venerdì 12 novembre 2010

"Ho fatto un sogno ma non ricordo granchè". Andrea Lunardi espone alla Galleria d'arte "Overlook"

QUARRATA_ Continua con “Ho fatto un sogno ma non ricordo granchè”, “raffinata ed elegante personale” del giovane artista emergente pistoiese Andrea Lunardi la stagione espositiva di Overlook Agenzia d’arte, la galleria d’arte aperta da alcuni anni in via della Madonna 52 a Quarrata. Da sabato 13 novembre fino al 12 dicembre prossimo saranno esposte diverse tipologie di opere dell’ultima produzione dell’artista: tele, carte, installazioni di grande fascino.
La mostra – a cura di Niccolò Bonechi – approda a Quarrata dopo essere stata ospitata a Genova alla galleria “OpenLab Artisti Oggi " e a Pistoia all’Aoristò.
“Andrea Lunardi attraverso l’uso del disegno e del video-scrive Bonechi- abbassa i toni glitterati che l’immagine ha assunto in quest’ultimo periodo e concentra il proprio interesse nella ricerca di un bello naturale che non necessita di aggiunte forzate per aggiudicarsi l’attestato di veritiero oggi”. “Il progetto - spiega – ha vissuto finora due momenti diversi per location e tempi ma uniti dalla sola finalità di concentrare l’attenzione sull’immagine e la sua identità. Due personali, la prima nella rinnovata sede della galleria genovese Openlab Artisti Oggi di Genova ha preceduto di un mese quella al ristorante Aoristò di Pistoia. Due appuntamenti che hanno segnato altrettanti step del medesimo percorso, un viaggio alla ricerca di memorie di un passato non molto lontano che è stato ed è tuttora una componente fondamentale del tessuto socio-economico delle due città che hanno ospitato l’evento. La fabbrica San Giorgio con l’apertura contemporanea a Pistoia e Genova segnò una scolta importante per il futuro di tali realtà creando con gli anni delle eccellenze sul territorio che ancora non hanno eguali in Italia”. L’artista, entrato in possesso di numerose immagini storiche di settore, ha dato vita ad un personale percorso di studio di queste. Tralasciando tutti gli elementi tecnici, i dati scientifici e l’accuratezza dei progetti ha concentrato la propria attenzione sul fascino arcaico che queste immagini riescono a emanare”.
Anche nella mostra a Quarrata saranno presentate fotografie e progetti in sezione di componenti meccanici o prodotti finiti messi a punto dalla San Giorgio nei primi anni del XX° secolo. Estrapolate dal loro contesto storico e sociale, queste immagini, prese e decontestualizzate sono fogli di un romanzo ancora in fase di stesura, aprono a immaginari nuovi, immettono il lettore in un nuovo racconto che lui stesso dovrà iniziare a scrivere, interpretare, terminare.
“La prima impressione che si ha entrando in contatto con le opere della mostra – scrive Niccolò Bonechi - è quella di essere proiettati in un luogo altro, uno spazio fantastico pregno di ricordi che tornano alla mente, un tempo apparentemente lontano quanto realmente vicino perché visibile a un palmo dal naso. Allo stesso tempo le immagini esposte, i disegni, la scritta a led e il video creano uno scenario da sogno che porta lo spettatore a una realtà non vera, visibilmente testimoniata ma dall’origine incerta. Si tratta di quella proprietà intrinseca dell’immagine di testimoniare una verità, anche falsa, e renderla non necessariamente attendibile, ma per lo meno vivibile nell’immaginario collettivo che in quel momento la fruisce".

“Ciò che colpisce l’occhio in maniera istantanea- continua - è una grande scritta a led che indica una data storicamente non riconosciuta, il 18 novembre del 1905. L’atmosfera tanto intima quanto inconscia che questo lavoro crea con l’oscurità della stanza che lo ospita infonde nel visitatore intento ad avventurarsi in un territorio non familiare una iniezione di adrenalina, un’ondata di energia che lo costringe ad addentrarsi nella mostra, a chiedersi cosa significhi quella data. Qui sta il punto di partenza del progetto dell’artista, ed è l’inizio del sogno in cui Lunardi invita a entrare”.

Andrea Lunardi nasce a Pistoia nel 1981. Frequenta la scuola di pittura di Giorgio Ulivi e di Andrea Granchi all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si laurea nel 2004.
Viene selezionato per partecipare al progetto “Networking – My home, a house in the city” curato da Arianna Di Genova, Lorenzo Bruni e Matteo Chini. Dopo aver preso parte a tre edizioni di “Opus Liber” al Museo Virgiliano di Mantova, alla Casa di Raffaello a Urbino e all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze partecipa, nel 2006, al cantiere d’arte “La fotografia come arte: l’arte come fotografia” alla Fondazione “Il giardino di Daniel Spoerri” di Seggiano e sempre nello stesso anno partecipa ad un set fotografico del fotografo Eikoh Hosoe e al Toscana Foto Festival a un incontro con il fotografo Francesco Cito.
Ha dato vita, a Pistoia, allo Studio 8, spazio per l’arte contemporanea. Nel 2007 viene selezionato per partecipare al master sull’arte e il paesaggio “Manufatto in situ” con Hidetoshi Nagasawa, al progetto “Networking - Coming Conflicts, artistic practices in conflict places” con Mario Rizzi, al cantiere di video arte “Spazio. Tempo. Territori della mente” con Tessa M. den Uyl, al workshop per un’installazione permanente per la città di Prato con Botto & Bruno, in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, alla “Biennale del libro d’artista” al Museo Wignacourt, Rabat Malta, alla “V Biennale del Libro d’Artista” a Cassino e alla manifestazione “Tra Arte e Cinema” curata da Andrea Granchi e Silvia Lucchesi.
Nel 2008 sono da segnalare la mostra “Gecekondu” ai Cantieri Goldonetta a Firenze a cura di Giacomo Bazzani, “Strettamente personale” a cura di Matilde Puleo in collaborazione con il Centro d’arte Contemporanea Mega+Mega.
Sempre nello stesso anno viene selezionato da una commissione composta da Carlo Sisi e Pierluigi Tazzi per il Premio “Studenti di eccellenza” e partecipa alla mostra all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze curata da Andrea Granchi, Giuliana Videtta, Rosella Alberti.
Nel 2009 realizza il lavoro site specific per la biblioteca Fabroniana di Pistoia “Excommunicatio contra Extrahentes: libero il pensiero” e partecipa al progetto “Start Point” curato da Sergio Risaliti, Laura Vecere, Gianni Pozzi e Susanna Ragionieri esponendo al Museo degli Innocenti, alla Fondazione Studio Marangoni, alla galleria Il Ponte, alla galleria Frittelli Arte Contemporanea e alla galleria Daniele Ugolini Contemporary di Firenze.
Viene selezionato per la partecipazione al progetto “Networking – Back to the present”, con John Duncan e Melissa Pasut presso il Mac,n Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento di Monsummano Terme a cura di Elisa Del Prete e al workshop “Arte pubblica, partecipata, collaborazione, comunità, spazio pubblico”, un progetto di Pietro Gaglianò con la collaborazione di 1:1 projects a cura di Maria Alicata, Cecilia Canziani, Benedetta Di Loreto, Adrienne Drake. Attualmente lavora a Pistoia.
Questi gli orari della mostra: lunedì-venerdì dalle 9 alle 13; dalle 15 alle 19; sabato dalle 9 alle 13. Sabato pomeriggio e domenica su appuntamento. L’ingresso è gratuito. Info: Tel. 0573 775753- info@overlook.it - www.overlook.it
a.b.

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