QUARRATA_ Nel periodo estivo scatta la fase di attenzione per gli incendi boschivi anche sul territorio di Quarrata.
L’Amministrazione Comunale, come ogni anno, invita alla massima cautela e al buon comportamento soprattutto coloro che frequentano i parchi ed i boschi, invitando alla prudenza e a segnalare tempestivamente ogni episodio o situazione a rischio.
Il Comune, in collaborazione con la VAB, mette a disposizione 24 ore su 24 una squadra si supporto al servizio attivato dalla Provincia di Pistoia, che si avvale del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco.
Nella frazione di Buriano, in località Acqua Buona, inoltre, è anche presente un laghetto, da dove è possibile attingere acqua in caso di necessità.
“L’invito – sottolinea l’Assessore ai Lavori Pubblici Marco Mazzanti - è quello ad un comportamento adeguato e alla massima prudenza per chi frequenta i boschi del Montalbano, il parco di Villa La Magia e tutti i luoghi dove in questo periodo basta davvero poco per provocare un incendio. La raccomandazione è quella di non accendere fuochi, non bruciare residui vegetali, non abbandonare mozziconi di sigarette ancora accesi che potrebbero provocare danni spesso irrimediabili ai valori paesaggistici e naturalistici del territorio”.
Per tutte le segnalazioni di avvistamenti incendi si possono contattare i numeri telefonici 115 per i Vigili Del Fuoco, 1515 del Corpo Forestale dello Stato, 0573-409003 della Sala Operativa Provinciale oppure, nelle ore notturne, il numero verde 800425425 della Sala Operativa Regionale.
Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Quarrata
sabato 31 luglio 2010
Inceneritori da chiudere. Lettera aperta al Consigliere Regionale Del Carlo (Udc)
PISTOIA-PRATO-FIRENZE. Come ricevuto volentieri pubblichiamo la lettera aperta al Consigliere Regionale Giuseppe Del Carlo redatta dal Coordinamento dei Comitati della Piana di Fi-Po-Pt inviata anche al Presidente del Consiglio Regionale, a tutti i Consiglieri ed alla Stampa Toscana
Gentile Consigliere,
Abbiamo letto sulla stampa della presa di posizione del Consigliere Regionale dell'UDC Giuseppe Del Carlo che sul recente sequestro dell'inceneritore di Falascaia a Pietrasanta, denuncia gli incredibili ritardi per cui , rispetto alle prime segnalazioni sull'inquinamento dell'acqua avvenute nel'aprile 2009 (anche se problemi di inquinamento del suolo e dell'aria erano già stati segnslati dai comitati da anni), solo ora hanno portato alla chiusura e sequestro dell'inceneritore per grave contaminazione (metalli pesanti e diossine) arrecata alle acque del torrente Baccatoio.
Giuseppe Del Carlo dice di condividere le preoccupazioni dei cittadini e dei comitati e dichiara che è "La Regione deve garantire la sicurezza degli impiantidi smaltimento dei rifiuti con monitoraggi costanti e assicurare tempestività di intervento, ANCHE SOSTITUENDOSI ALLE AMMINISTRAZIONI INADEMPIENTI".
Su queste affermazioni non possiamo che essere concordi e confidiamo nel suo intervento di Consigliere Regionale per operare affinchè siano chiusi anche l'inceneritore di Montale e di Baciacavallo che come è noto e confermato da una campagna di campionamento fatta da ARPAT e ASL su matrici ambientali e biologiche (cibi prodotti in area di ricaduta dei due inceneritori), stanno contaminando in maniera pesante e irreversibile tutta l'area.
Cittadini, comitati e associazioni ambientaliste dal 2007 (quando fu reso noto che per almeno 75 giorni l'inceneritore di Montale aveva emesso diossine e furani ben oltre- quasi 7 volte superiori - ai limiti massimi previsti dalla legge) hanno chiesto che si intervenisse ALMENO emettendo le ordinanze di divieto di consumo e commercializzazione dei cibi prodotti nelle aree interessate (come prevede la legge - d.lgs 158/2006 - e come normalmennte viene fatto in situazioni analoghe).
Dal luglio 2007 purtroppo niente è accaduto.
Per denunciare tutto questo silenzio e facendo nostro quanto lei stesso oggi sostiene circa l'obbligo di intervento da parte della regione, dopo inascoltate richieste e il silenzio a fronte di una diffida fatta il 23 marzo 2010, abbiamo deciso di sostenere la presentazione di un ATTO DI DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FIRENZE , non solo verso i Sindaci dei territori interessati, ma anche al PRESIDENTE DELLA REGIONE ROSSI, per l'inazione nei confronti della pesante situazione di contaminazione dei cibi che le popolazioni sono costrette a subire, quando invece sarebbe dovuto intervenire in sostituzione dei sindaci inadempienti in virtù della art 32 L.833/78 – e delle leggi regionali di attuazione, secondo cui in materia di sanità e igiene (comma 3) “sono emesse dal Presidente della Giunta regionale e dal Sindaco ordinanze di carattere contingibile e urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del suo territorio comprendente più comuni e al territorio comunale”; nonché, quanto alle competenze dei sindaci per i poteri di ordinanza in materia di sanità l’art.50 del Testo Unico Enti Locali (TUEL);
Confidando nel suo contributo e intervento le inviamo il testo della DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FIRENZE depositata il 23 luglio 2010.
La ringraziamo per l'attenzione e le auguriamo buon lavoro.
Il Coordinamento dei Comitati della Piana di Fi-Po-Pt
Per opportuna conoscenza riportiamo il comunicato stampa con l’intervento del consigliere Udc Del Carlo
INCENERITORE DI FALASCAIA. DEL CARLO (UDC): “GRAVE VICENDA. A RISCHIO SALUTE CITTADINI. RISPOSTE CERTE”.
“La Regione deve garantire la sicurezza degli impianti di smaltimento rifiuti con monitoraggi costanti e assicurare tempestività di intervento, anche sostituendosi alle amministrazioni inadempienti”. È il commento di Giuseppe Del Carlo, capogruppo Udc in consiglio regionale, dopo la risposta dell`assessore Bramerini a una sua interrogazione sul sequestro dell’inceneritore di Falascaia e il procedimento penale nei confronti di TEV per reati di scarico non autorizzato e di attività di gestione dei rifiuti non autorizzata.
Le prime segnalazioni – ha ricostruito l`assessore - sullo stato ambientale del torrente Baccatoio risalgono all’aprile 2009 quando Arpat rileva la presenza di diossine e metalli pesanti; contemporaneamente da avvio alle procedure per l’identificazione del responsabile dell’inquinamento e invita la Provincia di Lucca ad emettere un’ordinanza per la bonifica del sito.
Segue nel mese di maggio l’ordinanza della Provincia n.179 che viene sospesa dal TAR per vizi procedurali;. Arpat riprende nell’ottobre 2009 gli accertamenti prelevando ulteriori campioni i cui risultati arrivano con nota dell’11 febbraio 2010. Solo con ordinanza n. 149 del 12 maggio 2010 la Provincia ordina a TEV di provvedere al piano di caratterizzazione del torrente. Segue il sequestro dell’impianto nel luglio 2010.“Questa vicenda è veramente grave – afferma Del Carlo; non è possibile che trascorra così tanto tempo dall’accertamento di sostanze inquinanti all’intervento concreto sulla struttura: condivido la preoccupazione della popolazione residente che teme per la propria salute e comprendo anche le reazioni di movimenti e comitati.
La Regione deve garantire la sicurezza degli impianti con monitoraggi costanti e assicurare tempestività di intervento di fronte a situazioni intollerabili, sostituendosi, se necessario, alle amministrazioni inadempienti come nel caso di quella della Provincia di Lucca. E’ inutile o comunque insufficiente parlare ancora di commissioni di tecnici e amministratori; urgono risposte certe e immediate
Gentile Consigliere,
Abbiamo letto sulla stampa della presa di posizione del Consigliere Regionale dell'UDC Giuseppe Del Carlo che sul recente sequestro dell'inceneritore di Falascaia a Pietrasanta, denuncia gli incredibili ritardi per cui , rispetto alle prime segnalazioni sull'inquinamento dell'acqua avvenute nel'aprile 2009 (anche se problemi di inquinamento del suolo e dell'aria erano già stati segnslati dai comitati da anni), solo ora hanno portato alla chiusura e sequestro dell'inceneritore per grave contaminazione (metalli pesanti e diossine) arrecata alle acque del torrente Baccatoio.
Giuseppe Del Carlo dice di condividere le preoccupazioni dei cittadini e dei comitati e dichiara che è "La Regione deve garantire la sicurezza degli impiantidi smaltimento dei rifiuti con monitoraggi costanti e assicurare tempestività di intervento, ANCHE SOSTITUENDOSI ALLE AMMINISTRAZIONI INADEMPIENTI".
Su queste affermazioni non possiamo che essere concordi e confidiamo nel suo intervento di Consigliere Regionale per operare affinchè siano chiusi anche l'inceneritore di Montale e di Baciacavallo che come è noto e confermato da una campagna di campionamento fatta da ARPAT e ASL su matrici ambientali e biologiche (cibi prodotti in area di ricaduta dei due inceneritori), stanno contaminando in maniera pesante e irreversibile tutta l'area.
Cittadini, comitati e associazioni ambientaliste dal 2007 (quando fu reso noto che per almeno 75 giorni l'inceneritore di Montale aveva emesso diossine e furani ben oltre- quasi 7 volte superiori - ai limiti massimi previsti dalla legge) hanno chiesto che si intervenisse ALMENO emettendo le ordinanze di divieto di consumo e commercializzazione dei cibi prodotti nelle aree interessate (come prevede la legge - d.lgs 158/2006 - e come normalmennte viene fatto in situazioni analoghe).
Dal luglio 2007 purtroppo niente è accaduto.
Per denunciare tutto questo silenzio e facendo nostro quanto lei stesso oggi sostiene circa l'obbligo di intervento da parte della regione, dopo inascoltate richieste e il silenzio a fronte di una diffida fatta il 23 marzo 2010, abbiamo deciso di sostenere la presentazione di un ATTO DI DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FIRENZE , non solo verso i Sindaci dei territori interessati, ma anche al PRESIDENTE DELLA REGIONE ROSSI, per l'inazione nei confronti della pesante situazione di contaminazione dei cibi che le popolazioni sono costrette a subire, quando invece sarebbe dovuto intervenire in sostituzione dei sindaci inadempienti in virtù della art 32 L.833/78 – e delle leggi regionali di attuazione, secondo cui in materia di sanità e igiene (comma 3) “sono emesse dal Presidente della Giunta regionale e dal Sindaco ordinanze di carattere contingibile e urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del suo territorio comprendente più comuni e al territorio comunale”; nonché, quanto alle competenze dei sindaci per i poteri di ordinanza in materia di sanità l’art.50 del Testo Unico Enti Locali (TUEL);
Confidando nel suo contributo e intervento le inviamo il testo della DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FIRENZE depositata il 23 luglio 2010.
La ringraziamo per l'attenzione e le auguriamo buon lavoro.
Il Coordinamento dei Comitati della Piana di Fi-Po-Pt
Per opportuna conoscenza riportiamo il comunicato stampa con l’intervento del consigliere Udc Del Carlo
INCENERITORE DI FALASCAIA. DEL CARLO (UDC): “GRAVE VICENDA. A RISCHIO SALUTE CITTADINI. RISPOSTE CERTE”.
“La Regione deve garantire la sicurezza degli impianti di smaltimento rifiuti con monitoraggi costanti e assicurare tempestività di intervento, anche sostituendosi alle amministrazioni inadempienti”. È il commento di Giuseppe Del Carlo, capogruppo Udc in consiglio regionale, dopo la risposta dell`assessore Bramerini a una sua interrogazione sul sequestro dell’inceneritore di Falascaia e il procedimento penale nei confronti di TEV per reati di scarico non autorizzato e di attività di gestione dei rifiuti non autorizzata.
Le prime segnalazioni – ha ricostruito l`assessore - sullo stato ambientale del torrente Baccatoio risalgono all’aprile 2009 quando Arpat rileva la presenza di diossine e metalli pesanti; contemporaneamente da avvio alle procedure per l’identificazione del responsabile dell’inquinamento e invita la Provincia di Lucca ad emettere un’ordinanza per la bonifica del sito.
Segue nel mese di maggio l’ordinanza della Provincia n.179 che viene sospesa dal TAR per vizi procedurali;. Arpat riprende nell’ottobre 2009 gli accertamenti prelevando ulteriori campioni i cui risultati arrivano con nota dell’11 febbraio 2010. Solo con ordinanza n. 149 del 12 maggio 2010 la Provincia ordina a TEV di provvedere al piano di caratterizzazione del torrente. Segue il sequestro dell’impianto nel luglio 2010.“Questa vicenda è veramente grave – afferma Del Carlo; non è possibile che trascorra così tanto tempo dall’accertamento di sostanze inquinanti all’intervento concreto sulla struttura: condivido la preoccupazione della popolazione residente che teme per la propria salute e comprendo anche le reazioni di movimenti e comitati.
