martedì 2 giugno 2009
Entra nella fase operativa il progetto "Integra" del "Pozzo di Giacobbe".
QUARRATA_ Ha preso il via la nuova fase operativa del progetto “Integra”. L’associazione Pozzo di Giacobbe ha iniziato infatti a predisporre gli strumenti necessari per avviare uno studio di fattibilità che possa portare, entro qualche mese, alla costituzione di una attività produttiva gestita dalle donne che negli anni scorsi hanno frequentato sia le attività formative che il laboratorio di cucito, una impresa tutta al femminile che produca, investa e crei opportunità di lavoro per le donne inserite nel progetto realizzato con il contributo della Fondazione Caript in collaborazione con la Provincia di Pistoia, la Caritas Diocesana e il Comune di Quarrata. “Le premesse per arrivare alla costituzione di una impresa vera e propria – spiegano dall’associazione quarratina – sono buone: molte associazioni di categoria, enti pubblici, realtà del terzo settore hanno dato la propria disponibilità ad aiutarci in questo senso. Cooperativa Gemma, Pozzo di Giacobbe e Confartigianato Pistoia hanno presentato, assieme ad altri sostenitori locali, un progetto al Consorzio Esprit, che gestisce la sovvenzione globale piccoli sussidi per l’avvio di impresa da parte di soggetti svantaggiati. L’approvazione del progetto permetterebbe l’avvio dello studio di fattibilità necessario alla costituzione dell’attività imprenditoriale da parte delle donne”. Nel frattempo sono stati raggiunti due importanti “successi” registrati dal punto di vista dei lavori commissionati alle destinatarie del progetto. La prima commissione è arrivata dal Comune di Quarrata, che ha ordinato 500 borse porta-documenti che sono serviti a pubblicizzare il progetto “Kaleidoscopio” in occasione dell’evento “Magia e Dintorni”. La seconda è arrivata dall’Osservatorio Sociale della Provincia di Pistoia, con un’ordine di 100 borse porta-documenti che sono state distribuite ai partecipanti ad un seminario sul welfare locale che si è svolto a Siena il 12 e 13 maggio. In tutto arriveranno nelle casse del laboratorio circa tremila euro che saranno completamente impiegati come “borsa lavoro” per le destinatarie del progetto. “Sembra davvero che anche questa nuova fase possa prendere avvio sotto i migliori auspici”.
A.B.
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