sabato 31 dicembre 2011

Buon anno nuovo ! "Ognuno faccia la propria parte".


Le premesse non sono buone... Comunque è importante non perdere mai la speranza ! Auguri a tutti, veramente di cuore, per un 2012 sereno e pieno di soddisfazioni e ... di salute.
Lasciamo l'anno vecchio con l'impegno ognuno a fare la propria parte perchè il periodo che ci aspetta sia il più possibile improntato sui valori veri della vita.

Andrea

Assegnati dal Comune i contributi a tre associazioni per la promozione e la valorizzazione del territorio. Il sindaco: "Fondi a beneficio di chi lavora per la città"



QUARRATA_ Sono stati assegnati dal Comune 4.515 euro di contributi al Centro Commerciale Naturale di Quarrata, Pro-Loco Quarrata e Amici della Querciola per le attività svolte durante il 2011 nell’organizzazione di manifestazioni legate alla promozione e valorizzazione del territorio e delle attività economiche locali.
" La scelta di contribuire alle spese sostenute da CCN, Pro-Loco e Amici della Querciola- si legge in un comunicato stampa - , è in linea con l'obiettivo, da tempo perseguito dall'Amministrazione Comunale di Quarrata, di favorire la conoscenza delle produzioni locali e di creare opportunità per i piccoli imprenditori e le piccole produzioni".
Nello specifico la Pro-Loco di Quarrata ha presentato richiesta di contributo per l'iniziativa organizzata nell'ambito del veglione di fine anno 2011-2012, “Amici della Querciola” per l'evento podistico organizzato in occasione del Settembre Quarratino, il “3° Trofeo Verde Città di Quarrata”, il Centro Commerciale Naturale ha infine chiesto il contributo a copertura delle spese sostenute per l’organizzazione della scorsa edizione del Magia&Dintorni.

“Questi - ha detto il sindaco Sabrina Sergio Gori - sono contributi che vanno a beneficio di chi lavora per la promozione del nostro territorio. Le manifestazioni che valorizzano Quarrata sono le benvenute, perché la rendono viva e centro di attrazione per tanti che vengono da fuori.
Abbiamo bisogno di essere vetrina per incoraggiare tanti a vedere ciò che offriamo: bellezze naturali, storico-artistiche, prodotti di qualità e un’accoglienza piena di gentilezza. Un grazie alle associazioni che lavora no per tutta la nostra città.”

a.b.

venerdì 30 dicembre 2011

Giovani e lavoro: prende forma anche a Pistoia il progetto "Policoro". Una risposta concreta della Chiesa al problema della disoccupazione. Giovedì 12 gennaio 2012 un incontro in Seminario



PISTOIA.  Giovedì 12 gennaio (ore 21) nell'aula magna del Seminario di Pistoia, in via Puccini, si svolge il primo incontro pubblico sul progetto Policoro, l'iniziativa di educazione al lavoro giovanile cui la diocesi di Pistoia – unica per il momento in Toscana - ha aderito e che sta concretamente muovendo i primi passi.

All'incontro sono invitati esponenti sia ecclesiali che istituzionali, sia professionali che sindacali interessati a dare un contributo per la concreta operatività del progetto.
 "Policoro" parte a Pistoia su specifica iniziativa di tre uffici pastorali della diocesi (Caritas, Giovani, Sociale e Lavoro) ma coinvolge l'intero tessuto ecclesiale.

Il primo passo è stata la nomina dell'animatore (nella persona di un venticinquenne: Alessio Genito) scelto dalla diocesi attraverso una procedura a visibilità pubblica, dopo un bando di concorso.
Referente diocesano del progetto è Edoardo Baroncelli mentre la sede è quella dell’ufficio pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Pistoia in via Puccini, 36.
Info: 0573-976133 oppure diocesi.pistoia@progettopolicoro.it



Ecco di seguito la scheda del progetto (a cura dell'equipe diocesana):

 «Non esistono formule magiche per creare lavoro. Occorre investire nell’intelligenza e nel cuore delle persone.» In questa frase di don Mario Operti, direttore dell’Ufficio nazionale problemi sociali e il lavoro CEI (1995-2000) prematuramente scomparso, può essere riassunto il cuore del Progetto Policoro. www.progettopolicoro.it
Cos’è quindi il Progetto Policoro? Alla base tre idee: giovani, Vangelo, lavoro.

Si tratta di un progetto della Chiesa italiana che tenta di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione in Italia, resa ancora più seria dall’attuale profonda crisi economica.
Policoro, città in provincia di Matera, è il luogo dove si svolse il primo incontro il 14 dicembre del 1995, subito dopo il terzo convegno ecclesiale nazionale tenuto a Palermo.
Il progetto procede su tre direttrici: evangelizzare il lavoro e la vita dei giovani proponendo loro la visione radicalmente alternativa che come cristiano abbiamo del rapporto tra persona e lavoro; educare e formare le coscienze, cioè aiutare i giovani a dare un senso e una dignità al lavoro; esprimere gesti concreti: idee imprenditoriali e reciprocità, cooperative, ditte individuali.
È la chiesa locale in tutte le sue componenti a farsi carico del progetto nella Diocesi.

Per sottolineare la scelta del metodo di lavorare insieme l'equipe diocesana del Policoro, in ogni diocesi in cui esso è attivato, è composta dai direttori di pastorale sociale, giovanile e Caritas diocesana, dal tutor e da un animatore di comunità.

 L’animatore è un giovane laico, inquadrato economicamente nel progetto, che, coadiuvato dal tutor e in sintonia con le tre pastorali e le filiere delle associazioni ed aggregazioni laicali, promuove il progetto nella diocesi.

