mercoledì 31 agosto 2011

La morte di don Mauro Baldi, parroco di Quarrata dal 1996. Le Comunità di Quarrata e Montemurlo in lutto. I ricordi e le testimonianze.


QUARRATA-MONTEMURLO_ Sconfitto dal male con cui conviveva da tempo, nella notte tra lunedì e martedì - presso la sua abitazione, a causa di una complicazione polmonare - è morto don Mauro Baldi parroco di Santa Maria Assunta a Quarrata.
Era nato alla Ferruccia il 14 ottobre 1939 e venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1962. Il vescovo Simone Scatizzi lo nominò parroco della principale parrocchia quarratina il 15 novembre 1996.
Grande e unanime il cordoglio nell'intera comunità ecclesiale e civile.
I funerali, nella chiesa di Santa Maria Assunta, questo giovedì 1 settembre 2011 alle ore 10.

Don Mauro Baldi si è spento alle 3.30.. Era tornato dall'ospedale giovedi scorso. E' stato assistito dalla sorella in questo periodo. "Fino all' ultimo momento è stato lucido", raccontano coloro che sono corsi nel cuore della notte per stargli vicino. Fatale è stato un repentino peggioramento della patologia lucemica che lo aveva colpito da qualche tempo.
I suoi piu stretti collaboratori ricordano che, nonostante il suo malessere, nei giorni precedenti la morte voleva sapere come stavano andando i preparativi per quella tradizionale festa, a Quarrata, nella quale è coinvolta anche la sua parrocchia " Santa Maria Assunta " .

Don Mauro è stato per 15 anni parroco a Quarrata, nella chiesa di S. Maria ma aveva anche responsabilità pastorale sulle comunità di Buriano, Lucciano, Violina, Santallemura.
Subito dopo l' ordinazione svolse il suo ministero sacerdotale a Bardalone fino al ' 70. Dopo, fino al 1977, fu cappellano a Oste dove divenne parroco di quella comunità. Vi rimase fino al 1996 e in quel periodo segui la costruzione della nuova chiesa .
E' stato anche parroco di Tobbiana e Fognano, in contemporanea al suo incarico ad Oste.
Da dieci anni circa era consigliere del consiglio diocesano per gli affari economici.
Don Mauro Baldi per 32 anni prima di Quarrata ha prestato servizio pastorale prima a Montemurlo e poi ad Oste dove ha lasciato un indelebile ricordo.
Stasera mercoledì alle ore 21 nella chiesa di Oste sarà celebrata una Messa per ricordarlo e domani saranno tanti i parrocchiani che parteciperanno alle solenni esequie.
Il suo primo incarico pastorale nel pratese dal 1962 al 1968 lo visse a Montemurlo (dove abita la sorella). L’entusiasmo degli inizi e l’intraprendenza del carattere lanciarono don Mauro in alcune avventure memorabili: la fondazione della società calcistica Jolly Montemurlo la cui attività a favore dei giovani e dello sport nacque sotto il suo segno (ne fu il primo presidente) e nel segno della condivisione cristiana fu il potenziamento da lui voluto della Misericordia.
Buona parte della sua vita pastorale lì ha poi trascorsa ad Oste di Montemurlo dove è stato parroco dal 1970 al 1996: in 26 anni ha lasciato tracce della sua presenza a partire dalla chiesa di Oste costruita per sua iniziativa ed inaugurata nel 1983.
Nella sua opera pastorale a Quarrata aveva un occhio di riguardo per il mondo dell' infanzia e per i giovani con particolare impegno e dedizione per la scuola dell' infanzia Bargellini e per l' oratorio estivo dei ragazzi.
Aveva una particolare attenzione nei confronti di tutte le persone bisognose e questo è materialmente visibile sul territorio con la realizzazioni di molteplici associazioni da lui volute come Il Centro di Aiuto alla Vita, il Centro d' Ascolto e il Centro Anziani.
"Il suo rammarico - racconta chi è stato sino da ultimo vicino a lui - era vedere i giovani allontanarsi dai sacramenti dopo la comunione, dopo la cresima: vederli assenti alle celbrazioni eucaristiche, vederli dispersi, lontani dalla chiesa. L'amore per i giovani era grande. Nei giorni nei quali era tornato dall' ospedale, seguiva tramite televisione la Santa Messa e faceva notare l' assenza dei giovani e questo gli procurava dolore. Non bisogna dimenticare che era molto devoto alla Madonna, alla Mamma del cielo così l' appellava. Nei 15 anni a Quarrata ha promosso e restaurato la chiesa e la compagnia.
a.b.

