domenica 18 dicembre 2011

Giovanni Dalì per Quarrata. Il coraggio, l'impegno, la concretezza. La presentazione ufficiale della candidatura alle Primarie del Pd al "Polo Tecnologico".


QUARRATA_Ha usato la metafora del ciclista ed ha utilizzato come gadget un piccolo cipresso per spiegare il senso della sua candidatura alle primarie del Pd.
Giovanni Dalì’, l’assessore alle attività produttive, allo sport e al rischio idraulico del comune di Quarrata ha  scelto una formula giovane – modello tipo Renzi, con manifesti, un blog già attivo, aprendo una “pagina” ed un “gruppo” su Facebook – il tutto curato da un gruppo di collaboratori in gran parte provenienti dai GD-Giovani Democratici di  Quarrata.
La macchina organizzativa è partita ottenendo già un successo di pubblico durante la presentazione della candidatura  svoltasi ieri pomeriggio. 
La sala del “Polo Tecnologico Libero Grassi” era stracolma di sostenitori e di “osservatori” (100-150 persone).
Senza contare il “parterre de rois” con in prima fila oltre al sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori, il presidente della provincia di Pistoia Federica Fratoni, i consiglieri regionali Gianfranco Venturi e Caterina Bini, l’assessore ai lavori pubblici della provincia di Pistoia Mauro Mari.
Una platea delle grandi occasioni  che ha assistito ad una serie di interventi “pro candidatura Dalì” dove si sono alternati rappresentanti politici e della società civile.
A presentare  Thomas Gargano, della segreteria provinciale dei Giovani Democratici di Pistoia:
“Giovanni da subito – ha esordito- mi è sembrato un candidato che ha interpretato al massimo lo spirito del Pd che ha al suo interno diverse anime e cerca una sintesi tra i vari contenuti. Mi ha colpito da subito per la sua energica stretta di mano. Credo sarà capace di affrontare questo percorso nel miglior modo possibile e penso da vincitore”.
E’ toccato poi a Mauro Mari, quarratino doc, attualmente assessore provinciale a Pistoia ma in passato anche vicesindaco a Quarrata presentare Giovanni Dalì.
“Mi lega a lui - ha detto - una lunga vicenda umana e un legame di 36 anni con la frazione di Caserana, fatto di consuetudini e non di formalismi. A Caserana per lo più ci siamo visti sempre per parlare dei problemi di Quarrata. Sono stato entusiasta quando si è cominciato a ragionare della candidatura di Dalì. Principalmente per due motivi: perché è uno che non ha paura a prendere decisioni e proprio per questo sono  sicuro che saprà decidere in quanto conosce già strumenti della pubblica amministrazione; ma anche perché è residente alla Caserana e si è occupato dei fiumi, motivo in più per la candidatura. L’ho conosciuto durante una assemblea dove si parlava per l’appunto dei fiumi. La fase che si presenta- quella cioè delle Primarie- prevede una freschezza ed una adattività alla guida e so che Giovanni ha queste capacità”.
“Circa un anno fa  Quarrata fu invasa- ha detto il sindaco Sabrina Sergio Gori – di volantini di protesta. In un anno è stato costruito grazie all’apporto di Giovanni un progetto per Quarrata che sta dando importanti frutti. Oggi in questa sede mancano alcune persone che si trovano in Cina per portare il nome di Quarrata attraverso il suo prodotto tipico: il mobile. Giovanni è una persona coraggiosa, schietta, vera; è un uomo. Una persona che ha le caratteristiche migliori per guidare un processo. Dovrà avere l’umiltà di mettersi a servizio (tra l’altro è anche un ottimo cuoco..). Lui da tempo si è messo al servizio di alcuni settori dell’amministrazione comunale, dove non si è limitato a governare l’esistente ma ha saputo fare scelte coraggiose. Nei campi dove si è cimentato ci ha dato garanzie !”.