La figura dell’animatore è di particolare importanza perché a lui è affidato il ruolo fondamentale e decisivo di essere di stimolo per altri giovani aiutandoli a guardare oltre l’incertezza, ad aprirsi al futuro, a mettere le gambe ai propri sogni confrontandoli con la realtà del territorio.
Policoro è un modo di stare della Chiesa dentro un territorio, con un progetto di evangelizzazione che non sia pura teoria ma vada verso le esigenze dei giovani, anche quelle lavorative. In un tempo in cui il lavoro scarseggia ha il senso di una coraggiosa novità chiedere ai ragazzi

Hai un sogno, un hobby, una passione che ti entusiasma, qualcosa che sai fare bene? Perché non provi a renderlo un lavoro entro certi criteri economici che non pensino solo al profitto ma guardino anche al bene delle cose?
L’intuizione fondamentale del Policoro è il lavorare insieme di diversi soggetti (ecclesiali, associativi, istituzionali) attorno allo stesso problema: la disoccupazione, la mancanza di orizzonti di senso.

Il progetto non è l’iniziativa di un singolo ufficio pastorale, ma l’azione di tutta la chiesa locale.
Il progetto punta a rendere i giovani, spesso vittime della rassegnazione, della precarietà e a volte dello sfruttamento, autentici protagonisti del rinnovamento nel «farsi costruttori di una nuova società».

Policoro resta al fondo un progetto di evangelizzazione che si pone come obiettivo quello di restituire ai giovani, in concreto, speranza per progettare il loro futuro, con coraggio e protagonismo.

Si tratta, in sostanza, di promuovere una nuova cultura del lavoro, inteso come realizzazione di sé, come orizzonte vocazionale di scoperta dei propri doni e dei propri talenti.

Per questo la nostra diocesi ha deciso di aderire a questo progetto per offrire un servizio ai giovani spesso disorientati e alla ricerca di futuro.

Policoro, con le sue oltre 500 cooperative dà lavoro a oltre 8.000 persone e ha permesso a migliaia di giovani di riscoprire il senso del loro impegno quotidiano e della loro vocazione alla vita e al lavoro, di esprimere i loro talenti rendendoli persone capaci di relazioni ecclesiali e sociali autentiche e di promuovere sviluppo.

Fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Pistoia


A Quarrata festa in piazza per festeggiare la fine del 2011 e l'arrivo del 2012. In Italia sarà un capodanno di crisi.


QUARRATA_ Nella “Città del Mobile” –questo anno senza botti per ordinanza del sindaco – come nel 2010 l’ultimo dell’anno sarà festeggiato in piazza Risorgimento.

Dalle ore 23 in poi su iniziativa dell’associazione Pro Loco Quarrata con il patrocinio del Comune di Quarrata e della Banca di Credito Cooperativo di Masiano è prevista una festa che vedrà la presenza dell’orchestra “Max Paula” ed un brindisi di cortesia con distribuzione di panettone a tutti i presenti.
Alla festa saranno presenti diverse associazioni di volontariato locali.

L’iniziativa vuole andare incontro a quei cittadini che non si possono permettere il lusso di festeggiare altrove.

Sul territorio sono previsti nei ristoranti e negli agriturismi i cenoni di fine anno. Molti festeggeranno la fine del 2011 e l’arrivo del 2012 nelle abitazioni private dove sono previste feste autogestite “anti crisi”.

Secondo Confesercenti in quattro su cinque, l'86 %, passeranno la notte di San Silvestro fra le mura domestiche.
I più fortunati nelle seconde case. Entrambi, mentre pensano alle tasse che col nuovo anno si abbatteranno sul mattone risparmiano sul cenone portando la spesa media a quota 92 euro a testa, il 12 % in meno dello scorso anno.
Crollano poi dal già modestissimo 7% al preoccupante 2% gli italiani che sceglieranno di cenare al ristorante.
Pochissima voglia di andare a ballare in discoteca: nel 2010 erano il 2%, quest'anno sono l'1%.
Soffrono persino gli agriturismi, generalmente amati per i prezzi concorrenziali.
La Cia (Confederazione italiana agricoltori) informa che il calo delle prenotazioni è del 10% rispetto allo scorso anno.
Rimangono stabili al 4%, e sembra sia l'unica buona notizia, coloro che non faranno alcun festeggiamento per Capodanno perché in difficoltà economica.
In compenso, ed era prevedibile, tutti si buttano sulle lenticchie. "I consumi del legume benaugurante - informa Coldiretti - a capodanno sono saliti, toccando 10 milioni di chili".


a.b.

"Botti" di fine anno vietati anche a Quarrata: il sindaco ha firmato una ordinanza valida fino al 9 gennaio 2012. Accolto l'appello dell'Enpa.


