QUARRATA_ Ieri
pomeriggio in Regione il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori ha partecipato
ad un incontro promosso dal Prof. Morisi e dall’Assessore Anna Marson. Non era
il primo, ma seguiva ad altri due, di cui uno promosso dall’Assessore alla
Partecipazione Riccardo Nencini.
“La Regione
Toscana- scrive oggi il sindaco Sabrina Gori - sta lavorando alle modifiche
della legge 69/2007 sulla partecipazione e contestualmente alla revisione di
una delle leggi più innovative del nostro territorio, cioè la legge 1/2005
sulla urbanistica. In ognuno di questi casi vi è in ballo la discussione sulla
partecipazione, uno degli argomenti cardine della politica toscana, che ci
caratterizza come regione virtuosa, che mette a disposizione dei Comuni e dei
soggetti privati risorse per permetterci di coinvolgere i cittadini nelle
scelte più importanti di una comunità”.
“L’argomento della partecipazione nel
governo del territorio – aggiunge - è
sicuramente uno dei più stimolanti, in quanto contiene in sé il germe di una
crescita culturale e politica di ogni cittadino che abbia voglia di misurarsi
con la politica, pensata e vissuta come progetto e servizio e non come
spartizione del potere. Certamente necessaria è prima di tutto l’informazione,
per garantire consapevolezza e conoscenza di ciò di cui si parla, per poi
operare le scelte necessarie a superare i limiti e i problemi che ogni
territorio vive. Occorre nello stesso tempo non appesantire le procedure e
coinvolgere i cittadini nelle scelte prima della redazione dei piani, per poter
dare una “cassetta degli attrezzi” a chi poi redigerà il piano, traducendo
tecnicamente il volere della città sul proprio sviluppo futuro. Occorre
chiedersi chi e come partecipa, come attivare percorsi facili per avvicinare i
cittadini alla politica, che non può ridursi a un gioco di potere, ma deve dare
risposte alle persone. Partecipano persone estratte a sorte, portatori di
interesse, solo chi vuole farlo? Una miscela tra queste tre opzioni è
possibile? Esistono varie esperienze a questo proposito e il dibattito è
apertissimo; perché è ormai acclarato che il metodo assembleare puro non serve,
perché non coinvolge gruppi nuovi di cittadini”.
“E’ ovvio-
continua Gori - anche che nessuno può
pensare di togliere ai Consigli Comunali il potere di essere l’ultimo decisore,
perché il Consiglio è organo eletto democraticamente ed è inoltre l’espressione
più rappresentativa del volere di una città. Possiamo e dobbiamo chiedere conto
ai consigli dei perché delle scelte finali, ma non possiamo esautorarli dal
loro ruolo. Occorre creare una filiera di responsabilità, mantenendo la
coesione istituzionale, necessaria per il buon governo di un territorio e
l’equilibrio che nasce deve essere mantenuto nel rispetto di ciascuna
competenza e sensibilità. La partecipazione deve diventare un metodo, deve
entrare nella cultura organizzativa di ogni comune, per creare le basi della
fiducia tra amministratori e amministrati”.
“ Quarrata –
conclude il sindaco - è stata
protagonista di questo dibattito, come Comune dove la Partecipazione è stato un
metodo utilizzato diverse volte, su vari argomenti, dal bilancio all’economia.
Siamo inoltre il primo comune che ha sperimentato con successo la
Pianificazione Differita”.
Fonte: Blog del sindaco
1 commento:
cazzate, sempre cazzate e soldi spesi male
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