La Regione deve garantire la sicurezza degli impianti con monitoraggi costanti e assicurare tempestività di intervento di fronte a situazioni intollerabili, sostituendosi, se necessario, alle amministrazioni inadempienti come nel caso di quella della Provincia di Lucca. E’ inutile o comunque insufficiente parlare ancora di commissioni di tecnici e amministratori; urgono risposte certe e immediate
Approvato il progetto "Abitare l'Arte: laboratorio di prototipi e design"
QUARRATA_ La Giunta Comunale ha approvato il progetto definitivo “Abitare l’arte: laboratorio di prototipi e design” , uno degli interventi considerati meritevoli dalla Regione Toscana e finanziati nell’ambito dei bandi PIUSS (Piano Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile).
Il progetto nasce per sostenere e sviluppare una peculiarità produttiva del territorio di Quarrata: l’industria del mobile ed il suo intreccio con la ricerca artistica ed il design.
Da sempre, infatti, la struttura economica della città è caratterizzata da una forte presenza di produzione del mobile imbottito a cui si affianca una qualificata produzione tessile, sviluppatasi anche grazie alla capacità di tante imprese di utilizzare designer di alto profilo per consentire la loro crescita e specializzazione diventando importanti punti di riferimento a livello nazionale ed internazionale.
La decisione di creare un laboratorio di prototipi e design è stata decisa per attivare un sistema in grado di rispondere ai bisogni delle imprese che oggi, in un momento di crisi mondiale, sentono il bisogno di un rinnovamento e di una nuova promozione dei propri prodotti.
Con il sistema di laboratori previsto dal progetto ci saranno occasioni di confronto e di scambio di esperienze fra le imprese, designer e figure professionali del settore del marketing di impresa, che porteranno ad una specializzazione ed a nuovi metodi produttivi per competere sul mercato nazionale e internazionale.
Il punto di incontro fra artisti e le attività economiche del territorio sarà Villa La Magia, dove si svolgeranno i laboratori e dove i progetti d’arte delle aziende quarratine si realizzeranno per poter essere commercializzati.
Gli spazi interni della villa medicea diventeranno così sede di tutte le attività previste dal progetto, non solo laboratori ma anche convegni, mostre, esposizioni legati alle attività produttive del territorio.
L’obiettivo ambizioso è quello di unire un mondo tradizionalmente considerato improduttivo come quello dell’arte, con il tessuto produttivo di Quarrata, in un progetto comune di valorizzazione della città e di crescita dell’intera economia locale.
“Un altro importante tassello del PIUSS, che porterà benefici a Quarrata.” - ha dichiarato il sindaco Sabrina Sergio Gori.
“Dall’Europa arriverà un sostegno alle nostre attività produttive locali, che potranno utilizzare la Magia come occasione e luogo per rilanciare la nostra economia, in un modo e con strumenti nuovi e moderni”.
fonte: Ufficio Segreteria del Sindaco
Democrazia Partecipativa: ecco la prima richiesta "ufficiale" della "Commissione".
QUARRATA_ E’ stata protocollata il 27 luglio scorso all’Ufficio Protocollo del Comune la prima richiesta “partecipativa” dei cittadini. Oltre 240 firme (245 per l’esattezza) raccolte nelle frazioni di Olmi e Vignole (un documento di 38 pagine) sono state poste a sostegno della richiesta di servizi primari in una zona del territorio comunale.
I cittadini tornano a chiedere – questa volta all’interno di un percorso partecipativo avvallato dagli stessi componenti della commissione per la partecipazione recentemente nominata - acquedotto, metanodotto e illuminazione pubblica per tutti i cittadini di Via Podere delle Lucciole , Via Castello Biagini , tratto intermedio di via Galigana,tratto Via Mollungo,tratto Via Case Gori; ma anche l’ illuminazione pubblica per tutta Via di Mezzo e la riasfaltatura (tratto vicino alla chiesa di Vignole). Nell’occasione della presentazione del primo percorso partecipativo la Commissione per la partecipazione, eletta il 4 Giugno 2010 dal Consiglio Comunale e dalle associazioni iscritte allalbo del Comune, composta da Daniele Manetti , Simone Drovandi e Tommaso Pieragnoli ha tenuto una conferenza stampa in via Castello Biagini a Olmi. La Commissione pur riconoscendo che il percorso partecipativo può essere fatto in modo molto informale , ha fatto presente che alcuni punti essenziali del Regolamento per la Partecipazione (logistici, organizzativi, politici, ecc ) devono essere ancora discussi con il Sindaco Sabrina Sergio Gori, gli assessori ed i tecnici comunali preposti.
“Ad oggi tutto questo non è stato fatto – spiega Daniele Manetti - quindi il primo percorso partecipativo servirà anche a chiarire tutti i punti in sospeso, per organizzare al meglio la struttura e far funzionare velocemente ed in modo corretto il percorso della Democrazia Partecipata nel nostro Comune”. Durante la conferenza stampa è stato ricordato che lo strumento della Partecipazione può essere utilizzato da tutti i cittadini.
“La Commissione per la Partecipazione è a disposizione di tutti i cittadini delle frazioni del Comune di Quarrata per portare avanti le loro istanze e le loro richieste più urgenti ed impellenti”.
a.b.
sabato 24 luglio 2010
Finanziate le opere di mitigazione idraulica per la piscina comunale. Arriva l'impianto antincendio alla scuola di Catena.
QUARRATA_ Con il voto contrario di Udc, CittàPerTe, An-Pdl e Fi-Pdl è stata approvata dal consiglio comunale la quinta variazione al bilancio di previsione 2010 e al Pluriennale 2011-2012: le variazioni pari a 168.944 euro nella parte corrente e per 227.000 euro negli investimenti non sono andate a modificare gli equilibri finanziari del Comune.
Con il provvedimento adottato è stato possibile effettuare una serie di storni e modifiche sia in entrata che in uscita che permetteranno di far fronte alle esigenze emerse nei vari servizi.
Tra queste segnaliamo i 25.114 euro stanziati dal Comune per far fronte alle spese legali dovute alla notifica di tre ricorsi riferiti al nuovo regolamento urbanistico; i 31.728 euro che serviranno per i corsi di formazione dei lavoratori (decreto legge 81.2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro) e la manutenzione dell’impianto aspirante della mensa centralizzata di via Lippi; 25.000 per sostenere le spese di materiale igienico-sanitario presso l’asilo nido e la mensa comunale e per adeguare le previsioni relative alle utenze dell’acquedotto all’effettivo andamento dei consumi.
Mediante l’applicazione di una quota parte dell’avanzo di amministrazione del 2009l’ufficio Lavori Pubblici ha programmato una serie di nuovi lavori per 188.000 euro.
In particolare 60.000 euro serviranno per dotare la scuola di Catena dell’impianto antincendio e 83 mila euro per i lavori di mitigazione idraulica della piscina comunale di Vignole, cifra non preventivabile fino al momento della stesura del progetto definitivo inviato al Comune nel giugno scorso. .
La variazione di bilancio ha registrato tra le entrate oltre a 81.843 euro relativi alla compartecipazione Irpef per l’adeguamento delle previsioni iniziali di bilancio all’importo effettivamente assegnato dal ministero, anche i contributi assegnati dalla Regione Toscana per 45.746 euro di cui 40.000 riferite al contributo per le politiche giovanili e la restante cifra per gli interventi di salute rivolti agli anziani nel periodo estivo; quelli dell’azienda Usl 3 di Pistoia (4.480 euro) per il progetto relativo alla erogazione di pasti senza glutine
“Il plesso di Catena – ha spiegato il vicesindaco di Quarrata Marco Mazzanti – è datato negli anni e necessitava dell’impianto antincendio richiesto tra l’altro dai Vigili del Fuoco dopo un recente sopralluogo. Grazie alle politiche mirate negli anni disponiamo di scuole moderne e funzionanti già dotate di impianti antincendi ma ci sono ancora piccole scuole periferiche che ne sono prive. Per quanto riguarda le opere di regimazione idraulica in programma a Vignole queste serviranno esclusivamente alla struttura polivalente e al parcheggio della piscina (entrambe pubbliche): degli 83 mila euro previsti 11 mila saranno accantonati per alcuni collaudi che non possiamo fare con il nostro personale”.
a.b.
Con il provvedimento adottato è stato possibile effettuare una serie di storni e modifiche sia in entrata che in uscita che permetteranno di far fronte alle esigenze emerse nei vari servizi.
Tra queste segnaliamo i 25.114 euro stanziati dal Comune per far fronte alle spese legali dovute alla notifica di tre ricorsi riferiti al nuovo regolamento urbanistico; i 31.728 euro che serviranno per i corsi di formazione dei lavoratori (decreto legge 81.2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro) e la manutenzione dell’impianto aspirante della mensa centralizzata di via Lippi; 25.000 per sostenere le spese di materiale igienico-sanitario presso l’asilo nido e la mensa comunale e per adeguare le previsioni relative alle utenze dell’acquedotto all’effettivo andamento dei consumi.
Mediante l’applicazione di una quota parte dell’avanzo di amministrazione del 2009l’ufficio Lavori Pubblici ha programmato una serie di nuovi lavori per 188.000 euro.
In particolare 60.000 euro serviranno per dotare la scuola di Catena dell’impianto antincendio e 83 mila euro per i lavori di mitigazione idraulica della piscina comunale di Vignole, cifra non preventivabile fino al momento della stesura del progetto definitivo inviato al Comune nel giugno scorso. .
La variazione di bilancio ha registrato tra le entrate oltre a 81.843 euro relativi alla compartecipazione Irpef per l’adeguamento delle previsioni iniziali di bilancio all’importo effettivamente assegnato dal ministero, anche i contributi assegnati dalla Regione Toscana per 45.746 euro di cui 40.000 riferite al contributo per le politiche giovanili e la restante cifra per gli interventi di salute rivolti agli anziani nel periodo estivo; quelli dell’azienda Usl 3 di Pistoia (4.480 euro) per il progetto relativo alla erogazione di pasti senza glutine
“Il plesso di Catena – ha spiegato il vicesindaco di Quarrata Marco Mazzanti – è datato negli anni e necessitava dell’impianto antincendio richiesto tra l’altro dai Vigili del Fuoco dopo un recente sopralluogo. Grazie alle politiche mirate negli anni disponiamo di scuole moderne e funzionanti già dotate di impianti antincendi ma ci sono ancora piccole scuole periferiche che ne sono prive. Per quanto riguarda le opere di regimazione idraulica in programma a Vignole queste serviranno esclusivamente alla struttura polivalente e al parcheggio della piscina (entrambe pubbliche): degli 83 mila euro previsti 11 mila saranno accantonati per alcuni collaudi che non possiamo fare con il nostro personale”.
a.b.
venerdì 23 luglio 2010
Sette nuovi appartamenti e un parcheggio di 300 metri quadri in via dei Cipressi a Ferruccia
QUARRATA_ La Giunta Comunale ha approvato nei giorni scorsi il progetto, presentato da alcuni cittadini, che prevede la costruzione di un fabbricato residenziale ed un parcheggio pubblico in via dei Cipressi, in località La Ferruccia.
Grazie al Regolamento Urbanistico, infatti, adottato dal Comune nel 2008, via dei Cipressi, attualmente di proprietà privata, potrà essere urbanizzata e nell’area vicina saranno costruiti sette nuovi appartamenti ed un parcheggio pubblico di 300 mq.
I proponenti eseguiranno le opere di urbanizzazione, per un costo di circa 80 mila euro, per conto del Comune, mentre la realizzazione del parcheggio pubblico di circa 34.800 euro sarà a loro spese.
“Gli strumenti dati dal nostro Regolamento Urbanistico - sottolinea l’Assessore all’Urbanistica e Edilizia Luca Gaggioli - consentono diverse operazioni fra cui anche quella di realizzare parcheggi pubblici senza nessun onere per il Comune, legando l’attuazione di un lotto edificabile alla realizzazione di un’area di sosta pubblica. Dopo quello di Valenzatico, si crea così un altro spazio pubblico che consente di dare un ulteriore servizio ai cittadini in una zona importante come quella della Ferruccia”.
fonte: Ufficio Stampa Comune di Quarrata
Ambiente/ La Piana è avvelenata. I comitati si appellano alla Procura e denunciano il presidente della Regione Toscana Rossi e i sindaci
PISTOIA-PRATO-FIRENZE_ E’ di oggi la notizia della presentazione da parte del coordinamento dei comitati della Piana di Firenze-Prato e Pistoia insieme al Forum ambientalista nazionale, di una denuncia alla procura di Firenze contro il presidente della Regione Enrico Rossi, i sindaci di Prato, Pistoia, Montale, Quarrata, Agliana, Montemurlo e il presidente della Provincia di Pistoia.