QUARRATA_ Dopo Pistoia anche a Quarrata saranno vietati i "botti" di fine anno. Sono varie le motivazioni che hanno portato il comune di Quarrata a vietare l’utilizzo di fuochi di artificio per tutto il periodo compreso fra oggi, 30 dicembre, e il 9 gennaio attraverso una ordinanza a firma del Sindaco Sabrina Sergio Gori.
Il Comune di Quarrata nella sua scelta ha raccolto l’appello dell’ENPA (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) che invitava le amministrazioni a bandire gli spettacoli pirotecnici di fine anno: un vero e proprio incubo per gli animali.
Secondo una stima dell’AIDAA (Associazione Italiana in difesa di Animali e Ambiente) infatti, sono circa 5.000 ogni anno le bestiole che muoiono a capodanno, fra le quali si contano oltre 500 cani ed altrettanti gatti, uccellini e creature del bosco che muoiono di crepacuore, terrorizzati dalle esplosioni e dal rumore. Spesso gli animali domestici scappano dal loro padrone tentando di fuggire al frastuono e nell’ipotesi peggiore rischiano di morire investiti da qualche macchina. Una vera e propria carneficina a cui tutti siamo chiamati a opporci con fermezza.
 Ma anche chi non fosse sensibile ai bisogni dei nostri animali non può che ritenere lo scoppio dei petardi nelle nostre strade, che nella maggior parte dei casi avviene senza alcun senso ma solo con l’obiettivo “di far casino”, un inutile rischio per la pubblica incolumità. Negli anni sono state davvero numerose le vittime di incidenti, più o meno gravi, spesso dovuti all’utilizzo di “botti” illegali.
Ma esiste un ulteriore aspetto, spesso considerato secondario, che ha generato questo divieto; i fuochi d’artificio sono infatti una fra le più dannose fonti di inquinamento. Si stima infatti che le polveri sottili e la diossina rilasciate durante un comune spettacolo pirotecnico siano paragonabili a quelle immesse nell’aria da un centinaio di impianti industriali e di smaltimento rifiuti.
Nell’ambito di un accordo stipulato con la Provincia di Pistoia e gli altri Comuni della Piana per l’organizzazione delle attività di prevenzione da fenomeni di inquinamento atmosferico, Quarrata si stà impegnando per la riduzione delle emissioni di polveri sottili. Per ridurre lo smog nelle nostre aree, oltre al divieto di uso e accensione dei fuochi d’artificio, è già stata approvata una ordinanza che vieta anche l’abbruciamento di residui vegetali nei terreni pubblici e privati del nostro territorio.
Ha dichiarato il Sindaco Sabrina Sergio Gori: “Questo divieto debba essere vissuto come un segno di civiltà e di rispetto reciproco perché è necessario per i cittadini essere consapevoli dei reali rischi che alcune abitudini comportano alla nostra salute e alla natura che ci circonda. Le ordinanze emesse in questi giorni vanno anche nella direzione di creare un maggior raccordo con le altre amministrazioni della zona per tutelare al meglio l’ambiente".

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Quarrata


giovedì 29 dicembre 2011

Un defibrillatore nella cattedrale di San Zeno. A Pistoia i Canonici del Capitolo impareranno a soccorrere gli infartuati. Una iniziativa in collaborazione con l'associazione "Curiamoci" nel ricordo del professor Umberto Maria Reali.



PISTOIA – Un defibrillatore semiautomatico sta per essere collocato nella Cattedrale di Pistoia e i Canonici del Capitolo (i sacerdoti – 12 in tutto – che sovrintendono alle celebrazioni religiose in Duomo) stanno per tornare a “scuola”: apprenderanno da medici e infermieri le tecniche per usare al meglio questa attrezzatura e, dunque, per salvare la vita a chi è colpito da arresto cardiaco.
Nella cattedrale toscana, primo caso in Italia, il PAD (così si chiamano i punti dove sono installati i defibrillatori) sarà inaugurato domenica prossima, 1 gennaio 2012, al termine della solenne Messa di inizio anno presieduta dal vescovo Mansueto Bianchi.

Lo specifico corso formativo per i Canonici si terrà nelle prime settimane dell'anno in modo da rendere operativa l'intera operazione voluta sia dal Capitolo della Cattedrale sia dall'associazione “Cuoriamoci”, una onlus pistoiese che a cinque anni dalla sua nascita ha donato oltre 100 defibrillatori nell'intero territorio provinciale: scuole, impianti sportivi, luoghi di aggregazione.

“Il nostro obiettivo – spiega il presidente Fabio Pronti, coordinatore nel Pronto Soccorso dell'ospedale cittadino – è diffondere la cultura non solo della prevenzione ma anche dell'immediato soccorso: la tecnica della defibrillazione precoce è l'unico metodo per salvare la vita di chi è colpito da arresto cardiaco, quando i minuti sono davvero preziosi per la sopravvivenza e quando l'assenza di ossigenazione può provocare danni cerebrali anche irreversibili”.


Umberto Maria Reali
Dopo aver distribuito, gratis, i DAE (defibrillatori semiautomatici) in molti spazi dove si tengono manifestazioni ed eventi sia sportivi che sociali, è sembrato significativo puntare su un ambiente come la prima chiesa cittadina nel contesto di una piazza (piazza Duomo) a elevato tasso di affollamento.

La cerimonia del primo gennaio – sottolinea Luigi Innocenti, consigliere promotore di “Cuoriamoci” - è pensata anche nel ricordo del professor Umberto Maria Reali, primo presidente dell'associazione e per molti anni anche responsabile diocesano del Movimento per la Vita, scomparso nel 2010 “dopo aver messo la sua professionalità medica a servizio della nostra missione per la lotta contro la morte cardiaca improvvisa”.

Nella cattedrale di San Zeno il DAE sarà collocato all'ingresso, nell'angolo fra le due bacheche con gli avvisi sacri.
“Il ringraziamento dell'intera Chiesa pistoiese ai volontari di “Cuoriamoci” per quello che hanno già fatto e per la significativa idea di coinvolgere uno spazio ecclesiale” è formulato da mons. Mansueto Bianchi.
“Sappiamo quanto preziosa sia, per salvare una vita, la rapidità dell'intervento in presenza di persone colpite da infarto e ci pare bello che il defibrillatore posto nella Cattedrale di San Zeno, con persone che lo sanno usare, sia sempre a disposizione di chi possa averne bisogno all'interno ma anche all'esterno della Chiesa, in una piazza dove sempre pulsa la vita”.
Fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Pistoia

Superati i limiti PM10, divieto di accendere fuochi all'aperto. Per i trasgressori multe da 83 a 500 euro. Il sindaco di Quarrata Sabrina Gori: "Consentito l'utilizzo del barbecue"



