sabato 13 novembre 2010

Caccia allo Storno: approvato dal consiglio comunale di Quarrata un ordine del giorno per la sua "reintroduzione". Ecco chi è a favore.


QUARRATA_ Il consiglio comunale di Quarrata ha approvato nell’ultima seduta un ordine del giorno sulla “Reintroduzione della caccia allo Storno”.
Il testo presentato dai consiglieri comunali del Pdl Daniele Ferranti e Lorenzo Mantellassi –una volta emendato con l’integrazione proposta dal Pd locale- ha ottenuto in particolare il voto positivo di 14 consiglieri (oltre a quello del sindaco Sabrina Gori hanno approvato la proposta Romiti, Borgioli, Galigani, S. Niccolai, Marini, Magazzini del Pd; Cialdi e Mazzoni dell’Udc; Ferranti e Mantellassi del Pdl; Ciottoli e M. Niccolai di Fli).
Bianchi (Fli) e Cartei (CittàPerTe) si sono astenuti mentre Musumeci (La Sinistra) ha votato contro.
“ Questo ordine del giorno – ha spiegato Daniele Ferranti – è derivato dalle sollecitazioni di cittadini, cacciatori e agricoltori che hanno avuto notevoli problemi per la crescita esponenziale e fuori controllo degli storni che oltre a sporcare marciapiedi, sottotetti e cornicioni hanno depredato i raccolto agricoli, vanificando spesso il lavoro di un anno da parte degli agricoltori”.
“Esiste un provvedimento della Comunità Europea che deve essere applicato ma anche la netta contrarietà della Regione Toscana che per questo motivo è stata sanzionata per 6 miliardi delle vecchie lire. L’ordine del giorno vuole sollecitare alcune norme perché anche in provincia di Pistoia sia applicato l’articolo 37 della legge in base alla quale le provincie (come già avviene per Arezzo, Prato e Lucca) possono autorizzare i cacciatori ad abbattere gli Storni”.
Tale atteggiamento di chiusura dimostrata dall’assessorato alla caccia della provincia di Pistoia è ritenuto dagli stessi cacciatori un atto gravissimo che discrimina fortemente i cacciatori pistoiesi “ponendoli in grande difficoltà rispetto ai colleghi delle Province confinanti”.
Ferranti ha ribadito poi che il divieto di caccia degli storni sta anche provocando “un consistente numero di gite all’estero da parte dei cacciatori locali dove la caccia a questa specie di uccello è consentita”.
L’ordine del giorno ha impegnato il sindaco e la giunta comunale di Quarrata “a farsi portavoce dei cacciatori, degli agricoltori e dei cittadini di Quarrata presso il competente assessorato della Regione Toscana e soprattutto presso il Governo, Ministero competente e presso la Comunità Europea affinchè si dia inizio ad un iter normativo che reintroduca la specie tra quelle cacciabili, per venire incontro non solo alle esigenze dei cacciatori ma anche a quelle degli agricoltori e dei cittadini, considerati gli ingenti danni che questi ultimi, ogni anno subiscono”.
Al dibattito sono intervenuti oltre a Ferranti (Pdl), i consiglieri Ciottoli (Fli), Romiti (Pd), Bianchi (Fli) e Musumeci oltre all’assessore comunale Dali’.
Il consigliere Ciottoli ha ricordato che a Quarrata deve essere ancora redatto un regolamento sull’abbattimento dei piccioni (che l’amministrazione comunale si era preso l’impegno di realizzare).
Il consigliere Bianchi ha quindi spiegato i motivi della sua astensione: “E’ contro la mia coscienza” mentre il capogruppo de La Sinistra Musumeci – con il proprio voto negativo – ha voluto ribadire “di non amare per nulla il modo di fare dei cacciatori”.
a.b.

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