venerdì 9 dicembre 2011

"L'Imbarco" di Piero Mazzoni arricchisce il patrimonio artistico della chiesa di Santa Maria a Colle. "Il grande viaggio nel mare aperto della vita" e la simbologia della "barca".


QUARRATA-PRATO _ Sabato 10 dicembre 2011 alle ore 21 nella Chiesa di Santa Maria a Colle di Quarrata sarà collocata e presentata la grande opera su tavola “L’Imbarco” di Piero Mazzoni.
Una nuova, intensa opera di cm 280 di altezza e di cm160 di base) che arriccherà ulteriormente il patrimonio artistico conservato nella chiesa della piccola frazione quarratina.
In questa circostanza sarà distribuito ai presenti un libretto di commento dell’opera e dell’artista dal titolo "Le tracce invisibili".

All’incontro interverranno oltre all’autore, il sindaco di Carmignano, il professore Francesco Petri e il parroco don Franco Monticelli.
Seguirà una lettura-rappresentazione de “L’ultimo viaggio di Simbad” di Erri De Luca, a cura di Fabiano Martelli e Silvia Antichi.


“ Nella pala – spiega il professor Francesco Petri -  vediamo raffigurata una barca carica di emigranti nel particolare momento della partenza.  Il soggetto trae certamente spunto dagli ultimi avvenimenti ma per vari motivi può essere visto anche in un significato più ampio e meno storico di quanto può sembrare alla prima.”.

“Il dipinto – continua - può essere letto in tre parti. Una parte superiore gremita di emigranti,una parte mediana occupata dal grande fasciame dello scafo della barca, una parte bassa in cui è rappresentato un uomo sulla spiaggia che sembra fare quasi da contrappunto a tutto il resto [...]”.
“ In primo luogo la barca. Questa comunica sempre l’idea del viaggio, del salpare e dell’approdare, del partire e del separare, del giungere e del riunire, del passaggio e dell’attraversamento. In tal senso è simbolo di speranza che consente di affrontare il grande viaggio nel mare aperto della vita. Inoltre è segno di salvezza e sopravvivenza. In questo significato è presente nelle più varie mitologie e può variare dal presentarsi come piccolo canestro che pone in salvo gli eroi (Mosè o Romolo e Remo) o come grande arca (di Noè) che salva dal diluvio delle acque l’intera umanità. Alla barca è connessa la donna nel suo stato di gravidanza. In primo luogo nella forma dello scafo che ci rimanda anche intuitivamente alla gravidanza per cui lo stesso fasciame dà l’idea di un qualcosa che si espande e che contiene al suo interno una realtà viva”.

“ Questa connessione fra maternità e barca è particolarmente intensa nella simbologia cristiana, dove la barca (arca) è metafora della Madonna detta appunto nelle litanie lauretane la “foederis arca” cioè l’arca (o barca) dell’alleanza. Mentre nell’antico testamento l’alleanza fra gli uomini e Dio era garantita dall’arca che stava fissa nel tempio e che conteneva al suo interno le tavole della legge, nel nuovo testamento questa è data dalla maternità di Maria e quindi dal Figlio che con la sua divina, vivente presenza, la suggella in modo definitivo”.
“ Questa simbologia – tiene a precisare ancora il professor Petri -  diventa ben chiara nel nostro dipinto di S.Maria a Colle (ed è significativo che la chiesa stessa sia dedicata alla Madonna).  La reliquia che vediamo al centro del dipinto è il frutto di questa maternità, è il contenuto interno dell’arca dell’alleanza, cioè il Figlio stesso nella sua forma di crocifisso".
Piero Mazzoni, 59 anni, diplomato all’Accademia di BB.AA. di Firenze. nel corso di scenografia (residente a Capezzana nel comune di Carmignano)  ha iniziato la propria attività professionale nel 1977 costituendo insieme ad un gruppo di giovani artisti fiorentini lo studio Limite, che si occuperà prevalentemente di grafica e cinema d’animazione.
Dal 1980 al 1990 partecipa come illustratore alle varie mostre di settore da Annecy a Zagabria, a Varsavia, a Rio de Janeiro.
I lavori sono pubblicati in cataloghi e riviste di grafica. Insegna discipline pittoriche al liceo artistico statale di Firenze.
a.b.

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