martedì 19 maggio 2009

Si unanime al regolamento comunale per la telefonia mobile


QUARRATA_ Voto unanime del consiglio comunale nonostante i tre emendamenti “non accolti” presentati da An per il regolamento per l’installazione di impianti di telecomunicazione e per il piano territoriale per l’installazione di stazioni radio base per la telefonia mobile. Quarrata si dota così (è il primo Comune della provincia di Pistoia ed uno dei pochi in Toscana) di uno strumento che ha messo d’accordo i gestori di telefonia attualmente operanti sul territorio comunale (Telecom Italia Spa, Vodafone Omnitel Nv, Wind Telecomunicazioni Spa, H 3G Spa), i comitati e i cittadini. Oltre ad una condivisione dei piani di sviluppo delle diverse compagnie che assicureranno una copertura del servizio, il regolamento e il piano, una volta entrati in vigore, andranno a “minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”. Il consiglio comunale ha dato il proprio assenso anche alla scelta di localizzare –ove possibile – gli impianti per la telefonia cellulare su aree e/o immobili di proprietà comunale o su aree e immobili di proprietà di altri soggetti pubblici o privati negando – come richiesto da An-Fi, CittàPerTe e Udc - la possibilità per il Comune di ricorrere ad espropri per ragioni di pubblica utilità. Il dibattito ha registrato gli interventi dell’assessore Marco Mazzanti, dei consiglieri Maurizio Ciottoli (An), Alessandro Cialdi (Udc), Alessandro Fortini e Gabriele Romiti (Pd), Marco Grassini (CittàPerTe), Riccardo Musumeci (La Sinistra), del sindaco Sabrina Sergio Gori. Per la società Polab di Navacchio (Pisa) che ha redatto il regolamento e il piano è intervenuto l’ingegnere Alfio Turco il quale ha ricordato che “la specificazione richiesta con emendamento da An alla lettera f all’articolo 2 (finalità e obiettivi del regolamento) - respinta da Pd-La Sinistra con l’astensione di Udc e CittàPerTe, ndr - sulla definizione di soglia di livello di attenzione implicherebbe l’attivazione di una diversificazione rispetto alle competenze attribuite allo Stato in tema di tutela sanitaria e di individuazione di soglie di rischio (definite a 6V/m nella normativa vigente) che rischiava di invalidare l’intero regolamento”. Soddisfazione per l’unanimità raggiunta è stata espressa dal sindaco Sabrina Sergio Gori e dal vice sindaco Marco Mazzanti nonché da tutti i capigruppo che hanno riconosciuto l’ottimo lavoro svolto.
A.B.

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