Alla base della denuncia – come è stato spiegato alla stampa - la mancata emissione di ordinanze di divieto al consumo e alla commercializzazione di quanto prodotto nell'area di ricaduta dell'inceneritore di Montale (Pistoia), a seguito dello sforamento delle emissioni di diossina del 2007.
L'iniziativa e' stata illustrata a Firenze dall'avvocato Carlo Tamburini insieme, tra gli altri, ad Adriana Pagliai del coordinamento dei comitati e Ciro Pesacane presidente del Forum ambientalista.
" Lo scorso marzo - hanno spiegato i presentatori - abbiamo diffidato Rossi e i sindaci affinche' ognuno, per propria competenza, emettesse le ordinanze di divieto a consumare e commercializzare prodotti e cibi nelle zone contaminate. La situazione e' peggiorata e dalle analisi volontarie a cui si sono sottoposte due madri della zona, si sono riscontrati livelli alti di diossine nel latte materno".
I presentatori hanno sottolineato che "dagli amministratori non abbiamo avuto riscontri o risposte, ne' hanno preso provvedimenti. Per questo, con la denuncia alla Procura, vogliamo accertare se vi siano aspetti penalmente rilevanti come il rifiuto in atti di ufficio o il reato di avvelenamento colposo degli alimenti".
Ecco di seguito il comunicato stampa congiunto del Forum Ambientalista Nazionale - Coordinamento dei Comitati della Piana FI – PO - PT
Il 27 marzo 2010, il Forum Ambientalista, il Comitato per la chiusura dell'inceneritore di Montale e i Cittadini Uniti Montemurlesi, supportati dall'Avv. Claudio Tamburini HANNO DIFFIDATO (con un atto opportunamente notificato a ciascuno) il PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA TOSCANA il Presidente della Giunta Provinciale di Pistoia e i sindaci dei Comuni di Montale, Quarrata, Agliana, Pistoia, Montemurlo e Prato, affinchè questi ognuno per le proprie competenze, emettesero le giuste e opportune ordinanze di divieto al consumo e alla commercializzazione di quanto prodotto in area di ricaduta degli inceneritori di Montale e di Baciacavallo. Le motivazioni di tale richieste, originano dalla preoccupazione per le massive emissioni di diossine (quasi 7 volte i limiti consentiti dalla legge) fuoriuscite per almeno 75gg nel 2007 dall'inceneritore di Montale, nonché dalla conoscenza (se pur tardiva e incompleta) dei risultati sui monitoraggi ambientali e biologici eseguiti su campioni biologici e su animali (in particolare polli) in area di ricaduta dell'inceneritore, e che hanno costantemente dimostrato la grave contaminazione da diossine e PCB in tutta l'area.
Nonostante questi dati, i Sindaci – ordinati per legge a tutelare la salute dei cittadini - non hanno provveduto ad emettere le necessarie ordinanze di divieto di consumo e commercializzazione di quanto prodotto nelle aree contaminate. La situazione è certamente peggiorata dopo che sono stati resi noti i risultati delle analisi volontarie a cui si sono sottoposte due madri di Agliana e Montale che hanno fatto analizzare il latte con cui nutrivano i figli neonati.
Ebbene il latte di quelle madri contiene livelli molto alti di diossine, ma la cosa più preoccupante è che il profilo emissivo di 12 molecole diossino simili appartenenti ai Policlorobifenili (PCB dioxin – like) riscontrati nei campioni di latte materno, sono del tutto sovrapponibili al profilo dei PCB emessi dall'impianto di incenerimento (dati dello stresso gestore e di ARPAT) e al profilo dei PCB riscontrati nella carne di pollo. Neppure questo però è stato sufficiente a convincere amministrazioni ed enti di controllo (ASL e ARPAT) ad agire finalmente per la tutela della salute dei cittadini., in particolare delle future generazioni.
Neppure i dati sulla contaminazione dell'acqua, compresa quella potabile, sono riusciti a smuovere gli amministratori dalla fatalistica accettazione di una contaminazione che (a loro dire) rappresenta il prezzo del benessere.
Aria, cibo e acqua, niente è più sicuro e la sensazione che se ne ricava è che quella fonte di inquinamento che si fa finta di cercare, in realtà sia ampiamente conosciuta, ma altrettanto protetta.
Per questo visto che neppure a seguito dell'atto di diffida e nonostante la situazione si sia aggravata, niente si è mosso né sul versante Regione né su quello dei Comuni dell'area pistoiese e della stessa Provincia di Pistoia, (le uniche risposte, per'altro assai parziali e intelocutorie sono arrivate dal Comune di Prato, verso il quale sono in corso richieste di ulteriori dettagli), ci vediamo costretti a presentare una denuncia alla Procura della Repubblica, affichè questa, atraverso l'ampia documentazione che abbiamo messo loro a disposizione, voglia valutare se nei fatti denunciati susssistano a carico del Presidente della Regione e dei Sindaci diffidati, responsabilità penalmente rilevanti
Forum Ambientalista Nazionale - Coordinamento dei Comitati della Piana FI – PO - PT
Da lunedì 26 luglio sarà pubblicato il bando per le aree a pianificazione differita
QUARRATA. Da lunedì 26 luglio sarà pubblicato il bando per partecipare alla procedura competitiva e comparativa delle aree a pianificazione differita.
Grazie al nuovo Regolamento Urbanistico, infatti, sarà data la possibilità a singoli concorrenti e anche a raggruppamenti, di presentare proposte che saranno valutate in base ai diversi elementi di interesse pubblico, individuati sulla base di esigenze specifiche.
Il bando, tra le varie condizioni, specifica anche la quantità massima di edificabilità assegnabile che è fissata fino a 25.000 mq per le nuove edificazioni ad uso residenziale, fino ad 8.000 per quelle ad uso commerciale, direzionale e terziario, e fino a 20.000 mq per quelle ad uso produttivo.
Le domande, con tutti i vari documenti richiesti allegati, devono essere presentate all'Ufficio Protocollo, in via Vittorio Veneto 2, entro il 22 dicembre 2010.
"Si tratta di un nuovo strumento urbanistico per gestire l'attuazione delle aree di espansione e solo chi presenterà la proposta migliore in termini di qualità e ritorno pubblico si aggiudicherà l'edificabilità - sottolinea l'Assessore all'Urbanistica ed Edilizia Luca Gaggioli. E' una grande opportunità per integrare interessi privati e pubblici, oltre ad essere una spinta a migliorare gli interventi di trasformazione del territorio, dando nuovo slancio all'attività edilizia. Si potranno edificare fino a 53.000 mq di superficie, ma con grande attenzione per la qualità ambientale e sociale, per un maggiore benessere di tutti i cittadini. E' la risposta - conclude Gaggioli - alla richiesta di tanti cittadini, delle imprese e dei professionisti per un piano che offrisse nuove possibilità all'economia locale ma in un quadro di maggiore equità e sostenibilità".
Il testo del bando, con tutte le informazioni necessarie e dettagliate della procedura, è consultabile e scaricabile dal sito internet del Comune.
Le richieste di chiarimenti dovranno essere fatte con le modalità previste dal bando, rivolgendosi alla Segreteria organizzativa.
Per informazioni è possibile telefonare al numero 0573-771214, 771225.
Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Quarrata
Grazie al nuovo Regolamento Urbanistico, infatti, sarà data la possibilità a singoli concorrenti e anche a raggruppamenti, di presentare proposte che saranno valutate in base ai diversi elementi di interesse pubblico, individuati sulla base di esigenze specifiche.
Il bando, tra le varie condizioni, specifica anche la quantità massima di edificabilità assegnabile che è fissata fino a 25.000 mq per le nuove edificazioni ad uso residenziale, fino ad 8.000 per quelle ad uso commerciale, direzionale e terziario, e fino a 20.000 mq per quelle ad uso produttivo.
Le domande, con tutti i vari documenti richiesti allegati, devono essere presentate all'Ufficio Protocollo, in via Vittorio Veneto 2, entro il 22 dicembre 2010.
"Si tratta di un nuovo strumento urbanistico per gestire l'attuazione delle aree di espansione e solo chi presenterà la proposta migliore in termini di qualità e ritorno pubblico si aggiudicherà l'edificabilità - sottolinea l'Assessore all'Urbanistica ed Edilizia Luca Gaggioli. E' una grande opportunità per integrare interessi privati e pubblici, oltre ad essere una spinta a migliorare gli interventi di trasformazione del territorio, dando nuovo slancio all'attività edilizia. Si potranno edificare fino a 53.000 mq di superficie, ma con grande attenzione per la qualità ambientale e sociale, per un maggiore benessere di tutti i cittadini. E' la risposta - conclude Gaggioli - alla richiesta di tanti cittadini, delle imprese e dei professionisti per un piano che offrisse nuove possibilità all'economia locale ma in un quadro di maggiore equità e sostenibilità".
Il testo del bando, con tutte le informazioni necessarie e dettagliate della procedura, è consultabile e scaricabile dal sito internet del Comune.
Le richieste di chiarimenti dovranno essere fatte con le modalità previste dal bando, rivolgendosi alla Segreteria organizzativa.
Per informazioni è possibile telefonare al numero 0573-771214, 771225.
Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Quarrata
Comune/ Un nuovo cambio al vertice per la lista civica "CittàPerTe" . "Rispettiamo gli impegni presi con gli elettori". Il saluto di Pratesi.
QUARRATA_ Ad un anno esatto dall’ultima surroga il capogruppo di CittàPerTe Gabriele Pratesi al termine del consiglio comunale di lunedì ha annunciato che “tra breve” presenterà le proprie dimissioni dal consiglio comunale “in linea con quanto promesso in campagna elettorale dalla lista civica”.
Nella prossima seduta – molto probabilmente – al suo posto siederà Roberto Cartei. Una scelta condivisa prima che da Gabriele Pratesi anche dal candidato sindaco della lista “CittàPerTe” Andrea Bagattini e successivamente da Marco Grassini (che come Pratesi hanno svolto il proprio ruolo di consigieri di opposizione per un anno).
“ Da quando è nata la lista civica è nostra consuetudine – ha detto Pratesi - far crescere le persone permettendo con il metodo democratico dell’alternanza – l’esperienza in Consiglio Comunale ad un numero maggiore possibile di candidati”.
Il capogruppo uscente nel ribadire che il ruolo della lista è stato quello di fare proposte, controllare la maggioranza nonché ricercare convergenze con tutti i consiglieri e i gruppi politici “per il bene della città” ha voluto ringraziare in particolare modo i funzionari del Comune “sempre disponibili e rapidi nelle risposte” e i colleghi consiglieri.
“E’ stata- ha detto – una esperienza importante che mi ha permesso di entrare nei meandri della Pubblica Amministrazione, di capire le cose e di cercare di dare delle risposte per il bene dei cittadini prima di tutto”.
Pur cambiando le persone la lista CittàPerTe
ha mantenuto salda la linea di fedeltà “al lume della ragione e alla moralità dell’azione politica”: è stato unanimamente riconosciuto dagli interventi dei colleghi consiglieri che non hanno voluto mancare di portare a Pratesi il proprio saluto e il ringraziamento per il lavoro svolto. Per Massimo Bianchi (An-Pdl) “la presenza di Pratesi ha arricchito il consiglio comunale.
“Devo riconoscere – ha aggiunto il capogruppo di Fi-Pdl Mario Niccolai – che in questi tre anni si sono succeduti da parte della lista CittàPerTe consiglieri uno più bravo dell’altro, davvero vicini alle problematiche della gente, che hanno svolto il loro compito nell’interesse della città e dei cittadini”.
Ringraziamenti non di rito anche da parte dei gruppi di maggioranza Pd e La Sinistra (Gabriele Romiti e Riccardo Musumeci), dal sindaco Sabrina Sergio Gori e dal presidente del consiglio comunale Massimo Sauleo.
a.b.
Nella prossima seduta – molto probabilmente – al suo posto siederà Roberto Cartei. Una scelta condivisa prima che da Gabriele Pratesi anche dal candidato sindaco della lista “CittàPerTe” Andrea Bagattini e successivamente da Marco Grassini (che come Pratesi hanno svolto il proprio ruolo di consigieri di opposizione per un anno).
“ Da quando è nata la lista civica è nostra consuetudine – ha detto Pratesi - far crescere le persone permettendo con il metodo democratico dell’alternanza – l’esperienza in Consiglio Comunale ad un numero maggiore possibile di candidati”.
Il capogruppo uscente nel ribadire che il ruolo della lista è stato quello di fare proposte, controllare la maggioranza nonché ricercare convergenze con tutti i consiglieri e i gruppi politici “per il bene della città” ha voluto ringraziare in particolare modo i funzionari del Comune “sempre disponibili e rapidi nelle risposte” e i colleghi consiglieri.
“E’ stata- ha detto – una esperienza importante che mi ha permesso di entrare nei meandri della Pubblica Amministrazione, di capire le cose e di cercare di dare delle risposte per il bene dei cittadini prima di tutto”.