QUARRATA_ Fino al 31 marzo 2012  in tutto il Comune di Quarrata sarà vietato accendere i fuochi all’aperto per bruciare sterpaglie, stralci di potature e altro materiale verde derivante dall’attività agricola e di qualsiasi altro residuo provenienti da altro materiale con l’eccezione dell’utilizzo del barbecue.
Lo prevede una ordinanza del sindaco Sabrina Sergio Gori adottata a seguito di una riunione del tavolo tecnico (formato da rappresentanti della Provincia, dei Comuni della piana pistoiese, di ARPAT e della ASL 3;) del “Disciplinare organizzativo per l’attività di coordinamento della piana pistoiese per la riduzione delle emissioni di PM 10 e la prevenzione dei fenomeni di inquinamento atmosferico nella provincia di Pistoia”.
E’ questo il primo immediato provvedimento firmato dal sindaco di Quarrata conseguente al superamento dei limiti per la qualità dell’aria.
Nella riunione svoltasi il 6 dicembre scorso a Pistoia sono state decise infatti le azioni da intraprendere congiuntamente a seguito del superamento del valore limiti del PM10 nelle stazioni di rilevamento di qualità dell’aria di Pistoia e Montale.
I sindaci dei Comuni della Piana (fonte: Il Tirreno)
In quella occasione i medici della Asl 3 presenti hanno espressamente ricordato “le conseguenze dannose per la salute per esposizione di PM10 a livelli superiori ai valori di riferimento normativo e la necessità di limitare e prevenire gli eccessi di emissioni di tale inquinante con provvedimenti di tipo contingibile".
Questo provvedimento- che sarà adottato anche nei comuni di Agliana , Montale, Serravalle Pistoiese e Pistoia, ritenuto congiunto-contingibile per il periodo invernale (in cui a causa delle condizioni climatiche e delle emissioni aggiuntive quali sono da ritenersi quelle degli impianti di riscaldamento che porta ad un aumento della produzione e diffusione delle polveri sottili) è volto ad eliminare  una delle fonti di inquinamento che più di altre si verifica nel territorio e si pone quindi come “un’azione contingibile-concreta di prevenzione sanitaria”.
Per chi viola l’ordinanza è prevista una sanzione amministrativa pecunaria che va da 83,00 a € 500,00.
Il Comando della Polizia Municipale, unitamente agli altri Organi di Polizia, per quanto di competenza, sono stati incaricati dell'esecuzione della Ordinanza.
“I dati della qualità dell’aria rilevati dalle stazioni di monitoraggio ubicate nel territorio della piana pistoiese, formata dai comuni di Agliana, Montale, Pistoia, Quarrata, Serravalle Pistoiese e rappresentative delle condizioni di inquinamento atmosferico di detto territorio, dati controllati e validati dal dipartimento Provinciale di ARPAT di Pistoia- si legge nel testo dell’ordinanza- hanno evidenziato per quanto riguarda l’inquinante delle polveri sottili (PM10) un superamento, a partire dalle giornate di clima invernale, della media giornaliera di 50 μ/m3 in un numero di giorni che, per la centralina di Pistoia, pur non avendo raggiunto il limite massimo dei giorni consentiti, ha superato i 15 giorni e continua a mostrare il superamento e per la centralina di Montale ha già superato i giorni massimi nell’arco dell’anno indicati dalla normativa (n. 35)”.

a.b.

L'appello dei Giovani Idv di Pistoia: "Il Comune prevenga gli incidenti dinamitardi di fine anno".

PISTOIA_ Come ogni anno, l'avvicinarsi dei festeggiamenti di capodanno riaccende il pericolo legato ai petardi e i fuochi artificiali. Per questo, a Pistoia, la Giovanile di Italia dei Valori, tramite il Consigliere comunale Andrea Betti, sollecita l'Amministrazione a prevenire, con provvedimenti restrittivi, l'utilizzo di artifici pericolosi.
"I cosiddetti botti solitamente usati per il capodanno - spiega Federico Dall'Olio, Coordinatore provinciale Giovani Idv Pistoia - provocano ogni anno sul territorio italiano morti e feriti, fughe e terrore negli animali domestici e in anziani e bambini. Sono già oltre 830 comuni italiani in cui il divieto è già in atto. I dati sono stati resi noti dall’Aidaa, l’associazione italiana in difesa di animali e ambiente, una delle tante associazioni che si battono per far cessare festeggiamenti troppo rumorosi e dannosi soprattutto per gli animali e le persone".
"Per questo - spiega Dall'Olio - al fine di tutelare la sicurezza delle persone e di altri esseri viventi, per abbattere l'inquinamento ambientale e acustico, con la consapevolezza che si tratti solo dell’inizio di un percorso che porti ad un effettivo salto di civiltà, invitiamo, tramite il nostro Gruppo Consiliare, l'Amministrazione comunale ad assumere provvedimenti urgenti, sia dal punto di vista informativo, sia restrittivo, da tradursi in vere e proprie sanzioni per i trasgressori".
"Pensiamo - continua Dall'Olio - alla predisposizione di una specifica campagna informativa nelle scuole di sensibilizzazione della popolazione studentesca e a una campagna di sensibilizzazione ed educazione volta a far effettuare l’acquisto degli artifici pirotecnici esclusivamente presso esercizi commerciali autorizzati a tale tipologia di vendita, assicurandosi che gli stessi riportino apposita etichettatura".
"Proponiamo inoltre - aggiunge Dall'Olio - che il Comune proibisca, anche attraverso l'istituzione di apposite pattuglie di vigilanza con l'ausilio delle forze dell'ordine locali, di far esplodere petardi e botti riconosciuti come pericolosi e che siano venduti in forma itinerante su area pubblica gli artifici pirotecnici, fatta eccezione per gli articoli in libera vendita, cosiddetti declassificati. Per disincentivare l'uso di petardi pericolosi, sosteniamo infine l'adozione di sanzioni pecuniarie superiori ai cento euro".
"Divertirsi, a capodanno, è certo un diritto di tutti, giovani e non", conclude Dall'Olio. "Farlo a scapito della sicurezza, della quiete e dell'incolumità propria e altrui è un'abitudine fin troppo consolidata nei nostri veglioni che tutti, a partire dall'Amministrazione comunale, abbiamo il dovere di contrastare".

