mercoledì 21 luglio 2010

Discarica del Cassero/ Gorbi accusa: "Da PistoiaAmbiente e giunta del Comune di Serravalle atteggiamento poco trasparente fatto di omissioni e bugie"

SERRAVALLE-CASALGUIDI. Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Federico Gorbi, componente del Comitato di Controllo della Discarica di Fosso del Cassero.

“Le vicende giudiziarie che coinvolgono la discarica di Fosso del Cassero e il direttore tecnico, ing. Stefano Somigli, non possono che generare forti preoccupazioni in quei cittadini che, come me, hanno da sempre combattuto prima contro la realizzazione dell'impianto e poi per un rigoroso controllo delle attività di smaltimento.

Non voglio esprimere giudizi che spettano alla magistratura la quale, certamente, farà luce sulla vicenda e sulle responsabilità.

Tuttavia è bene sottolineare che non solo l'ing. Somigli ma l'intera struttura societaria della PistoiAmbiente ed anche la Giunta del Comune di Serravalle Pistoiese hanno avuto un atteggiamento poco trasparente fatto di omissioni e di bugie".

"E' necessario - continua - ripercorrere l'intera storia, partita nell’ottobre del 2008 con il sequestro di un camion di rifiuti da parte dei Carabinieri del Noe. Il Comitato di controllo della discarica del Cassero è venuto a conoscenza di questa vicenda solo il 4 maggio del 2010, dopo oltre un anno e grazie alla notizia diffusa dalla stampa locale, poiché né PistoiAmbiente né la Giunta comunale, che pure era aggiornata su quanto accaduto, hanno mai ritenuto di dover informare il Comitato che, ricordo, è eletto dai cittadini residenti nei pressi della discarica per mettere in atto tutte quelle azioni necessarie al controllo delle attività che si svolgono nell’impianto".

"La cosa - prosegue Federico Gorbi - è apparsa subito molto grave a tutti i componenti del Comitato, tanto che, in una successiva riunione del giorno 11 maggio 2010, alla presenza del Sindaco, Renzo Mochi, e del Vice-Sindaco, Patrizio Mungai, venivano chieste giustificazioni per la grave omissione a PistoiAmbiente, rappresentata dal Presidente uscente Roberto Talini, dal neo-Presidente Alfio Fedi e dall’ing. Stefano Somigli.

Come era facile aspettarsi in quell’occasione tutti i rappresentanti della società che gestisce l’impianto del Cassero furono pronti a garantire la massima trasparenza.
Peccato che, stando ai fatti, già in quel momento venivano nascoste alcune verità importanti.
Alla richiesta di notizie sul sequestro, Roberto Talini, come risulta dal verbale della riunione, assicurava che il rapporto con la Progest, la società finita nel mirino dei Carabinieri, era iniziato a metà aprile 2008 ed era durato fino a metà ottobre 2008, cioè fino al sequestro del mezzo, e da allora, per prudenza, era stato interrotto qualunque conferimento di rifiuti provenienti dalla società campana. I rifiuti conferiti in tutto nella discarica del Cassero, a detta di Talini e di Somigli, erano di circa 1.000 tonnellate".

"Solo dopo l’arresto dell’ing. Somigli e il sequestro dell’intero impianto, il Comitato ha appreso che i conferimenti di rifiuti provenienti dalla Progest erano proseguiti, dopo una brevissima interruzione, anche nel 2009 e nel 2010, per un totale di oltre 4.000 tonnellate, così come abbiamo potuto apprendere dal Vice-Sindaco Patrizio Mungai nella riunione del Comitato del 13 luglio 2010.

Ribadendo quindi che la Magistratura saprà valutare le responsabilità penali, emerge evidente l’intenzione da parte della proprietà della discarica del Cassero di omettere e nascondere quanto stava avvenendo proprio al Comitato di controllo che dovrebbe tutelare e garantire i cittadini più esposti ai pericoli dell’impianto di smaltimento.
La cosa ancora più inquietante è che la Giunta comunale, in particolare il Vice-Sindaco Mungai, è sembrata essere sempre molto più informata del Comitato, senza però che abbia mai sentito il bisogno di un dialogo serio con quest’ultimo.

E’ pertanto necessario ripensare alla reale utilità di un Comitato che, evidentemente, non ha alcun mezzo per controllare le attività della PistoiAmbiente ed anzi rischia di essere solo un paravento di fronte ai cittadini che non hanno alcuna garanzia reale che tutto si svolga regolarmente e con le massime tutele per la salute propria e dei propri figli".


Federico Gorbi
Componente del Comitato di Controllo della Discarica di Fosso del Cassero

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"E’ pertanto necessario ripensare alla reale utilità di un Comitato che, evidentemente, non ha alcun mezzo per controllare le attività della PistoiAmbiente ed anzi rischia di essere solo un paravento di fronte ai cittadini che non hanno alcuna garanzia reale che tutto si svolga regolarmente e con le massime tutele per la salute propria e dei propri figli".

Amara, molto amara la conclusione. In barba a chi si riempie la bocca predicando la partecipazione.....

Anonimo ha detto...

ops... la firma
Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

Bravo Federico, tutto il mio appoggio!
Alessandro Cialdi