Credendo sia un utile supporto per conoscere la figura di don Mauro Baldi accogliamo le prime testimonianze pervenute sul sito web della Diocesi di Pistoia raccolte grazie alla collaborazione di Renata Fabbri, animatrice della cultura e della comunicazione per conto dell’Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali ed invitiamo altri ad unirsi nel ricordo utilizzando lo spazio dei commenti al post.


" CI HA AIUTATO A ESSERE AUTONOMI"
Ettore Marziale, referente Centro Ascolto Caritas Quarata
Vorrei/vorremmo ricordare con affetto e stima il nostro parroco don Mauro Baldi per tutto il suo operato. Il centro Ascolto Caritas nasce nel 2007 proprio per sua volontà per dare un aiuto e sostegno concreto alle famiglie in difficoltà. Inizialmente abbiamo avuto diversi problemi operativi derivanti molto spesso dall'inesperienza ma caratterizzati da un forte senso del dovere e rispetto verso le persone che vivono un momento di disagio.
Nei momenti più difficili don Mauro ci ha supportato in modo esemplare dandoci consigli, facendoci capire che il percorso della Vita è lungo e difficile, ma con la consapevolezza che gli obiettivi di qualunque tipo siano si raggiungono passo dopo passo facendo maturare lentamente la nostra personalità così da renderla forte nei momenti più difficili.
Molte volte lo aspettavamo agli incontri settimanali per pianificare il lavoro del Cda, ma lui non si presentava. Crediamo adesso che tutto ciò fosse un modo per responsabilizzare il nostro operato. Ora, infatti, nonostante le problematiche di routine, il Cda è operativo in modo ideale: con un Centro di Ascolto, un Centro di distribuzioni viveri e vestiario.
Analizzando in modo semplice l'esperienza vissuta con don Mauro, posso dire che è stata molto formativa nei miei e nei confronti di tutti i volontari operanti; in un certo senso si può dire che è stato un padre vecchio stampo. Per la serie:"quando era un no, era un no".
Ma era un “no” educativo, magari poi con il tempo diventava un “si”: conquistato e accettato con grande rispetto, senza fare passi troppo lunghi. Piano piano ci ha aiutati ad avere una nostra autonomia operativa di tutto rispetto sia con le persone della comunità, sia con le Istituzioni locali.
Grazie, don Mauro che ci hai insegnato a rispettare gli ultimi e a dare valore alla Vita, a rispettare e a capire che ogni unomo ha una dignità, a farci capire che l'Amore di Dio è immenso. Adesso, da lassù, guidaci con la tua saggezza.
Grazie di cuore da tutti i volontari del Centro Ascolto e Accoglienza Caritas S.M.A. Quarrata.
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"VIDI UN UOMO SUL TETTO. ERA DON MAURO"
Sabrina Sergio Gori, sindaco di Quarrata (dal blog)