Pur cambiando le persone la lista CittàPerTe
ha mantenuto salda la linea di fedeltà “al lume della ragione e alla moralità dell’azione politica”: è stato unanimamente riconosciuto dagli interventi dei colleghi consiglieri che non hanno voluto mancare di portare a Pratesi il proprio saluto e il ringraziamento per il lavoro svolto. Per Massimo Bianchi (An-Pdl) “la presenza di Pratesi ha arricchito il consiglio comunale.
“Devo riconoscere – ha aggiunto il capogruppo di Fi-Pdl Mario Niccolai – che in questi tre anni si sono succeduti da parte della lista CittàPerTe consiglieri uno più bravo dell’altro, davvero vicini alle problematiche della gente, che hanno svolto il loro compito nell’interesse della città e dei cittadini”.
Ringraziamenti non di rito anche da parte dei gruppi di maggioranza Pd e La Sinistra (Gabriele Romiti e Riccardo Musumeci), dal sindaco Sabrina Sergio Gori e dal presidente del consiglio comunale Massimo Sauleo.
a.b.
giovedì 22 luglio 2010
Interventi per la messa in sicurezza di via Firenze: il consiglio comunale approva l'odg del consigliere Ferranti
QUARRATA_ Ad unanimità (assente il gruppo dell’Udc) il consiglio comunale di Quarrata ha approvato l’ordine del giorno presentato dal consigliere comunale di Forza Italia verso il Pdl Daniele Ferranti sugli interventi per la messa in sicurezza di via Firenze, scaturito a seguito dei numerosi incidenti stradali, l’ultimo dei quali ha visto la morte di Roberto Pacini, titolare di una officina a Quarrata.
Incidenti tra l’altro testimoniati dalla presenza sul tratto stradale delle sagome posizionate a cura dell’associazione Pozzo di Giacobbe.
“E’ una iniziativa- ha spiegato Daniele Ferranti – che scaturisce ovviamente da fatti tragici ma alcuni degli interventi di carattere strutturale individuati per la messa in sicurezza del tratto stradale erano già inseriti nel programma elettorale del centrodestra. Il testo dell’ordine del giorno (che riportiamo nella sua completezza nella foto – cliccare per ingrandire) tiene conto anche della volontà espressa in più occasioni dall’Amministrazione Comunale di investire i proventi derivanti dalle contravvenzioni fatte ai cittadini per infrazioni al Codice della strada e delle segnalazioni dei cittadini residenti e non sulla pericolosità dovuta sia alla velocità che alla presenza di attraversamenti auto-ciclo-pedonali pericolosissimi in prossimità di via Bocca di Gora e Tinaia, di via Larga e dello stradello che congiunge il retro del cimitero di Santallemura con via Firenze.
Con l’approvazione dell’ordine del giorno il sindaco e la giunta di Quarrata si sono impegnati a farsi promotori con la Provincia di Pistoia per la realizzazione di una rotatoria nei pressi dell’incrocio con via Larga; della realizzazione di tre isole pedonali per i cassonetti dell’immondizia “tali da non ostacolare il tratto stradale e che permettano al Cis il facile riposizionamento dei cassonetti”; della realizzazione di tre dossi con strisce pedonali luminose in prossimità degli incroci di via Firenze con via Bocca di Gora e Tinaia, via Gigarello, via Filzi e lo stradello che congiunge il cimitero di Santallemura.Nessuno dei consiglieri comunali è intervenuto nel dibattito.
a.b.
Incidenti tra l’altro testimoniati dalla presenza sul tratto stradale delle sagome posizionate a cura dell’associazione Pozzo di Giacobbe.
“E’ una iniziativa- ha spiegato Daniele Ferranti – che scaturisce ovviamente da fatti tragici ma alcuni degli interventi di carattere strutturale individuati per la messa in sicurezza del tratto stradale erano già inseriti nel programma elettorale del centrodestra. Il testo dell’ordine del giorno (che riportiamo nella sua completezza nella foto – cliccare per ingrandire) tiene conto anche della volontà espressa in più occasioni dall’Amministrazione Comunale di investire i proventi derivanti dalle contravvenzioni fatte ai cittadini per infrazioni al Codice della strada e delle segnalazioni dei cittadini residenti e non sulla pericolosità dovuta sia alla velocità che alla presenza di attraversamenti auto-ciclo-pedonali pericolosissimi in prossimità di via Bocca di Gora e Tinaia, di via Larga e dello stradello che congiunge il retro del cimitero di Santallemura con via Firenze.
Con l’approvazione dell’ordine del giorno il sindaco e la giunta di Quarrata si sono impegnati a farsi promotori con la Provincia di Pistoia per la realizzazione di una rotatoria nei pressi dell’incrocio con via Larga; della realizzazione di tre isole pedonali per i cassonetti dell’immondizia “tali da non ostacolare il tratto stradale e che permettano al Cis il facile riposizionamento dei cassonetti”; della realizzazione di tre dossi con strisce pedonali luminose in prossimità degli incroci di via Firenze con via Bocca di Gora e Tinaia, via Gigarello, via Filzi e lo stradello che congiunge il cimitero di Santallemura.Nessuno dei consiglieri comunali è intervenuto nel dibattito.
a.b.
"Una boccata di ossigeno reale per il tessile della Piana". Comuni compresi nell'intervento finanziario straordinario del Distretto
PIANA PISTOIESE. Un ottima notizia anche per la piana pistoiese la firma a Roma, di mercoledì scorso, della convenzione con il Ministero del lavoro per erogare un intervento finanziario straordinario per fronteggiare l'emergenza nel distretto industriale di Prato, firmato dal sottosegretario del Ministero Pasquale Viespoli, dall’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, dal presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri e dal sindaco di Prato Roberto Cenni.
L'accordo assegna alla Regione Toscana 25 milioni di euro, che saranno destinati a iniziative di politica del lavoro e a misure a favore delle persone e delle situazioni di particolare difficoltà in seguito alla crisi.
La Regione attribuirà alla Provincia di Prato le iniziative da realizzare nei territori, sia per i lavoratori residenti in Provincia di Prato che per quelli residenti nei comuni del distretto tessile che non fanno parte della provincia pratese e cioè i comuni di Agliana, Quarrata e Montale in provincia di Pistoia e di Calenzano e Campi Bisenzio in provincia di Firenze.
“Un buon lavoro di coordinamento tra le province di Prato, Pistoia e tutti i
componenti del tavolo del distretto tessile – dice il presidente della provincia di
Pistoia Federica Fratoni – Un coordinamento, a livello amministrativo e tecnico, che ha fatto risaltare la gravità della situazione locale e di conseguenza l’importanza di avere fondi per poter intervenire con misure specifiche per il nostro territorio. Sono dunque sicura che questo metodo di lavoro proseguirà anche nella fase di attuazione. Quando ci si interroga sul ruolo degli enti locali, in particolare sulla utilità della province, è a questi esempi di programmazione e intervento che possiamo rifarci, come il tavolo del distretto tessile”.
“Questa è un’ottima notizia per la piana pistoiese - dice l’assessore all’industria della provincia di Pistoia Paolo Magnanensi – Una grande soddisfazione per questo intervento che riconosce il ruolo e la presenza anche dei tre comuni interessati, Agliana, Quarrata e Montale, nell’ambito del distretto tessile. Un risultato non scontato, al quale la Provincia lavora da quasi un anno, partecipando attivamente ai tavoli politici e tecnici dello stesso distretto. A questi tavoli dunque ci raccorderemo con Regione, Provincia e Comune di Prato, per definire la ricaduta di questa misura straordinaria anche sui nostri territori. Queste risorse sono una boccata d’ossigeno reale, perché arrivano in un periodo veramente critico e sono pensate per unire l’aspetto lavorativo/economico e sociale, essendo rivolte a situazioni di particolare difficoltà. Penso per esempio alle piccole imprese, come le monofamiliari, così numerose nella piana pistoiese, e ai lavoratori espulsi dal mercato del lavoro”.
Fonte: Comunicato Stampa della provincia di Pistoia
mercoledì 21 luglio 2010
Discarica del Cassero/ Gorbi accusa: "Da PistoiaAmbiente e giunta del Comune di Serravalle atteggiamento poco trasparente fatto di omissioni e bugie"
SERRAVALLE-CASALGUIDI. Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Federico Gorbi, componente del Comitato di Controllo della Discarica di Fosso del Cassero.
“Le vicende giudiziarie che coinvolgono la discarica di Fosso del Cassero e il direttore tecnico, ing. Stefano Somigli, non possono che generare forti preoccupazioni in quei cittadini che, come me, hanno da sempre combattuto prima contro la realizzazione dell'impianto e poi per un rigoroso controllo delle attività di smaltimento.
Non voglio esprimere giudizi che spettano alla magistratura la quale, certamente, farà luce sulla vicenda e sulle responsabilità.
Tuttavia è bene sottolineare che non solo l'ing. Somigli ma l'intera struttura societaria della PistoiAmbiente ed anche la Giunta del Comune di Serravalle Pistoiese hanno avuto un atteggiamento poco trasparente fatto di omissioni e di bugie".
"E' necessario - continua - ripercorrere l'intera storia, partita nell’ottobre del 2008 con il sequestro di un camion di rifiuti da parte dei Carabinieri del Noe. Il Comitato di controllo della discarica del Cassero è venuto a conoscenza di questa vicenda solo il 4 maggio del 2010, dopo oltre un anno e grazie alla notizia diffusa dalla stampa locale, poiché né PistoiAmbiente né la Giunta comunale, che pure era aggiornata su quanto accaduto, hanno mai ritenuto di dover informare il Comitato che, ricordo, è eletto dai cittadini residenti nei pressi della discarica per mettere in atto tutte quelle azioni necessarie al controllo delle attività che si svolgono nell’impianto".
"La cosa - prosegue Federico Gorbi - è apparsa subito molto grave a tutti i componenti del Comitato, tanto che, in una successiva riunione del giorno 11 maggio 2010, alla presenza del Sindaco, Renzo Mochi, e del Vice-Sindaco, Patrizio Mungai, venivano chieste giustificazioni per la grave omissione a PistoiAmbiente, rappresentata dal Presidente uscente Roberto Talini, dal neo-Presidente Alfio Fedi e dall’ing. Stefano Somigli.
Come era facile aspettarsi in quell’occasione tutti i rappresentanti della società che gestisce l’impianto del Cassero furono pronti a garantire la massima trasparenza.
Peccato che, stando ai fatti, già in quel momento venivano nascoste alcune verità importanti.
Alla richiesta di notizie sul sequestro, Roberto Talini, come risulta dal verbale della riunione, assicurava che il rapporto con la Progest, la società finita nel mirino dei Carabinieri, era iniziato a metà aprile 2008 ed era durato fino a metà ottobre 2008, cioè fino al sequestro del mezzo, e da allora, per prudenza, era stato interrotto qualunque conferimento di rifiuti provenienti dalla società campana. I rifiuti conferiti in tutto nella discarica del Cassero, a detta di Talini e di Somigli, erano di circa 1.000 tonnellate".
"Solo dopo l’arresto dell’ing. Somigli e il sequestro dell’intero impianto, il Comitato ha appreso che i conferimenti di rifiuti provenienti dalla Progest erano proseguiti, dopo una brevissima interruzione, anche nel 2009 e nel 2010, per un totale di oltre 4.000 tonnellate, così come abbiamo potuto apprendere dal Vice-Sindaco Patrizio Mungai nella riunione del Comitato del 13 luglio 2010.
Ribadendo quindi che la Magistratura saprà valutare le responsabilità penali, emerge evidente l’intenzione da parte della proprietà della discarica del Cassero di omettere e nascondere quanto stava avvenendo proprio al Comitato di controllo che dovrebbe tutelare e garantire i cittadini più esposti ai pericoli dell’impianto di smaltimento.
La cosa ancora più inquietante è che la Giunta comunale, in particolare il Vice-Sindaco Mungai, è sembrata essere sempre molto più informata del Comitato, senza però che abbia mai sentito il bisogno di un dialogo serio con quest’ultimo.
E’ pertanto necessario ripensare alla reale utilità di un Comitato che, evidentemente, non ha alcun mezzo per controllare le attività della PistoiAmbiente ed anzi rischia di essere solo un paravento di fronte ai cittadini che non hanno alcuna garanzia reale che tutto si svolga regolarmente e con le massime tutele per la salute propria e dei propri figli".
Federico Gorbi
Componente del Comitato di Controllo della Discarica di Fosso del Cassero
“Le vicende giudiziarie che coinvolgono la discarica di Fosso del Cassero e il direttore tecnico, ing. Stefano Somigli, non possono che generare forti preoccupazioni in quei cittadini che, come me, hanno da sempre combattuto prima contro la realizzazione dell'impianto e poi per un rigoroso controllo delle attività di smaltimento.
