sabato 7 gennaio 2012

L' "inglese di Quarrata" Mark Cavendish ammette. "Sì, nel 2011 ho saltato un controllo antidoping". "Errori burocratici" dovuti alla mancata reperibilità. Il sindaco e la proposta della "cittadinanza onoraria"


QUARRATA_ Mark Cavendish, 27 anni,  ciclista naturalizzato britannico,  dal 2007 domiciliato a Quarrata , prima ospite di Maxmilian Sciandri  (medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta del 1996) nella frazione di Buriano- località Tacinaia e poi dal 2009 nel centro di Quarrata-   ha ammesso in una intervista a “Cyclingnews” di aver saltato un controllo antidoping la scorsa stagione.
Alla base della vicenda ci sarebbe un dato di fatto: da quando è infatti  fidanzato con Peta Todd, Cavendish passa meno tempo nella “Città del Mobile”, dove un amico, Rob Dooley, lo aiutava nella gestione della casa e, pare, anche nell'adempiere gli obblighi sulla reperibilità. E proprio per questi errori "burocratici", i due si sarebbero divisi, palleggiandosi la responsabilità dell'accaduto.
Il corridore del Team Sky  era tenuto come noto a compilare l’Adams, il sistema con cui i corridori segnalano all’Uci la propria reperibilità per i controlli antidoping a sorpresa.
"Ho saltato un test fuori competizione ad aprile. È stato un mio errore- ha ammesso Mark Cavendish -, ero con una troupe della BBC in Italia, sull'Etna, ed è stato un semplice errore amministrativo. So quanto siano importanti i controlli nello sport, ero stato testato un paio di settimane prima di questo episodio e due volte nei quindici giorni successivi: fa parte del mio lavoro assicurare che non ne salterò un altro ".
Il sindaco di Quarrata con Cavendish al "Polo Tecnologico"
Pieno sostegno è arrivato anche dal responsabile del team Sky, David Brailsford: "Non c'è alcun dubbio sull'integrità di Mark. Sono del tutto convinto che lui abbia fatto un errore sincero e, poi, lui è uno strenuo sostenitore dei controlli ".
"Mark Cavendish – si legge nell’intervista - non sarebbe comunque l'unico a farsi aiutare nella compilazione, nonostante i team raccomandino di provvedere personalmente, data la delicatezza dell'argomento. Perché, anche senza volontà di eludere l'antidoping, Cavendish finora ha avuto una carriera specchiata da questo punto di vista: fu pure il primo a firmare la carta etica dell'Uci, ma anche tre semplici "errori" possono costare caro".
Nel 2011 l' “inglese di Quarrata” ha partecipato  al Giro d'Italia centrando due vittorie di tappa con arrivo in volata ma abbandonando al termine della dodicesima tappa.  Ha partecipato anche  al  Tour de France: come nel 2010 ha vinto cinque frazioni (portando così a venti il bottino di successi nella corsa francese), e  in tale occasione è riuscito ad aggiudicarsi anche, e per la prima volta, la maglia verde della classifica a punti.
A fine agosto ha preso parte alla  Vuelta a Espana ma già al quarto giorno di gara si è ritirato, senza aver ottenuto nessun piazzamento di rilievo.
Con dodici successi stagionali all'attivo, comprese le due vittorie di tappa conseguite a metà settembre al Tour of Britain, si è poi presentato  alla partenza della prova in linea dei campionati del mondo su strada, a Copenaghen laureandosi ufficialmente campione del mondo.
A fine settembre 2011 il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori come si ricorda ha avanzato la proposta di chiedere al consiglio comunale di concedere a Cavendish la cittadinanza onoraria.
" Come possiamo festeggiare in modo adeguato Mark - aveva scritto il sindaco all'indomani della vittoria ai mondiali di ciclismo in Danimarca - se non facendolo sentire davvero a casa sua? Come, se non dandogli una prova tangibile che ormai lo sentiamo davvero come uno di noi e non solo come uno straniero di passaggio?
Tale proposta è rimasta al momento ancora "lettera morta".
a.b.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Pronto a sostenere la sua cittadinanza onoraria. Ha portato e portera' la nostra citta' nel mondo. mark e' un ragazzo straordinario che a differenza di tanti atleti combatte il doping. La sua e' classe pura. Orgoglioso se fosse d'accordo con il suo team SKY far inserire il logo del comune con la scritta contro il doping. Sarebbe per lui e per la nostra citta' di veicolare un messaggio importante attraverso uno sportivo e un cittadino straordinario. Proporro' al sindaco personalmente questa mia proposta e di votarla nel consiglio comunale del 23 gennaio.

Daniele ferranti PDL