giovedì 23 febbraio 2012

No all'acquisto dei cacciabombardieri F35. Un ordine del giorno presentato da SeL al consiglio comunale di Quarrata


QUARRATA_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo un ordine del giorno presentato da Sinistra Ecologia Libertà di Quarrata al presidente del consiglio comunale Massimo Sauleo. 
L’ordine del giorno - che sarà discusso prossimamente - si prefigge di chiedere al Parlamento e al Governo di non procedere all’acquisto del cacciabombardiere F35 destinando i soldi risparmiati al rilancio e allo sviluppo del Paese.
“Ai Comuni (tra 2011 e 2012) – spiega il capogruppo consiliare SeL Riccardo Musumeci - sono stati tagliati 18 miliardi (per gli F35 si spenderà 10 + 30 miliardi) !”.

Ecco di seguito il testo:


Il Consiglio Comunale di Quarrata


Premesso che


il nostro Paese sta attraversando una gravissima crisi finanziaria ed economica che sta provocando un forte aumento della povertà, della disoccupazione, del disagio e dell’insicurezza sociale i cui segni sono già ben visibili sul nostro territorio;

negli ultimi anni è stata realizzata una drastica riduzione della spesa pubblica e in particolare dei fondi a disposizione in settori di vitale importanza per i cittadini come la sanità e l’istruzione; i fondi nazionali a carattere sociale (fondo politiche sociali, fondo per la non autosufficienza, fondo per i giovani,…) sono passati da 1,594 miliardi del 2007 a 193 milioni di euro del 2012;

i tagli agli Enti Locali e alle Regioni nel periodo 2011-2013 superano i 33 miliardi di euro  e  hanno compromesso la loro capacità di fornire risposte concrete ed efficaci alle necessità fondamentali dei cittadini e delle famiglie;

considerato che negli ultimi decenni i problemi della sicurezza economica, sociale e ambientale hanno assunto una posizione prioritaria rispetto a quelli della difesa militare e che gli stati hanno sempre più difficoltà ad assicurare la necessaria coesione sociale ed economica e quindi a mantenere la pace interna;

ricordando che l’ONU e l’Unione Europea sono da tempo impegnati ad ampliare la dimensione umana del concetto di pace e sicurezza includendovi il benessere economico, stabilità politica, democrazia, sviluppo, pace sociale, diritti umani e bisogni primari quali educazione, salute, alimentazione, alloggio;

considerato che l’Italia aveva previsto nel 2002 di acquistare 131 cacciabombardieri F35 denominati Joint Strike Fighter (JSF) per un costo di circa 15 miliardi di euro a cui si deve sommare un costo d’uso e di manutenzione valutato in oltre 40 miliardi di euro;

considerato che si tratta di un’arma da guerra con capacità di trasporto di ordigni nucleari palesemente in contrasto sia con l’articolo 11 della Costituzione italiana che con la Carta dell’Onu e che le missioni di pace previste dalle Nazioni Unite escludono l’impiego di simili ordigni distruttivi;

considerato che, anche secondo il Pentagono, l’aereo deve ancora risolvere numerosi problemi tecnici mentre continuano a lievitare i suoi costi e che le ricadute occupazionali in Italia sono alquanto basse e incerte;

considerato che una recente ricerca dell’Università del Massachusetts ha calcolato che se investiamo un miliardo di dollari nella difesa abbiamo 11.000 nuovi posti di lavoro, 17.000 se lo impegniamo nelle energie rinnovabili e 29.000 se andasse nel settore dell’educazione;

considerato che diverse nazioni partner del progetto JSF stanno rivedendo i loro programmi di acquisto anche rinviandoli nel tempo;

ricordando che se l’Italia si ritira dal suddetto progetto non deve pagare nessuna penale;

considerato che il nostro Paese già spenderà nel 2012 oltre 23 miliardi di euro per la Difesa, collocandosi, secondo la classifica del SIPRI al decimo posto al mondo per spese militari (anno 2010);