Dopo quasi 15 anni di servizio alla Comunità di Quarrata, Don Mauro è tornato alla casa del Padre.
Ha vissuto con fede e con forza un lungo cammino di sofferenza, che l’ha prostrato solo nel fisico, dimostrando sempre coraggio nell’affrontare una vicenda dolorosa, che lui conosceva perfettamente: sciorinava i numeri dei suoi globuli bianchi e delle sue piastrine insieme ai nomi dei farmaci, consapevole della lotta impari con una malattia impietosa.
Don Mauro è stato un tenero figlio, che ha adorato e rispettato fino alla fine sua mamma, una donna combattiva, che gli ha trasmesso la fede e il rispetto dei valori profondi che lo hanno accompagnato tutta la vita.
Era devoto alla Madonna di Lourdes, a giugno è riuscito ad andare per un’ultima volta in pellegrinaggio in Francia: trasmetteva la tenerezza del suo amore per Maria, che lui pregava sempre con dolcezza filiale. Lo rendeva felice il silenzio della Grotta, dove scorre lieve lieve un filo d’acqua, testimone della presenza di un Amore infinito che accarezza i cuori.
Questa spiritualità era accompagnata da un vigore infinito nell’affrontare le cose di tutti i giorni con uno spiccato senso organizzativo, che ognuno di noi può vedere nelle opere realizzate negli anni e che restano alla Comunità. Basta ricordare il chiostro, i locali del Centro anziani, i lavori alla Parrocchia di Santallemura, tanto per citarne alcuni.
La Chiesa di S. Maria Assunta è stata restaurata completamente, dal tetto fino ai quadri dell’interno. Ricordo un episodio curioso: una mattina passando davanti all’edificio parrocchiale intravedo un uomo sul tetto. Era lui, a controllare che i lavori procedessero bene, con la sua consueta puntigliosità! Così ha realizzato tante opere e organizzato le tante attività che negli anni hanno animato la vita della parrocchia, interventi con i quali ha rivoluzionato la vita comunitaria.
Ogni estate organizzava l’Oratorio, appuntamento fisso per centinaia di ragazzi che stavano insieme, interiorizzando valori che ci auguriamo portino dentro per sempre: l’amicizia, la solidarietà, l’amore per il prossimo, la fede in Gesù, insieme al bisogno di non fermarsi mai alla superficie delle cose. Dopo il saluto che ho portato all’ultima edizione di questo importante momento educativo, Don Mauro mi ha regalato una immagine con una scritta: “la carità non ha ore”. Non esiste un orologio in cielo e se esiste non segna certamente i nostri orari. Questa è l’ultima lezione di Don Mauro ai suoi ragazzi ed è stata un’ultima lezione d’amore.
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"COME IL SASSOLINO NELLA CARNE DEL MOLLUSCO"
Federica Drovandi
Caro don Mauro, la malattia ti è entrata dentro come il sassolino nella carne del mollusco che poi, pian piano, si trasforma in perla. Questo sassolino fastidioso e doloroso ha fiaccato un po' le tue incredibili energie vitali, ma non ha mai spento il tuo amore per noi, per l'intera comunità di Quarrata.
Il sassolino-malattia cresceva, non ti ha mollato più, piegandoti forse nell'unico difetto che avevi: quello di essere accentratore, costringendoti a delegare di più. Così pian piano la malattia ti ha lavorato come oro nel crogiuolo, come la carne tenera e fragile del mollusco si trasforma nella pietra forte, stabile e lucente della perla.
Sì don Mauro, sei davvero luce per noi !
Luce riflessa che viene dal Cristo e luce che viene dal tuo esempio: mitezza nell'affrontare le sofferenze, ma soprattutto una vita spesa per gli altri, che non si è risparmiata neanche negli ultimi sprazzi di energie.
Come il Cristo è testata d'angolo della Chiesa Universale, tu Mauro rimarrai una pietra fondamentale nella costruzione della nostra parrocchia. Non possiamo che dirti: grazie! E che la luce di Cristo t'invada completamente.
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"IL CORONAMENTO DI UN CAMMINO CHE DOBBIAMO PERCORRERE"
Emilioenrico Mascagni


