mercoledì 22 aprile 2009

Riunione informativa sul progetto "LiberArci dalle Spine".

QUARRATA_ Giovedì 23 aprile alle ore 21 presso i locali de “La Civetta” in piazza Sandro Pertini si terrà una riunione informativa sul progetto “LiberArci dalle Spine”, portato avanti dalla Regione Toscana. Il Comune di Quarrata impegnato da anni con diverse iniziative volte a diffondere i valori della legalità a seguito di un accordo sottoscritto con la cooperativa siciliana “Lavoro e non solo” anche questo anno intende sostenere i campi di lavoro e studio nelle terre confiscate alla mafia offrendo la possibilità a quattro giovani quarratini (tra i 16 e i 30 anni) di partecipare per due settimane a questa esperienza nei campi di lavoro organizzati tra il 4 giugno e il 20 ottobre nei territori di Corleone, Monreale, Roccamena e Canicattì a fianco con i soci-lavoratori della cooperativa siciliana. Durante l’incontro alla “Civetta” (in vista della scadenza della presentazione delle domande fissata per il 30 aprile) saranno meglio spiegate le modalità per la selezione dei giovani interessati e il programma dei “campi di lavoro”. “Le attività – spiegano dall’ufficio Segreteria del sindaco – saranno di tipo agricolo (mietitura del grano, raccolta di pomodori, vendemmia) durante la mattina e di studio di alcuni personaggi distintisi nella lotta alla mafia e alle illegalità e momenti di aggregazione nel pomeriggio. Per la sera sono previsti momenti di socializzazione e partecipazione ad eventi e spettacoli”. Gli interessati per partecipare alla selezione devono presentare domanda presso l’ufficio Protocollo in via Vittorio Veneto 2. Info: segreteria del sindaco, tel. 0573-771.217-266 oppure b.vannelli@comune.quarrata.pt.it.
A.B.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

I valori della legalità il Comune di Quarrata li fa vedere ogni giorno; e anche quando incarica, come difensore civico, un ex segretario comunale che - non ci vuole molto a capirlo - può essere facile ostaggio sia della giunta che dei funzionari amministrativi e tecnici.
Caro Balli, i princìpi morali non mancano ai giovani, no: mancano ai maturi e, soprattutto, a questi nostri amabili amministratori democratici.
Lei non lo pensa mai questo, come cronista? O ha paura delle sciacquate della sindaca?

andreaballi ha detto...

Caro lettore anonimo è mia abitudine da sempre - da "cronista di un quotidiano" - raccontare i fatti mantenendo "equidistanza" da ciò che osservo o registro nelle pubbliche assemblee senza cadere nella "critica".
Ho la mia personale opinione, i miei principi morali, ma preferisco che siano i lettori come lei a farsi un'idea su ciò che emerge. Non ho paura di rimbrotti e sciacquate di chicchessia, tantomeno di quelle della "sindaca".
Lo stesso atteggiamento - finchè proseguirà la mia collaborazione con un giornale - intendo mantenerlo su questo blog.

Andrea Balli

Anonimo ha detto...

Anonimo dice a andreaballi: fare cronaca vuol dire certo essere equidistanti, ma in primo luogo significa essere equi. Lei non deve stare a uguale distanza da qua e da là: deve - deontologicamente - anche saper prendere le distanze - e denunciarne le contraddizioni - da chi, mentre recita il "Credo", spara, in metafora, sui fedeli che pregano in chiesa.
Questa è sempre stata la lezione dei maestri del giornalismo sia di destra che di sinistra. Mi auguro che la sua equidistanza non implichi una posizione debole che finisce col danneggiare i veri padroni del giornale e dei giornalisti (come diceva il buon Montalelli): cioè i lettori e, in questo caso, i suoi concittadini quarratini e l'opinione di chi legge la cronaca. O no?
Ho comunque apprezzato la sua risposta: me la auguro e me la aspetto coerente.