PISTOIA_ " Avere una centrale a gas a ciclo combinato nell' area industriale dismessa della Radicifil è assolutamente negativo per il territorio e va evitato". Con queste parole Anna Maria Celesti, capogruppo Pdl al consiglio comunale di Pistoia, ha invitato nuovamente l’ amministrazione comunale a riconsiderare il progetto esprimendo parere negativo sulla realizzazione della centrale Repower in località Canapale a Pistoia e a individuare e potenziare strumenti che facilitino politiche energetiche rinnovabili e l' insediamento di
impianti ad energia rinnovabile.
Insieme ai consiglieri Pdl Alessandro Capecchi, Alessandro Tomasi, Margherita Semplici, Alessandro Sabella e Stefano Gallacci, stamani è stata firmata una mozione ufficiale che sarà presentata nella prossima seduta di consiglio.
"La salute è riconosciuta dall' articolo 32 della nostra Costituzione come diritto fondamentale della persona e tutelarla significa prima di tutto promuovere ben-essere psicofisico della persona e della comunità. In questo senso è dovere del sindaco e dell' amministrazione raggiungere obbiettivi di salute attraverso corrette politiche locali" - hanno sottolineato i consiglieri Pdl - aggiungendo che "le aziende vivaistiche pistoiesi si caratterizzano per le certificazioni ambientali e la realizzazione della centrale a gas farebbe classificare l' area come insalubre". Secondo Celesti e gli altri consiglieri Pdl, la centrale utilizzerebbe molta acqua con possibili problemi per le falde e per le aziende che hanno bisogno di irrigare.
Tra i gas prodotti dalle emissioni della centrale cè anche l' ozono che ha un forte impatto sulla vegetazione, produce danni estetici, come la necrosi fogliare, e rischia di diminuire la produzione. Infine, in Toscana non cè il bisogno di una maggiore produzione per soddisfare il fabbisogno energetico.
Ecco di seguito il testo della mozione:
Gruppo Popolo della Libertà
Comune di Pistoia
Pistoia 29 marzo 2013
Mozione
Premesso che:
La salute è riconosciuta dall’art.32
della nostra Costituzione come diritto
fondamentale della persona e tutelarla
significa prima di tutto promuovere ben-essere psicofisico della persona e
della comunità. In questo senso è dovere del Sindaco e dell’amministrazione
raggiungere obbiettivi di salute attraverso corrette politiche locali.
Considerato che:
Il Gruppo elettrico svizzero
Repower intende realizzare una centrale
a gas a ciclo combinato da 120 MWe nell’area industriale dismessa di proprietà
Radici Yarn S.p.a
In data 28 luglio 2010 è stato
firmato un protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Provincia di Pistoia,
Comune di Pistoia, Associazione Industriali Pistoia, Sindacati e Repower Produzioni Italia S.p.a.
Nel protocollo d’intesa si legge
che le parti considerano la centrale:
1.
di
alta rilevanza economica per lo sviluppo del
territorio;
2.
del
tutto coerente con i Piani Regionali di Sviluppo e i Piani attinenti alla
programmazione in ambito energetico;
3.
una
soluzione adeguata alla realtà territoriale ove si colloca;
4.
con
importanti ricadute economiche e sociali positive, soprattutto in una fase di
grandi difficoltà dell’intero settore produttivo del Comune, della Provincia,
della Regione e dell’economia in generale.
All’art 2 comma 14 del protocollo
le parti si impegnano a monitorare l’andamento del mercato economico italiano e
a confrontarsi sulle eventuali variazioni delle condizioni che dovessero
impattare sul progetto della centrale.
Ritenuto che:
1.
Le aziende vivaistiche pistoiesi si
caratterizzano per le certificazioni ambientali e la realizzazione della
centrale a gas farebbe classificare l’area come insalubre.
Il calore
prodotto non è stato ritenuto necessario, come proposto nei progetti iniziali,
per riscaldare le serre dei vivaisti e nemmeno per il nuovo ospedale dotato di
un proprio impianto di cogenerazione.
La centrale
utilizzerebbe molta acqua con possibili problemi per le falde e per le aziende
che hanno bisogno di irrigare.
Tra i gas
prodotti dalle emissioni della centrale c’è anche l’ozono che ha un forte
impatto sulla vegetazione, produce danni estetici, come la necrosi fogliare, e
rischia di diminuire la produzione.
2.
Non è stato dimostrato che in Toscana vi è necessità di un’ ulteriore produzione per
soddisfare il fabbisogno energetico.
Il PIER della
Regione Toscana ha tra gli obbiettivi fondanti l’aumento dell’efficienza
energetica e la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili. Lo stesso
indica come obbiettivo , tra l’altro, la conversione degli impianti più
inquinanti, quali quelli a olio combustibile, in meno inquinanti come strumento
transitorio per ridurre le emissioni nocive, ma non prevede la realizzazione
d’impianti ex novo di gas metano.
Il Consiglio
Provinciale con deliberazione n. 411 del 2007 ha approvato le linee guida per
la stesura di un Piano Energetico Provinciale, che ad oggi non è stato ancora
redatto, nelle quali si legge:
“tra gli obbiettivi strategici della Provincia di Pistoia rientra lo
sviluppo e il sostegno delle esperienze
già avviate in questi anni nel campo delle energie alternative, anche con
l’obbiettivo di fare del nostro territorio un’area di sperimentazione in questo
campo. Si tratta di un obbiettivo reso ancora più attuale in considerazione del
rispetto del protocollo di Kioto, dal persistente e crescente fenomeno
dell’inquinamento atmosferico, dalla ormai cronica tendenza all’aumento dei
prodotti petroliferi e dai primi sintomi di difficoltà di approvvigionamento
del Gas metano. Inoltre appare di estrema importanza strategica creare nuove
opportunità per lo sviluppo del nostro sistema economico legate a specifici
esempi dio innovazione e di uso di risorse locali.”
3.
L’area interessata è soggetta ad una pericolosità idraulica molto elevata
Saranno
necessarie varianti urbanistiche.
La centrale sorgerebbe a
ridosso dell’autostrada andado così a sommare la sua produzione di polveri
sottili a quella del traffico. Tutto ciò a soli 5 km dal centro ella città,
4.
Si è appurato che la centrale una volta in funzione darebbe occupazione
solo a poche decine di persone.
L’impatto
ambientale e la perdita della certificazioni andrebbero a colpire aziende
vivaistiche che impiegano migliai di dipendenti. L’agricoltura e il
florivivaismo rappresentano, soprattutto in questo momento di crisi, una
componente essenziale dell’economia del territorio che ha saputo resistere
mantenendo il livello occupazionale.
Impegna la Giunta e il Sindaco
A
riconsiderare il progetto esprimendo parere negativo sulla realizzazione della
centrale Repower in località Canapale Pistoia
A
individuare e potenziare strumenti che facilitino
politiche energetiche rinnovabili e l’insediamento di impianti ad energia
rinnovabile.
CELESTI ANNAMARIA
CAPECCHI
ALESSANDRO
TOMASI
ALESSANDRO
SEMPLICI
MARGHERITA
SABELLA
ALESSANDROGALLACCI STEFANO
Fonte: Comunicato Stampa-Pdl Pistoia
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