Resta sempre difficile trovare il modo e le parole per esprimere la perdita di una persona cara.
Da uomo di scienza medica, riconosco che la morte è il naturale processo biologico al quale prima o poi tutti dobbiamo arrivare. Da uomo di fede vivo nella speranza che sia il coronamento di un cammino che dobbiamo percorrere. Cammino che don Mauro ha saputo, seppur nella Sua "crudezza", farmi assaporare, accompagnandomi sia nei momenti felici che in quelli bui dello sconforto.Vivo rimmarrà in me il suo ricordo e viva sarà per me la sua presenza costante ed i suoi insegnamenti.
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"E' UN GIORNO TRISTE"
Francesco Convalle

presidente Misericordia Quarrata

Ciao E' un giorno triste questo, pieno di ricordi, socchiudendo gli occhi vedo quest'uomo forte, che cammina a grandi passi venirmi incontro: forte ... burbero ... schivo ... buono ... capace...
E' un giorno triste, quell'uomo non c'è più e ci manca già molto.
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"LA SUA FEDE LO TRAVOLGEVA"
Luigi Vangucci, medico


Don Mauro ha combattuto fino all'ultimo respiro, come era abituato a fare nella sua vita di uomo e di prete. A Lourdes, ogni anno con i suoi 200 pellegrini, la sua fede lo travolgeva e la comunicava a tutti noi. La sua devozione alla Madonna lo trasformava, lo addolciva, e i suoi pellegrini erano trascinati sulle vie dello spirito.
Lo ricordo instancabile anche dopo l'inizio della malattia, più che mai quando questa lo lasciava un po' in pace. Ricordo le lunghe e appassionate conversazioni lungo il viaggio e affiorava l'uomo sensibile e a volte fragile sempre profondamente e umanamente saggio.La mia testimonianza al seguito del suo popolo è di immediato coinvolgimento nella sua esperienza mistica.
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"PORTO' LA CONTEMPLAZIONE SULLE STRADE DELLA VITA"
Luigi Durante, insegnante in pensione

Chi si avvicina a don Mauro non deve fermarsi ad osservare la corteccia, ma deve mirare lo sguardo in profondità non ricorrere a immagini fisse o possedute ma a concetti di ricerca, di inquietudine, di tensione.
Da quando don Mauro ha scoperto la sua malattia: ha accettato il suo dolore e se lo è preso tutto, l'ha stretto a sé con gelosia, non ha accettato conforti da uomo o da cuori umani.
Alle sofferenze degli altri ha dichiarato guerra, ha cercato di scovarlo nelle pieghe più segrete del prossimo per addolcirlo con la carità. I suoi padroni sono quelli che noi chiamiamo gli ultimi: disabili, poveri, anziani, malati. Dedicarsi ai bambini è stata la gioia e l'impegno più grande. La scuola materna "Bargellini" è stata la perla preziosa del suo impegno quotidiano, tanti sacrifici e rinunce, era per lui un vanto e un onore! La gioventù è stata il suo sogno, il suo impegno assillante. Gli anziani che nel sentirsi utili trovano in don Mauro conforto e sprone e modello di vita interiore.
Le altre attività pastorali condotte da don Mauro sovrabbondano di contemplazione: attraverso il sacramento della penitenza o attraverso il dialogo pastorale, pronto a guidare le persone nella via del Vangelo, a confermarle nei loro sforzi, a rialzarle se sono cadute, ad assisterle sempre con discernimento e disponibilità.
L'uomo della fatica, instancabile apostolo, tracciava il solco per fare procedere la Comunità verso il Signore. Ci trasmetteva, come meglio poteva, il Vangelo dopo averlo lui stesso contemplato. La sua è stata una "contemplazione operante" perché solo allora "l'anima è profonda e fecondatrice". Tutti i giorni ci faceva ascoltare il Vangelo e ce lo commentava in modo profondo.
Portò la contemplazione sulla strada della vita, perché l'esistenza divenisse offerta viva, sacrificio vivente davanti a Dio.
Don Mauro è stato uno spirito contemplativo attivo, convinto che la santità non consiste solo nella contemplazione, nella sapienza, nello studio, nella fortezza e neppure nell'azione.
Attivissimo e men meno nel complesso delle virtù cristiane, ma nella carità di Cristo, don Mauro attento a tutte le iniziative pastorali: dal catechismo ai bambini, il servizio ai poveri e agli ammalati; sempre presente in mezzo alla gente; non si è mai risparmiato: "usque ad sanguinem"!
Ci insegna che il messaggio evangelico va tradotto nella vita quotidiana, con infinita pazienza, con fermezza, con energia e tatto.
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"CI MANCHERA'. ANCHE QUEL SUO SORRISO"
Renata Fabbri


