
Si spazia dalla prima donna, Eva, a Dulcinea del Toboso,
dalla poetessa Alda Merini alla Monaca di Monza, dalla dea Venere a una
Penelope controcorrente che respinge Ulisse di ritorno a Itaca, stanca di un
lungo "esilio in questa casa".
L'idea di rivisitare personaggi
femminili celebri, cari all'immaginario collettivo è senz'altro originale e il
linguaggio è pregnante e tutt'altro che banale.
Di origine siciliana, Grazia Frisina
ha vissuto fino al 1990 a Torino, per poi trasferirsi in Toscana. È stata
insegnante di lettere e ora è in pensione. Ha
pubblicato le sillogi: Dell’imperfetto sentire (2006), Foglie per maestrale
(ed. Il caso e il vento, 2009) e il romanzo A passi incerti (Pagliai ed.,
2009), con cui è giunta finalista alla XXVII edizione del 'Premio Firenze'.
Varie sue poesie compaiono su antologie e riviste.
a.b.
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