Non voglio esprimere giudizi che spettano alla magistratura la quale, certamente, farà luce sulla vicenda e sulle responsabilità.
Tuttavia è bene sottolineare che non solo l'ing. Somigli ma l'intera struttura societaria della PistoiAmbiente ed anche la Giunta del Comune di Serravalle Pistoiese hanno avuto un atteggiamento poco trasparente fatto di omissioni e di bugie".
"E' necessario - continua - ripercorrere l'intera storia, partita nell’ottobre del 2008 con il sequestro di un camion di rifiuti da parte dei Carabinieri del Noe. Il Comitato di controllo della discarica del Cassero è venuto a conoscenza di questa vicenda solo il 4 maggio del 2010, dopo oltre un anno e grazie alla notizia diffusa dalla stampa locale, poiché né PistoiAmbiente né la Giunta comunale, che pure era aggiornata su quanto accaduto, hanno mai ritenuto di dover informare il Comitato che, ricordo, è eletto dai cittadini residenti nei pressi della discarica per mettere in atto tutte quelle azioni necessarie al controllo delle attività che si svolgono nell’impianto".
"La cosa - prosegue Federico Gorbi - è apparsa subito molto grave a tutti i componenti del Comitato, tanto che, in una successiva riunione del giorno 11 maggio 2010, alla presenza del Sindaco, Renzo Mochi, e del Vice-Sindaco, Patrizio Mungai, venivano chieste giustificazioni per la grave omissione a PistoiAmbiente, rappresentata dal Presidente uscente Roberto Talini, dal neo-Presidente Alfio Fedi e dall’ing. Stefano Somigli.
Come era facile aspettarsi in quell’occasione tutti i rappresentanti della società che gestisce l’impianto del Cassero furono pronti a garantire la massima trasparenza.
Peccato che, stando ai fatti, già in quel momento venivano nascoste alcune verità importanti.
Alla richiesta di notizie sul sequestro, Roberto Talini, come risulta dal verbale della riunione, assicurava che il rapporto con la Progest, la società finita nel mirino dei Carabinieri, era iniziato a metà aprile 2008 ed era durato fino a metà ottobre 2008, cioè fino al sequestro del mezzo, e da allora, per prudenza, era stato interrotto qualunque conferimento di rifiuti provenienti dalla società campana. I rifiuti conferiti in tutto nella discarica del Cassero, a detta di Talini e di Somigli, erano di circa 1.000 tonnellate".
"Solo dopo l’arresto dell’ing. Somigli e il sequestro dell’intero impianto, il Comitato ha appreso che i conferimenti di rifiuti provenienti dalla Progest erano proseguiti, dopo una brevissima interruzione, anche nel 2009 e nel 2010, per un totale di oltre 4.000 tonnellate, così come abbiamo potuto apprendere dal Vice-Sindaco Patrizio Mungai nella riunione del Comitato del 13 luglio 2010.
Ribadendo quindi che la Magistratura saprà valutare le responsabilità penali, emerge evidente l’intenzione da parte della proprietà della discarica del Cassero di omettere e nascondere quanto stava avvenendo proprio al Comitato di controllo che dovrebbe tutelare e garantire i cittadini più esposti ai pericoli dell’impianto di smaltimento.
La cosa ancora più inquietante è che la Giunta comunale, in particolare il Vice-Sindaco Mungai, è sembrata essere sempre molto più informata del Comitato, senza però che abbia mai sentito il bisogno di un dialogo serio con quest’ultimo.
E’ pertanto necessario ripensare alla reale utilità di un Comitato che, evidentemente, non ha alcun mezzo per controllare le attività della PistoiAmbiente ed anzi rischia di essere solo un paravento di fronte ai cittadini che non hanno alcuna garanzia reale che tutto si svolga regolarmente e con le massime tutele per la salute propria e dei propri figli".
Federico Gorbi
Componente del Comitato di Controllo della Discarica di Fosso del Cassero
Prende il via oggi il servizio di raccolta "porta a porta" di carta e cartone nel Comune di Quarrata. I dati di Agliana e Montale.
QUARRATA_ Il Cis S.r.l. informa che, dopo i Comuni di Agliana e Montale prenderà il via oggi mercoledì 21 luglio, anche nel Comune di Quarrata il nuovo servizio di raccolta “porta a porta” della carta e del cartone.
Concluse le fasi della comunicazione pubblica (attraverso un ciclo di assemblee svoltesi sul territorio) e della distribuzione del materiale utile alla raccolta e al conferimento dei rifiuti così differenziati (sacchi della raccolta e brochure informativa)il servizio di raccolta entra nel vivo.
"Si ricorda - si legge in una nota - che il sacco, una volta pieno, deve essere esposto sul marciapiede entro le ore 19 dei giorni di raccolta indicati nel calendario distribuito (suddiviso per zone) e che qui di seguito elenchiamo:
Lunedì: Zona A
Centro – Buriano (Torrente Stella dall’incrocio con Via Vecchia Fiorentina 1° tronco a Via della Costaglia fino alle seguente vie, comprese: della Costaglia, delle Piastre, Baronciatica, Fontemorana e Spazzavento)
Mercoledì: Zona B
Frazioni: Valenzatico (parte Sud del Torrente Stella), Santonuovo - Forrottoli - Montemagno, Lucciano - Montorio (fino alle seguenti vie, comprese:
Vecchia Fiorentina -1° Tronco, della Libertà, Trento, Asiago, Carraia, Montorio)
Venerdì: Zona C
Frazioni: Valenzatico (parte Nord del Torrente Stella) - Barba, Ferruccia - Vignole - Olmi - Caserana - Casini, Catena -Tizzana.
Questa la tipologia di rifiuto che deve essere conferita nell’apposito sacco: carta, giornali e riviste, libri, scatole, quaderni, opuscoli, fogli in genere, buste;
non deve essere conferito il seguente materiale: contenitori in tetrapak, carta plastificata, carta chimica, carta unta o molto sporca…
"Al fine di rendere sia quantitativamente sia qualitativamente ottimale la raccolta - si raccomanda il Cis srl - si invitano tutti i cittadini al rispetto delle corrette modalità di conferimento e all’osservanza dell’orario di esposizione dei sacchi (che dovranno essere posti sul suolo pubblico antistante la propria abitazione)".
Cis S.r.l., nell’occasione, ha comunicato i primi dati emersi dalle raccolte già attivate nei Comuni di Agliana e Montale: nei primi cinque turni di raccolta effettuati ad Agliana sono stati, infatti, raccolti 24.400 kg di carta e cartone, mentre nell’unico turno fino ad oggi effettuato a Montale (dove il servizio è stato attivato lo scorso 15 luglio) sono stati raccolti 5.840 kg. di materiale cellulosico differenziato.
"Si ringraziano, quindi, - conclude la nota - tutti i cittadini per l’attenzione e la collaborazione dimostrate e che siamo certi proseguirà per raggiungere insieme l’obiettivo di incrementare questo tipo di raccolta".
Per ogni informazione contattare l’azienda: telefono 0573 4431, e-mail info@cis.pt.it
fonte: Cis srl
Concluse le fasi della comunicazione pubblica (attraverso un ciclo di assemblee svoltesi sul territorio) e della distribuzione del materiale utile alla raccolta e al conferimento dei rifiuti così differenziati (sacchi della raccolta e brochure informativa)il servizio di raccolta entra nel vivo.
"Si ricorda - si legge in una nota - che il sacco, una volta pieno, deve essere esposto sul marciapiede entro le ore 19 dei giorni di raccolta indicati nel calendario distribuito (suddiviso per zone) e che qui di seguito elenchiamo:
Lunedì: Zona A
Centro – Buriano (Torrente Stella dall’incrocio con Via Vecchia Fiorentina 1° tronco a Via della Costaglia fino alle seguente vie, comprese: della Costaglia, delle Piastre, Baronciatica, Fontemorana e Spazzavento)
Mercoledì: Zona B
Frazioni: Valenzatico (parte Sud del Torrente Stella), Santonuovo - Forrottoli - Montemagno, Lucciano - Montorio (fino alle seguenti vie, comprese:
Vecchia Fiorentina -1° Tronco, della Libertà, Trento, Asiago, Carraia, Montorio)
Venerdì: Zona C
Frazioni: Valenzatico (parte Nord del Torrente Stella) - Barba, Ferruccia - Vignole - Olmi - Caserana - Casini, Catena -Tizzana.
Questa la tipologia di rifiuto che deve essere conferita nell’apposito sacco: carta, giornali e riviste, libri, scatole, quaderni, opuscoli, fogli in genere, buste;
non deve essere conferito il seguente materiale: contenitori in tetrapak, carta plastificata, carta chimica, carta unta o molto sporca…
"Al fine di rendere sia quantitativamente sia qualitativamente ottimale la raccolta - si raccomanda il Cis srl - si invitano tutti i cittadini al rispetto delle corrette modalità di conferimento e all’osservanza dell’orario di esposizione dei sacchi (che dovranno essere posti sul suolo pubblico antistante la propria abitazione)".
Cis S.r.l., nell’occasione, ha comunicato i primi dati emersi dalle raccolte già attivate nei Comuni di Agliana e Montale: nei primi cinque turni di raccolta effettuati ad Agliana sono stati, infatti, raccolti 24.400 kg di carta e cartone, mentre nell’unico turno fino ad oggi effettuato a Montale (dove il servizio è stato attivato lo scorso 15 luglio) sono stati raccolti 5.840 kg. di materiale cellulosico differenziato.
"Si ringraziano, quindi, - conclude la nota - tutti i cittadini per l’attenzione e la collaborazione dimostrate e che siamo certi proseguirà per raggiungere insieme l’obiettivo di incrementare questo tipo di raccolta".
Per ogni informazione contattare l’azienda: telefono 0573 4431, e-mail info@cis.pt.it
fonte: Cis srl
martedì 20 luglio 2010
Nessun allarme sanitario e ambientale per il bacino di Falchereto. L'Arpat interviene sui risultati delle analisi del Wwf
QUARRATA-PISTOIA. Il dipartimento provinciale dell'Arpat di Pistoia interviene con un proprio documento sugli esiti analitici per ricerca di Glyphosate in campioni di acqua superficiale prelevati dal Wwf di Pistoia ed analizzati presso un laboratorio privato.
"Nei Rapporti di prova pervenuti - si legge nel documento -era evidente una incongruenza fra l’unità di misura ed il Limite di Rilevabilità (LR). Infatti, se il valore di LR fosse stato effettivamente pari a 0,01 ppm (milligrammi/litro) come specificato nei rapporti di prova, il metodo applicato non sarebbe stato idoneo per la ricerca di glyphosate nelle acque che richiede invece la possibilità di evidenziare quantità molto inferiori. Tale dubbio ha trovato conferma nel laboratorio che ha effettuato le analisi il quale, interpellato, ha riferito che l’unità di misura riportata (ppm, ovvero milligrammi/litro), era sbagliata. L’unità di misura corretta era ppb (microgrammi/litro) e i valori dovevano essere considerati espressi in tale unità di misura.
Conseguentemente, considerando che:
• il valore limite nelle acque destinate alla produzione di acqua potabile è, nel caso più restrittivo, pari a 1 microgrammo/litro (D.LGS 152/2006, All. 2, tab. 1/A) mentre nel bacino del Falchereto è stato ritrovato un valore pari a 0,09 microgrammi/litro;
• il glyphosate non è specificatamente considerato fra i prodotti fitosanitari e biocidi valutati per definire lo standard di qualità delle acque superficiali (D.LGS 152/2006, All. 1, tab. 1/A, gruppo 5) se non come concentrazione complessiva fissata in 1 microgrammo/litro mentre, nei vari affluenti considerati, si sono sempre registrati valori inferiori a tale limite, la condizione osservata non appare quindi tale da giustificare allarme né di tipo sanitario né di tipo ambientale".
"Di tale condizione - continua la nota - è stata data immediata comunicazione allo stesso WWF, oltre che alla Azienda USL di Pistoia ed al Comune di Quarrata, confermando la volontà di ARPAT a proseguire il monitoraggio per la ricerca multiresiduale di antiparassitari che da anni viene eseguita sul bacino del Falchereto come su molte altre postazioni ma specificando altresì che il ritrovamento di tracce di glyphosate, come ogni informazione ambientale a cui perveniamo, sarà comunque valutato nella predisposizione dei nostri futuri programmi di attività". Per informazioni: c.coppi@arpat.toscana.it.
“ Come Amministrazione - commenta l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Quarrata Marco Mazzanti - siamo soddisfatti della precisazione di ARPAT sui risultati, che mettono in evidenza come non ci sia nessun tipo di inquinamento nelle acque superficiali tale da creare allarmismo e panico fra i cittadini. Spero che questo possa fare chiarezza su alcune prese di posizioni che ci sono state in questi giorni. L’Amministrazione continuerà il suo lavoro, insieme alle associazioni preposte, per tenere sotto controllo i bacini del territorio, al fine di garantire sicurezza ambientale alla nostra cittadinanza”.
a.b.