Non è facile mettere per scritto il ricordo di una persona dal fare schivo e riservato che, allo stesso tempo, era capace di vicinanza e grande umanità. Don Mauro, uomo del fare, sempre in movimento, pronto a cogliere ogni occasione per testimoniare con i fatti la propria missione, ci mancherà. Mancherà quella sua presenza discreta che invitava a riflettere e incoraggiava ad affrontare le sfide. Mancherà soprattutto quel suo sorriso che accoglieva, quel suo essere saldo nelle proprie radici, quella sua fermezza nella fede che invita a incontrare Cristo ogni giorno nella faccia dell'altro, dell'ultimo.
Continuerà a darsi da fare per noi tutti anche laddove, in pace, è andato.
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MOVIMENTO PER LA VITA: "CI HA AIUTATO A CRESCERE"
la presidente ed il vicepresidente Elisabetta Michelozzi e Luca Betti


Il Centro di aiuto alla Vita ed il Movimento per la Vita di Quarrata sono immensamente grati a don Mauro, con tutto il cuore, per il supporto e la vicinanza con cui ci ha sempre sostenuto. Ci ha aiutato a crescere e a farci conoscere partecipando all’organizzazione di tutte le iniziative a favore della vita nascente come le Sante Messe in occasione della Giornata per la Vita, le conferenze sui temi della tutela della vita, le raccolte alimentari.
E’ stato un sacerdote, che nel ricordare alla sua comunità le povertà del mondo e della nostra società, ha riconosciuto, anche nel bambino non ancora nato, un povero, il più povero di tutti. L’ultimo incontro di preghiera, organizzato con lui e con tutto il volontariato della zona, a favore della vita, lo ha visto particolarmente attento e vicino ai bambini che nascono con problemi di salute, ai feti terminali e alle loro famiglie.
Ci ha aiutato anche nel lavoro di sostegno a SOS VITA, numero verde nazionale che supportiamo da Quarrata da circa 8 anni. Il numero verde SOS VITA 8008-1300 è attivo H24 ogni giorno e ci permette di aiutare tante donno a rischio di abortire, a proseguire nella loro gravidanza.
In una società povera di valori, don Mauro ha saputo dare un contributo importantissimo, ricordando a tutti che il primo dei valori è la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale. A nome di tutto il Movimento per la Vita e del suo presidente nazionale, onorevole Carlo Casini, di tutte le nostre volontarie e dei tanti bambini che ci ha aiutato a salvare dall’aborto: grazie Don Mauro!
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"IL SIGNORE NON ABBANDONA"
suor Angela Anoè


Ho appreso con dolore la notizia della scomparsa del carissimo pastore buono don Mauro Baldi con il quale ho collaborato per lunghissimi anni. Cosa poter dire in questi momenti di smarrimento?
Nessuna parola umana è capace di lenire il dolore di tutti noi colpiti negli affetti più cari. Don Mauro meritava tutta la nostra stima sia per le sue, non comuni, doti umane sia per la sua capacità di raggiungere ogni persona.
Sappiamo che il Signore Gesù non abbandona coloro che confidano in Lui. La fede nella Resurrezione rimanga sempre nella nostra Speranza. Auguriamoci di continuare a vivere nella gioia come don Mauro ha sempre desiderato per tutti noi.

