Sabato 16 marzo alle 10.30 l’inaugurazione in via Caduti di Nassyria. La struttura ospita anche un percorso espositivo dedicato a Ezio Palombo
VAIANO. Una comunità di pronta accoglienza residenziale per 10 minori dai 12 ai 18 anni in situazione di abbandono o bisognosi di accoglimento e protezione. Dedicata a Ezio Palombo la struttura, di proprietà del Comune di Vaiano, si chiama Casa Ezio e sarà inaugurata in via Caduti di Nassyria, sabato 16 marzo alle 10.30.
Casa Ezio nasce nell’edificio dell’ex mulino della Badia di Vaiano, la cui prima notizia risale al 1226, ristrutturato, grazie al sostegno della Regione Toscana, dall’Edilizia Pubblica Pratese.
All’apertura della struttura è collegata anche l’inaugurazione del percorso espositivo permanente dedicato alla figura di Ezio Palombo e curato dalla Fondazione CDSE nell’ambito dell’iniziativa del Consiglio regionale della Toscana “I care, la Toscana dei valori umani e della lotta alle disuguaglianze a 100 anni dalla nascita di don Milani” per la Festa della Toscana 2023.
Alla cerimonia di apertura sabato partecipano il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore al Welfare e Coesione Sociale della Regione Serena Spinelli, la consigliera Ilaria Bugetti, il sindaco del Comune di Vaiano Primo Bosi, l’assessore ai Servizi Sociali di Vaiano Giulio Bellini, il presidente della Società della Salute Area Pratese Simone Faggi e la presidente dell’EPP Marzia De Marzi.
La locandina |
Nella struttura i minori arriveranno per un provvedimento o intervento disposto dall’Autorità Giudiziaria, dalle Forze dell’Ordine o dal Servizio Sociale professionale del territorio della provincia di Prato e potranno rimanervi per un periodo massimo di 6 mesi. I locali, già completi di arredo, e i beni mobili in esso collocati sono di proprietà del Comune di Vaiano che li mette a disposizione.
Oltre al centro di accoglienza la struttura comprende anche due sale polivalenti, che vengono messe a disposizione dell’associazionismo locale. In una delle sale è allestito il percorso espositivo dedicato alla vita di Ezio Palombo e alla sua amicizia con don Milani, con sei pannelli interni più uno che sarà allestito all’esterno con la storia dell’edificio.
I documenti archivistici e le carte del monastero documentano infatti la storia dell’ex mulino della Badia di Vaiano, dall’opificio idraulico alla gualchiera, dalla fonderia di rame alla fabbrica tessile. Fino 1951, quando quello che era ormai conosciuto anche come il “Mulino di Sopra” cessa l’attività. Nel 2013 l’amministrazione comunale di Vaiano acquista l’antico edificio e ne avvia la ristrutturazione per destinarlo a funzioni sociali e aprirlo alla collettività.
[comune di vaiano]
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