domenica 28 giugno 2009

Regolamento della partecipazione: le considerazioni di Legambiente

QUARRATA_ Lunedi’ 29 Giugno verrà portato all'approvazione del consiglio comunale il Regolamento sulla Partecipazione "Noi Insieme". Ecco di seguito le considerazioni ed impressioni finali e personali di Daniele Manetti (Legambiente)

"Il percorso partecipativo per la stesura del regolamento comunale della Partecipazione , che ha portato al “ Rapporto finale “, dopo la giornata di discussione del 18 Aprile 2009 a Villa “ La Magia”,è stato fin dall’inizio guidato e portato avanti dalla Società Sociolab in modo fermo e senza compromessi e perciò impossibilitato a subire variazioni di qualsiasi sorta.
Tale percorso partecipativo fin dall’inizio , pur facendo avere alla Sociolab suggerimenti e consigli scritti per delle varianti, ha seguito un rigido percorso , indirizzato come un treno su un binario , fino a raggiungere la meta finale, non sono stati consentiti deragliamenti o deviazioni in altre stazioni laterali.
Tutte le proposte di modifica sono state scartate in modo gentile , corretto, fermo e portando giustificazioni; il percorso stabilito con la Regione Toscana non è stato cambiato di una virgola.
Tecnicamente può essere stato anche un percorso valido , ma politicamente , secondo il sottoscritto,un percorso di questo genere assume un risultato molto scadente e deludente per i cittadini.
La Democrazia Partecipativa è nata per cambiare continuamente , tramite il contatto con i cittadini, le regole del gioco politico; niente quando si parla di Partecipazione deve essere fisso ed immutabile.
Il problema è di fondo, molto probabilmente la paura di qualche politico o amministratore , intimorito dal fatto che la situazione non sia più controllabile e scappi di mano, ha suggerito un percorso cosi’ rigido ed incanalato.
Cerchiamo di ricreare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni , la Democrazia si è svuotata di Demos, cioè di popolo , la Democrazia attuale si sta svuotando “ è una Democrazia senza democratici e si basa sull’indifferenza e l’acquiescenza dei cittadini “ ( Antonio Polito) e perciò la strada ( Regolamento della partecipazione) deve essere priva di transenne e steccati e la larghezza, le curve, le deviazioni, le fermate, i tempi e la data di arrivo devono essere stabiliti dai cittadini e non da politici, amministratori e facilitatori, che prima di partire conoscono già perfettamente il percorso e la meta finale del treno della partecipazione.
Molto probabilmente se come Comitato e Legambiente , dopo riunione ed assemblea saremo d’accordo, faremo un ricorso presso il Garante della Partecipazione della Regione Toscana ,indicandogli e suggerendogli di cambiare le regole ed i metodi utilizzati a Quarrata.

Manetti Daniele

Durante le assemblee in Democrazia Partecipata si conta per uno”

Nelle pagine sottostanti le osservazioni del 28 febbraio 2009 , di Aprile 2009 e del 24 giugno 2009
N.B Le risposte della Società Sociolab alle mie osservazioni si trovano o si trovavano nel sito del Comune di Quarrata ( Progetti in corso) Partecipazione “ Noi insieme”

28 Febbraio 2009

Oggetto : Riunione informativa sulla Democrazia Partecipata del 26 Febbraio 2009


In allegato la mia proposta e le mie impressioni espresse in quella riunione , ( Non assemblea , l’assemblea in Democrazia Partecipata è una occasione in cui tutti insieme si discute e si prendono delle decisioni mentre durante quella serata non c’erano decisioni da prendere , tutto era stato stabilito prima ed il percorso ben incanalato.)svoltasi a Quarrata sulla Democrazia Partecipativa del 26 Febbraio 2009.
( Presenti : Il Sindaco Sabrina Sergio Gori, Agostino Fragai Ass regionale alla Partecipazione,Sociolab Agenzia per la Partecipazione, Massimo Sauleo Presidente Consiglio Comunale, Alessandra Migliorini Presidente Commissione Istituzionale)
Proposta irrealizzabile per i nostri politici e amministratori perche’ avvertire in modo diretto troppi cittadini porta a non tenere più sotto controllo la situazione e tutto può sfuggire di mano.
Inoltre la Commissione di Garanzia per la Democrazia Partecipata, a mio giudizio, oltre che essere composta per la maggior parte da persone influenti del nostro Comune ( Farmacisti, medici, banchieri,professori, ecc….) doveva essere aperta a casalinghe, disoccupati, operai, giovani con contratto a termine, anziani e anzianissimi,pensionati al minimo , cassaintegrati, commercianti ed artigiani che hanno fallito per mancanza di lavoro e di denaro cioè a tutta quella schiera di cittadini che ogni giorno diventa sempre più numerosa, più povera , che conta sempre meno e che senza ombra di dubbio è la maggioranza.
Manetti Daniele