L'Asl interviene sul futuro del "Caselli". Nel 2011 l'avvio dei lavori. Gli anziani trasferiti a partire da settembre al Villone Puccini.
QUARRATA_ La struttura del Caselli diventerà la sede della Casa della Salute di Quarrata, dove saranno trasferite tutte le attività attualmente allocate nel distretto socio-sanitario di via Marco Polo (uffici, CUP, punto prelievo, ambulatori specialistici e medicina pubblica, servizio sociale), ma resteranno disponibili anche i locali per il Centro Diurno, gli ambulatori, il servizio radiologico-ecografico e la donazione del sangue.
Durante la seduta del consiglio comunale di lunedì 19 luglio il sindaco Sabrina Sergio Gori ha reso noto la seguente comunicazione da parte dell'azienda sanitaria Usl 3 di Pistoia sulle modalità e la tempistica dell'avvio dei lavori alla struttura di via Larga.
"Per la trasformazione del Caselli nella Casa della Salute si rendono necessari lavori di ristrutturazione, la cui progettazione esecutiva dovrebbe essere completata entro il mese di dicembre, in modo da appaltare ed avviare i lavori nel 2011".
"Gli ospiti attualmente presenti nella struttura RSA Caselli - ha letto il sindaco - verranno pertanto trasferiti nella RSA Villone Puccini, dopo che sarà acquisita l’autorizzazione al funzionamento di quest’ultima, la cui apertura è prevista per la seconda metà del mese di agosto".
"A tal fine, sarà predisposto un calendario di appuntamenti a partire da tre settimane prima dell’effettivo trasferimento, sulla base del quale saranno sostenuti colloqui con i familiari o gli amministratori di sostegno di ciascun ospite, per presentare loro la nuova struttura e il funzionamento. La continuità assistenziale sarà garantita attraverso gli operatori che già conoscono gli ospiti e la responsabile di struttura, che resterà invariata".
Per quanto riguarda invece gli ospiti del centro Diurno, il trasferimento è previsto per il mese di ottobre dall’attuale struttura alla sede dell’OAMI di Quarrata. Anche in questo caso sarà seguita la stessa procedura, attraverso colloqui individuali coi familiari, dando loro la possibilità di prendere visione dei nuovi locali e di conoscere il nuovo personale e la nuova struttura".
a.b.
Durante la seduta del consiglio comunale di lunedì 19 luglio il sindaco Sabrina Sergio Gori ha reso noto la seguente comunicazione da parte dell'azienda sanitaria Usl 3 di Pistoia sulle modalità e la tempistica dell'avvio dei lavori alla struttura di via Larga.
"Per la trasformazione del Caselli nella Casa della Salute si rendono necessari lavori di ristrutturazione, la cui progettazione esecutiva dovrebbe essere completata entro il mese di dicembre, in modo da appaltare ed avviare i lavori nel 2011".
"Gli ospiti attualmente presenti nella struttura RSA Caselli - ha letto il sindaco - verranno pertanto trasferiti nella RSA Villone Puccini, dopo che sarà acquisita l’autorizzazione al funzionamento di quest’ultima, la cui apertura è prevista per la seconda metà del mese di agosto".
"A tal fine, sarà predisposto un calendario di appuntamenti a partire da tre settimane prima dell’effettivo trasferimento, sulla base del quale saranno sostenuti colloqui con i familiari o gli amministratori di sostegno di ciascun ospite, per presentare loro la nuova struttura e il funzionamento. La continuità assistenziale sarà garantita attraverso gli operatori che già conoscono gli ospiti e la responsabile di struttura, che resterà invariata".
Per quanto riguarda invece gli ospiti del centro Diurno, il trasferimento è previsto per il mese di ottobre dall’attuale struttura alla sede dell’OAMI di Quarrata. Anche in questo caso sarà seguita la stessa procedura, attraverso colloqui individuali coi familiari, dando loro la possibilità di prendere visione dei nuovi locali e di conoscere il nuovo personale e la nuova struttura".
a.b.
Un nuovo comitato contro la cementificazione dell'area protetta del Monteferrato
PRATO_ A distanza di cinque mesi dalla costituzione del comitato cittadino “Per Maliseti. No cemento” contro il progetto di nuova lottizzazione previsto tra Maliseti e Galceti nei terreni attualmente a destinazione agricola ai piedi del Monteferrato compresi tra via Coppola, via del Gorello, via Galceti e via San Martino per Galceti – durante una assemblea pubblica svoltasi nella sala consiliare della Circoscrizione Nord- è stata ufficializzata la nascita di un nuovo comitato “Galceti no cemento” in difesa dell’area verde di Galceti, il più significativo dei “polmoni verdi” di Prato.
L’iniziativa che fa seguito anche alla nascita sul social network di Facebook del gruppo “Galceti libera dal cemento” che già annovera oltre 1300 membri – ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone, molte delle quali hanno apposto la propria firma di adesione al Comitato promosso da un gruppo di otto residenti della zona e che ora intende darsi una organizzazione propria, unendosi alla “battaglia” iniziata già dal comitato “Per Maliseti.No cemento !”.
L’assemblea introdotta da Luciana Becherini (portavoce del costituendo comitato) ha visto l’interessante relazione di Claudia Giorgietti, gli interventi degli architetti Paolo Paoletti e Davide Fanfani (urbanista e ricercatore presso l’Università degli studi di Firenze), nonché quello del presidente della circoscrizione nord Alberto Manzan.
Al dibattito si sono succedute le riflessioni di ben undici cittadini (tra cui quella di Paolo Sambo, ex vicepresidente della commissione urbanistica della Circoscrizione Ovest e ora presidente del comitato “Per Maliseti. No cemento”, del consigliere comunale Aurelio Donzella (Italia dei Valori); Francesco Fedi (coordinamento Comitati Cittadini), Adriana Pagliai (Coordinamento Piana Pistoia-Prato-Firenze) ed altri.
Da tutti è emersa la necessità di fare chiarezza sull’iter di questo imponente ed impegnativo progetto edificatorio che prevederebbe – dai dati ricavati dalla recente pubblicazione del progetto sul sito Internet della provincia di Prato – con il pretesto di ampliare il Centro di Scienze Naturali ( con un nuovo planetario, un auditorium per accogliere mille persone) prevedendo una volta realizzato l’ampliamento circa 400 mila visitatori l’anno – una sorta di “compensazione” costituita dalla realizzazione di circa un centinaio di abitazioni "di lusso", un parcheggio per auto ed uno per gli autobus, un albergo-foresteria (con almeno 70 camere), un asilo con piscina, una residenza protetta per gli anziani. Il tutto vedrebbe interessati tre privati con un maxi progetto da 25 milioni di euro.
I professionisti presenti hanno ribadito che per poter realizzare l’opera sarà necessaria comunque una variante urbanistica per il passaggio del terreno (circa 50 ettari in tutto) da agricolo ad edificabile così come occorrerà l’inserimento della proposta all’interno del Piano Strutturale del Comune di Prato.
“La nostra intenzione – ha dichiarato Luciana Becherini, portavoce del comitato “Galceti no cemento” – è quella di fare chiarezza su questo progetto protocollato già dal 2007 e che tornato alla luce dopo essere rimasto probabilmente chiuso in qualche cassetto – se realizzato – andrà ad avere un grosso impatto ambientale per l’area protetta del Monteferrato, per la residua connessione ambientale tra la piana e l’area collinare a nord del Comune di Prato. Vogliamo anche riappropriarci – magari attorno ad un Tavolo con le istituzioni - come cittadini della politica nel senso nobile del termine e dire la nostra opinione su questo progetto per ribaltare la contorta metodologia che nel nome di una giusta causa ( dare una soluzione alle criticità soprattutto strutturali del Centro di Scienze Naturali di Galceti) giustificherebbe senza mezzi termini una cementificazione sproporzionata. Troppi anche a Prato sono stati in passato i progetti -avvallati dalla amministrazioni comunali che si sono succedute – nati da esigenze di privati (vedi ad esempio il Pecci o la Multisala) ma mai condivisi con i cittadini.
L’architetto Paolo Paoletti parlando della necessità di ricuperare la trasparenza soprattutto attorno agli attori di questa vicenda ha ribadito più volte la necessità di stoppare il progetto rilanciando un metodo di urbanistica partecipata che coinvolga nelle scelte prioritarie gli stessi cittadini mentre il presidente della Circoscrizione Nord Alberto Manzan ha sottolineato che in mancanza di conferme ufficiali da parte dell’amministrazione comunale occorrerà invece incentrare il discorso sul Centro di Scienze Naturali di Galceti, di cui è in scadenza l’affitto e di cui occorrerà trovare una nuova sede.
“Come comitato – ha concluso Luciana Becherini – saremo uniti per dire i nostri si al mantenimento dei vincoli ambientali a tutela nostra e delle future generazioni ma anche per una ristrutturazione del Csn che sia però sostenibile ambientalmente ed economicamente”.
Info: galcetinocemento@gmail.com.
A.B.
Fotoservizio - a cura di Marcello Gufoni - tratto da http://www.meetup.com/grillidiprato
lunedì 19 luglio 2010
Richiesto un insegnante per la scuola per l'infanzia di Santonuovo. Il sindaco di Quarrata scrive al vicepresidente della Regione
QUARRATA_ Per il prossimo anno scolastico, è stato negato a Quarrata un ulteriore insegnante, necessario a garantire l’attività della scuola per l’infanzia di Santonuovo anche nel pomeriggio per tutte le sezioni presenti.
Viste le diverse richieste provenienti da tutto il territorio, la quarta sezione di Santonuovo allo stato attuale ha infatti un organico che consente le attività solo in orario antimeridiano.
La Regione Toscana ha comunicato qualche giorno fa l’intenzione di farsi carico di altre 48 sezioni di scuola dell'infanzia che apriranno in Toscana nell’anno 2010/2011, sostituendosi alla Stato e mettendo a disposizione i necessari finanziamenti per garantire gli insegnati e quindi l’attività delle sezioni di scuola per l’infanzia.
Alla luce di questo, il comune di Quarrata ha deciso di scrivere alla VicePresidente della Regione Toscana, per far presente la situazione di Quarrata e, in particolare del plesso scolastico di Santonuovo, in cui manca ancora un insegnante per poter garantire uniformità d’orario alle quattro sezioni esistenti.
“Quarrata è una realtà in cui si è assistito, negli ultimi anni, a un costante incremento della popolazione, in particolare di quella in età scolare (3-6 anni), che è passata da 554 nel 2002 a 734 nel 2010, con un incremento di oltre il 30%” -ha dichiarato il sindaco Sabrina Sergio Gori.
“La richiesta di attenzione per il nostro territorio è quindi legata a un’esigenza reale, che si riflette inevitabilmente sulla vita delle famiglie e sulla possibilità dei genitori di questi bambini di poter contare su un servizio di qualità per l’educazione dei propri figli, che possa consentire loro di mantenere il proprio posto di lavoro. Speriamo davvero che la Regione possa fare quello che lo Stato, non facendo pagare a Quarrata e alle nostre famiglie il prezzo dei tagli alla spesa pubblica”.
fonte: Segreteria del sindaco del comune di Quarrata
Torrente Stella: quando saranno ripristinati gli argini tra Valenzatico e Casini in sinistra idraulica ? Intervento del Comitato di Olmi e Vignole.
QUARRATA_ Riceviamo e volentieri pubblichiamo di seguito il comunicato stampa del Comitato di Olmi e Vignole inviato per conoscenza alla Giunta municipale di Quarrata, all’assessore ai lavori pubblici della provincia di Pistoia Mauro Mari e al Consorzio Ombrone-Bisenzio:
"I lavori di ripristino degli argini dellOmbrone, nei punti di maggior pericolo , si stanno concretizzando e la messa in sicurezza dei punti più pericolosi, con le case a ridosso degli argini, pur tra mille difficoltà , sta procedendo . Le ditte appaltatrici,su progetto del Consorzio Ombrone, stanno impiantando micropali e stanno costruendo opere in cemento armato e pietra. I cittadini residenti richiedono che la messa in sicurezza degli argini , almeno nella parte interna del Torrente Ombrone, tra il ponte dei Baldi ed il ponticino pedonale della chiesa della Ferruccia sia eseguita prima della fine di Settembre e sul termine di questi lavori i cittadini hanno avuto ampie rassicurazioni dallAssessore Mauro Mari. Il Comitato di Olmi e Vignole è attento e segue tutti questi lavori, perché una rottura dell’argine alla Ferruccia, in destra idraulica, dopo la Ferruccia inonderebbe soprattutto Vignole e Caserana.
Altro punto attualmente scoperto è la messa in sicurezza degli argini del Torrente Stella, in sinistra idraulica, e cioè gli argini che riguardano la popolazione di Valenzatico Nord ( Lato Cavallino Rosso),Olmi , Casini ( Oltre quattromila persone chiuse in una sacca tra gli argini del Fosso Quadrelli e gli argini del torrente Stella).
