martedì 20 luglio 2010

Nessun allarme sanitario e ambientale per il bacino di Falchereto. L'Arpat interviene sui risultati delle analisi del Wwf


QUARRATA-PISTOIA. Il dipartimento provinciale dell'Arpat di Pistoia interviene con un proprio documento sugli esiti analitici per ricerca di Glyphosate in campioni di acqua superficiale prelevati dal Wwf di Pistoia ed analizzati presso un laboratorio privato.
"Nei Rapporti di prova pervenuti - si legge nel documento -era evidente una incongruenza fra l’unità di misura ed il Limite di Rilevabilità (LR). Infatti, se il valore di LR fosse stato effettivamente pari a 0,01 ppm (milligrammi/litro) come specificato nei rapporti di prova, il metodo applicato non sarebbe stato idoneo per la ricerca di glyphosate nelle acque che richiede invece la possibilità di evidenziare quantità molto inferiori. Tale dubbio ha trovato conferma nel laboratorio che ha effettuato le analisi il quale, interpellato, ha riferito che l’unità di misura riportata (ppm, ovvero milligrammi/litro), era sbagliata. L’unità di misura corretta era ppb (microgrammi/litro) e i valori dovevano essere considerati espressi in tale unità di misura.
Conseguentemente, considerando che:
•  il valore limite nelle acque destinate alla produzione di acqua potabile è, nel caso più restrittivo, pari a 1 microgrammo/litro (D.LGS 152/2006, All. 2, tab. 1/A) mentre nel bacino del Falchereto è stato ritrovato un valore pari a 0,09 microgrammi/litro;
•  il glyphosate non è specificatamente considerato fra i prodotti fitosanitari e biocidi valutati per definire lo standard di qualità delle acque superficiali (D.LGS 152/2006, All. 1, tab. 1/A, gruppo 5) se non come concentrazione complessiva fissata in 1 microgrammo/litro mentre, nei vari affluenti considerati, si sono sempre registrati valori inferiori a tale limite, la condizione osservata non appare quindi tale da giustificare allarme né di tipo sanitario né di tipo ambientale".
"Di tale condizione - continua la nota - è stata data immediata comunicazione allo stesso WWF, oltre che alla Azienda USL di Pistoia ed al Comune di Quarrata, confermando la volontà di ARPAT a proseguire il monitoraggio per la ricerca multiresiduale di antiparassitari che da anni viene eseguita sul bacino del Falchereto come su molte altre postazioni ma specificando altresì che il ritrovamento di tracce di glyphosate, come ogni informazione ambientale a cui perveniamo, sarà comunque valutato nella predisposizione dei nostri futuri programmi di attività". Per informazioni: c.coppi@arpat.toscana.it.
“ Come Amministrazione - commenta l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Quarrata Marco Mazzanti - siamo soddisfatti della precisazione di ARPAT sui risultati, che mettono in evidenza come non ci sia nessun tipo di inquinamento nelle acque superficiali tale da creare allarmismo e panico fra i cittadini. Spero che questo possa fare chiarezza su alcune prese di posizioni che ci sono state in questi giorni. L’Amministrazione continuerà il suo lavoro, insieme alle associazioni preposte, per tenere sotto controllo i bacini del territorio, al fine di garantire sicurezza ambientale alla nostra cittadinanza”.
a.b.

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