sabato 13 febbraio 2010
Come la diocesi di Pistoia utilizza il suo 8 per Mille. Assegnati dalla Cei nel 2009 un milione di Euro.
PISTOIA. Operazione trasparenza sui fondi dell’8 per mille arrivati alla chiesa di Pistoia. E’ affidata al nuovo economo diocesano, Piergiorgio Caselli, che nel diffondere i dati dell’esercizio 2009sottolinea “l’impegno straordinario della chiesa in generale e di quella pistoiese in particolare verso necessità che affiancano e talora sostituiscono l’intervento pubblico”.
Tra le varie realtà interessate alla ripartizione dei fondi liberamente e senza oneri a loro carico sottoscritti dai contribuenti – prosegue Caselli – anche il progetto “Una casa in affitto”: 25 mila euro impegnati per la ristrutturazione di immobili da concedere in locazione a canone calmierato. Altri 73 mila euro sono destinati ad associazioni di solidarietà collegate a parrocchie con attività rivolte a persone in difficoltà, anziani, minori, donne, disabili (Porta Aperta di Agliana, Granello di Senape, Centro Aiuto alla Vita di Quarrata, doposcuola parrocchiale di Montale, Casa Famiglia di Vinci, Casa di Mamre). Sempre nell’ambito dei fondi destinati ad azioni solidaristiche i 90 mila euro in favore di altri soggetti: la Casa Ginetta Gori che ospita giovani donne in difficoltà, la cooperativa In Cammino, l’infermeria del seminario, le associazioni Il Delfino, Oltre l’Orizzonte, Pozzo di Giacobbe, Nuovi Orizzonti, Camposampiero). C’è poi tutto il capitolo Caritas (107 mila euro) con il centro accoglienza “Mimmo”, la mensa dei poveri, il gruppo Vincenziano, i centri di ascolto di Quarrata, Oste e Poggio a Caiano). Una quota (per l’esattezza 11.032,71 euro) è stata indirizzata per offerte dirette a persone bisognose. Altre 6 associazioni, molto note e molto presenti nella realtà pistoiese (seguono gli immigrati, la lotta alla tratta di giovani donne, le problematiche della vita e della famiglia) si sono divise 60.500 euro: la San Martino di Porres, la casa famiglia Conchiglia, il Centro di Aiuto alla Vita di Pistoia, l’associazione Sant’Anna, la casa famiglia Sant’Anna e il Centro famiglia Sant’Anna.
C’è poi tutto un settore dedicato alle opere di culto e alle attività pastorali. Con un patrimonio di immobili (edifici sacri e ambienti a uso comunque comunitario) davvero enorme ma ovviamente soggetto alle normali necessità di manutenzione, la diocesi si trova ogni anno davanti a edifici – spesso di enorme valore artistico e architettonico – da restaurare. Con i fondi 2009 dell’8 per mille, queste le parrocchie aiutate – per un totale complessivo di 203.765,69 euro – nelle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria dei rispettivi edifici sacri: San Martino in Campo, Marliana, Calamecca, San Piero Agliana, La Lima, Sammommè, Santallemura, Violina, Mammiano, Popiglio, Faltognano, Spedaletto, Le Piastre, Treppio, Vergine, Madonna dell’Umiltà, Ramini, San Rocco, Belvedere, San Michele Arcangelo, San Donato in Greti, Sant’Agostino, San Vitale e San Benedetto, Monachino, Torri, Santissimi Filippo e Prospero, San Felice. 27 parrocchie in tutto, nelle diversi vicariati di una diocesi assai vasta che, come noto, si estende su territori di tre province: Pistoia, Prato, Firenze. “Un particolare riguardo – sottolinea Caselli – è stato riservato alle parrocchie più disagiate, specie quelle ubicate nei territori di montagna”.
C’è anche un settore (quello dei musei) che per le sue quotidiane spese gestionali ha necessità di affidarsi ai fondi dell’8 per mille: con 30 mila euro vengono sostenuti il museo diocesano, l’archivio diocesano, le aule didattiche e la sala di lettura, la biblioteca Leoniana, il museo del ricamo. Strutture di grande valenza culturale che, altrimenti, rischierebbero di chiudere. Ancora attinenti alla dimensione culturale alcuni interventi legati a enti e associazioni collegate alla diocesi: Villa Rospigliosi e la libreria San Jacopo (10 mila euro), il seminario, la Casa dell’Anziano, la Damaris, il Centro Scout del Tempio, la Facoltà Teologica, il cinema Verdi e Radio Toscana (61.618 euro); il cento culturale “Maritain” e il settimanale “La Vita” (26.500 euro).
Per le attività pastorali dei diversi uffici la cifra è di 80 mila euro mentre con 50 mila euro sono stati finanziati restauri urgenti nelle strutture di via Puccini (il palazzo vescovile e la Curia). 22 mila euro sono stati destinati a specifiche attività pastorali e sociali del Centro Giovani. Con i restanti 150 mila euro vengono finanziate le attività generali della Curia diocesana.
Il totale complessivo dei fondi che, nel 2009, sono stati assegnati alla diocesi di Pistoia ha dunque raggiunto il milione di euro (per la precisione 1.004.164,40) di cui 633.883,69 per “Culto e Pastorale” e 366.532,71 per “Carità”.
Le modalità della ripartizione sono state deliberate con l’approvazione del Collegio dei Consultori e del Consiglio per gli Affari Economici della diocesi. Si tratta di due organismi di partecipazione nel governo della Chiesa, previsti dal Codice di Diritto Canonico. Il primo, a Pistoia, è formato da sei sacerdoti: Paolo Palazzi, Renato Bellini, Patrizio Fabbri, Patrizio Guidi, Cesare Tognelli, Piero Vannelli che hanno il compito di “coadiuvare il vescovo nell’amministrazione dei beni diocesani”. Il secondo – il Consiglio per gli Affari Economici – unisce sacerdoti e laici: lo presiede il vescovo Mansueto Bianchi ed è formato dal vicario generale don Paolo Palazzi, da don Fiorenzo Battistini (eletto dal Consiglio Presbiteriale, cioè dai sacerdoti della diocesi), don Mauro Baldi e da quattro laici: Elisabetta Fede, l’ingegnere Luca Vienni, l’avvocato Mauro Ercole e l’economo diocesano Piergiorgio Caselli.
Metà dei fondi generali sull’8 per mille destinati alla Chiesa cattolica sono destinati, dall’assemblea generale dei vescovi italiani, alle 226 diocesi italiane divisi in parti uguali mentre la restante metà viene suddivisa sul numero degli abitanti. Tutte le informazioni generali sull’8 per mille alla Chiesa Cattolica Italiana: http://www.8xmille.it
Fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Pistoia
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