sabato 3 dicembre 2011

Concluso il convegno nazionale su "Impianti di incenerimento-Esperienze di studi e monitoraggio nella ricerca della compatibilità ambientale". Rino Fragai: "Bilancio molto positivo. Il quadro che ne viene fuori è sicuramente diverso rispetto al passato con un impianto che rientra nella media emissiva degli impianti ritenuti efficienti e con emissioni quasi 15,20 volte inferiori al limite stabilito per legge"


PISTOIA_ Seconda ed ultima giornata stamani per il Convegno Nazionale “Impianti di Incenerimento – Esperienze di Studi e Monitoraggio nella ricerca della compatibilità ambientale”, promosso dalla Provincia di Pistoia, con il patrocinio della Regione Toscana, la collaborazione dei Comuni di Pistoia, Quarrata, Agliana, Montale e Montemurlo, e il contributo scientifico dell’Azienda Usl 3 di Pistoia, dell’ Agenzia Regionale ARPAT, dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’Istituto Sanitario per la PreveNzione Oncologica (ISPO).

La Prima Sessione di Lavori “L’evoluzione del Monitoraggio”, presieduta dal sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori, ha visto in successione: l’intervento di Vanes Poluzzi, di ARPAT  Emilia Romagna, che ha illustrato Il progetto “Moniter”, relativo all’organizzazione di un sistema di sorveglianza ambientale e valutazione epidemiologica nelle aree circostanti gli impianti di incenerimento rifiuti solidi urbani in Emilia-Romagna, iniziato nel 2007 e la cui conclusione è prevista per la fine dell’anno in corso; Andrea Poggi, direttore tecnico ARPAT, sulle prospettive per il monitoraggio e il ruolo di ARPAT; Renata Caselli, Settore rifiuti e Bonifica siti Inquinati, Regione Toscana; Emanuela Balocchini, Servizi di Prevenzione in Sanita Pubblica, Regione Toscana, e, infine, Ariberto Merendi, Dirigente del Servizio Tutela ambientale e Gestione Rifiuti della Provincia di Pistoia, che ha approfondito le tematiche relative all’evoluzione del monitoraggio.

Gli Abstract degli interventi sono visibili sul sito della Provincia di Pistoia, nella Sezione Ambiente appositamente dedicata al Convegno:
http://www.provincia.pistoia.it/AMBIENTE/INIZIATIVE_AMBIENTE/ConvegnoImpantiIncenerimento_2-3dic2011/programma.htm

La Seconda Sessione di lavori si è svolta alla presenza del Direttore Azienda Usl 3, Alessandro Scarafuggi e dell’Assessore alla Sanità della Regione Toscana, Daniela Scaramuccia, dando spazio a richieste di intervento e dibattito. Sono intervenuti Luigi Colangelo (Lista civica Decidi anche Tu), Luca Marinaccio ( Lista civica Decidi anche Tu), Alessandro Romiti (Comitato per la chiusura inceneritore di Montale), Roberto Menichetti (Abitanti a piede libero), Michelangelo Bolognini (Usl3) e Elisabetta Chellini (ISPO).

A seguire le conclusioni di Alessandro Scarafuggi, Direttore Usl 3, che ha sottolineato l’importanza dell’indagine messa in campo e la possibilità confrontare una grande quantità di dati e di informazioni certe e puntuali, per ricostruire la storia di un territorio e aprire uno spazio di riflessione sulle azioni da realizzare per risolvere le problematicità concorrenti e guardare ad un diversa qualità della vita.
L’Assessore alla Sanità della Regione Toscana, infine, Daniela Scaramuccia, ha espresso parole di approvazione per la portata e il valore scientifico del monitoraggio svolto dagli enti preposti, evidenziando come il dibattito sull’impianto di incenerimento apre un fronte più ampio sul quale lavorare, per mettere in campo tutta una serie di azioni che vanno nella direzione del controllo, della prevenzione e della salute dei cittadini.

“ Il bilancio del convegno è nel complesso molto positivo – ha commentato l’Assessore provinciale all’Ambiente, Rino Fragai - Da un lato per la qualità delle relazioni e degli interventi che si sono susseguiti in queste due giornate e che hanno permesso il confronto con altre esperienze e realtà a livello regionale, nazionale e comunitario, offrendo un prezioso contributo scientifico, anche in termini di ricerca nel settore. Dall’altro, il convegno ha permesso di fare una sintesi puntuale del lungo e strutturato lavoro di indagine durato quasi tre anni. Il quadro che oggi ne viene fuori è sicuramente diverso rispetto al passato, con un impianto che rientra nella media emissiva degli impianti ritenuti efficienti e con emissioni quasi 15, 20 volte inferiori al limite stabilito per legge. Questo, se ci permette di lavorare con maggiore serenità, non fa venir meno la assoluta necessità di continuare con impegno e attenzione sulla strada dello studio e del monitoraggio, all’interno di una dimensione non più
strettamente provinciale, ma regionale”.

Fonte: Ufficio Stampa della Provincia di Pistoia


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