QUARRATA_ Un
altro pezzo di storia della mia famiglia se ne va. Lidia Wanda Tuci Mannori,
per moltissimi anni professoressa di latino e italiano al liceo classico
Niccolò Forteguerri di Pistoia è morta l’altra notte dopo una breve malattia.
Aveva 88 anni. Era originaria di Quarrata dove ha vissuto la sua infanzia e
dove tuttora vive il fratello Franco Ciofini.
Al commiato tributatogli in
queste ore da tanti ex colleghi e da numerosi ex allievi (fra i quali anche
quello del sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori, ndr) anche il mio
personale.
Lidia Wanda
era infatti cugina di mio padre. Era considerata l’”acculturata” della
famiglia. I nonni di Lidia Wanda- i Vestri (i miei bisnonni)– vivevano nell’edificio tra
via Roma e via delle Cause (poi diventata via della Repubblica) a Quarrata. E’ qui
che la Mannori ha vissuto la sua infanzia. Aveva lasciato Quarrata, da giovane,
per studi, lavoro e famiglia.
Nel 2005 su “Quarrata,
voci dal passato. Storie, tradizioni e personaggi tra la fine dell’Ottocento e
la prima metà del Novecento” (edito da Gli Ori) la professoressa ha tracciato
un ricordo personale sulla processione delle Rogazioni che si tenevano anche a
Quarrata in passato.
L’ultima uscita pubblica di Wanda Mannori a Quarrata
risale alla presentazione del libro “La piazza delle piazze” (2007) dove ha tracciato un suo “vivace e personale” ricordo delle piazze e dei monumenti cittadini a lei cari.
Alla professoressa Mannori mi lega sopratutto il periodo dei
miei studi di scuola superiore. Si era offerta infatti di darmi lezioni in
preparazione alla mia entrata al
Ginnasio e per questo negli anni Ottanta ricordo con piacere tutte le volte che
ci siamo confrontati.
In motorino
partivo da Quarrata per andare in via Valdibrana a Pistoia.
Erano occasioni per lei per essere aggiornata
su quello che accadeva a Quarrata ma anche per leggere alcune delle poesie che
scrivevo (poi raccolte nel libro “Semplici Ricordi”, 1988).
Negli anni del
liceo la ricordo nei corridoi dello storico edificio di corso Gramsci tra altri
“giganti” del corpo docente di allora.
Mai c’è stata una sua intromissione sul mio “percorso”
scolastico e di questo ne sono grato.
Pur da lontano poi ha continuato a
seguire il mio arduo viaggio.
L’altro aspetto che voglio ricordare è il suo
amore per la natura, trasmessogli molto probabilmente dalla mia bisnonna
Maddalena nonché la riservatezza che ha sempre ricercato.
Una delle ultime
volte che ci siamo incontrati risale a quando insieme a mio padre le feci
visita nella casa di campagna nei pressi
del borgo antico di Serravalle Pistoiese“ immersa all’interno di un bosco. Anche in quella abitazione non mancavano i libri !!
Stamani alle
cappelle del commiato della Misericordia di Pistoia a tributarle il dovuto
saluto anche il presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni che pur
non essendo sua allieva ne ha sottolineato la “grande figura”.
Tra i tanti che
hanno incontrato i figli Luca, Gianna e Gaddo anche il mio professore di liceo
Classico Vasco Gaiffi, legato a Wanda Lidia Mannori da grande amicizia.
Sul blog
Quarrata News il professor Edoardo Bianchini (che di Wanda Mannori è stato anche collega..) ne ha tracciato oggi un suo
personale ricordo. Mi piace condividerlo nella parte in cui sottolinea uno
degli aspetti che- all’apparenza - la caratterizzavano nonostante la sua minuta
conformazione fisica: la durezza.
Scrive Bianchini: “Era dura con se stessa,
ferrea, intransigente, come lo sono le grandi persone morali”.
Come tutte
le persone importanti, mi mancherà…
Andrea Balli
2 commenti:
Dispiace. Ogni volta che una persona notevole ci lascia tutti dovremmo sentirci più poveri e fragili.
Domenico Alferi
che palle alferi, devi sempre intervenire da tutte le parti! sei peggio di un prete, sempre a predicare. e dici solo cose scontate e banali. ma stai un po' zitto ogni tanto, che il silenzio fa bene!
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