Il 4 Novembre del 1966 una rottura dell’argine del Torrente Stella a Pontassio ( Valenzatico ) portò un metro d’acqua nel centro di Olmi. Oggi una simile rottura con i rialzamenti dei terreni per vivaismo , case , capannoni,mostre del mobile, la chiusura di fosse importanti e la rete delle fosse per acque piovane al collasso , l’altezza dell’acqua sarebbe maggiore , oltre all’inquinamento per fitofarmaci e altri prodotti chimici che dal Torrente Stella e dai terreni rialzati si riverserebbero nelle case , nei negozi e nei capannoni industriali e artigianali dei cittadini residenti, visto che le acque luride ( Come denunciato innumerevoli volte), ristagnano anche di Luglio nei campi e nel fosso della Galigana in frazione di Olmi.
Nella riunione di Venerdi 16 Luglio 2010 a Giaccherino, promossa dal Consorzio Ombrone,(relazione sullo stato delle opere idrauliche nel comprensorio di bonifica N° 15 ) è stato chiaramente detto che attualmente non ci sono finanziamenti per intervenire nel tratto, in sinistra idraulica, fra Santonuovo, Valenzatico nord, Olmi e Casini, eccetto 1 o 2 interventi.
In questo tratto , dopo una verifica del nostro Comitato, un sopralluogo e una conferma del Consorzio Ombrone ci sono decine di scasci (cedimenti e frane ) in vari punti dell’argine, che si sono aggravati enormemente dopo la piena del 25 Dicembre 2010 .
In alcuni punti manca una parte considerevole dellargine per una lunghezza di oltre trenta metri.
Le risorse rimaste ,per eseguire tali lavori, sono ormai molto esigue. Il Consorzio e la Provincia non hanno al momento altri finanziamenti e perciò dovrebbe intervenire urgentemente e direttamente il Comune di Quarrata togliendo e dirottando soldi da opere pubbliche che non hanno urgenza e che si possono rimandare nel tempo.
In stato di emergenza pensiamo che sia possibile farlo.
Una rottura dell'argine porterebbe danni per milioni di euro, cifre molto superiori alle cifre occorrenti per i ripristini.
La zona, come detto sopra è densamente popolata e ci sono molti insediamenti commerciali ed industriali.
Comunque aspettiamo una conferma ufficiale di tale pericolosità dal Consorzio Ombrone e la soluzione tecnica per risolverla, chiaramente con la supervisione da parte della Provincia su tutta la zona interessata.
Molti cittadini, da un disastro simile ,non avrebbero la forza di rialzarsi e sprofonderebbero ancora di più nel baratro economico che attualmente li attanaglia. Tutti speriamo che questo scenario apocalittico, non si avveri mai e che, con la collaborazione delle istituzioni si possa evitare. Bisogna però intervenire urgentemente ed il Comune di Quarrata deve essere in prima fila per evitarlo.
I cittadini di Quarrata, come già sollecitato dal Consigliere Massimo Bianchi , molto attento alle problematiche ambientali del territorio, sono pronti a collaborare e fare, con le istituzioni e gli enti addetti ai controlli, una verifica a tappeto e completa di tutti gli argini dei nostri Torrenti ( Ombrone, Stella, Quadrelli, ecc ) per eliminare abusi, frane, ecc .e certificare finalmente in modo completo tutti gli argini, come richiesto anche da Enrico Rossi (Presidente della Regione Toscana e commissario regionale per l’alluvione del 25 Dicembre 2010).
Il Comune di Quarrata dovrebbe ringraziare tutti quei cittadini e consiglieri che si danno da fare e prospettano soluzioni per diminuire il rischio idrogeologico .
Il Comune di Quarrata, deve essere in grado, quanto prima, di fornirci una situazione aggiornata di tutto l’argine del torrente Stella in sinistra idraulica fra Santonuovo, Olmi e Casini, spiegarci lo stato di pericolosità e quali provvedimenti intende adottare, insieme agli altri enti interessati".
Per il Comitato di Olmi
Manetti Daniele
venerdì 16 luglio 2010
Montale: nessun sforamento di diossina. L'assessore regionale alla Salute risponde all'interrogazione dei Verdi
MONTALE-FIRENZE – Inceneritore di Montale (Pt), nessun allarme diossina e risultati delle analisi sanitarie sulle emissioni “entro i limiti stabiliti dalle normative”.
Questa la riposta dell’assessore alla Sanità Daniela Scaramuccia all’interrogazione del presidente del gruppo Federazione Sinistra e Verdi in Consiglio regionale, Monica Sgherri.
Un’interrogazione che stimolava l’assessore anche sulle eventuali azioni che l’Esecutivo avrebbe inteso compiere se si fossero verificati sforamenti. Allarme dunque rientrato secondo quanto riferito “in estrema sintesi” all’Aula e già comunicato alla cittadinanza in forma approfondita nel corso di un incontro pubblico lo scorso 29 maggio (i dati sono disponibili in forma integrale sul sito della Provincia di Pistoia). Allarme che la Regione ha inteso trattare pur ricordando che l’inceneritore “come tutte le strutture analoghe, è sottoposto a controlli routinari”, in particolare dopo il superamento dei limiti di emissione di diossine e furani riscontrato nel 2007 e che ha avviato un progetto di monitoraggio ambientale e sanitario. “Le analisi dell’indagine condotta da Arpat sui terreni ed alcune matrici vegetali – ha detto Scaramuccia – conferma il rispetto dei limiti di legge”. La qualità dell’aria della zona è stata saggiata attraverso un “biomonitoraggio” mentre controlli sono stati effettuati anche su “matrici di origine animale, sedimenti e acque superficiali di invasi”. Ancora, l’assessore ha precisato che il progetto relativo all’indagine ambientale della zona attorno all’impianto prevede, tra l’altro, “la ripetizione, nel corso del 2010, del prelievo di campioni di suolo e acque”. Per quanto riguarda le emissioni, Arpat continuerà nei controlli programmati focalizzando l’attenzione sui microinquinanti organici “come prescritto dall’autorizzazione integrata ambientale”. L’assessore ha precisato anche che la Regione “ha sentito l’esigenza di rendere più efficaci i controlli sulle emissioni degli impianti e più trasparente l’informazione ai cittadini sui dati rilevati”. La delibera n. 272 del 14 aprile 2008 fissa infatti i criteri di gestione degli inceneritori mentre la n. 652 del 4 agosto 2008 stabilisce tempi e procedure di comunicazione degli esiti dei controlli effettuati da Arpat. “Risposta tranquillizzante − ha commentato Monica Sgherri al termine della risposta dell’assessore Scaramuccia −. C’era la preoccupazione per un possibile inquinamento dell’acqua potabile, evento accaduto in passato con effetti sulla catena alimentare. Prendiamo atto che oggi non risulta alcun inquinamento dell’acqua potabile, chiederemo un aggiornamento a seguito degli ulteriori controlli annunciati dall’assessore”.
"Prendo atto che dalla risposta dell’assessore emerge che le rilevazioni svolte in loco hanno mostrato che non sono stati superati i limiti di legge per quanto riguarda la presenza di sostanze tossiche nelle acque ad uso potabile nell’area circostante l’inceneritore di Montale. L’impegno da oggi è quello di continuare a seguire la vicenda e di ottenere i nuovi dati che si avranno a seguito degli annunciati rilevamenti programmati nel 2011. Cosi Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi in Consiglio Regionale in merito alla risposta dell’assessore regionale alla Salute in merito appunto alla verifica di possibili sforamenti dei limiti di tossicità stabiliti per legge per quanto riguarda le acque ad uso umano in quell’area".
"La ratio dell’interrogazione – prosegue Sgherri – era legata al fatto che nel passato era invece emersa la presenza nell’area in questione di elementi quali diossine in pollame e nelle acque medesime, destando quindi preoccupazione. Preoccupazione certo non mitigata dal fatto – a quanto ci constava – che nel corso di un assemblea pubblica il direttore del Servizio di Igiene Pubblica dell`ASL 3 di Pistoia avrebbe assicurato la sicurezza delle acque sulla base del fatto che i valori di tali sostanze tossiche non superavano i limiti indicati dall`Agenzia di Protezione dell`Ambiente degli Stati Uniti d`America. Utilizzando quindi una normativa estera – oltretutto più permissiva rispetto a quella italiana - e non rifacendosi invece a quanto prevede quella nazionale. Un incidente di percorso da non ripetere. Acquisiremo la documentazione citata dall’assessore e ci riserviamo di intervenire nuovamente sulla questione all’indomani dei nuovi rilevamenti annunciati per il 2011 al fine di conoscere anche i dati dei medesimi".
Fonte: Comunicati stampa dal Consiglio Regionale della Toscana
Sportello Energia aperto anche nei Comuni della Piana
PISTOIA. Lo Sper (sportello energie rinnovabili) della provincia di Pistoia ora ha anche un sito internet http://www.provincia.pistoia.it/SPER/index.htm attivo da soli tre giorni, a cui sono pervenuti oltre cinquanta contatti a riprova di come il tema delle energie rinnovabili sia di estremo interesse per cittadini ed imprese.
Lo sportello è "nato" il 14 giugno scorso, su iniziativa dell'assessorato alle politiche energetiche della provincia di Pistoia, in collaborazione con il Centro nazionale energie rinnovabili di Rispescia e con il circolo di Pistoia di Legambiente.
Il progetto ha carattere sperimentale della durata di un anno e suo principale obiettivo è la diffusione di una corretta informazione su tutti gli aspetti legati ad un uso razionale dell'energia, al risparmio energetico ed alla produzione di energia da fonti
rinnovabili.
La provincia sta lavorando per replicare questa esperienza in altre realtà territoriali: intanto lo Sper è già attivo presso le sedi Urp (Ufficio relazione pubblico) dei comuni di Montale (apertura 1° martedì del mese), Quarrata (2° sabato) e Agliana (4° sabato).
La sede provinciale dello sportello è situata nei locali all'esterno dell'Auditorium di Pistoia, nel cosiddetto "Fungo".
Allo sportello si possono rivolgere cittadini, enti ed imprese e le consulenze (offerte da parte di personale tecnico qualificato, operatore nel settore) saranno completamente gratuite.
La prima importante "azione" dello sportello è stata quella di rendere disponibile per i cittadini il misuratore di energia, per sapere quanto consumano gli elettrodomestici che tutti noi abbiamo in casa.
Il noleggio è gratuito (è prevista una cauzione di 20 euro).
Gli orari di apertura al pubblico dello Sper sono lunedì 15-19 e mercoledì e venerdì 9-13. tel: 0573 - 994959, fax 0573 - 977514, e-mail: sportelloenergetico@provincia.pistoia.it.
A Quarrata lo sportello energia è aperto dal mese di maggio presso l’Urp in via Corrado da Montemagno 19 dalle 8,30 alle 12 ogni secondo sabato del mese.
Per fissare l’appuntamento occorre telefonare all’Ufficio Ambiente allo 0573-771.128.
Tecnici esperti e qualificati sono a disposizione dei cittadini per studiare
soluzioni adeguate a casi specifici e individuare le forme più vantaggiose di incentivi ambientali.
PILLOLA ENERGETICA DELLO SPORTELLO (un consiglio per ogni
comunicato stampa) Spegnete lo stand-by (la luce rossa) degli
elettrodomestici come televisore e stereo: così si possono risparmiare
anche fino a 400kWh in un anno, quasi quanto il consumo di una
lavatrice.
a.b.
giovedì 15 luglio 2010
Acqua al glifosate a Quarrata. Roberto Benedetti (Pdl) al Governatore Rossi: "Escludere i pesticidi pericolosi dalla libera vendita"
QUARRATA. Pesticida al glifosate? No grazie. Soprattutto visti i risultati di un’analisi compiuta dal Wwf su campioni di acque superficiali nella zona intorno al bacino idrico di Falchereto, i quali contengono quantità superiori al lecito di questo principio attivo presente in molti pesticidi.
Il problema è stato sollevato dal Vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Benedetti (Pdl), che sulla sicurezza idrica a Quarrata ha presentato un’interrogazione al governatore della Toscana Enrico Rossi, chiedendogli risposta orale. Il documento, destinato con ogni probabilità ad entrare nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, prende le mosse proprio da quelle preoccupanti analisi a campione: «Se i risultati delle analisi verranno confermati dagli organi preposti – scrive infatti Benedetti nella sua interrogazione – a Quarrata scatterà l’allarme per il glifosate. L’esito dei risultati di un’analisi commissionata dal Wwf su campioni di acque superficiali raccolti nella zona intorno al bacino idrico del Falchereto (a servizio dell`acquedotto comunale) ha messo in evidenza come il principio attivo chiamato glifosate, contenuto in diversi pesticidi, sia stato trovato in livelli nettamente superiori rispetto ai limiti di legge che, per i residui di fitofarmaci nell’acqua potabile, corrispondono a 0,1 ug/L.