Fonte: Ufficio Stampa Idv Toscana


mercoledì 28 dicembre 2011

"A cena- Insieme per il futuro di Quarrata": Giovanni Dalì al circolo Mcl di Santonuovo.


QUARRATA_ Giovedì 29 dicembre alle ore 20,30 presso il circolo Mcl di Santonuovo il comitato elettorale di Giovanni Dalì, candidato del Pd alle elezioni Primarie del 29 gennaio prossimo, ha organizzato una cena sociale di cui alleghiamo il volantino di presentazione.
Si ricorda che nel corso dell’incontro “A cena-Insieme per il futuro di Quarrata” sarà presente anche il presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni.
Per informazioni e prenotazioni. 333-9438683 (Alessia) oppure 349-0909024 (Luis).
Dopo le festività natalizie il candidato (che oggi festeggia il suo compleanno, auguri !) ha ripreso- da ex corridore-  la sua “corsa” per spiegare ai cittadini le sue idee per il futuro di Quarrata.

a.b.

L'opinione dei lettori/ Verso le elezioni amministrative 2012: la "disillusione" di un ex Ds; la "visione politica" di un ex capogruppo di maggioranza. L'appello ai candidati ad esprimersi sulla "sostanza delle questioni".


QUARRATA_ A commento del nostro post sull' annuncio della candidatura di Giovanni Dalì e Marco Mazzanti alle Primarie del Pd in programma nel gennaio prossimo (http://andreaballi.blogspot.com/2011/12/mazzanti-e-dali-candidati-del-pd-alle.html) stanno sopraggiungendo molte riflessioni: alcune anonime, altre firmate. Quelle finora pervenute possono essere lette accedendo al link sovrastante.

Per chi non l’avesse ancora letto vogliamoperò riportare le parti salienti di un intervento di Domenico Alferi, ex consigliere comunale, che nella prima legislatura di Sabrina Sergio Gori ha fatto parte del partito di maggioranza (oggi Pd, allora Ds).

E’ un intervento dove bene si legge la disillusione su un clima palpabile a Quarrata e dove Alferi intende lanciare  alla cittadinanza ma anche ai suoi ex colleghi di partito e ai rappresentanti delle opposizioni alcuni spunti che vadano al di là delle “lamentazioni” fini  a se stesse da parte di “persone che poi si allineano e non proferiscono verbo”. 

Alferi mostra anche  stuporedi fronte al silenzio “di parte di quella cosidetta opposizione  (riferendosi a SeL, Idv, lista civica CittàPerTe, Udc) che potrebbe dire la sua e non lo fa, che potrebbero fare da cassa di risonanza ad una analisi comunque informata di un sistema di cui ha fatto parte in passato.

Tutto è partito da una “citazione” riportata dallo stesso Alferi “indicata soprattutto per il Pd nazionale e buona anche per il Pd di Quarrata” vale a dire “ex nihilo nihil fit” (nulla viene dal nulla- Lucrezio) a cui è seguito un botta-risposta con un lettore anonimo che aveva “apostrofatoDomenico Alferi come un “intellettuale”, capace di “parlare con idee di altre persone senza portare niente di proprio”. Nell’annunciare che “non voterà Marco Mazzanti alle prossime elezioni di Quarrata”, Domenico Alferi scrive:

“Premetto che non ho alcuna volontà di tornare a fare politica: spero che questo possa sgombrare il campo da retropensieri, e possa permettere a chi legge di cogliere solo la parte critica e costruttiva di quanto scriverò.

Per la gioia del nostro Anonimo, e per far sì che non si sbagli più su chi ha veramente le responsabilità dello stato politicamente ed economicamente pietoso di Quarrata, specchio del livello nazionale, dirò che sono stato consigliere comunale di Quarrata con la Sabrina, ma solo per brevissimo tempo.
Pensavo ai tempi che essere di sinistra comportasse una “superiorità morale”, e su questo mi sbagliavo. Ed in ogni caso, al governo c’era Berlusconi, e non credo ci sia mai stato livello più basso nella politica italiana del dopo guerra: anche un cane avrebbe amministrato e ci avrebbe rappresentato meglio.
Mi permetto quindi e adesso di confutare uno dei punti espressi dall’Anonimo Quarratino: no, io non ho contribuito a portare Quarrata al punto (bassissimo) in cui oggi è.
Dopo alcuni mesi di politica, infatti, mi sono reso conto che il mio partito, i DS, non sempre effettuavano scelte che andavano incontro alle esigenze della collettività; spessissimo questo avveniva su indicazioni provenienti “dall’alto”.
Potrei citare l’inceneritore, o la politica dell’acqua, delle casse d’espansione, dei lavori pubblici, senza considerare le questioni etiche.
Inoltre, a seguito della scelta di creare il PD, ho deciso di abbandonare, per ragioni anche e soprattutto legate a che tipo di idea e di idealità per il futuro si prefiggeva questo nuovo partito. Non coincidendo le idee del PD con le mie, mi sono dimesso… da tutto.
Oggi lavoro, e ne sono felice (specie di questi tempi): se avessi accettato di restare nel PD, probabilmente avrei conseguito anche qualche utilità personale, e comunque avrei continuano, seppur lentamente, a “salire” nella scala gerarchica del partito, in ragione del basso (ancora una volta bassissimo) livello esistente.
Credo si possa dire che questa scelta rappresenti una singolarità ed un’eccezione. Di questa scelta comunque sono personalmente orgoglioso.
Andiamo al punto: il problema non è essere o meno “intellettuali”, la qual cosa almeno nel mio caso ed a confronto con i miei “colleghi” di allora non è in discussione.
Non starò qui a spiegare la differenza tra erudizione e cultura: chi mi conosce, sa cosa penso, che idee ho (e se le ho), e cosa avrei voluto per la mia città.
Non ho mai smesso di studiare, di approfondire: ma questa è una “maledizione privata”, e poco importa con la nostra discussione. In ogni modo, su questo tema sono disponibile sempre al confronto, senza timori e anche con una certa dose di gratificazione personale.
Non voglio però che si possa usare la scusa dell’arroganza, o dell’inutile modestia: si tratta solamente di dati di fatto. Occorre smettere di dire di chi critica che è (solo) presuntuoso o poco umile: di fronte al fallimento, forse sarebbe meglio cambiare verso scelte di maggiore qualità.
E questo ci porta al punto: non si può continuare a pensare che si possa scegliere “delle brave persone” per cambiare la realtà… No, questo non basta. Non solo perché se devo farmi operare voglio un chirurgo, e non un liutaio o un operaio metalmeccanico. E non per disprezzo verso il chirurgo o l’operaio, ma semplicemente perché voglio salva la vita.

