domenica 14 marzo 2010

Una sede definitiva per "Il mito di Orfeo", opera permanente di Agenore Fabbri



Aggiunto comunicato stampa del Comune di Quarrata

QUARRATA_ Inserito nell’ambito delle iniziative “Primavera a Quarratadomenica 21 marzo, alle ore 17 presso la piazza coperta del Polo Tecnologico “Libero Grassi” in piazza Fabbri su iniziativa dell’assessorato alla Cultura del Comune di Quarrata e della Fondazione Banche di Pistoia e Vignole per la Cultura e lo Sport sarà presentata l’opera permanente di Agenore Fabbri “Il mito di Orfeo” ed insieme la pubblicazione omonima – edita da Gli Ori (2010, pp. 192) – di Donatella Giuntoli e Fernando Melani con prefazione di Bruno Corà e un testo di Renato Ranaldi.
L’opera dell’artista quarratino, della dimensione di 5 x 5,5 metri di cui il Comune era entrata in possesso su interessamento dell’allora sindaco di Quarrata Stefano Marini e per tanti anni conservata in un magazzino a Milano, da domenica prossima sarà visibile a tutti, e metterà in mostra la poetica, i rumori e le inclinazioni - che Agenore Fabbri riuscì a ricreare con la favola di Orfeo. Nel grande bassorilievo posizionato sulla parete all’interno della piazza coperta del “Polo Tecnologico” (già sede di tante mostre ed iniziative), l’artista ( nato a Barba, in provincia di Pistoia, nel 1911 e morto a Savona nel 1998) raggiunge un primato “dolorante ma esteticamente perfetto”.
Formatosi alla pratica della ceramica di Albisola, dove nel piccolo laboratorio La Fiamma venne a contatto con Sassu, Martini e Fontana, con il quale strinse un'ottima amicizia, dopo l'insistita drammatizzazione espressionista delle opere giovanili, testimonianza della violenza irrazionale e della crudeltà della guerra, Fabbri elabora, durante gli anni Cinquanta, un ciclo di opere che, pur allontanandosi dai modi del suo inconfondibile espressionismo figurativo, continuano ad indagarne le profondità interiori attraverso differenti soluzioni materiche. Anche questa opera lascia intuire qualcosa che si agita nel segreto della materia, figure irrazionali che riassumono tutte le contraddizioni della vita, immagini che vanno verso il limite estremo dell’informe senza dimenticare l’energia vitale della vita.
Ricordiamo che presso “Villa La Magia” dal 2008 - su iniziativa dell'amministrazione comunale - è aperta una esposizione permanente dedicata ad Agenore Fabbri, “figlio illustre” e tra i grandi scultori dell’arte contemporanea del ‘900.
Agenore Fabbri (1911-1998) nacque nella frazione di Barba. Scultore italiano il suo lavoro è di genere narrativo con evidenti caratteri espressionisti, con nflusso della plastica popolare che compare in molti lavori conservati in Toscana. Nel secondo dopoguerra, l'opera di Agenore Fabbri, influenzata anche dai re centi trascorsi, si è incanalata verso una esasperata drammaticità espressiva. In particolare gli spacchi nel materiale e i giochi policromi hanno reso ancora più appariscente tale caratteristica. Il senso del tragico non è limitato solo agli esseri umani ma dilaga anche nel mondo animale rappresentato in combattimenti e risse con effetti tragici che vanno aldilà' della seppur esplicita violenza. Alla fine della sua vita Fabbri è ritornato ad opere la cui intrinseca narrativa è collegata alla speranza. La maggior parte della sua produzione è legata alla scuola di ceramica di Albisola Superiore, di fama mondiale anche per il non trascurabile ñumero di scultori che si impegnarono in loco in questa tecnica. Un lavoro significativo è il Monumento alla Resistenza in piazza Martiri della Liberta' a Savona. A Quarrata è suo il “Monumento alla Pace” di piazza Risorgimento.
A.B.

“Il mito di Orfeo” di Agenore Fabbri sarà esposto al Polo Tecnologico

QUARRATA_ L’opera “Il mito di Orfeo” di Agenore Fabbri, sarà esposta a Quarrata, nella sua città natale, come era desiderio dell’artista, dopo essere stata conservata per tanti anni in un magazzino.
La grande terracotta policroma, che misura sei metri per cinque, dal 1951 dopo la Triennale di Milano, è stata esposta pubblicamente soltanto due volte: nel 1991 a Palazzo Sertoli a Sondrio e nel 1993 al Refettorio delle Stelline a Milano.
Di proprietà del Comune, che l’ha acquistata nel 1998, l’opera sarà inaugurata domenica 21 marzo, alle ore 17, presso il Polo Tecnologico in modo permanente, per far conoscere a tutti l’importanza di un lavoro e di un rapporto costruito negli anni fra Fabbri e la sua città.
Nel pannello Fabbri descrive il “Il mito di Orfeo”, una delle più affascinanti e suggestive favole mitologiche, come una metafora della violenza sull’uomo a cui non resta indifferente la natura, ricreandolo secondo la propria poetica, il proprio umore e le proprie inclinazioni. L’intero rilievo è attraversato da un richiamo profondo al momento che l’artista sta vivendo e a tutti i valori dell’uomo e della natura che sembrano essere minacciati nel periodo del lontano ’51, con la descrizione delle vicende di Orfeo che rendono ancora oggi attuale il messaggio che Fabbri voleva lanciare.
Così anche la favola diventa un mito moderno, dei nostri tempi difficili, grazie ad un uomo-artista che ha saputo con la sua originalità esprimere l’integrità dell’esistenza e diffondere, in tutto il mondo, la speranza di riuscire a salvare il nostro pianeta.
“Per una città come la nostra – sottolinea il Sindaco Sabrina Sergio Gori – rafforzare l’identità rappresenta un traguardo da consolidare. L’arte è in grado di farci apprezzare la storia che l’uomo vive, con le sue contraddizioni, le sue difficoltà ma anche i grandi ideali ed i sogni che la pervadono. Dare spazio all’arte, alla cultura, ai desideri che ogni grande artista lascia, serve ad aprirci al futuro e a migliorare la nostra vita. Quarrata è la culla di Agenore Fabbri ed esporre i suoi capolavori, come quello che andiamo ad inaugurare, non può che rafforzare il senso di identità e la voglia di ribadire la profonda forza delle nostre radici, come quelle di una città che vuole lasciare segno di sé nel mondo di oggi, senza rassegnarsi al vivere senza sogni e senza speranze”.
Per l’occasione sarà presentato anche il catalogo dell’opera realizzato dalla Casa Editrice Gli Ori, grazie al contributo della Fondazione Banche di Pistoia e Vignole per la Cultura e lo Sport.

fonte: Comunicato stampa Comune di Quarrata

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