QUARRATA_ Analisi molto serena ma
realistica del voto alla Primarie della coalizione “Insieme per Quarrata” e del
Centrosinistra.
Come promesso Gabriele Pratesi a distanza
di una settimana dalle Primarie che lo hanno visto coinvolto ci ha inoltrato il commento sulle primarie.
Voti validi 1015, sopra la soglia psicologica dei mille. E questo è bene. Ma c’è da essere allegri e contenti? Ragioniamo.
1000 voti sono circa il 5% dei potenziali elettori (19000) e il 7 % di quelli che si sono recati alle urne per votare alle ultime consultazioni (circa 14000) .
(Tralascio l’aspetto che nei mille voti ci sono anche ragazzi di età compresa
tra 16 e 18 anni e anche residenti senza diritto al voto alle amministrative)
Il confronto con i 5200 votanti delle primarie del PD non lo faccio perché
sarebbe fuorviante in quanto primarie (le loro) effettuate in condizioni molto
diverse dalle nostre: scontro duro e radicale tra i candidati, campagna
elettorale (e con relative spese) quasi da amministrative.
Quello che le
primarie del PD hanno dimostrato è comunque che il sistema di governo PD non è
stato messo eccessivamente in crisi, non c’è stato da parte dei cittadini un forte
dissenso al “sistema PD” (tanto per capirsi la Sabrina Sergio Gori al primo
turno prese solo 5700 di voti, ben poco sopra il dato delle primarie PD
tralasciando anche qui quelli che non potranno votare alle amministrative).
Lo sforzo fatto dai due candidati ha sì comunque portato 5200 votanti, ma ha un
tallone d’achille.
E grande anche. Proprio la radicalizzazione dello scontro tra i due candidati
ha fatto in modo che la stragrande maggioranza degli elettori del PD si sia
recata alle primarie, e quindi, per loro, i margini di miglioramento in vista
delle amministrative non saranno poi così ampi.
Nel nostro caso invece i 1000
elettori rappresentano una base di partenza con molti più margini di
miglioramento. E questo è il fatto importante da cui partire.
Rimangono comunque 1000 voti che non sono tantissimi. Ho inoltre l’impressione
che parecchi dei voti che ha preso Alessandro Cialdi siano soprattutto “suoi” (
i 290 del bar del Ponte ?) e quindi mi riesce abbastanza difficile
quantificare, se non in modo non troppo positivo, il valore aggiunto portato
alle primarie dal senso di appartenenza ai “partiti” UDC e FLI.
E’ vero che le
primarie per UDC e FLI rappresentavano una assoluta novità e che le nostre
primarie si sono svolte in clima non di scontro o arma bianca diminuendo il
livello d’attenzione e quindi di partecipazione, ma comunque avevamo chiamato
tutti i cittadini a partecipare.
Non è un’analisi pessimistica, ma solo
realistica. Credo che ci sia molto da lavorare se vogliamo ottenere un
risultato importante alle prossime amministrative, quelle vere.
Ci sono ampi
spazi soprattutto tra i 5000 cittadini che per un motivo o un altro non si
recano regolarmente al voto; dal rifiuto tout court della politica, alla
disillusione di promesse che poi vengono puntualmente non mantenute.
Su questa
partita ci giochiamo il nostro futuro ma soprattutto quello di Quarrata.
Dobbiamo avere il coraggio di essere onesti con le persone, anche dir loro che
non possiamo promettere molto, ma far capire a molti se non a tutti che un
certo modo vecchio di far politica non ci appartiene.
E prendere quindi rapide
decisioni in questa direzione.
Qui ci giochiamo la battaglia, e in questo
ripongo abbastanza fiducia.
1000 voti non sono pochi ma nemmeno molti. 1000
voti non sono molti ma nemmeno pochi. Penso che si possa esseri allegri, ma non
troppo.
Gabriele Pratesi
5 commenti:
Forse il progetto è fallito prima di partire
ti garberebbe, poero illuso.
Non sono molto ferrato nel giudicare percentuali. Mi fido di piu' delle mie sensazioni..quelle che si sentono e si vedono fra la gente comune..
Voglio fare i complimenti a chi fra le forze politiche anche in coalizione ha giustamente fatto test di primarie inchinandosi al popolo sovrano.
Questo secondo me è molto importante soprattutto ora che il livello di popolarita' della politica è pari a zero. Talmente importante che chi non si sottopone a primarie non merita neanche di essere menzionato. Detto questo il vero duello sara' tra Mazzanti e Cialdi. Vorrei poter dire ai due candidati a sindaco che non devono aver timore di scelte anche impopolari se si tratta di un passo in avanti. Vorrei poter dire ai due candidati di fregarsene degli ordini di partito. Ricordino i candidati che le organizzazioni che in qualche modo rappresentano hanno per oramai svariati problemi rotto il patto di onesta' e sincerita' che avrebbero dovuto avere con i cittadini sovrani. Abbiano il coraggio di guidare Quarrata per i bisogni reali..aiutandosi magari con una sana democrazia partecipativa che anche se difficile da attuare puo' essere il giusto riscatto di tanti anni di scelte fatte in poche squallide stanze spesso di partito. Questo il mio libero pensiero nel libero blog del Balli, nella libera analisi di Pratesi, nella libera(per ora)rete internet..
Roberto Guazzini
La Lista Civica nacque come protesta nei confronti del modo di fare politica del Sindaco Gori. Non essendoci più il "problema Sindaco" non ha più motivo di esistere la Lista Civica e lo dimosta chiaramente i 12 voti presi da Gabriele Pratesi alla Caserana. (Il Bagattini non ha portato nemmeno quelli dei suoi parenti più stretti). Li aveva fatti votare per il Mazzanti.
Non solo la lista civica nacque 5 anni fa per protesta contro il modo di fare politica della Gori Sabrina, e dei partiti, ma anche e principalmente per indicare che era possibile fare un nuovo tipo di politica. Illusi, si forse ma non troppo. Quello che chiedevamo al mondo politico di allora era di fare scegliere alla gente il proprio candidato Sindaco, con le primarie. Di svincolarsi alle pressioni delle segreterie provinciali, sui problemi locali. Di introdurre la democrazia partecipativa, facendo si che i cittadini di Quarrata scegliessero le loro priorità e non come fino ad adesso che scelte importanti siano decise da due/tre persone ( quando va bene ). Volevamo ridare dignità alla città ed ai propri abitanti, così come abbiamo cercato in questi cinque anni di valorizzare il Consiglio Comunale, quale autorità suprema delle decisioni e non come organo assecondato ai voleri del desposta( il Sindaco ). Volevamo rappresentare il cittadino comune e non la Casta.Ci siamo riusciti? A Voi valutarlo. Un nuovo anonimo
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