Ebbene, in questi anni ho conosciuto la Sabrina Sergio Gori, e non credo che abbia fatto bene. Ed ho conosciuto Marco Mazzanti (o Giovanni Dalì), e non credo che abbiano fatto bene, visto che entrambi hanno avallato tutte le scelte della Sabrina.
Si può discutere sulla mia opinione, ma non sul fatto che Quarrata sia messa male.  Oggi, uno degli aspetti più tristi della vicenda politica quarratina è proprio questo: sino a quando speravano di succedere l’uno all’altro, Marco, Giovanni e la Sabrina andavano d’amore e d’accordo, senza sollevare il minimo dubbio, e soprattutto senza discutere con la collettività le loro scelte. 
Appena l’una ha provato a fregare l’altro, ecco che si è scatenata la critica, e la contrapposizione.
Era un argomento che avevo già sollevato dopo le critiche di Claudio Bonfanti alla Sabrina: ebbene, come segretario dei DS Claudio non aveva detto una parola, per disciplina di partito come si diceva una volta, per contrastare l’involuzione in cui ci si stavano cacciando i DS creando il PD.
Oggi, la cosa più ridicola è che i candidati del PD richiamino il concetto di partecipazione, quando proprio questa è mancata nei DS e poi nel PD.

Veniamo all’ultimo punto: in questa epoca di “passioni tristi” (già, basterebbe leggere e studiare un po’, e si scoprirebbe che le cose sono state già tutte trattate, proprio da quegli intellettuali che oggi vogliamo far passare per “estrosi stronzi arroganti inutili”), come si può pensare che persone prive di fantasia, e di coraggio nel rischiare di innovare, e senza altra capacità che la buona volontà ed un minimo di conoscenza della macchina amministrativa, possano essere in grado di invertire la tendenza al fallimento ed alla passività che la nostra città sta riscontrando da lungo tempo?
Chi non rischia viene premiato, in questa società oscena, e chi obbedisce sale, anche se il prezzo è il mantenimento delle lobbies e dello stato di fatto che ci hanno condotto a questa incresciosa situazione.

Questa è stata la tragedia del PCI da Berlinguer in poi: una macchina infernale di mediocri burocrati che hanno scelto allievi ancor più mediocri per non essere messi in ombra. Ebbene, questo si deve combattere.

E non meglio stanno alcune forze che nell’attuale maggioranza si riconoscono o si sono riconosciute. C’è bisogno di “gente nuova”, dotata di competenza e passioni vere. Un mediocre può essere comunque una buona persona ed un buon amico, ma non certo un leader cui affidare il miglioramento di una collettività emotivamente affranta e economicamente allo stremo.
Inviterei quindi anche il nostro ospite, Andrea Balli, a sottolineare con i suoi articoli il fatto che probabilmente, nel dibattito attuale, si eccede nel gossip e nell’attacco personale, ma non si dice nulla sulle sostanza delle questioni: quali sono le proposte dei politici, e come pensano di attuarle con i pochi mezzi che hanno a disposizione?  Io aspetto, come cittadino e ancor più come uomo: e non voterò mai più “turandomi” il naso".

Al testo di Alferi ha risposto tra gli altri Roberto Guazzini che  nel congratularsi con lui (“che dice senza veli come stanno e come sono state le cose a Quarrata) tra l’altro scrive: “Vorrei vedere una classe politica coraggiosa che chiaramente si esprima su problematiche importanti (acqua, rifiuti, piani regolatori, ecc..). Voglio umanamente bene ai candidati (Dalì e Mazzanti, ndr) ma per me le posizioni politiche sono cosa seria… quella serietà che anche nello scontro più cruento fatto comunque di idee deve riemergere altrimenti la melmosa palude non farà mai crescere nessuno”.

Per molti aspetti interessante anche il contributo portato da Renata Fabbri (che ricordiamo in passato ha fatto parte della maggioranza avendo ricoperto il ruolo di capogruppo della Margherita ai tempi in cui Alferi sedeva sui banchi dei Ds, ndr).

