QUARRATA_ Giovedì 19 gennaio alle ore 9 al Teatro Nazionale
si terrà la presentazione dell’indagine
sull’accessibilità condotta a partire dall’8 novembre scorso dagli studenti
della scuola media inferiore Bonaccorso da Montemagno, sede di Quarrata e di
Vignole nell’ambito del progetto pilota dedicato all’accessibilità realizzato
in collaborazione con Sociolab.
Durante l’incontro – rivolto a tutti gli studenti
di terza media di Quarrata - saranno presentati- come spunto di riflessione e
base per un approfondimenti personale o didattico- in particolare i risultati della
ricerca-laboratorio “Guarda dove cammini !” realizzato utilizzando gli strumenti della sociologia visuale.
Gli alunni (la 3° G di Vignole e la 3°
D di Quarrata), coadiuvati dagli insegnanti Daniela Gori, Silvia Gentilini e
Alessandra Rossi, hanno esplorato con una vera e propria “mini ricerca sul
campo” il concetto di accessibilità.
Sono stati così individuati i punti
critici e gli elementi positivi nella fruizione di spazi e attrezzature di
pubblica utilità relativi ad una porzione del centro “storico” cittadino. Gli
alunni, divisi in sette piccoli gruppi
di lavoro, hanno esplorato il concetto di accessibilità raccontando poi il loro
punto di vista attraverso le immagini e le parole.
Nel corso di alcune camminate hanno fotografato
gli elementi negativi e positivi dell’accessibilità
rilevati negli spazi pubblici.
L’insieme
delle fotografie scattate dai ragazzi sono state il punto di partenza per un
laboratorio nel quale l’analisi e il commento delle foto sono serviti a
facilitare la presa di consapevolezza, in primo luogo visiva, delle difficoltà
che l’accesso ai servizi e alle strutture della città può comportare per alcune
categorie di cittadini mettendo a confronto i diversi sguardi, stimolando ad
adottare il punto di vista dell’altro e creare una cornice di responsabilità
visiva nella discussione. Gli studenti hanno lavorato
in gruppi e, guidati da un facilitatore, hanno commentato le foto, posizionato gli
scatti su una mappa dell’area del percorso cittadino, facendo corrispondere
a ognuna di esse un fumetto rosso o verde a seconda della valutazione negativa
o positiva in termini di accessibilità, e commentato le situazioni fotografate
.
Pur in modo indiretto, ciascun gruppo ha fornito parole o espressioni utili a
formulare una definizione condivisa del concetto di accessibilità.
Hanno quindi discusso insieme
possibili interventi di miglioramento.
Ecco in breve sintesi i risultati
emersi dal lavoro: il percorso è accessibile quando le barriere architettoniche
vengono eliminate con delle buone soluzioni; quando i segnali e i cartelli sono
comprensibili da tutti con messaggi chiari e ben visibili; quando è facile
orientarsi grazie ad una segnaletica funzionale e adeguata per tutti; quando mette
nelle condizioni di mantenerlo pulito; quando è raggiungibile con mezzi di
trasporti pubblico o con la bicicletta; quando
garantisce la sicurezza.
Gli studenti nel centro cittadino hanno
individuato anche alcune criticità quali scalini, dislivelli, presenza di
situazioni “particolari”(campane di vetro difficilmente utilizzabili da persone
in carrozzina), presenza di buche nel pavè di piazza Risorgimento, marciapiedi
che si interrompono improvvisamente, cassonetti dei rifiuti che interrompono tratti
di marciapiede, fermate dell’autobus posizionate in luoghi inadatti, rampe per
disabili troppo strette, scivoli agli attraversamenti pedonali
senza corrispondenze nella parte opposta della strada, tratti di marciapiede
che prevedono solo la rampa per la salita e non lo scivolo per la discesa, porte
scorrevoli d’accesso ai servizi pubblici con porte che necessitano di apertura
manuale subito prima o subito dopo, porte
che creano difficoltà all’ingresso .
Secondo gli studenti la maggior parte
dei problemi individuati dalle fotografie non sono di grossa portata e
potrebbero essere facilmente risolvibili.
“Questo secondo alcuni denota
trascuratezza e mancanza di attenzione da parte
dell’Amministrazione”.
Secondo altri, la mancanza di accessibilità è comunque
imputabile anche alla mancanza di fondi e alla
crisi.
I ragazzi però sottolineano
come anche i cittadini, infrangendo le regole,
possono rendere meno accessibile Quarrata: emerge infatti la questione della
coscienza civica individuale, per cui c’è bisogno di maggiore rispetto ed educazione.