Allegato letto nella riunione.
Se è possibile vorrei cambiare leggermente il percorso partecipativo imposto dal Comune di Quarrata ( Vedi opuscolo distribuito in migliaia di copie ai cittadini) e cioè invece di essere i cittadini a chiedere di partecipare , andiamo noi a stanare i cittadini nelle case per portarli alla giornata di discussione sulla Democrazia partecipativa.
Le nostre esperienze in materia , le assemblee che di solito facciamo , come Comitato di Olmi, sono sempre affollatissime e usiamo tale sistema.
Il contatto diretto crea fiducia e quindi per incrementare anche il percorso partecipativo quarratino creiamo gruppi di cittadini motivati e/o provenienti da associazioni, forniti di autorizzazione comunale, e inviamoli con una scheda in cui sono segnalate le principali problematiche ( Sociale, ambiente, urbanistica, lavoro, ecc…)in tutte le famiglie del Comune di Quarrata per incrementarle,su loro suggerimento, con osservazioni,cambiamenti di programmi e bilanci, variazioni di priorità per i vari interventi sui lavori pubblici, ecc……..
In questo modo tutte le famiglie sono coinvolte, chiaramente se lo desiderano e senza forzature, nel processo partecipativo e l’amministrazione ha velocemente un quadro della situazione generale del territorio tramite i risultati riportati sulle schede.
Questo percorso è faticoso , ma presentarsi ai cittadini direttamente, lo ripeto , crea fiducia e non li fa sentire abbandonati e inoltre ci si avvicina a tutte quelle categorie di persone , che per i mille impedimenti che attanagliano le famiglie italiane, non potranno dire la loro nella giornata di discussione sulla Democrazia Partecipata del 18 Aprile 2009.
Una volta che abbiamo la situazione generale di tutti i nostri problemi, iniziamo con la giornata di discussione a progettare un “ Regolamento partecipativo” per risolverli. Partiamo dai problemi reali per progettare il regolamento e non viceversa. La teoria si dovrà adattare e sottomettere
a quello che la realtà ci propina tutti i giorni e che noi vogliamo cambiare . Tutto questo richiamerà anche grandissima affluenza di comunissimi cittadini e non solo dei sempre presenti “addetti ai lavori.”


Aprile 2009
REFERENDUM



L'’amministrazione del Comune di Quarrata tramite il Capo 3° e il capo 4° dello Statuto Comunale
Regolamenta la partecipazione ed il referendum ( Vedi allegato)
Secondo diversi cittadini , associazioni e comitati , è giusto fare , prima di procedere al regolamento sulla partecipazione , una riunione sullo Statuto Comunale, oppure parlarne ampiamente durante “ La giornata di discussione “ di Sabato 18 Aprile 2009.
Le norme che regolano i referendum , unica arma che rimane ai cittadini quando sono in disaccordo con l’amministrazione comunale , sono molto restrittive.
Lo Statuto del Comune di Quarrata non prevede il Referendum abrogativo , ma solo quello consultivo e propositivo , che non possono essere utilizzati per abrogare in modo legale una norma ritenuta ingiusta dalla maggioranza o da una parte dei cittadini ed è quindi doveroso parlarne , perché in un prossimo futuro siano fatte le giuste correzioni.
La Democrazia Partecipativa non può nascere ingabbiata da norme restrittive , i cittadini devono avere la possibilità di cambiare e correggere le decisioni dell’amministrazione comunale con il Referendum ( Abrogativo) , dopo aver tentato tutte le strade che il Regolamento sulla partecipazione mette a disposizione.


In ambito comunale sono previsti tre tipi di referendum : i referendum comunali abrogativi( Per la cancellazione di atti approvati dai competenti organi comunali) , i referendum comunali propositivi ( Per l’approvazione da parte dei cittadini di una proposta di competenza degli organi deliberativi comunali) ed i referendum comunali consultivi ( Che richiedono l’espressione della volontà dei cittadini riguardo ad un tema d’interesse locale).
Per la presentazione dei quesiti referendari , sono richiesti quorum diversi a secondo del tipo di referendum

Tratto da Wikipedia ( Democrazia diretta)

Referendum comunali e provinciali”

Ai sensi dell’art 8 del Testo Unico Enti Locali : D.Lgs. 267 del 18 Agosto 2000, sono stati introdotti i referendum abrogativi o consultivi , sulle delibere degli Enti Locali: sia delle Province che dei Comuni. I referendum provinciali e comunali sono sottoposti però alle normative , più o meno restrittive , stabilite dalle singole amministrazioni , negli statuti e nei regolamenti attuativi .
Pur essendo un importante strumento di azione popolare , dei comitati civici e della società civile , vengono sempre più spesso “neutralizzati da Regolamenti sempre più restrittivi ;
modificati di volta in volta dalle singole Amministrazioni che ne temono gli eventuali risultati”

24 Aprile 2009


Democrazia partecipata o spartecipata ?
Regolamento

Dopo il " Rapporto finale " i cittadini non hanno avuto più notizie.
La Commissione consiliare Comunale ha fatto una bozza di regolamento ,
ma non è stato possibile vederlo in modo ufficiale ,ne' fare osservazioni.
Il tutto sarà portato in Consiglio Comunale il 29/06/2009 e naturalmente approvato.
Tutto questo è inammissibile per un percorso partecipativo che doveva coinvolgere
tutti i cittadini.
Quando si tratta di partecipazione tutto deve essere fatto alla luce del sole, non può e non deve
essere fatta la sintesi da 4 o 5 persone e poi tutto rimane nascosto fino all'approvazione, al
limite dovevano essere i cittadini invitati alla Magia a fare la bozza finale.
La Commissione di garanzia in questa fase finale non ha funzionato.
Proposta
Rimandiamo l’approvazione in Consiglio Comunale e ridiscutiamo il tutto serenamente e democraticamente.
Il metodo adottato è antipartecipativo e noi , rimanendo cosi' le cose , ci dichiareremo contrari e continueremo a portare avanti le nostre problematiche come abbiamo fatto fino ad oggi.


Manetti Daniele
Legambiente

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