Leonardo Galigani, consigliere comunale del Pd a Quarrata, ha spiegato i motivi del suo appoggio totale alla candidatura di Dalì: “Io sono qui ed appoggio Giovanni in questa avventura. L’avere accettato la sfida ridà un significato  fondamentale alle ricchezze del Pd e al meccanismo delle elezioni Primarie perché si ridà voce agli elettori e ai simpatizzanti del Pd. Giovanni ha le qualità per vincere questa sfida e quindi il nostro compito da ora in poi sarà quello di convincere chi non c’è. Le Primarie sono un momento di confronto e non di scontro, una opportunità per il partito di crescere e rafforzarsi. Quarrata è una terra di energie e di idee. Ha una grande storia di impresa basata sul distretto del mobile, che tanto successo ha avuto in tutta Italia. Io sono convinto che Giovanni possa rappresentare davvero un collettore di idee in quanto è una persona che sa ascoltare la gente. E’ la persona giusta che può tirare il filo rosso e far diventare la nostra città un laboratorio di idee e di aggregazione”.
Fin qui le testimonianze “locali” di chi si è trovato in questi anni a lavorare a fianco di Dalì.
E’ stata quindi la volta dei rappresentanti istituzionali “esterni”. In primis, il presidente della provincia Federica Fratoni. “Sono convinta che le Primarie a Quarrata saranno un grande esercizio democratico dove poi tutto il partito si ricompatterà attorno al candidato sindaco che risulterà vincitore. Le Primarie servono a selezionare il candidato più competitivo. Sarà una esperienza massacrante ma bellissima. Giovanni oltre alle tre caratteristiche che lo contraddistinguono, oltre al coraggio, all’impegno e alla concretezza ha due tratti: l’umanità e la responsabilità. Ha la testa nel Comune e il cuore tra la gente. Riesce a fare tesoro delle esperienze personali. Sta rendendo un servizio alla comunità”.
“Oggi- ha proseguito Fratoni- servono amministratori oculati e quindi è fondamentale l’esperienza. Il rinnovamento viene da sé: l’importante è che ci sia una cultura etica alla base, una disponibilità al dialogo e all’impegno. Alla famiglia di Giovanni, alla moglie, al figlio, ai genitori è chiesto un sacrificio. La famiglia dovrà sostenerlo. Sono certa che raggiungerà lo scrigno da sindaco. Riportare la gente a votare servirà anche a valorizzare l’importante lavoro fatto dall’amministrazione comunale di Quarrata”.
Ha portato il suo sostegno anche l’ex presidente della provincia nonchè consigliere regionale del Pd Gianfranco Venturi.
“La buona politica- ha detto – si fa iniziando da questo livello e Dalì ha tutte le carte in regola e tutte le caratteristiche per rappresentare al meglio Quarrata”.
Per il consigliere regionale Caterina Bini “dallo stesso manifesto si vede il Giovanni vero. Vestito sportivo, persona semplice, uno di noi. Da come si presenta è di sicuro il migliore candidato sindaco per Quarrata. C’è oggi crisi della politica , una crisi seria e preoccupante e quindi per  recuperare credibilità ci vogliono persone vere che fanno vedere quello che sono. Ma è anche un periodo difficile con un clima assai pesante dove stanno crescendo gli estremi anche nella politica e quindi servono persone che sappiano unire invece di dividere. E Giovanni è uno di questi. Credo che sarà un sindaco capace di unire il suo territorio”.
A favore della candidatura si sono espressi anche Nicolin Gieloshi (un imprenditore albanese residente a Quarrata da 16 anni), Donato Di Francesco, ambulante e presidente del comitato del mercato settimanale del sabato, Vittorio Leporatti (Ac Quarrata Olimpia), Gino Giuntini (rappresentante di una società di basket).