Questo richiede anche più vigilanza sull’osservanza
delle regole. Secondo la ricerca il percorso non è accessibile quando le
barriere architettoniche limitano l’accesso ai disabili, agli anziani, alle mamme
con i passeggini, a chi cammina con le stampelle, alle donne in gravidanza; quando
i cittadini tengono comportamenti
scorretti che intralciano o impediscono il passaggio; quando ci sono anche
situazioni che rendono difficile e rischiosa la circolazione creando un
pericolo per i pedoni (pavimento scivoloso); quando mancano i cartelli o i messaggi non sono
comprensibili o leggibili da tutti (strisce pedonali usurate).
Uno degli aspetti di
criticità maggiormente rilevati dai ragazzi è che a Quarrata esistono pochi
luoghi di ritrovo per i ragazzi e per la maggior parte sono luoghi all’aperto
(la piazza, il Gatto vicino alla Civetta); la gestione del tempo libero non è fonte
di grandi soddisfazioni. Manca un luogo pubblico di ritrovo per giovani che “sia
di tutti”, manca un posto dove incontrarsi e fare attività con amici che non
sia un bar o un negozio ed è comunque problematico ritrovarsi in locali che
facilmente sono già occupati da altre persone: manca quindi “un posto adatto
alla nostra età”.
“Il cinema – spiegano gli alunni - è potenzialmente un luogo
di interesse ma nell’unico cinema di Quarrata spesso la programmazione è per
adulti e per questo “si preferisce andare a Prato al multisala dove c’è
molta scelta di film e si può rimanere anche a mangiare la pizza”;
la Pineta è considerata mal frequentata e quindi evitata nel tardo pomeriggio, quando
magari è già buio; le piazze sono
comunque molto trafficate dalle macchine; la biblioteca non offre spazi e non organizza
altre attività, a parte lo studio, e viene frequentata solo quando i professori
assegnano per casa ricerche di gruppo; il
campetto da basket della scuola è luogo di transito degli autoveicoli.
I ragazzi lamentano poi una scarsa autonomia
negli spostamenti e sostengono che preferirebbero spostarsi da soli per
iniziare un percorso di crescita verso una maggiore indipendenza. “io nel mio paese mi muovo a
piedi o in bicicletta – spiega un alunno - ma a Quarrata mi ci portano i
genitori, perché pensano che non sia sicuro”. Molti di
loro, quando possono, si muovono prevalentemente a piedi. Pochi usano la bicicletta e
ancora meno i mezzi pubblici ma la maggior parte sono accompagnati dai genitori
con l’automobile sia nella quotidianità che il sabato pomeriggio e anche in questo caso lo spostamento
non è considerato facile.
Tra le richieste agli amministratori locali vi sono:
una libreria o uno spazio di incontro; un cinema; giornate senza auto; piste
ciclabili.
I risultati verranno messi a
disposizione del Laboratorio comunale per l’accessibilità per arricchire il
quadro conoscitivo necessario ad implementare l’insieme di interventi concreti
ed azioni coerenti individuate dal Piano per l’accessibilità, finalizzato a
guidare a Quarrata un processo di adeguamento
e di riqualificazione degli habitat urbani sotto il profilo dell’accessibilità.
Il laboratorio ha avuto lo scopo di
sensibilizzare le giovani generazioni al tema dell’accessibilità e di rendere
concreto il diritto all’accesso alla città cogliendo la complessità dei “punti
di vista” legati alla mobilità e la molteplicità delle esigenze nelle
difficoltà di accesso concreto ai servizi.
Andrea Balli
1 commento:
Tutto il materiale prodotto dai ragazzi, fotografie e segnalazioni, è stato inserito in una mappa condivisa, interattiva e accessibile su internet dal link: www.meipi.org/guardadovecammini.meipi.php. Da qui sarà possibile vedere il lavoro svolto dalla scuola B. da Montemagno, consultando le indicazioni emerse dal progetto “Guarda dove cammini”. Tutti coloro che lo desiderano poi, possono registrarsi al sito e inserire così direttamente in mappa le proprie segnalazioni e proposte per rendere la nostra città più accessibile e vivibile.
E' anche possibile inviare suggerimenti, segnalazioni e spunti di riflessione direttamente al Laboratorio comunale sull'accessibilità, che è aperto ogni martedì dalle 15.00 alle 18.00 presso il Servizio Lavori Pubblici, in via Trieste (tel. 0573/771201).
Il progetto proposto dall’amministrazione e curato da Sociolab, che ha visto coinvolte la classe III G di Vignole e la III D di Quarrata guidate dalla professoresse Daniela Gori, Alessandra Rossi e Silvia Gentilini , è stato possibile grazie al lavoro di squadra svolto dai vari uffici comunali e dall’istituzione scolastica.
(Fonte: Comune di Quarrata)
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