ricordando l’appello lanciato dalla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli del 25 settembre 2011 alla quale hanno partecipato oltre duecentomila persone;

preso atto delle proposte avanzate da numerose organizzazioni della società civile e in particolare dalla Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci e Tavola della Pace che invitano a ridurre le spese militari come sta succedendo in tutti i paesi occidentali;


chiede al Parlamento e al Governo

 di non procedere all’acquisto del cacciabombardiere F35 destinando i soldi risparmiati al rilancio e allo sviluppo del Paese;

 di procedere ad una rapida revisione e riduzione complessiva della spesa militare ridefinendo altresì, in modo aperto e democratico, una nuova politica di sicurezza e una rinnovata politica estera italiana ed europea coerenti con il dettato della nostra Costituzione e la Carta delle Nazioni Unite.


Inoltre, chiede al Servizio Pubblico Radiotelevisivo (Rai)

 di promuovere finalmente una discussione aperta e trasparente sulle spese militari, il bilancio della Difesa e la riforma del nostro sistema di sicurezza in modo da consentire a tutti gli italiani di decidere in modo responsabile.


Infine decide

 

di collaborare con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani per rafforzare l’impegno degli Enti Locali per il disarmo e la sicurezza umana.


La presente mozione viene inviata al Presidente del Consiglio, ai Presidenti e capigruppo di Camera e Senato nonché al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e alla Campagna “Taglia le ali alle armi”.


Riccardo Musumeci  Capogruppo SEL Quarrata


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Premesso che possiate anche aver ragione a protestare contro l'acquisto di ulteriori armamenti da parte dello Stato Italiano,vista l'attuale crisi e la recessione che ci sta travolgendo; qualcuno vuole spiegarmi l'utilità di una siffatta mozione? Mezz'ora di chiacchiere sterili sul tema (visto che non è di competenza del Comune di Quarrata), non pensate che sia mezz'ora RUBATA in cui si potrebbe affrontare qualche problema (e ce ne sono molti)pertimente al nostro territorio (Quarrata) di cui il Consiglio comunale è l'organo istituzionale competente? Aspetto commenti pacati, seri e rispettosi sul tema e per cortesia vi chiedo di firmare il vostro commento.
simone detti

Anonimo ha detto...

Sinceramente Simone ho sempre pensato che il Consiglio Comunale a tutti i livelli debba occuparsi unicamente delle questioni locali. Da parte del PDL non sono mai, in cinque anni, presentate mozioni a carattere nazionale se non quella per la solidarietà alla Birmania ma unicamente perchè coinvolgeva gruppi buddisti presenti anche nella nostra città e ai quali è andata la nostra solidarietà. La demagogia e l'ideologizzazione della Mozione non mi sembra appropriata perchè rischia di banalizzare la difesa del nostro Stato. Mi chiedo da quarratino come mai SEL e il PD non abbiano fatto una mozione per bloccare i 45000 euro che spenderà la Provincia per la promozione della Querciola dopo aver speso già due miliardi per la ristrutturazione? Quelli non sono soldi che potevano essere usati per la creazione di un ulteriore fondo sociale a sostegno di chi ha perso il lavoro e che ha difficoltà a pagare le bollette? Questa purtroppo è la sinistra a Quarrata.

Daniele Ferranti
Capogruppo PDL

Anonimo ha detto...

Caro Ferranti e Simone Detti, non è che l'acquisto degli aerei non riguardi Quarrata, Anzi , tutt'altro. Se lo stato risparmia quei soldi gli può investire nel lavoro, nelle industrie in difficoltà, perchè no anche promuovere il prodotto Quarratino all'estero. Quindi vedete che non è ideologia ma semplice buon senso non acquistare quegli aerei, d'altronde anche gli americani in un periodo di crisi così gli hanno disdetti.Nuovo anonomo