L’assessore all’Welfare del Comune di Firenze Stefania Saccardi, arrivata direttamente dalla manifestazione di solidarietà indetta dai senegalesi, a nome anche di Massimo Mattei  ha dato dei consigli al candidato: “Quando le Primarie sono fatte bene sono una cosa incredibile ma serve orientare la propria attenzione non solo alla città ma anche più in là. Servirà affermare soprattutto una idea di città che deve includere e non escludere, dove tutti- se stanno nelle regole- devono convivere. Chi governa ha il compito di tenere insieme la bellezza (come armonia delle cose, attenzione, non rassegnazione alle cialtronerie) con la sofferenza sempre più dilagante di chi vive nella marginalità”.

Dopo una lunga attesa è intervenuto Giovanni Dalì. “Mi sono mosso cercando un consenso e chiedendo un aiuto non solo per Quarrata. Non ho però cercato il consenso dando delle promesse. Mi sono sentito sempre pià responsabile di una idea e di un progetto che guarda lontano”. 
Riferendosi al manifesti realizzato per l’occasione ha precisato: “E’ la classica posizione di un corridore prima del via con la faccia tranquilla. Ma come il corridore vi prometterò che quando arrivo al traguardo sarò diverso, anche più brutto, stanco, sfinito. Ho scelto di farmi fotografare in un vivaio dove si vede sullo sfondo il ponte sull’Ombrone. Io voglio essere questo ponte, fare da collegamento tra la politica da cui provengo e le persone. Mi dispiace troppo che la politica oggi sia lontana dalla gente. Dal parlamento anche per colpa dei nostri parlamentari del Pd sono sparite le realtà vere delle nostre città. Mi preoccupa anche l’atteggiamento del Pd che sta sostenendo un governo che sembra non conosca più i problemi delle nostre imprese, delle famiglie che non sanno più come arrivare a fine mese. La politica per me è uno strumento ma è anche un servizio”.
“Attorno a me- ha aggiunto – vedo che c’è voglia di fare e grande entusiasmo. Lo stesso Galigani potrà calamitare molte energie nuove. C’è infatti bisogno oggi di un vento nuovo e tutti insieme abbiamo il dovere di fare partecipare la gente. La partecipazione vera è adesso, è ora. La partecipazione vera non è dire <io fo il sindaco e tu l’assessore>. Sono convinto che si perda solo se si ha l’ambizione personale: se invece si lavora per portare un granello al granaio allora anche se si perde si è vinto”.
“Prima di accettare la sfida- ha proseguito il candidato - volevo capire chi avevo dalla mia parte e dove insieme si voleva andare. Questo pomeriggio ci sono amici provenienti dall’esperienze politiche passate, rappresentanti del mondo dello sport  e dell’impresa. Persone che mi sostengono e credono nella mia candidatura. Altra questione da valutare è stata quella del programma che è stato fatto insieme al Pd ed è qualcosa di nuovo. Poi c’è la questione delle alleanze: le alleanze per me sono una cosa fondamentale e non credo sia solo una questione di simboli da porre sulle schede ma è un patto da fare insieme con i cittadini. Il nostro compito è quello di ridare dignità e speranza alla gente attraverso una idea politica”.
Nell’ultima parte della presentazione – sollecitato da alcune domande di Thomas Gargano Dalì ha accennato ad alcune linee programmatiche legati all’agricoltura, al distretto vivaistico, al commercio, al problema del rischio idraulico e all’aspetto idraulico.
Si è quindi commosso salutando uno dei figli del compianto Piergiorgio Giacomelli, il primo presidente del consiglio comunale di Quarrata, già assessore ai servizi sociali e allo sport ai tempi della giunta anomala e definito da Dalì “uno dei suoi tre grandi maestri”.

Su richiesta stessa di Giovanni Dalì ha concluso l’incontro il segretario comunale del Pd di Quarrata  Arianna Benigni. Con un augurio: “Spero che la competizione sia tranquilla e serena da parte di entrambi i candidati (l’altro – Marco Mazzanti presenterà la propria candidatura alle Primarie venerdì 23 dicembre alle ore 21 al “Parco Verde”, ndr). L’impegno che chiedo ad entrambi è di correre poi per l’unico candidato sindaco che uscirà vincente dalle Primarie del 29 gennaio prossimo".

Ecco cosa dice di sé Giovanni Dalì (fonte blog giovannidalìxquarrata):

Vi parlo di me perché ritengo sia giusto presentarmi a chi, con il proprio voto, sceglierà il candidato sindaco per Quarrata.

Sono nato alla Caserana il 28 dicembre del 1964, in una giornata particolarmente piovosa, tant’è che la levatrice fece molto in fretta a farmi nascere, perchè in paese c’era grande preoccupazione che l’Ombrone straripasse.

Vivo a Quarrata con mia moglie Silvia, nostro figlio Omar, Giotto e Romeo.

Faccio il vivaista, ho una grande passione per la cucina, sono un instancabile cercatore di funghi e amante della natura. Dopo una breve parentesi calcistica, compagna della mia gioventù è stata la bicicletta, con cui ho gareggiato nella categoria dilettanti fino a 23 anni.

Da sempre sono appassionato di politica e, negli ultimi anni, ho fatto l’assessore al Comune di Quarrata con deleghe alle attività produttive, alle finanze e, negli ultimi tempi, anche allo sport.

