetto delle regole e degli avversari, basi che possono essere utili ad insegnare ai giovani a comportarsi nel modo giusto''.
 "Per contrastare bullismo e doping - ha detto Andrea Carobbi Corso - sono fondamentali prevenzione e educazione, servono iniziative come quella di oggi che portano l'esempio sano dei campioni dello sport, occorrono l'impegno delle famiglie, degli insegnanti e delle istituzioni come la Polizia di Stato".  "Il nostro sindacato si è fatto portavoce e collaboratore dell'osservatorio Bullismo e doping perchè nella nostra società sempre più spesso si assiste a manifestazioni di intolleranza dove si cerca di prevaricare il più debole per il solo scopo di dimostrare di essere i più forti. Oggi si vuole dare prova che il rispetto deve essere posto alla base della vita quotidiana. Cosa meglio dello sport può rappresentare il rispetto? Uno sport pulito, giocato ad armi pari, senza strade preferenziali, senza aiuti ma solo con le doti naturali del nostro fisico, con l'impegno della nostra mente, con la costanza dell'allenamento ma sopratutto con l'umiltà di accettare anche una sconfitta. Si, una sconfitta che deve essere vissuta come punto di partenza dal quale lavorare per ottenere risultati migliori". "Sullo stemma araldico della polizia di Stato - ha aggiunto - c'è scritto Sub lege libertas, la libertà sotto la legge, ed è proprio questo che voglio dire a tutti voi ragazzi, che solo attraverso il rispetto delle leggi e delle regole si può raggiungere la vera libertà. Non c'è libertà, non c'è rispetto se per raggiungere un obiettivo si devono calpestare i diritti altrui".
Al termine della mattinata, ressa dei ragazzi per strappare un autografo a Magni, Massaccesi e Mariani che hanno portato in regalo agli studenti il calendario dei campioni olimpici.

Fonte: Comunicato Stampa- Sap provinciale Pistoia






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