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"NON STAVA MAI TROPPO FERMO"
Maria Cristina Tognelli


Essendo nella parrocchia, ho visto tanto di quello che don Mauro ha fatto per Quarrata. Prima di tutto le migliorie a livello di ristrutturazione della canonica, delle stanze per la catechesi, il centro anziani con il diurno, l'impegno per seguire l'Oami perche' non fosse una realta' di disabili staccata dalla parrocchia, il continuo tenersi aggiornato per il centro aiuto alla vita, dove parrocchiani collaborano.
E poi il centro ascolto e caritas che naturalmente e' nato per le grandi difficolta' del nostro tempo. E poi mandare avanti una parrocchia con tante problematiche, molti ministri dell'eucarestia per seguire gli ammalati, il contatto continuo con le associazioni presenti nel territorio.
Ancora: tanto amante di Maria immacolata, ogni anno - e anche questo prima di aggravarsi - e' ritornato a Lourdes, appuntamento annuale che gli dava una carica eccezionale. Vi dedicava molto tempo per la preparazione e perchè i pellegrini tornassero soddisfatti e ricaricati dall'Amore di Maria e sopportassero meglio le croci della vita.
Quando era il momento della processione di Gesu' morto nel venerdì Santo, ecco che metteva in moto tante e tante persone che con Lui si preparavano perche' non fosse una processione a livello solo esteriore, ma colpisse l'animo delle persone che la vedevano passare per far loro ricordare che dobbiamo tutto a Cristo Nostro Salvatore.
Infine, dopo che Suor Angela era stata trasferita, seguiva con affetto e impegno tutte le responsabili dell'Asilo a cui teneva in modo particolare. E da ultimo - sperando di non aver tralasciato nulla, ma oggi e' una giornata un po' triste - l'Oratorio: la sua creazione, come faceva - prima di arrivare qui a Quarrata - in quel di Oste.
Doveva sentirsi contornato di ragazzi per stare bene, voleva dare a tutti i giovani il messaggio che Cristo non e' una persona lontana dall'odierno. Ci teneva a ricordare che Lui si trova nello studio, nel gioco, nel rispetto, nella natura. E per organizzare tutto ciò, chiamava i ragazzi piu' grandi e altre persone che potevano dedicare il loro tempo. Iniziavano con questo progetto dalla fine della scuola fino a quando i ragazzi non partivano con le proprie famiglie.
Un sacerdote che non si e' risparmiato. Certo fino a quando la malattia non lo ha fermato. Un grande esempio per tutti. Mancherà a tutti. E lo rincontreremo nel Regno del Padre (scusate se faccio una battuta, però buona) forse a organizzare qualcosa. Perchè lui, don Mauro, non stava mai troppo fermo.
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"AI PIEDI DELLA SUA MADONNINA"
Alessandro Cialdi

Don Mauro ci ha lasciato ed è tornato alla Casa del Padre. Ci mancherà, ne sono sicuro. Ho ancora negli occhi l’ultimo incontro che ebbi, quindici giorni fa, in una stanzetta sterile dell’Ospedale di Pistoia, dove era ricoverato per combattere il male che l’aveva aggredito e che non gli dava tregua. Era commosso, e ci ringraziava perché, in pieno agosto, avevamo deciso di andarlo a trovare, sospendendo le ferie. Questo era Don Mauro.
In realtà siamo noi, tutti noi, che dobbiamo ringraziare lui per quanto ha fatto per la nostra comunità, per gli insegnamenti dati, per l’impegno profuso nella sua missione di pastore. Quando arrivò a Quarrata, nel 1997 mi pare, fu accolto con una certa circospezione dovuta alla differenza caratteriale dal suo predecessore, l’indimenticabile Don Ciottoli; tanto pacioso e tranquillo era Don Ciottoli, tanto attivo e “immarcabile” era don Mauro.
Questo suo attivismo, superato solo dal suo amore sconfinato verso la Mamma del Cielo, come amava dire lui, è stato il segno distintivo di quest’uomo di smisurata fede. Negli ultimi anni la malattia l’aveva appena appena fiaccato; ma solo nel fisico, perché con la mente don Mauro era sempre un passo avanti a tutti, non riuscivi a stargli dietro.
Ho avuto il piacere di stare con lui anche nel suo ultimo pellegrinaggio a Lourdes, luogo che amava particolarmente, e, nonostante la fatica fisica, era sempre il trascinatore, il primo della fila, il pastore.
Lo voglio ricordare così, sereno e sorridente, alle sei di mattina, celebrare la S.Messa nella grotta della N.S. di Lourdes, ai piedi della sua Madonnina.
Faccio mio il pensiero di una amica: “La misura dell'amore è amare senza misura.” Le parole di San’Agostino riflettono perfettamente la figura di Don Mauro.
A Dio, Don Mauro. Ci mancherai.
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DA SANTALLEMURA: "QUEL PELLEGRINAGGIO A SANTIAGO"
Marino Meoni