Andrea Balli

9 commenti:

Anonimo ha detto...

E' veramente incredibile! Sono dieci anni che Dali' e' assessore della Sabrina. Se ha fallito lei, lui no? E se non ha fallito, perché parla di " ritornare tra la gente"? Mari, Venturi, Fratoni, Bini, Sabrina Gori, quarratini, volete continuare così, auguri.....

Anonimo ha detto...

Dalì? No grazie!

Anonimo ha detto...

Io credo che sarebbe ora di cambiare non solo sindaco ma anche assessori,ecc.ecc. un pò di nuovo a Quarrata è indispensabile x vedere se cambia qualcosa in meglio...

Anonimo ha detto...

e certo, peggio di quelli che ci sono ora è propio impossibile

Vittorio Leporatti ha detto...

Ognuno di noi è libero di esprimere le proprie vedute, in modo democratico e libero, però dovrebbe avere anche il coraggio di non nascondersi dietro un deprimente "Anonimo". Se si è convinti di qualcosa e lo si pubblica bisogna metterci la faccia. Che piaccia o no (a me si) Giovanni Dalì sta dando spazio a molti giovani, cosa che a Quarrata non sta facendo nessuno (o quasi). Il cambiamento è questo cari signori...

Anonimo ha detto...

Caro Vittorio, sei troppo giovane per conoscere il fatto che essere anonimi è semplicemente un modo per evitare di avere contrasti o essere esclusi da privilegi destinati solo agli "amici", politicamente parlando. Solo quando la politica non avrà più atteggiamenti di ostracismo verso i cittadini "avversi" ma li riterrà tutti allo stesso piano considerandoli democraticamente uguali, allora verrà fuori quello che chiami coraggio di metterci la faccia. Il primo passo, nei confronti dei cittadini, lo deve fare la politica... SEMPRE!
l.b.

Vittorio Leporatti ha detto...

E' infatti per l'assenza di promesse o posti già assegnati che ho scelto, da cittadino "normale" e non appartenente a nessun partito politico di appoggiare la candidatura di Giovanni Dalì.
Ho già avuto modo di dire che ho accettato il suo invito proprio perchè non mi è stato promesso qualcosa affinchè mi impegnassi,ma mi è stato chiesto (senza condizione alcuna) di sposare una linea politica nuova e un progetto diverso dai canoni abituali.
Sul non voler arrivare a scontri purtroppo non mi trovi in sintonia con il tuo pensiero: penso infatti che si possa discutere, anche in maniera aspra su qualsiasi questione e mantenere comunque rapporti personali ottimi (siamo adulti anche se giovani, è una questione di buon senso).
Possono sembrare frasi scontate quelle che negano accordicchi preeletorali volti a raccogliere voti a destra e a manca, ma in questo caso è stato proprio così. Ahime non tutti stanno agendo allo stesso modo, ma stanno lavorando secondo i canoni antichi che tu hai citato nel tuo intervento.
Non so se otterremo un grande risultato o se usciremo sconfitti dalle urne, ma in ogni caso saremo fieri di aver provato a far valere le nostre idee in maniera pulita e corretta. Questo non potrà proprio togliercelo nessuno.
Saluti

Anonimo ha detto...

La tua passione è ammirevole,caro Vittorio, ma la realtà attuale è un'altra cosa. Per esemplificare ci sono zone di Quarrata privilegiate e altre meno ci sono cittadini privilegiati e altri meno, aziende privilegiate e altre meno. Pur se tutto nei termini di legge, gli iter burocratici possono diventare pesanti o leggeri a seconda del soggetto. Pertanto diventare "nemici" può voler dire avere maggiori difficoltà. Riconosco che è un vizio tutto italiano, ma l'atteggiamento deve cambiare dall'alto. L'augurio è quello che possa essere il momento buono, ma fino a prova contraria...
l.b.

Anonimo ha detto...

Ma tutti questi notabili si sono mai visti a Quarrata? Sicuramente per arrivarci (Mari escluso) hanno dovuto dare un'occhiata a Google Maps. Parlano e parlano, ma la conoscono la nostra realtà. La realtà di una città che ha una sola strada di accesso, una città nella quale bisogna andarci apposta, fuori dalle vie di comunicazione. Ma cosa vogliono ora? Ma se ne stiano a casa loro.