QUARRATA-SAN MARCELLO PISTOIESE_ C’era l’ex sindaco di
Quarrata, attuale assessore al bilancio al Comune di San Marcello Pistoiese a
fare gli “onori di casa” a Matteo Renzi, sindaco di Firenze candidato alle Primarie del Pd.
Sabrina
Sergio Gori – non è più un mistero – ha scelto di appoggiare
incondizionatamente il "Rottamatore" arrivato con il suo camper nella
piazzetta Arcangeli, gremita da un folto numero di persone. L'incontro - a causa del maltempo - si è svolto all'interno della sala Baccarini.
E’ la prima volta
che Renzi, incontra i comitati costituitisi in provincia di
Pistoia. Lo ha fatto nel giorno in cui il suo “avversario” Pierluigi Bersani ha
compiuto gli anni.
E lui – nel corso della visita – non ha fatto mistero di
aver postato via twitter all’indirizzo del segretario nazionale del Partito
Democratico i suoi auguri. “Se vinco, se vinciamo- ha detto di fronte ad una
platea di un centinaio di persone – faremo ciò che ci siamo prefissati ma se si
perde alle primarie del centrosinistra darei mano a chi vince”. “Se però vince
Renzi- ha aggiunto- finisce la carriera parlamentare di D’Alema…”.
Il sindaco di
Firenze ha richiamato l’articolo dello statuto del Pd secondo il quale
dopo 15 anni di parlamento occorre dare spazio ad altri..
Renzi nell’illustrare i tre pilastri della sua
campagna e cioè “Europa, futuro e merito” ha anche ribadito che la scelta “bellissima”
fatta dal Pd di affidarsi alle primarie
è “un gioco che consente una sfida sui contenuti”.
In mattinata aveva
fatto visita alla Dynamo Camp di Limestre alla vigilia dell'annuale festa a porte aperte intrattenendosi a
pranzo.
Dicevamo di Sabrina Sergio Gori. Nei giorni scorsi sul
suo blog personale così ha spiegato la sua scelta di campo
Nel
programma e nella proposta di Paese c’è del coraggio, c’è la voglia della sfida
a viso aperto, perché al centro delle scelte ci sono le Città, inserite in una
Europa che parte dal basso.
Perché i
Comuni hanno diritto ad un Patto di Stabilità più giusto, ma i Comuni virtuosi
devono essere premiati, perché danno più risposte ai cittadini, contribuendo
inoltre al risanamento delle finanze pubbliche.
Se scendiamo
in alcune linee programmatiche troviamo scritte nero su bianco tante idee per
modernizzare il nostro Paese, per renderlo capace di futuro, capace di sfidare
la complessità di un mondo che non si accontenta delle vecchie formule.
Matteo si è
messo all’ascolto, a partire dalla Leopolda, di una società fatta da persone
che vogliono dire la loro su ciò che li riguarda davvero.
Non bisogna
più accontentarsi di promesse, il Fisco deve essere snello e leggero, ma ognuno
deve contribuire; la burocrazia deve essere al servizio dei cittadini e non un
moloch messo a guardia dei privilegi.
Occorre
investire sulla scuola, premiando gli insegnanti migliori, costruendo una
scuola pubblica fin dalle materne, perché i bambini sono speranza e investire sulla
speranza significa credere nel futuro.
E’
necessario puntare sui giovani, sullo scambio di esperienze tra coetanei di
Paesi differenti, per condividere le scelte e le conoscenze attraverso il
Servizio Civile Europeo, significa costruire una Unione Europea, fatta di
persone che vivono gli stessi ideali a servizio della democrazia.
Ogni
italiano vorrebbe vedere dimezzato il numero dei Parlamentari, vorrebbe vedere
aboliti i privilegi e i vitalizi, perché questa è equità, perchè questa è
efficienza e miglior funzionamento delle Istituzioni.
E’
necessario investire sulle persone, per creare un welfare senza
assistenzialismo, che dia pari opportunità di partenza, per realizzare una
società basata sul merito, puntando sul contributo che ognuno può e deve dare
per costruire un’Italia migliore.
Questa è
l’ora che ognuno si metta in gioco, perché il nostro Paese ha bisogno
dell’apporto di ognuno di noi, perché ciascuno può metterci del suo per
cambiare, senza affidarsi alle comode deleghe in bianco, che finora non hanno
consentito un vero cambiamento e un cambio di passo che, ora più di sempre, è
indispensabile.
A.B.