membro del Consiglio Economico Parrocchia di Santallemura

Come potrò non ricordare don Mauro per quanto ha fatto per la Parrocchia di Santallemura! I locali parrocchiali con la nuova canonica e, ultimamente, la ristrutturazione della Compagnia come l'ampliamento della piccola nostra Chiesa, insistentemente da lui voluta, stanno lì a dimostrare la sua audacia per il notevole impegno economico e il suo desiderio di dotare anche la nostra Parrocchia di quanto necessario per l'attività di catechesi e di incontro per la popolazione.
Non finiremo mai di ringraziare don Mauro per quanto ha fatto per noi. Personalmente ricordo il bellissimo pellegrinaggio fatto con lui quattro anni fa, proprio in questio giorni dal 27 al 31 agosto, a Santiago di Compostela e a Fatima, quando volle che io condividessi con lui la sua camera d'albergo.
Fu un'emozione grande per me dormire in camera con lui, con un sacerdote: avevo paura di disturbarlo ma lui mi tranquiiizzava dicendomi che forse sarebbe stato lui a disturbare perché russava. Ma non ricordo di averlo sentito russare...
Grazie don Mauro perr tutto l'affetto e la fiducia dimostratami in tutti questi anni.
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RICORDANDO DON MAURO ...
I capi gruppo del Gruppo Quarrata1
Alessandro e Ambra Paci

La notizia della morte di don Mauro, seppure da tutti ritenuta ormai inevitabile, ci ha colti di sorpresa. La figura stessa di don Mauro, il suo carattere, il suo dinamismo non si conciliavano con la possibilità della sua scomparsa, ed ora che è accaduto ci sembra quasi impossibile non incontrarlo più, non averlo più come riferimento.
E dobbiamo affidarci solo al ricordo. Il ricordo sarà sicuramente l’unico mezzo per celebrarne la memoria e perpetuarne l’impegno: se gli scout sono a Quarrata, questo si deve a lui.

Fu lui ad accoglierci in Parrocchia nell’ormai lontano 1998, poco tempo dopo esservi entrato come parroco, proprio quando con un gruppo di capi della Comunità Capi Pistoia 1 cercavamo un luogo dove aprire un nuovo gruppo scout.

Senza ipocrisia diciamo che il nostro rapporto non è mai stato “facile”: don Mauro aveva il suo “carattere”, il suo “stile” nelle celebrazioni e nella catechesi, una sua “concezione” della parrocchia; per capirlo occorreva non fermarsi alla superficie delle cose, ma approfondire, cercare il confronto e il dialogo.
E qui si scopriva una persona profondamente buona, generosa, attiva, inesauribile nelle sue iniziative e nelle proposte e capace anche di dialogare con posizioni diverse dalle sue.

E’ stato un rapporto che aveva delle difficoltà, ma esistono rapporti profondi, sinceri, veri, proficui che non creino anche delle difficoltà ... ? Il rapporto con lui ci obbligava all’approfondimento, all’impegno, allo sforzo di capre le opinioni altrui e questo ci ha fatto crescere.

Ci mancherai don Mauro, ci mancheranno i tuoi richiami, ma anche i tuoi incoraggiamenti, il tuo aiuto competente e sincero; sarà difficile per noi rientrare nelle stanze della parrocchia, nella chiesa e sapere di non trovarti più.
E così, ancora una volta, ci hai dato una grande testimonianza: si è preti, si è cristiani fin da ultimo. E tu lo sei stato.
Grazie da tutti noi scout e buona strada

1 commento:

Simone ha detto...

Grazie.