mercoledì 3 novembre 2010
Un documentario inglese su "Lo scugno". Lido Domenichelli, Quarrata, la passione per la bicicletta. Ecco chi è Matt Blandford.
QUARRATA_ “A 73 anni ancora va in bici per 200 chilometri ogni settimana sulle strade delle splendide colline toscane intorno a Quarrata.
Sulla storia di Lido Domenichelli, falegname oggi in pensione, uno dei personaggi “storici” della “Città del Mobile”, il regista inglese Matt Blandford – utilizzando una Canon 550D - ne ha fatto – dopo un accurato ed apprezzato montaggio - un suggestivo documentario-intervista della durata di 8,39 minuti, che rappresenta anche un “bel biglietto da visita” per Quarrata e soprattutto il territorio circostante.
Matt Blandford, sposato con la quarratina Gianna Colligiani (che per motivi prima di studio e poi di lavoro vive in Inghilterra) ha girato il documentario in due splendide giornate nello scorso mese di Agosto. Ha filmato scorci del centro di Quarrata e della periferia soffermandosi sul rapporto tra Lido Domenichelli e la bicicletta.
Sono state realizzate due versioni del documentario di cui una con i sottotitoli in inglese. Oltre al racconto e alle belle immagini di particolare impatto è la musica scelta che fa da sottofondo all’intervista: le due colonne sonore di “Jamon Jamon” (1992) e “Huevos De Oro” (1993) scritte dal compositore-premio Oscar Nicola Piovani per il regista Juan Josè Luna Bigas.
Il documentario “Lo scugno” prende il titolo dal nomignolo con cui Lido Domenichelli è conosciuto a Quarrata.
“Allora mi chiamavano <Scugno-scugnizzo> perché ero piccolo e nero e quel nome tipico del ragazzo napoletano mi è rimasto". Domenichelli parla di Quarrata e dei cambiamenti a cui ha assistito negli anni: “Dal vedere circolare i carrocci per le strade polverose di Quarrata – racconta – siamo passati a macchinoni che scorrono incuranti dei ciclisti e dei pedoni”.
Racconta di quando – all’età di 15 anni – ha acquistato la prima bicicletta. Mostra le fotografie di quando correva nella categoria allievi e dilettanti e di quando chiamato a fare l’inseguimento in pista a Firenze gli venne proposto di partecipare alle Olimpiadi nel 1960. Una grande passione quella per il ciclismo che lo ha portato a conoscere i campioni del tempo: Fausto Coppi e Gino Bartali. Sposato da 46 anni, tre figli, ora si dedica in particolare ai suoi nipoti. “Quando sono in bici ed ho qualcosa che mi rende teso sparisce tutto”.
Il documentario è stato reso possibile oltre alla disponibilità di Lido Domenichelli dal contributo offerto dalla famiglia Colligiani e da Mila Gemignani – ringraziati nei titoli di coda.
Matt Blandford ha trasformato un hobby adolescenziale in un vero mestiere. Ha studiato presso il prestigioso “ Bournemouth e Poole College of Art and Design” dove ha imparato tutti gli aspetti della produzione cinematografica e televisiva specializzandosi nel montaggio e nell’ultimo taglio dei films.
Come si legge dal suo sito e come racconta lo stesso Matt “ho poi continuato a fornire assistenza in vari lavori nel campo della formazione”.
Ha scritto sceneggiature, idee di sviluppo, ha avuto esperienze lavorative per telefilm, film e commedie come “Spaced”.
Ha lavorato tre anni alla Bbc Westminster occupandosi di montaggi di servizi giornalieri e settimanali di cronaca e politica.
Ha collaborato tra gli altri con il Disney Channel dove ha curato una serie di cortometraggi musicali con bambini(ha filmato anche la nascita dei propri figli).
Come redattore staff/regista/produttore presso Productions Edv ( società specializzata in produzioni incentrate sulla genealogia e gli antenati della famiglia) si è occupato di biografie professionali e documentari commissionati da privati.
Utilizzando materiale d'archivio e interviste, ha dipinto storie personali, momenti di vita e spesso affrontato situazioni delicate. Tra gli argomenti affrontati: la prima guerra mondiale, i viaggi epici dalla Cina comunista a San Francisco, la vita e la carriera di Mary, figlia di Richard Rodgers (leggenda di Broadway).
E’ stato responsabile di questi germogli in Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Olanda, San Francisco e New York.
“I progetti sono stati spesso anche di natura personale e hanno riguardato temi sensibili come le rotture delle famiglie e le perdite tragiche”.
Grazie al suo poliedrico lavoro ha girato sia nel Regno Unito che in Irlanda, Italia, Olanda e vari stati degli Usa.
“Con questa esperienza alle spalle – conclude Matt Blanford– non vedo l’ora di esplorare una gamma più ampia di documentari come redattore e regista”.
Il documentario su Lido Domenichelli può essere visto collegandosi al seguente indirizzo:
http://www.vimeo.com/16384977
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