“ Domenico, ci conosciamo da diversi anni e benché le nostre idee non collimino su tanti temi,  - scrive Renata Fabbri - è sempre piacevole, arricchente e stimolante il confronto e lo scambio d'opinione. Soprattutto quando pone interrogativi, tenta un'analisi della situazione che non sia solo il “mi garba/non mi garba”, “lui mi è più simpatico”, oppure se non riduce le valutazioni a “è un amico”, “grazie a lui ho ricevuto”. 
Mi rammarico che dinanzi a delle argomentazioni le risposte siano beffarde, oppure un assordante silenzio: non s'ha capacità di argomentare oppure si pensa che continuino ad essere sufficienti soluzioni facili per non dire semplicistiche, demagogiche o populiste?
Che piaccia o no, in politica come altrove, credo non ci sia bisogno di improvvisazione o di navigazione a vista, di coltivare solo il piccolo, casomai a scapito di una visione che, nel caso di Quarrata, includa un progetto di respiro maggiore a quello che abbiamo vissuto negli ultimi decenni.

Si, la crisi non è solo di Quarrata, non è solo del sistema Toscana, va oltre e riguarda soprattutto come porsi dinanzi ad un mondo che non bussa più alle nostre porte ma vi è entrato di prepotenza, scardinando i già fragili equilibri, e senza chiederci il permesso.
Il Comune deve star dietro al suo “piccolo” mondo, ascoltare la gente che ha bisogno dell'istituzione, deve necessariamente avere i piedi piantati per terra per dare risposte, soprattutto quando le risorse diventano scarse.
Ma la testa deve essere in grado di comprendere come gira il mondo, se vogliamo tentare di levarne le gambe, e - come scrivi – non è sufficiente “scegliere delle brave persone per cambiare la realtà”. Occorrerebbero delle brave persone brave.
Una volta erano i partiti che seriamente si ponevano la questione. Poi ha preso il sopravvento altro. E questi sono i risultati di uno scadimento al quale non si è riusciti (o non si è voluto) porre argine. Ma tant'è, trasversalmente, e non solo in politica.
Chi ha voglia di conoscere sa: già Platone metteva in guardia dalle conseguenze dei comportamenti demagogici legati all'acquisizione del consenso. La politica affidata all'emozione, casomai “prêt-à-porter”, s'illude di non avere bisogno... con tutto ciò che comporta”.

“ Ribadisco- ha risposto Domenico Alferi - comunque, e senza alcun tono polemico, che pare evidente che l'amministrazione di Quarrata, in questi anni, non si sia rivelata all'altezza del suo compito. Quel che mi domando è perchè dobbiamo continuare a votare sempre i soliti volti, anche a livello nazionale, quelle stesse persone che non sono riuscite nel loro compito di migliorare le condizioni di una collettività.  Mi domando perchè si deve continuare a giustificare la mediocrità, quando non addirittura l'incapacità, solo perchè si tratta di "brave persone". Mi domando perchè dire la verità deve essere confuso con l'avere un atteggiamento arrogante o beffardo.  Ecco quel che mi (e vi) chiedo: considerando in che stato si trova l'Italia (e Quarrata non ne è che una minima speculare parte) non mi sembrano interrogativi fuori luogo”.

A.B.

Confermato anche per il 2012 il mercato di filiera corta a Quarrata. L'assessore Giovanni Dalì: "Cercheremo una sede fissa per la vendita di prodotti a Km 0"



QUARRATA_ L’Amministrazione Comunale di Quarrata ha confermato per il 2012 lo svolgimento del progetto “Mercato dei produttori o della filiera corta”: il mercato dedicato alla vendita diretta di prodotti freschi e di stagione da parte dei produttori agricoli del territorio, eventualmente completato anche dall’offerta di prodotti del piccolo artigianato e della ristorazione locale.

Lo scopo del progetto, realizzato grazie alla collaborazione con Coldiretti e l’Associazione “Agrimercato” di Pistoia e che ha trovato un ottimo riscontro da parte della cittadinanza, è quello di favorire la conoscenza delle produzioni locali di qualità, di promuovere l’incontro diretto tra produttori e consumatori, di accorciare la filiera d’acquisto eliminando i passaggi intermedi, creando opportunità per i piccoli imprenditori e le piccole produzioni per dare vita ad un modello di sviluppo sostenibile.

L’Assessore alle Attività Produttive Giovanni Dalì ha dichiarato: “Questo progetto, nato per creare un rapporto di vera fiducia fra consumatori e produttori, ha dimostrato in questo anno tutte le sue potenzialità tanto da essere portato in piazza da una volta ogni 15 giorni, cadenza inizialmente stabilita, a tutte le settimane. E’ importante, oggi come mai, riuscire a perseguire un’economia sostenibile, che riesca a ridurre sia la mobilità di merci e di persone, con conseguente riduzione dell’inquinamento e della produzione dei rifiuti.
L’obiettivo che come amministratori ci siamo posti è quello di proseguire questa esperienza, tentando di trovare una sede fissa per la vendita di prodotti a km 0. Un particolare ringraziamento va alla Coldiretti per la collaborazione senza la quale questa iniziativa non si potrebbe realizzare”.

Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Quarrata


martedì 27 dicembre 2011

"Un anno difficile, di crisi e tensioni sociali. Saranno viabilità, mobilità e lavoro le sfide della provincia di Pistoia per il 2012. Conferenza stampa di fine anno per il presidente Federica Fratoni.

PISTOIA_ Quello che ci lasciamo alle spalle non è stato un anno facile, attraversato da una grande crisi economica ancora in atto e da preoccupanti tensioni sociali in tutto il paese, che anche il nostro territorio ha vissuto i prima linea.
A partire dagli atti vandalici e dagli episodi di rivendicazione che si sono verificati a distanza di alcuni mesi nei confronti di amministratori locali e rappresentanti sindacali, agli atti incivili e dannosi verso enti e associazioni di soccorso e di assistenza, fino all’ultima tragedia accaduta Firenze. Si tratta di fatti che hanno ambiti e connotazioni diverse, ma che rappresentano comunque la spia di un disagio collettivo e di una inquietudine sociale serpeggiante. Da qui la riflessione e insieme l’appello più volte ripetuto nel corso dell’anno alla necessità di ricercare i valori di democrazia e libertà, che sono a fondamento della nostra carta costituzionale e promuovere la memoria storica nel suo messaggio attuale.
Un richiamo che non a caso si sposa con le celebrazioni per il 150 anno dell’Unità d’Italia, che hanno visto anche nel nostro territorio grande partecipazioni e tanti appuntamenti nel corso dell’anno.

