martedì 13 luglio 2010
Il Wwf denuncia la contaminazione da Glifosate nei terreni intorno al bacino idrico di Falchereto
QUARRATA_ Se i risultati delle analisi verranno confermati dagli organi preposti, a Quarrata scatterà "l'allarme" per il glifosate. Il Wwf comitato di Pistoia dopo l'esito dei risultati di un'analisi che ha commissionato su campioni di acque superficiali, raccolti nella zona intorno al bacino idrico del Falchereto (a servizio dell'acquedotto comunale), ha messo in evidenza come sia stato trovato questo principio attivo (contenuto in diversi pesticidi), con livelli nettamente superiori rispetto ai limiti di legge (per i residui di fitofarmaci nell'acqua potabile, il limite è 0,1 ug/L).
I risultati- a quanto sembra - sono allarmanti. E’ stato ritrovato, con livelli nettamente superiori rispetto ai limiti di legge, il “Glifosate”, un principio attivo contenuto in alcuni pesticidi, che in Francia ed in altri paesi è considerato pericolosissimo per la salute e per l’ambiente.
Il WWF di Pistoia ha prontamente inoltrato le analisi a tutti gli organi competenti, dai quali si attende una risposta veloce e puntuale.
L'obiettivo finale è quello di revisionare la normativa regionale e nazionale che dovrebbe contenere limiti più stringenti alle modalità e quantità dio spandimento dei fitofarmaci, in particolare nei pressi di corsi d'acqua, luoghi abitati,aree protette e viabilità.
Per far conoscere cos’è il “Glifosate” e tutti gli effetti che produce, domani mercoledì 14 luglio presso "Nonsolobar" di Masotti (in via Provinciale Lucchese 1 G) sarà presentato (ore 11,30) uno specifico dossier durante una conferenza stampa.
Questa la lettera inviata a tutti gli organi preposti (ARPAT, ASL,Regione Toscana,Ministero dell’Ambiente,Comune di Quarrata).
Ecco il testo della lettera inviata alle Autorità Pubbliche:
Con la presente vi sottoponiamo i risultati delle analisi di alcuni campioni di acque superficiali da noi raccolti nel comune di Quarrata nella zona intorno al bacino idrico del “Falchereto” a servizio dell’acquedotto comunale e fatti analizzare da laboratorio certificato. I campioni, come si evince dal tabulato allegato, sono risultati tutti positivi alla ricerca della molecola Glifosate, mostrando chiaramente che tale molecola non è biodegradabile e che i valori trovati sono nettamente superiori ai parametri limite per i residui di fitofarmaci nell’acqua potabile, pari a 0,1 ug/L.
Pertanto premesso quanto sopra ed in considerazione:
- della segnalazione del Nucleo Guardie Zoofile – Ambientali WWF Pistoia in data 10 Aprile 2009 e del maggio 2010 ad USL ed Arpat, per spandimento di diserbanti nei vigneti ed oliveti posti sui declivi del predetto bacino idrico;
- della recente pubblicazione “manuali e linee guida” dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale “Sostanze prioritarie per il monitoraggio dei prodotti fitosanitari nelle acque”, dal quale risulta che dai dati di monitoraggio delle acque 2003-2006 il 17,2% delle acque di superficie contiene residui della molecola Glifosate avvalorando il fatto che la molecola non è biodegradabile;
- del fatto che una delle ditte produttrici di prodotti che contengono il principio attivo Glifosate è stata condannata in Francia per pubblicità menzognera (vedi allegato);
- che studi scientifici condotti all’estero (Argentina e Francia, vedi allegato) sui potenziali effetti negativi sulla salute, quali cancerogenicità, mutagenicità, perturbatore endocrino, causa aborto (vedi allegato);
Chiediamo che
- le istituzioni in indirizzo si attivino al fine di elaborare una revisione della normativa regionale e nazionale che contenga limiti più stringenti alle modalità e quantità di spandimento di fitofarmaci, in particolare nei pressi di corsi d’acqua, luoghi abitati, aree protette e viabilità, nonché vengano intensificati i controlli sull’abuso di tali sostanze dannose per l’uomo e per l’ambiente;
- in nome della tutela della salute dei cittadini e della protezione dell’ambiente venga proposto il ritiro dal mercato di tale molecola e che immediatamente ne vengano modificate le condizioni di vendita (attualmente i prodotti che contengono tale molecola sono prodotti di libera vendita).
Comitato per il WWF di Pistoia
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3 commenti:
Tendenzialmene cerco di non farmi assalire dallo stato di allarmismo gridato che spesso circonda notizie di questo genere. Ma un pò di preoccupazione mi assale data dalla considerazione che non passa settimana che notizie di analisi fatte denuncino situazioni di inquinamento o di grave degrado ambientale; e su disparati fronti. Ieri il sequestro della discarica per rifiuti speciali del Cassero per smaltimento di rifiuti non consentiti; mesi addietro la presenza di tetracloretilene nell'acqua immessa in rete; oggi la contaminazione da glifosate.... e volendo si può continuare chissà con quant'altro. E ciò che ha portato a questi risultati sono azioni non legate certamente all'estemporaneità o all'accidente. E siccome non è pensabile stare a controllare continuamente tutto, mi domando se siamo ancora in tempo a ripensare un margine di sostenibilità o se dobbiamo continuare ad assistere, impotenti, ad uno stillicidio di dati che giorno dopo giorno portano da una parte a preoccuparsi e poi - a seguire - ad assuefarsi al degrado, quello reale, del territorio, della salute dei cittadini.
E mi chiedo se il proliferare delle norme e l' innalzare le sanzioni o le pene serva realmente a migliorare la situazione, senza che vi sia una seria politica di prevenzione e controllo, adeguata e puntuale.
Ma soprattutto se non sia il caso di tornare a dare un senso alle azioni, anche quelle quotidiane, sia come cittadini che come imprese, nessuna delle quali è, alla fine, ad impatto zero.
Renata Fabbri
Notizie di questo genere ci "piovono" sulla testa ogni giorno, più o meno strombazzate. Mi chiedo se chi fa uso di simili sostanze e prodotti viva qui o su un altro pianeta: se, come scritto nell'articolo, questi prodotti sono altamente nocivi, lo sono anche per loro, non solo per i malcapitati, ignari e incolpevoli, che berranno l'acqua di quel bacino.
Ma soprattutto mi chiedo quanti fatti del genere passano sotto silenzio, e ho la sensazione che, per un episodio che viene alla luce, molti invece rimangano nell'ombra...
perchè affannarsi a lottare contro chi gestisce tutto ciò!? Facciamo comunque parte di un progetto dove dobbiamo ammalarci tutti di cancro semplicemente respirando la nostra aria (piena di veleni emessi a nostre spese), bevendo la nostra acqua (distribuita a nostre spese), mangiando i nostri prodotti (gravati da tasse). Lasciamo che i soldi pubblici vengano spesi per opere più importanti della salute: màgie, balene, piste, sgambature...
"...voglio vivere così, col sole in fronte, e felice canto, beatamente..."
BAH
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