Il Wwf di Pistoia – scrive ancora Benedetti alla giunta regionale – ha inoltrato le analisi a tutti gli organi competenti dai quali attende, insieme ai cittadini, una risposta veloce e puntuale. L’associazione ambientalista, allegando una documentazione corposa sugli studi internazionali relativi ai potenziali effetti dannosi per la salute e l’ambiente causati da questo principio attivo, ha chiesto alle autorità competenti (Comune di Quarrata, Arpat, Asl, Regione Toscana, Ministero dell’Ambiente) di intervenire ai fini di una revisione della normativa regionale e nazionale, che dovrebbe contenere limiti più stringenti alle modalità e quantità di spandimento dei fitofarmaci in particolare nei pressi di corsi d’acqua, luoghi abitati, aree protette». Stando così le cose, ora Benedetti domanda alla giunta regionale innanzitutto «se la notizia risponda a verità» e «quali provvedimenti urgenti si intenda intraprendere in nome della tutela della salute dei cittadini e della protezione dell’ambiente». Inoltre, Benedetti chiede «se sia ipotizzabile proporre il ritiro dal mercato di tale molecola, modificandone immediatamente le condizioni di vendita dato che attualmente i prodotti che la contengono sono prodotti di libera vendita».
Fonte: Comunicati stampa del Consiglio Regionale della Toscana
Il problema è stato sollevato dal Vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Benedetti (Pdl), che sulla sicurezza idrica a Quarrata ha presentato un’interrogazione al governatore della Toscana Enrico Rossi, chiedendogli risposta orale. Il documento, destinato con ogni probabilità ad entrare nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, prende le mosse proprio da quelle preoccupanti analisi a campione: «Se i risultati delle analisi verranno confermati dagli organi preposti – scrive infatti Benedetti nella sua interrogazione – a Quarrata scatterà l’allarme per il glifosate. L’esito dei risultati di un’analisi commissionata dal Wwf su campioni di acque superficiali raccolti nella zona intorno al bacino idrico del Falchereto (a servizio dell`acquedotto comunale) ha messo in evidenza come il principio attivo chiamato glifosate, contenuto in diversi pesticidi, sia stato trovato in livelli nettamente superiori rispetto ai limiti di legge che, per i residui di fitofarmaci nell’acqua potabile, corrispondono a 0,1 ug/L.
Il Wwf di Pistoia – scrive ancora Benedetti alla giunta regionale – ha inoltrato le analisi a tutti gli organi competenti dai quali attende, insieme ai cittadini, una risposta veloce e puntuale. L’associazione ambientalista, allegando una documentazione corposa sugli studi internazionali relativi ai potenziali effetti dannosi per la salute e l’ambiente causati da questo principio attivo, ha chiesto alle autorità competenti (Comune di Quarrata, Arpat, Asl, Regione Toscana, Ministero dell’Ambiente) di intervenire ai fini di una revisione della normativa regionale e nazionale, che dovrebbe contenere limiti più stringenti alle modalità e quantità di spandimento dei fitofarmaci in particolare nei pressi di corsi d’acqua, luoghi abitati, aree protette». Stando così le cose, ora Benedetti domanda alla giunta regionale innanzitutto «se la notizia risponda a verità» e «quali provvedimenti urgenti si intenda intraprendere in nome della tutela della salute dei cittadini e della protezione dell’ambiente». Inoltre, Benedetti chiede «se sia ipotizzabile proporre il ritiro dal mercato di tale molecola, modificandone immediatamente le condizioni di vendita dato che attualmente i prodotti che la contengono sono prodotti di libera vendita».
Fonte: Comunicati stampa del Consiglio Regionale della Toscana
Incontro sull'Urbanistica a "Villa La Magia". Saranno illustrate anche le opportunità dei bandi per le aree a pianificazione differita
QUARRATA_ Venerdì 23 luglio 2010, nella Sala delle Scuderie a Villa la Magia in via Vecchia Fiorentina, I tronco n. 63 – Quarrata si terrà l’incontro sul tema “La crisi economica e la qualità del costruito: incompatibilità oppure opportunità”.
Promosso dall’assessorato all’edilizia e all’Urbanistica del Comune di Quarrata l’incontro intende spiegare i modi in cui sarà possibile sfruttare le opportunità previste dai bandi per le Aree a Pianificazione Differita e la Certificazione di Qualità delle costruzioni fissate nel nuovo regolamento urbanistico del Comune.“ Il programma prevede: alle ore 16 l’introduzione dell’assessore all’Urbanistica Luca Gaggioli su “Urbanistica e edilizia a Quarrata: problemi e prospettive”. Alle ore 17 saranno presentati (con introduzione dell’architetto Paola Battaglieri) tre progetti “di qualità: Flostudio illustrerà gli interventi dei sette alloggi residenziali a San Piero a Sieve; l’Open Studio-Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Quarrata presenterà l’ampliamento dell’asilo nido di via Lippi a Quarrata mentre lo Studio 63 parlerà del progetto “Dex Showroom in Firenze”.
Alle 18, a conclusione delle illustrazioni sono previsti gli interventi del pubblico.
L'Amministrazione di Quarrata, tramite gli strumenti urbanistici ed edilizi – spiega l’assessore Luca Gaggioli - cerca di promuovere una nuova fase di dinamismo culturale ed economico, dando sostegno a tutte le iniziative private che guardano al futuro e credono nella qualità dei progetti come opportunità per ridare energia al nostro territorio. Vanno in questa direzione, in particolare, il bando per le Aree a Pianificazione Differita, la Certificazione di Qualità per le costruzioni, e vari tipi di incentivi”.
“Con questo incontro – continua - intendiamo fare il punto della situazione, mettendo a fuoco le criticità ma per ripartire con uno slancio nuovo. Vogliamo condividere l'analisi della situazione e raccogliere idee e proposte per trasformarle in progetti concreti, sulla base di obiettivi condivisi; perché crediamo che soltanto in questo modo, anziché abbarbicandoci a residui di posizioni acquisite, si possa fronteggiare una crisi economica che è anche crisi culturale”.
Informazioni: Ufficio Urbanistica ed Edilizia- Tel. 0573 771313 oppure am.venturi@comune.quarrata.pt.it.
a.b.
Avanti con il ripristino degli argini e supporto ai cittadini colpiti ma accertare responsabilità gravissime.
QUARRATA_ Sulla questione relativa alle problematiche degli argini interviene il consigliere comunale finiano di An/Pdl Massimo Bianchi:
"Noto con piacere - commenta Bianchi - che qualcosa si sta muovendo; prendo atto ed auspico che la sinergia di forza tra i vari enti possa mettere in sicurezza quanto prima i tratti più a rischio dell'Ombrone. Doveroso inoltre attivarsi e monitorare le varie situazioni dei cittadini i quali hanno subito danni e a quali le istituzioni devono fornire, con i fatti, il proprio supporto.
Ho letto l'intervento del consigliere regionale Udc Marco Carraresi, in larga parte condivisibile con spunti che invitano a riflettere.
Ho però sempre fatto presente - incalza il finiano Bianchi - un aspetto al quale non ho mai ricevuto risposta alcuna, cioè quelle delle verifiche e dei controlli: insisto che deve essere effettuata da parte della Polizia Provinciale una verifica A TAPPETO e non a macchia di leopardo degli argini; il che significa partire dalla Caserana ed arrivare fino a Pistoia per accertare che non vi siano illeciti sugli argini da parte di privati e per appurare se eventuali concessioni edilizie o interventi in seno agli argini stessi siano stati rispettati alla perfezione e che non abbiano recato violenze tali da indebolirli o averne resa difficile la manutenzione.
Mi sembra - conclude Massimo Bianchi - che su questo si preferisca voltarsi dall'altra parte; spero di sbagliarmi e mi auguro, confidando fortemente nella Giustizia, che di fronte ad eventuali responsabilità siano presi i dovuti provvediementi finalizzati a ribadire che la Legge è uguale per tutti e che di fronte ad essa non vi è differenza tra deboli e potenti.".
fonte: Comunicato Stampa
Sport/ Accordo di collaborazione tra i settori giovanili del Quarrata Olimpia e Virtus Bottegone
QUARRATA_ Due delle società calcistiche con maggiore tradizione nel panorama pistoiese, l’A.C.Quarrata Olimpia e l’A.S.Virtus Bottegone, hanno stipulato un accordo di collaborazione triennale.
La Virtus Bottegone manterrà tutte le categorie fino ai Giovanissimi, mentre il Quarrata Olimpia arriverà fino alla Prima Squadra militante attualmente nel campionato di Eccellenza.
Così i ragazzi della Virtus Bottegone che metteranno in mostra buone qualità, potranno proseguire la propria esperienza calcistica in una squadra di buon livello come il Quarrata Olimpia, che sarà presente anche nei campionati Allievi e Juniores. Ogni mese i Direttori Generali delle due società si incontreranno per fare il punto della situazione e per programmare l’attività da svolgere assieme.
In programma anche incontri tra istruttori delle due società per discutere di metodologie di allenamento e gestione dei gruppi.
Saranno inoltre intensificati gli scambi di squadre durante i tornei organizzati dalle due società. Ognuna delle due società manterrà comunque il proprio statuto e rimarrà indipendente dall’altra. “Questo accordo dimostra l’interesse delle due società di lavorare per il bene dei giovani - dicono i due DG Gerboni e Leoni - offrendo loro possibilità importanti non solo a livello di settore giovanile e scuola calcio, ma anche nel proseguo della loro carriera calcistica in categoria”.
a.b.
Nella foto: l'impianto sportivo dell'Ac Quarrata Olimpia in via Vecchia Fiorentina, località Spedaletto a Quarrata.
La Virtus Bottegone manterrà tutte le categorie fino ai Giovanissimi, mentre il Quarrata Olimpia arriverà fino alla Prima Squadra militante attualmente nel campionato di Eccellenza.
Così i ragazzi della Virtus Bottegone che metteranno in mostra buone qualità, potranno proseguire la propria esperienza calcistica in una squadra di buon livello come il Quarrata Olimpia, che sarà presente anche nei campionati Allievi e Juniores. Ogni mese i Direttori Generali delle due società si incontreranno per fare il punto della situazione e per programmare l’attività da svolgere assieme.
In programma anche incontri tra istruttori delle due società per discutere di metodologie di allenamento e gestione dei gruppi.
Saranno inoltre intensificati gli scambi di squadre durante i tornei organizzati dalle due società. Ognuna delle due società manterrà comunque il proprio statuto e rimarrà indipendente dall’altra. “Questo accordo dimostra l’interesse delle due società di lavorare per il bene dei giovani - dicono i due DG Gerboni e Leoni - offrendo loro possibilità importanti non solo a livello di settore giovanile e scuola calcio, ma anche nel proseguo della loro carriera calcistica in categoria”.
a.b.
Nella foto: l'impianto sportivo dell'Ac Quarrata Olimpia in via Vecchia Fiorentina, località Spedaletto a Quarrata.
mercoledì 14 luglio 2010
Sequestrato a Quarrata laboratorio con 29.000 capi di pelletteria recanti marchi contraffatti.
CASERTA-QUARRATA. La Guardia di Finanza di Caserta continua nell’attività investigativa finalizzata al contrasto degli illeciti a danno della proprietà industriale ed intellettuale, alla localizzazione di laboratori per la contraffazione, di depositi e di punti vendita di capi di abbigliamento recanti marchi contraffatti.
In tale contesto operativo, si inserisce l’operazione condotta in Toscana dalle Fiamme Gialle di Pistoia, che trae origine dal sequestro di circa 600 paia di scarpe recanti il marchio NIKE contraffatto, posto in essere dai militari della Compagnia di Caserta nei confronti di un cittadino senegalese nei pressi del casello autostradale di Caserta Nord, avvenuto nel mese di febbraio 2010.
Le successive indagini, delegate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno consentito ai finanzieri di Caserta di individuare un opificio adibito alla produzione di capi di pelletteria contraffatti, sito nel comune di Quarrata (PT) e gestito da soggetti di nazionalità cinese e di attivare il Reparto del Corpo territorialmente competente, ai fini dell’esecuzione dell’intervento repressivo.
All’esito di tale intervento, che ha portato alla luce un’impresa organizzata in modo altamente professionale, sono stati rinvenuti e sequestrati circa 29.000 prodotti contraffatti (borse, portafogli, semilavorati ed accessori), 8 macchine per cucire ed attrezzature varie (rivettatrici e punzonatrici), innumerevoli accessori per il confezionamento e due personal computer utilizzati per l’illecita attività.
I 3 responsabili, W.G. di anni 41, W.X. di anni 30 e Y.Y. di anni 29, tutti di nazionalità cinese, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Fonte: Comunicato del Comando Provinciale della Guardia di Finanza Caserta
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