venerdì 2 agosto 2013

La parlamentare Caterina Bini eletta nel Direttivo del gruppo Pd alla Camera dei Deputati


ROMA- Nei giorni scorsi è stato eletto il nuovo Direttivo del gruppo Pd alla Camera dei Deputati. Dopo l’ufficio di Presidenza è questo l’organismo di riferimento con i compiti di controllo e di sintesi politico-legislativa per i 293 parlamentari democratici. Tra i 30 deputati entrati per via elettiva nel nuovo direttivo con il compito di coordinare l’attività del gruppo stesso figura anche la parlamentare pistoiese Caterina Bini, eletta, con il sistema delle preferenze, fra i primi 10 deputati che entreranno a far parte di questo gruppo ristretto.
Per rafforzare la democrazia interna e la composizione paritaria si è proceduto per scrutinio segreto con due voti di preferenza: ogni deputato doveva indicare un uomo e una donna. 
Cercherò di ricoprire questo ruolo importante e delicato al tempo stesso, con senso di responsabilità e impegno – ha dichiarato la deputata – Un ringraziamento va ai miei colleghi, che mi hanno dato fiducia. Cercherò di non deludere loro e tutti voi.”
L’elezioni del Direttivo si è reso necessario per una migliore armonizzazione dei lavori del gruppo del Partito democratico. Il direttivo è un organismo sufficientemente ampio e rappresentativo: 30 eletti e oltre una ventina di membri di diritto, tra ufficio di presidenza e capigruppo di Commissione. Avrà funzioni di indirizzo politico e di supporto nell'attuazione delle scelte assunte, con il compito di orientare l'attività del più grande gruppo parlamentare che forse la Camera ricordi: sono infatti 293 i deputati del PD a Montecitorio e proprio per questo, più che in passato, si rende necessario un lavoro di raccordo e di sintesi affinché gli orientamenti del PD in Parlamento risultino i più condivisi e coordinati possibile, anche a fronte di un'agenda politica molto fitta e impegnativa che si preannuncia per la ripresa di settembre. Al centro la nuova legge elettorale e le riforme costituzionali da un lato, e le misure per contrastare la crisi (in primio luogo la nuova legge di stabilità) dall'altro.

a.b.

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