venerdì 11 dicembre 2009

Ecco il "Bilancio sociale 2008" dell'associazione Pozzo di Giacobbe




QUARRATA_ E’ stato redatto dall’associazione Pozzo di Giacobbe il nuovo bilancio sociale, incentrato sulle attività del 2008. L’ampio documento (95 pagine in tutto) è stato realizzato da un gruppo di redazione coordinato dal direttore dell’associazione Rossano Ciottoli, grazie al progetto Cesvot “Il bilancio sociale delle organizzazioni di volontariato-Guida pratica” con la supervisione esterna di Riccardo Bemi (Associazione Intesa). Il processo di rendicontazione sociale (che ha permesso un adeguato collegamento tra la base sociale e dirigenza, tra volontari ed operatori retribuiti) anche nel 2008 è stato aperto alle valutazioni dell’esperto Giacomo Manetti, del Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Firenze. Rispetto al precedente bilancio sono stati aggiunti alcuni indicatori quantitativi e qualitativi – con la relativa raccolta, elaborazione ed analisi dei dati – per sottolineare l’efficacia dei servizi. Maggiore è stato anche il coinvolgimento dei volontari sia nella preparazione che nella stesura del documento finale. Non mancano grafici ed indicazioni riguardo ad esempio il numero di persone accolte all’interno dei vari servizi, nonché una stratificazione più completa sulle varie nazionalità, età, estrazioni sociali. “Per ciò che riguarda gli obiettivi che ci eravamo posti – ha spiegato il presidente Emiliano Innocenti - siamo riusciti a raggiungerne molti come ad esempio la maggior sinergia con il Comune di Quarrata per la distribuzione dei pacchi al banco alimentare, il reperimento di altri volontari per il centro di ascolto, l’aumento dei giorni di apertura del centro minori a Signa, il proseguimento del laboratorio di cucito”. “A fronte di questi buoni risultati, dobbiamo sottolineare – ha aggiunto - anche che alcuni obiettivi che ci eravamo posti non sono invece stati raggiunti. Ad esempio non siamo riusciti a partire con il progetto di autocostruzione, così come abbiamo dovuto ridimensionare notevolmente lo spazio giochi Stanzattiva a causa di mancati finanziamenti”. “Un aspetto importante da sottolineare è che rispetto al 2006 e 2007, nel 2008 le entrate derivanti da fonte pubblica hanno superato in maniera evidente quelle da parte dei privati. Per questo l’auspicio è di poter avere nel 2009 un riequilibrio tra queste due fonti per garantirci una maggiore indipendenza dalla politica, nonché una maggior sicurezza nell’erogazione dei servizi in caso di mancanza di alcune convenzioni”.
Ecco alcuni dati: il totale delle entrate nel 2008 è stato di 270.198,91 euro con un aumento complessivo di quasi 50mila euro dovuto principalmente ad un sensibile aumento delle entrate operative (convenzioni, contributi con enti sia pubblici che privati) che hanno portato ad una crescita e sviluppo importante di tutti i servizi e progetti che prevedono il coinvolgimento (non solo finanziario) di importanti realtà istituzionali e del privato sociale; è stato registrato tuttavia un ridimensionamento del 30 per cento rispetto al 2007 delle risorse derivanti dalle attività di reperimento fondi (dovuto all’assenza di contributi da parte della Bcc di Vignole e della Fondazione Caript) che si unisce al recepimento del contributo annuale della Caritas Diocesana solo all’inizio del 2009. Le uscite – pari a 285.395,33 euro sono aumentate di quasi 77 mila euro rispetto al 2007. Ciò è dovuto alla crescita dei servizi e del numero di progetti attivati nel 2008 “Gli incrementi più significativi – si legge nella parte economica del bilancio sociale - dipendono dall’acquisto del nuovo pulmino di cui si è dotata l’Associazione e dall’incremento delle uscite per il personale educativo ( e le imposte correlate) impiegato sui nuovi progetti”. In generale il bilancio dimostra comunque che l’Associazione quarratina, dal punto di vista economico, è solida e in crescita. “Il passivo di esercizio registrato nel 2008 infatti – si legge - deriva semplicemente dall’investimento di parte dell’attivo degli anni precedenti per l’acquisto di beni strumentali (un nuovo pulmino); escludendo queste spese, il 2008 avrebbe registrato un sostanziale pareggio tra entrate ed uscite, a dimostrazione di una oculata gestione economica e finanziaria”. La disponibilità di spesa di quasi 19.000 euro, frutto di avanzi di gestione degli anni precedenti, nel 2009 è stata interamente utilizzata per sostenere le spese del progetto “Integra”. Nel corso del 2008 l’associazione Pozzo di Giacobbe sulle nuove convenzioni attivate con il Comune di Quarrata – per i servizi ai minori e alle famiglie del centro socioeducativo convenzionato - ha percepito 87.072,68 euro (2,5 per cento in più rispetto al 2007); dal comune di Signa 22.602 euro (con un aumento di oltre il 50 per cento rispetto all’anno precedente per il centro minori) e dalla provincia di Pistoia 68.478,57 (nel 2007 erano stati erogati 14.000 euro) per il percorso “Albachiara”. Dal punto di vista degli investimenti la cifra investita è servita prevalentemente per rispondere ai bisogni del territorio: il 10,7 per cento ha coperto i costi di gestione e il restante 89,3 per cento è stato impiegato nella realizzazione e nello sviluppo dei progetti e dei servizi dell’associazione. Da sottolineare il 41,9 per cento delle risorse andate a coprire i costi per i servizi rivolti alle famiglie per i problemi legati alla genitorialità e all’accudimento dei figli (Centri per Minori di Quarrata e Signa, centro estivo, ecc), il 38, 1 per cento destinato ai bisogni dei giovani (+ 22 per cento rispetto al 2007) grazie al progetto Kaleidoscopio e “Albachiara”. Inferiore (12 per cento rispetto al totale) è risultata la quota di investimenti per rispondere ai bisogni quali l’integrazione, il lavoro e la casa (corsi di italiano per stranieri, laboratorio di cucito, Centro d’Ascolto, ecc.) e ciò anche alla luce dei minori investimenti necessari per il laboratorio di cucito, sul quale molte risorse sono state impiegate negli esercizi precedenti. Stabili rispetto al passato le quote riservate alla formazione e alla prevenzione (5,7%). Per quanto riguarda poi le risorse destinate ai bisogni primari la scarsa incidenza sul totale degli investimenti (non arriva nemmeno all’1 per cento del totale) è stato frutto di una scelta precisa “che limita l’elargizione diretta di aiuti economici alle persone, così da prevenire forme di assistenzialismo che non aiuterebbero certo a superare le loro condizioni di difficoltà”. Il “Pozzo di Giacobbe” ha comunque attivato il servizio di banco alimentare sostenuto quasi esclusivamente su beni materiali reperiti tramite donatori, mentre il Centro di Ascolto non necessita di risorse economiche poiché gestito esclusivamente da personale volontario. Il bilancio sociale del Pozzo di Giacobbe è scaribabile dal sito web www.pozzodigiacobbe-onlus.com.
A.B.

1 commento:

Rossano ha detto...

Grazie Andrea della nota approfondita e precisa che ci dedichi.