In questo contesto anche la Provincia si è fatta promotrice del progetto Binari d’Italia, sviluppando una forte sinergia con i soggetti del territorio, per promuovere e valorizzare la ferrovia Porrettana.
Una iniziativa che, se da un parte, ci ha permesso di riscoprire un bellissimo percorso e ha prodotto finora grandi successosi, dall’altra si è sovrapposta proprio al dibattito sulla salvaguardia della linea ferroviaria, con il tagli imposti dalla Regione e la necessità di preservare il valore storico e la funzione strategica di un patrimonio collettivo.
In generale quella del trasporto pubblico locale è una situazione che ha risentito dei fortissimi tagli alle risorse degli enti locali, con un inevitabile ridimensionamento dei servizi e disagi per la collettività.
Federica Fratoni
Purtroppo lo scenario che abbiamo davanti non è roseo, con un ulteriore ridimensionamento del 5% per il 2012 e la gara regionale prevista per il  2013, che dovrà vedere gli enti impegnati soprattutto a garantire le aree più periferiche e le fasce più deboli della popolazione.

Saranno proprio la viabilità e la mobilità le sfide più importanti per l’anno a venire, insieme anche alla continua attenzione nei confronti della ripresa economica e occupazionale del territorio.

Dal punto di vista delle infrastrutture le  novità più importanti sono quelle legate alla terza corsia autostradale, con la realizzazione del casello di Montecatini e delle barriere fonoassorbenti a Monsummano, e al potenziamento della tratta ferroviaria Pistoia Montecatini, con gli interventi di adeguamento tecnologico sulla tratta e le opere sostitutive dei passaggi a livello nella Valdinievole.

Sul versante economia e lavoro, se l’impegno della Provincia nel 2011 è stato sempre a fianco delle aziende e dei lavoratori, con i numerosi tavoli per le unità di crisi, il contatto diretto con le realtà locali, attraverso il tour organizzato da Confartigianato e l’attività di Pistoia Futura, la collaborazione con i vivaisti, recentemente premiati alle fiere internazionali Euroflora e Flormart, le misure a sostegno dell’occupazione e l’operato fondamentale dei centri per l’impiego, il 2012 si apre subito con la questione Ansaldobreda, con l’incontro del prossimo 10 gennaio, nel quale Manfellotto finalmente  illustrerà ai sindacati il piano di risanamento, così a lungo atteso.
Le vicende legate ad Ansalobreda e Finmeccanica hanno visto un forte coinvolgimento di tutto il territorio, enti, associazioni di categoria e parti sociali, fino alla Regione Toscana, con la richiesta unanime di un politica industriale chiara, di rilancio dell’intero settore ferroviario, e soprattutto un risanamento aziendale che non chieda ulteriori sacrifici ai lavoratori, ma sia equamente distribuito anche  su quel livello manageriale che ha dimostrato di non essere all’altezza dei suoi compiti.

Anche in ambito turistico l’impegno è stato grande, con dati che confermano una crescita del settore, nonostante le difficoltà economiche seguite alla cancellazione delle Apt e alla necessità di riorganizzare il sistema di informazione sul territorio, sviluppando la sinergia con tutti gli attori che ne fanno parte.
Un esempio, la collaborazione con Abetone, Cutigliano, Consorzio Multipass e Doganaccia 2000, che ha permesso una sistemazione più funzionale degli uffici di informazione, il progetto interregionale per la predisposizione del bollettino neve delle stazioni turistiche invernali emiliane e toscane,  e il posizionamento delle webcam interattive di alta quota.

Costante l’impegno anche sul fronte culturale, con i successi riscossi dall’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, il Festiva Sentieri Acustici, e in campo sociale, con Campus Albachiara, le iniziative per i giovani e l’emergenza profughi, che ha visto la risposta fin termini di ospitalità da parte del nostro territorio.

A fronte di una manovra finanziaria che ha decretato la cancellazione delle Province e nell’ottica di un progetto di riforma istituzionale, che auspico trovi nell’are metropolitana la soluzione di governo ottimale per la competitività del territorio e l’interesse dei cittadini, progetto al quale stiamo lavorando con la Provincia di Firenze e quella di Prato, il prossimo anno sarà senza dubbio un anno di svolta. 
Insieme alla verifica politica di metà mandato ho intenzione di continuare nella direzione già tracciata di alleggerimento della macchina amministrativa.
Nel 2011 abbiamo ridotto il numero dei dirigenti e non effettuato nuove assunzioni per i pensionamenti, nel 2012, fatte le dovute valutazioni, ci sarà una riduzione del numero di assessori per la quale ho già chiesto di avviare la modifica dello statuto dell’ente. Un segnale necessario, che non vuole sminuire l’importanza del lavoro fin qui svolto.

A conclusione di questa lunga riflessione, mi preme rivolgere a tutti un caro augurio di buone feste.
L'anno che si sta chiudendo ha messo a dura prova famiglie, imprese, enti e territorio in generale. L'auspicio è che il 2012, nelle prove certamente non facili che ancora ci attendono, possa dare a breve quei segnali di cambiamento e di ripresa dei quali il paese ha bisogno all’insegna di una rinnovata coesione sociale e speranza per il futuro.

Federica Fratoni  

Fonte: Ufficio Stampa della Provincia di Pistoia